Punt ...non solo piacenza.......

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Spettacolo, grazie a tutti x la strepitosa giornata.
 
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PASSO TREMALZO (BS)



Bel giro in terra bresciana tra Lago di Garda e Lago di Ledro alla conquista del Passo Tremalzo. Ne è nata un'escursione di 40 km circa per un dislivello di 1800 mt dove l'asfalto l'abbiamo visto solamente alla fine per qualche centinaio di metri.

Per questa escursione abbiamo fatto riferimento alla traccia pubblicata da @Giulien , che è sempre una garanzia quando si tratta di esplorare le valli bresciane.
https://training.camp/route/509/tremalzofreeride/

Lo start è dal comodo parcheggio sopra a Vesio dove in contemporanea arriviamo con Andrea e Luca.

Della traccia di Giulien non seguiamo il tratto di ascesa fatto su asfalto ma preferiamo affrontare la sterrata che tra gallerie scavate nella roccia ci deposita sopra al Passo Nota.





Lieve perdita di quota fino a Passo Nota ed iniziamo a salire sulla bella strada militare sino alla galleria del Passo Tremalzo



l'ambiente è spettacolare ed il meteo anche, non c'è una nuvola





la strada sale dolcemente







tornante dopo tornante





...ma dopo una galleria il fondo cambia



un po' pedalando, un po' spingendo nella neve arriviamo alla galleria di valico e ci si presenta questo spettacolo!!



attraversata la galleria, sbuchiamo sull'altro versante



Su fondo con neve portante percorriamo i primi tratti di discesa verso il Rifugio Garda



perdiamo qualche metro di dislivello e ritorna il fondo asciutto



Una volta raggiunto il Rifugio perdiamo ulteriormente quota verso Malga Ciapa; attraversiamo un breve tratto non bello causa lavori forestali e finalmente iniziamo un single trail non difficile ma con parecchi tratti esposti dove non bisogna assolutamente abbassare la guardia



Va detto inoltre che diversi tratti in salita sino ad arrivare appena sotto a Bocca di Fobia non sono pedalabili e si spinge.



Percorriamo un tratto esposto quanto spettacolare sino alla Bocca di Nansesa



Questo tratto lo conosciamo per averlo già percorso diverse volte al contrario



Alla Bocca di Nansesa finalmente inizia una lunga discesa flow che scende nella Valle di San Michele dove possiamo lasciare andare le nostre bici.



Arrivati in fondo ci aspetta il rientro a Vesio fatto su sterrata e sul poco e unico asfalto percorso in giornata.

Arriviamo alle auto alle 17:00 stanchi, affamati ma soprattutto assetati, dopo circa nove ore in sella tra salite, discese, foto e tante cazzate dette.

Alle 17:30 plachiamo le ire funeste di sete e fame grazie alla disponibilità della pizzeria che ci ha accolto e sfamato



Va detto però che in questi luoghi, grazie alla clientela teutonica, alla sera si mangia veramente con le galline!!!

QUI la traccia del giro
 
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luca9913

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Grazie a tutti x la splendida giornata,unica pecca ,il povero Andrea che si è succhiato 2 ore di viaggio di ritorno della mia fiatella ......
 
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MONTE ASEREI (PC)

Per questo week end decidiamo di non fare le solite levatacce e il mare di km in auto che hanno contraddistinto le nostre ultime escursioni, ma di ripercorrere un itinerario nella nostra provincia.

Ila si ricorda della sua guida che aveva pubblicato nel lontano 2012, sceglie di ripercorrere la traccia n. 9 "Da Centenaro al Mercatello" apportando alcune modifiche. Va detto che all'epoca i nostri giri erano molto più "tranquilli" e pedalati e quest'itinerario ne è la conferma.
L'unico rischio è sullo stato dei sentieri, in alcuni tratti tendono a chiudersi per la presenza di rovi e soprattutto dell'invasivo prunolo e quindi non resta che andare a vedere.

Con comodo alle 10 di un sabato ventoso partiamo da Centenaro.

Iniziamo a salire passando per le Fraz. di Guerra e di Codegazzi dove ci fermiamo a far rifornimento di acqua



In alcuni tratti, pur essendo parecchio tempo che non piove, troviamo ancora diverse pozzanghere ma in prevalenza il fondo è secco.

Arriviamo all'abitato di Nicelli



da dove parte un duro sentiero



la primavera sta arrivando anche qui





Arriviamo sui pascoli del Monte Aserei



Ora breve tratto a spinta per portarsi sulle praterie in prossimità del crinale spartiacque tra Val Nure e Val Trebbia













Inizia ora la discesa su Ciregna, prima sui prati e poi su mulattiera



Continuiamo la nostra escursione in direzione di Solaro



Superato l'abitato di Solaro, troviamo aperti e percorribili i tratti di sentiero che temevamo chiusi dalla vegetazione



Sfioriamo l'abitato di Cassimorenga e sempre su traccia ben percorribile chiudiamo l'anello passando per Cassano e raggiungendo l'auto lasciata a Centenaro.



 

miciolo

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BOBBIO (PC)



Altro giro nella nostra Val Trebbia alla ricerca di nuovi trail che in zona Bobbio stanno nascendo come funghi.

Con molta calma partiamo da Bobbio alle 10 circa, la giornata è molto bella, il clima è ideale.

Rientra nei ranghi Paolino, convalescente dalla fresca frattura alla mano; tre giorni prima ha tolto la stecca e quale terapia migliore di un bel giro in bike???

Ci portiamo in quota su asfalto prima e su sterrata poi per intraprendere la prima discesa di giornata.

Il LAGON TRAIL

Sentiero di nuova costruzione, "inaugurato" lo scorso week end.
Il sentiero inizia con una sessione nel bosco e possiamo subito apprezzare l'immane lavoro fatto dai trailbuilder locali







Il trail esce poi dal bosco



lasciando intravedere al nostro fianco la cresta che faremo a breve



Il sentiero è molto giocoso, divertente e quasi senza accorgercene arriviamo alla sua conclusione.

Ora dobbiamo risalire sino al Santuario di Sant'Agostino seguendo una sterrata molto dura e ripida che i biker più in forma faranno in sella, ....noi per diversi tratti abbiamo spinto. Chi ha l'aiuto elettrico non ha problemi.



Ci spostiamo ora sul trail che preferisco:

I CALANCHI



trail aereo e panoramico

il trail non è difficile ma il biker che soffre l'esposto può andare in crisi











Usciamo vivi anche dai Calanchi e ci portiamo su un'altra veloce discesa molto panoramica

COSTA DEL CANNONE







Non seguiamo la discesa classica ma, in prossimità di un cartello con indicato "VARIANTE" svoltiamo a destra e perdiamo quota su un divertente trail tutto su terra e molto flow sino ad intercettare la sterrata che ci porta su un altro must della zona:

Il CAI 159 o come lo chiamano ora I LASTRONI

Il CAI 159 ci eravamo ripromessi di non farlo più, troppo cattivo per la nostra età!!

Ed invece??
Anche questo trail, grazie alla manutenzione dei trailbuilder, ora è percorribile senza ammazzarsi ed è pure bello divertente.



da non farsi assolutamente in condizioni di umido, le lastre diventano saponette



Arrivati in fondo in prossimità del Ponte Gobbo ci aspetta una breve risalita per andar a scoprire un inedito trail nei calanchi con vista mozzafiato sull'abitato di Bobbio.











Ora le nostre fatiche sono finite, un breve trasferimento e ritorniamo alle auto.

Grazie a Gionata e Mirko, incrociati al Poggiolo e a tutti gli altri "ragazzi" che si sbattono per aprire e tener mantenuti i trail di questa zona che ormai non ha nulla da invidiare a località molto più gettonate per la MTB.
 

miciolo

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LAGON TRAIL?
nuovo!
Mi spiegate da dove parte?
Ci dovrebbe essere anche un nuovo trail in zona "Arturo".
Grandissimi i Trail buider di Bobbio!!!
LAGON TRAIL parte in prossimità del Santuario di Sant'Agostino

QUI la traccia del giro di ieri.

In zona Arturo c'è un sentiero di nuova costruzione che ti permette dall'abitato di Moglia d arrivare a fondo valle evitando la strada.
Guarda le ultime foto di questo report ARTURO
 
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Andrea@

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LAGON TRAIL?
nuovo!
Mi spiegate da dove parte?
Ci dovrebbe essere anche un nuovo trail in zona "Arturo".
Grandissimi i Trail buider di Bobbio!!!
Ciao, sì, è stata data una bella sistemazione a Chiesa Vecchia (da San Cristoforo) ed aperto il suo proseguimento (da sotto Moglia) chiamato Moglia One LAP
 

FrancescoF83

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Grazie ....salvo la traccia e me la studio per il mio prossimo giro a Bobbio
 
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Andrea@

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Ciao ragazzi... mi permetto di segnalare a chi legge il report che dallo spiazzo chiamato passo dei ramà, si può salire una 50 di metri di dislivello fino in cima al monte (segni blu nel bosco) e fare "Upper Arturo" che si innesta su Arturo così da aggiungere un centinaio di metri di dislivello. Inoltre in fondo ad Arturo, si può proseguire fino a San Cristoforo (su trail tecnico in salita) e fare Chiesa Vecchia, recentemente messa in ordine così da evitare i tanti pedoni che vanno alle cascate... e fare un trail un po' più pepato
 

Andrea@

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Ciao ragazzi... mi permetto di segnalare a chi legge il report che dallo spiazzo chiamato passo dei ramà, si può salire una 50 di metri di dislivello fino in cima al monte (segni blu nel bosco) e fare "Upper Arturo" che si innesta su Arturo così da aggiungere un centinaio di metri di dislivello. Inoltre in fondo ad Arturo, si può proseguire fino a San Cristoforo (su trail tecnico in salita) e fare Chiesa Vecchia, recentemente messa in ordine così da evitare i tanti pedoni che vanno alle cascate... e fare un trail un po' più pepato
 

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THE CRINALIST (TN)



Il titolo del report è lo stesso che abbiamo trovato su un itinerario caricato parecchi anni fa da @orma nella vecchia sezione degli Itinerari del Forum.

https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/12804

A dire il vero 4 anni fa avevamo già iniziato questo giro ma eravamo stati respinti da una miriade di alberi caduti e da una slavina su un canalone che non ci eravamo sentiti di attraversare.

Quest'anno con noi c'è, come allora Carlo ed alle 8:30 siamo a Cologna nella Valle del Chiese con una temperatura prossima allo zero.

Guadagniamo subito quota su strada asfaltata a zero traffico passando nelle adiacenze dei ruderi di Castel Romano



e di Forte Carriola nell'omonimo gruppo di case



Non ci fermiamo al Forte, già visto 4 anni prima, e continuiamo a salire sino a Malga Ringia dove finalmente termina il bitume.

Iniziamo a vedere anche qualche macchia di neve che fortunatamente non ci impensierirà



Stavolta il sentiero è perfettamente percorribile, non ci son le piante cadute che ci avevano fatto penare non poco 4 anni prima



Superiamo agevolmente anche gli ultimi nevai



il sentiero è coperto ancora da parecchia foglia



bisogna comunque prestare attenzione, sebbene non sia tecnicamente difficile il sentiero in parecchi tratti è molto stretto e passa in zone leggermente esposte





ad un baito recuperiamo le energie



Arriviamo a Bocca Giumella e risaliamo sino a sopra Malga Cap dove si intravede il Gruppo del Cadria



Proseguiamo senza incontrare anima viva in boschi di faggio



e di conifere



Arriviamo a un punto dove un cartello indica "10 minuti a Cima 4 Sorelle".
Non ne ne sapevamo nemmeno l'esistenza, ...vuoi non andarci??



Foto di rito



e ritorniamo sulla nostra traccia











Arriviamo con breve tratto misto sterrato/asfalto a Rango da dove parte la bella discesa verso la Chiesetta di San Lorenzo





La Chiesetta è proprio in un bel posto



Sempre su sentiero con una miriade di tornanti arriviamo finalmente a Condino.

Ora non ci resta che una tranquilla ciclabile che ci riporta a Cologna dove abbiamo le auto.

Dalla ciclabile bella veduta delle 4 Sorelle con la croce raggiunta qualche ora prima.



Nel complesso un giro di circa 38 km per un D+ di circa 1600 mt che non va preso sottogamba.
Da un punto di vista tecnico non è difficile mentre da un punto di vista fisico è abbastanza impegnativo.
Bisogna considerare inoltre che si percorrono sentieri dove non abbiamo incontrato anima viva.
Quindi FBL!!!

QUI la traccia dell'escursione.
 
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MALGHE STABLO MARC' E CENGLEDINO (TN)



Per questo itinerario partiamo da Villa Rendena nell'omonima Valle con l'incognita sulla percorribilità dei sentieri. Sappiamo che sopra i 1600 mt di quota la neve è ancora presente nei versanti meno assolati.
Sappiamo anche che dovremo affrontare un bel sentiero nel bosco con diversi tratti di bici in spalla dai 1600 mt ai 1700 mt che potrebbe farci ravanare un poco.


Quindi??
Let's go!!

I primi tre km, fortunatamente su bitume, presentano rampe demenziali che ci fanno guadagnare rapidamente dislivello; poi salendo la salita si addolcisce





Sempre su comoda sterrata superiamo Malga Rosa e continuiamo a salire



arriviamo finalmente all'inizio del sentiero e questa è la situazione



Io e Ila carichiamo in spalla le nostre bike



Carlo invece spinge il suo trattore da 25 kg



La neve per fortuna è portante ma bisogna prestare comunque attenzione ai buchi che si formano sotto i nostri passi





breve pausa per riprendere fiato



e via per un breve tratto in discesa



Arriviamo a Malga Stablo Marc' (punto più alto del giro)



Inizia ora un bel tratto in prevalente discesa sino alla Malga Cengledino









Dalla Malga Cengledino si gode di ottime vedute sulla Val Rendena



breve tratto nei prati



ed inizia ora un fantastico sentiero con qualche rilancio





un po' di "foliage"..





Il sentiero, dopo una miriade di tornantini, termina a Tione, dove su sterrata e su viabilità secondaria ritorniamo alle auto a Villa Rendena.

QUI la traccia GPX dell'itinerario.
 
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PASQUA AL PASSO BREGN DE L'ORS (TN)



...e siamo arrivati all'ultimo giorno del nostro breve soggiorno in Val Rendena.

E' il giorno di Pasqua; a Carisolo, punto di partenza di questa escursione, fa abbastanza freschino e sebbene il meteo non sia dei migliori, decidiamo di andare in quota per pranzare in uno dei ristoranti più panoramici della zona.
Non telefoniamo neanche per prenotare, tanto siamo certi che il posto c'è di sicuro!!

Alle 8:30 non c'è in giro un cane in un'assonnata Carisolo, solo tre pirla con la voglia di andare a pranzare al ristorante con vista sul Gruppo del Brenta.

Iniziamo a salire su strada asfaltata tra creature inquietanti





Stavolta siamo sul versante assolato e di neve praticamente non ce n'è più



Tra una chiacchiera e l'altra, più che altro di Carlo, arriviamo alle dure rampe cementate della Malga Bregn de l'ors chiamata anche Malga Bandalors, dal dialetto locale "abbeveratoio dell'orso"



Tra le nubi inizia a intravedersi finalmente anche il Gruppo del Brenta



il Baito dei Cacciatori



ed arriviamo al Passo Bregn de l'ors



ecco il nostro ristorante con terrazza sul Brenta e non c'è anima viva!!



Dopo pranzo si scende meglio!!



Sull'altro versante della valle il Gruppo dell'Adamello si nasconde tra le nuvole





Ora dobbiamo scendere per brevi tratti sulle piste da sci ancora perfettamente innevate







ed arriviamo alle discese Circinnà e Cavrados trovate in condizioni strepitose:









un breve rilancio e siamo a Sant'Antonio di Mavignola.

e come succede spesso su questi sentieri, riponiamo le macchine fotografiche negli zaini e ci godiamo il bel trail che, tagliando le curve della strada, ci riporta a valle.

Grazie a Carlo, e-biker che ha condiviso con noi queste ultime escursioni e con una passione sfrenata per le salamelle.
Ottimo compagno di viaggio, mai sentito una volta lamentarsi per la nostra lentezza in salita, per le soste per le fotografie e per qualche tratto dove ha dovuto spingere o portare il mostro.
Questo è la dimostrazione che mtb e e-mtb possono convivere se lo scopo dei biker è esplorare e divertirsi insieme, senza avere problemi di orario per il rientro.
...e se lo scopo del dopo giro è uguale per tutti

QUI la traccia GPX dell'escursione
 
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LE "PIETRE" (PC)



giro di mezza giornata con dislivello accessibile che garantisce ottimi scorci sulla media Val Trebbia.

Lo start è come al solito da Perino e, visto che il giro non è di quelli mortali sia come km e dislivello, decidiamo di partire tranquilli alle 9:00.

Subito la bella rampa asfaltata di Donceto e poi relax su strada secondaria battutissima dagli stradisti.

Si inizia finalmente a salire



tra prati colorati



alcuni tratti sono duri ma la vista della Pietra Parcellara a sinistra e della Pietra Perduca a destra allevia la fatica



Ci dirigiamo verso la Pietra Perduca





Si inizia a vedere anche l'Oratorio di Sant'Anna





saliamo in cima



la vasca dei tritoni; noi, manco uno ne abbiam visto



Arriviamo all'Oratorio dedicato alla Madonna di Caravaggio, alla base della Pietra Parcellara, da dove parte il bel sentiero che conduce alla Sella della Pietra Marcia



Qualche tratto a spinta e siamo pronti per la prima breve discesa







in un batter d'occhio arriviamo alla strada sottostante e risaliamo ancora alla Sella della Pietra Marcia per scendere sull'altro versante.

Salendo riusciamo a vedere la Pietra Parcellara da un'altra angolazione



ripercorriamo un breve tratto di sentiero già fatto molto scorrevole





e siamo pronti per la discesa. Inizialmente troviamo diversi alberi caduti che si superano con facilità alzando la bici. Il sentiero è molto ripido ed in alcuni punti anche pericoloso. Purtroppo non ci sono foto, troppo impegnati a sopravvivere!!

Arriviamo sulla strada dove davanti a noi vediamo la Concrena ed altre creste del Monte Capra ancora innevati



Finalmente siamo all'inizio di uno dei trail più belli della Val Trebbia: il Pietrail.

Per il Pietrail non ci sono mezze misure: o lo odi o lo ami.

Solito inizio nella frana di sassi



qualche bel passaggio











Più si scende e più il trail diventa giocoso tra ripidi, curve e controcurve



Vi segnalo che le strutture in legno (ponte e rampe per i salti) non sono agibili.

In tutto sono circa 24 km per 1050 mt di dislivello per un'escursione con ottime vedute sulla media valle e con discese belle impegnative.

QUI la traccia GPX dell'escursione.
 
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MONTE OSERO (PC)



Altra escursione "casalinga" nel Piacentino.
Stavolta cambiamo valle, siamo nella media Val Nure dove, con tutta calma, partiamo da Bettola per risalire sul Monte Osero (1301 mt) e poi scendere per uno dei trail di recente sistemazione che sono sempre garanzia di divertimento.
Partendo da Bettola, per salire sul Monte Osero, o ti fai una badilata di asfalto oppure ti avventuri sulla sempre fangosissima traccia che passa per l'abitato fantasma di Chiappa.
Stavolta, grazie a Ila e Paolino, che hanno consultato non so quante carte e mappe, decidiamo per una nuova via di risalita che ci dovrebbe fare evitare sia l'asfalto sia il tratto sempre fangoso di Chiappa.

Solita salita inizialmente asfaltata e poi sterrata sino ai Ronchi



Iniziamo a percorrere il tratto per noi nuovo; il fondo è buono, ci sono solo un paio di "piscine" facilmente bypassabili.
Anche qui però, come sulla traccia che passa a Chiappa, ci sono alcune rampe in salita che solo i più allenati riusciranno a fare in sella.
Comunque nel complesso l'explo riesce. Ci risparmiamo bitume e fango.



Ritroviamo l'asfalto all'abitato dei Pellaccini dove, dopo esserci rilassati nel tratto sino al Passo della Cappelletta, iniziamo la risalita al Monte Osero sulla sterrata che percorriamo solitamente.



Arriviamo sui pratoni del Monte Cogno



ed in un attimo raggiungiamo anche la nostra meta



breve sosta perchè il meteo sta cambiando e siamo pronti per la discesa dove il primissimo tratto coincide con quello fatto all'andata







Il sentiero che scende all'abitato di Montosero





Breve trasferimento tra fioriture primaverili



e siamo finalmente sui trail di recente sistemazione (notare dove arriva la Freeride Ozzy )



Il trail è perfetto, con fondo liscio e molto divertente; solamente in un brevissimo tratto ci ha messo il naso una moto ed è un po' scavato.













Passaggio sul bancale (attenzione che manca un assicella)



l'ultima parte è un po' più wild ma il trail resta sempre ultra divertente!!





con i suoi tornanti



Arriviamo in fondo tutti e tre con il sorriso dei tempi migliori!!

Grazie a chi si è preso la briga di "rinfrescare" queste discese;
noi abbiamo sempre continuato a percorrerle anche quando il sentiero si perdeva nella vegetazione.
Fatte adesso, appena sistemate, sono il TOP!!!
 

miciolo

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MONTE AIONA (GE)



ecco il fotoreport di una gran bella escursione in terra ligure che ci ha permesso di percorrere circa 34 km di sentieri e sterrate, senza un metro di asfalto, con dislivello di poco superiore ai 1300 mt.

Lo start è dal Rifugio Casermette del Penna, che tornerà molto comodo a fine giro per birra, panini e cotillon.

Subito, grazie a Paolino, ci spostiamo verso il quadrivio denominato Re di Coppe su un inedito sentiero.



Su comoda sterrata raggiungiamo il Passo della Spingarda da dove parte il sentiero per la cima del Monte Aiona







Raggiunto il punto più alto ci prepariamo per la breve discesa



Scendiamo su un terreno lunare





e poi tra pascoli





Scendiamo sino ad intercettare l'Alta Via che porta al Passo della Gonella



qui va messo in preventivo qualche tratto a spinta, ma niente di che.

La faggeta è spettacolare







Arriviamo ai Laghi di Giacopiane



ma scappiamo subito in quanto, essendo facilmente raggiungibile anche in auto, il posto è preso d'assalto da una miriade di merenderos alle prese con grigliate di tutti i tipi.

Dobbiamo ritornare in quota e lo facciamo
prima su una comoda sterrata



poi su un non meno comodo sentiero dove le bike finiscono sulle spalle



Siamo ancora sull'Alta Via





e stavolta puntiamo verso un altro must della zona: il Passo del Cirighetto, versante nord del Monte Aiona .





Il sentiero non è difficile ma può mandare in crisi il biker che soffre l'esposizione





Il sentiero, dopo essere rientrato nel bosco, diventa una comoda sterrata, che ripercorrendo in parte il tragitto dell'andata ci riporta alle auto.



Al Rifugio, come anticipato all'inizio del fotoreport, birre e cotillon!!
 

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