Punt ...non solo piacenza.......

miciolo

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NEVE (PC)

questo week end il dilemma: ciaspole o bici???

per le ciaspole potrebbe esserci poca neve e per la bici troppa. Sappiamo che è nevicato e che fino ai 1000 mt di quota non ne è scesa granchè; ma dai 1000 in su?? Non resta che andare a vedere!! ...in bici logicamente!!

E così alle 9:00 ci ritroviamo in sella a Ferriere con un bel -7° in direzione Prato Grande

Le strade secondarie presentano un fondo con un mix di neve pressata e ghiaccio e si va alla grande





Arrivati a Pertuso saliamo sino a Pian Meghino nella speranza che qualcuno ci abbia preceduto con qualche fuoristrada al fine di sfruttarne le tracce lasciate nella neve. .....zero, non è passato nessuno!!!
Decidiamo allora, al fine di evitare una ravanata nucleare, di prendere la prima "via di fuga" scendendo per il sentiero che passa di fianco al campo sportivo







solitamente questo tratto lo utilizziamo in salita, ma oggi è tanta manna riuscire a farlo in discesa!!









Sempre su sentiero ritorniamo a Ferriere





dove svaligiamo paste, pizze e focacce nel bar del paese

e per concludere ecco i 3 pirla nella neve!!





 

miciolo

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...ANCORA NEVE!!! (sigh)

siamo arrivati al venerdì sera con tanti dubbi su dove andare a pascolare nel week end. :nunsacci:
Restando nel piacentino a quote basse il rischio è di trovare sentieri fangosi, mentre a quote un pelo + alte invece il rischio è di trovarli impraticabili per la neve che è caduta anche all'inizio di questa settimana.
...secondo voi?
Alle 9:00 siamo già in sella a Bettola in Val Nure con un bel -2 che proprio non ci intimorisce. Ci intimorisce senz'altro di + la quota neve che si vede sui monti circostanti.

Nella notte la rugiada è gelata ed i meno attenti hanno scambiato questo fenomeno per una sporadica nevicata.
In dialetto invece questo fenomeno noi lo chiamiamo "scalabrus"



Saliamo tranquillamente sino al paese di Montosero:



dove, appena sopra al paese, capiamo che di neve ce n'è troppa, riusciamo a salire grazie alla traccia lasciata dal trattore



peccato che il trattore si sia fermato..... :ueh:



questa è la situazione della strada che collega l'abitato di Montosero alla strada che proviene dal Passo del Cerro



...decisamente troppa neve; breve summit e ce ne torniamo indietro. Cercheremo di intercettare le discese che facciamo solitamente abbassandoci di qualche centinaio di metri di dislivello



troviamo anche un'amica a 4 zampe che ci accompagna per tutto il resto del giro



transitiamo anche su un tratto "minato" :nunsacci:



e finalmente arriviamo sulla bella discesa che in single track scende a Bettola





Abbassandoci di quota la neve sparisce e ricompare il sentiero







Il giro termina tra birre rosse e panini succulenti (cit.Ila) al bar di Bettola.
Grazie Paolino!! :prost:

Anche se c'è il detto " non c'è il 2 senza il 3" mi sa che il prossimo giro non sarà di certo nel piacentino, ma in Liguria dove svernano gli anziani!!! :il-saggi:
 
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miciolo

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AVML PraRiondo Argentea (GE)



Ritorniamo finalmente in Liguria alla ricerca di nuovi sentieri da esplorare dove fango e neve non la fanno da padrone.

Per questa escursione partiamo dalla frazione di Lerca, sulle immediate alture tra Arenzano e Cogoleto.

Su asfalto con poco traffico superiamo il Passo del Muraglione ed arriviamo a Faie dove lasciamo definitivamente il bitume per percorrere la sterrata che ci porta ai 1100 mt di Pra Riondo



Dopo aver recuperato le forze con le torte del Rifugio, iniziamo a percorrere l'evidente e facile Alta Via dei Monti Liguri dove si aprono notevoli scorci sulla costa sottostante









La giornata è abbastanza limpida, alle nostre spalle si intravedono le Alpi Marittime



La pacchia finisce presto quando il sentiero devia decisamente verso l'interno



diversi tratti non sono ciclabili



l'erba schiacciata a terra ci fa capire che la neve si è sciolta da poco



La traversata è un continuo su e giù



davanti a noi si aprono praterie





e finalmente approdiamo al Rifugio Argentea

solita foto di gruppo



e via sul bel sentiero che parte proprio sotto il Rifugio









l'ambiente è selvaggio pur essendo a pochi km da Genova








Arriviamo alla Casa della Gava dove percorriamo il bel sentiero A



sino ad intercettare il sentiero dei Ruggi, molto liscio ma anche molto esposto. Volando di sotto non ci si fa solo male...:prega:





Perdiamo quota su due divertenti discese: Alta Tensione e Torrente Lerone DH

Arriviamo alle auto dopo aver percorso diversi up and down con alcuni tratti di bici a spinta.

In tutto abbiamo percorso 46 km per 1600 mt D+ che, vista anche l'alta percentuale di single trail "liguri", ci hanno brasato a puntino.

Note negative: non essere riusciti a trovare un bar per la birra di fine giro ed il delirio per entrare ad Arenzano in Autostrada dove abbiamo trovato tutto bloccato causa lavori.
Per il resto un gran bel giro che non si può improvvisare, ci voleva dopo due mesi di inattività pressochè totale!! :yeah!:
 

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Ritorniamo finalmente in Liguria alla ricerca di nuovi sentieri da esplorare dove fango e neve non la fanno da padrone.

Per questa escursione partiamo dalla frazione di Lerca, sulle immediate alture tra Arenzano e Cogoleto.

Su asfalto con poco traffico superiamo il Passo del Muraglione ed arriviamo a Faie dove lasciamo definitivamente il bitume per percorrere la sterrata che ci porta ai 1100 mt di Pra Riondo



Dopo aver recuperato le forze con le torte del Rifugio, iniziamo a percorrere l'evidente e facile Alta Via dei Monti Liguri dove si aprono notevoli scorci sulla costa sottostante









La giornata è abbastanza limpida, alle nostre spalle si intravedono le Alpi Marittime



La pacchia finisce presto quando il sentiero devia decisamente verso l'interno



diversi tratti non sono ciclabili



l'erba schiacciata a terra ci fa capire che la neve si è sciolta da poco



La traversata è un continuo su e giù



davanti a noi si aprono praterie





e finalmente approdiamo al Rifugio Argentea

solita foto di gruppo



e via sul bel sentiero che parte proprio sotto il Rifugio









l'ambiente è selvaggio pur essendo a pochi km da Genova








Arriviamo alla Casa della Gava dove percorriamo il bel sentiero A



sino ad intercettare il sentiero dei Ruggi, molto liscio ma anche molto esposto. Volando di sotto non ci si fa solo male...:prega:





Perdiamo quota su due divertenti discese: Alta Tensione e Torrente Lerone DH

Arriviamo alle auto dopo aver percorso diversi up and down con alcuni tratti di bici a spinta.

In tutto abbiamo percorso 46 km per 1600 mt D+ che, vista anche l'alta percentuale di single trail "liguri", ci hanno brasato a puntino.

Note negative: non essere riusciti a trovare un bar per la birra di fine giro ed il delirio per entrare ad Arenzano in Autostrada dove abbiamo trovato tutto bloccato causa lavori.
Per il resto un gran bel giro che non si può improvvisare, ci voleva dopo due mesi di inattività pressochè totale!! :yeah!:
Grazie a tutti per la bellissima giornata.
 

miciolo

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DIAVOLO E POGGIATA (PC)



Diavolo e Poggiata sono due divertenti discese che possiamo percorrere in zona Parco Provinciale in Alta Val d'Arda in provincia di Piacenza.

La Diavolo scende dalle pendici del Monte Morìa ed è molto aerea ed in alcuni tratti molto ripida, la Poggiata invece è quello che ci vuole dopo aver fatto la Diavolo, molto flow e giocosa.

Viste le temperature sotto lo zero decidiamo di partire ad un orario da signori ed alle 9:30, con comodo, iniziamo a pedalare risalendo il versante soleggiato.

Attenzione durante la risalita, feroci cani pastore girano liberi per la strada :paur::smile:



Dopo esserci tolti circa 600 mt di dislivello su asfalto senza vedere un'auto, siamo pronti per addentrarci nella faggeta del Parco Provinciale.

Qualche residuo di neve non ci impensierisce



Bene, siamo in cima. Su le protezioni e siamo pronti per affrontare la prima discesa: Diavolo.

Inizialmente parte tranquilla









il fondo è spettacolare e le nostre gomme tengono bene



arriviamo alla parte aerea



vietato guardare a destra





Si continua a scendere alternando tratti nel bosco a tratti esposti con una breve sezione molto ripida











Ormai le fatiche sulla Diavolo sono finite ed atterriamo a Taverne dove andiamo a far visita a quel che resta della millenaria quercia



Ora breve trasferimento sino ad intercettare la strada percorsa in salita qualche ora prima; ultime rampe e siamo all'imbocco della Poggiata che percorreremo sino in fondo alle auto.

Finalmente si può lasciar correre la bici









Scendendo tagliamo diverse volte la strada asfaltata e non so se le sezioni percorse fanno parte della Poggiata o hanno altri nomi tipo Hula Hoop o tipo quello indicato sul cartello nell'ultima foto :loll:



Fatto sta che arriviamo alle auto interi e subito pronti per rispondere all'invito per una birra ricevuto da Rinaldo, Bobo e Romano che sono già con i piedi sotto il tavolo. :prost:

Detto fatto!!, solo che non è stata solo una birra..... abbiamo pranzato tra bolliti vari, tiramisu e dolci al bargnolino!! :yeah!:

...ecco come devono finire i giri per tornare a casa pienamente soddisfatti!! ;-)
 

windfed

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io oggi ero al Pillerone, la Pillerexpress è stata tirata a lucido, una vera goduria fino al guado finale

grazie ai ragazzi (Trebbia wheels?) che sistemano i sentieri, :}}}: vorrei tanto aiutare ma... manca il tempo.
posso solo lasciarvi un paio di birre pagate, se mi dite qual è il vs bar preferito!!:prost:
 

FrancescoF83

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io oggi ero al Pillerone, la Pillerexpress è stata tirata a lucido, una vera goduria fino al guado finale

grazie ai ragazzi (Trebbia wheels?) che sistemano i sentieri, :}}}: vorrei tanto aiutare ma... manca il tempo.
posso solo lasciarvi un paio di birre pagate, se mi dite qual è il vs bar preferito!!:prost:
Sabato pomeriggio ero anche io sul Pillerone e dintorni.
 

miciolo

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ARTURO DH - BOBBIO (PC)



Stavolta ci spostiamo nella vicina Bobbio per andare a percorrere il trail Arturo DH ed il nuovo sentiero che ti fa chiudere il giro evitando il palloso asfalto che si incontra nell'ultimo tratto all'abitato di Moglia.

Lo start è da Bobbio dove, tra una chiacchiera e l'altra, ci sciroppiamo la strada asfaltata di Dezza sino a Cernaglia.

Qui termina l'asfalto e su dura sterrata, in alcuni punti ancora innevata, guadagniamo quota:



La via di risalita per imboccare il trail Arturo DH può essere percorsa anche in discesa: quindi f.b.l. per evitare possibili frontali!!



Siamo finalmente all'imbocco del trail Arturo DH; il percorso è molto divertente con fondo prevalentemente in terra, qualche pietra qua e là con curve e controcurve sapientemente mantenute da Andrea e da Civas



qualche tratto ripido ma flow









Finalmente il trail esce dal bosco e si incontrano le prime rocce





Arturo Dh, dopo aver attraversato il torrente Carlone confluisce sull'ultimo tratto del sentiero dei lupi (prestare attenzione a questo tratto perchè leggermente esposto e spesso scivoloso)

Dopo un altro attraversamento del torrente ritorniamo sul versante assolato





Qui percorriamo un tratto del trail Super RC sino alle cascate del Carlone







ora giù per lo scorrevole sentiero tra i castagni sino ad arrivare nei pressi dell'abitato di Moglia.

Solitamente attraversiamo il paese e scendiamo a valle alternando tratti su asfalto a tratti su sentiero.
Oggi invece imbocchiamo un trail di recente costruzione (abbiamo trovato zappa e rastrello ancora sul percorso) che ci permette di scendere a valle sempre su sentiero.

Da queste foto si può capire la lavorata fatta dagli autori della traccia a cui vanno i nostri ringraziamenti!!







ennesimo guado ed il giro è finito:



Giro di mezza giornata che ti può permettere, una volta raggiunte le auto, di placare sete e fame in una delle tante trattorie della zona.

Noi avevamo deciso per la Trattoria di Mezzano Scotti ma, a causa di un banale incidente nella Galleria sulla SS45 a Barberino, abbiamo trovato tutto bloccato con la Val Trebbia divisa in due e senza aver la possibilità di bypassare il tratto dell'incidente.
A dire il vero prima la possibilità c'era; si poteva passare sulla strada vecchia a Ponte Barberino.
....peccato che con l'alluvione di otto anni fa Trebbia si è mangiato il ponte e da allora ciclisti e podisti devono affrontare la roulette russa percorrendo il lungo tratto di Statale 45 in galleria ed in caso di incidente, come ieri, la vallata è spaccata in due!!!
Per noi comunque poco male!!! Dietro front ed abbiamo placato le ire funeste di fame e sete a Bobbio, nell'attesa che il tratto oggetto dell'incidente venisse liberato (2 ore).
 

windfed

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News da Bobbio: gli splendidi traibuilder hanno fatto una variante alla Costa del Cannone.
Un gran lavoro, flow con terreno morbido.
Oggi io "poker": ScabbiaFun, "quelladelcrinale" che non ricordo mai il nome, PeveriDh e CostadelCannone con variante.
Ho anche sbagliato strada...son salito fino all'Angelone.
Incontrato un giovane biker molto simpatico, con cui ho fatto 2 discese e mi ha corretto una serie di miei errori di guida.
Un corso privato a costo zero
BOBBIO... ormai CAPUT MUNDI TRAIL
 

FrancescoF83

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News da Bobbio: gli splendidi traibuilder hanno fatto una variante alla Costa del Cannone.
Un gran lavoro, flow con terreno morbido.
Oggi io "poker": ScabbiaFun, "quelladelcrinale" che non ricordo mai il nome, PeveriDh e CostadelCannone con variante.
Ho anche sbagliato strada...son salito fino all'Angelone.
Incontrato un giovane biker molto simpatico, con cui ho fatto 2 discese e mi ha corretto una serie di miei errori di guida.
Un corso privato a costo zero
BOBBIO... ormai CAPUT MUNDI TRAIL
I Calnchi?


La variante del Costa del Cannone è sempre in cresta?
 

miciolo

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MONTE COLOMBINA (BG)



Per questa escursione ci spostiamo in terra bergamasca alla ricerca di qualche bella veduta sul Lago d'Iseo in una zona per noi inedita.

Alle 9:00 siamo in sella a Costa Volpino, lato nord del Lago d'Iseo, dove su asfalto saliamo tranquilli tranquilli a Ceratello.
Qui l'asfalto termina e lascia il posto ad uno sterrato con dure rampe cementate



E finalmente siamo sui prati sotto alla nostra meta



Ora non ci resta che il tratto più duro del giro sino alla croce del Monte Colombina, in 500 mt lineari dobbiamo fare un dislivello di circa 150 mt. Portage duro, intenso ma per fortuna breve. In mezz'ora sbrigheremo la pratica.

Andrea e Michele come due camosci iniziano l'ascesa e ben presto si rendono "irreperibili"!!

Subito seguiti da Ila che a testa bassa mi supera e se ne va



Le vedute sotto di noi sono mozzafiato anche se una leggera foschia ne stempera i contrasti







nell'ultimo tratto un colpo di pedale si riesce a darlo



e finalmente siamo in cima





Pe la discesa non optiamo per la via percorsa in salita ma per un sentiero che scende stretto e sassoso nel versante prativo del Monte Colombina









Le belle vedute per oggi sono terminate ed iniziamo, dopo ad aver perso qualche metro di dislivello su cementata, un bel trail in pineta tutto su terra, rocce ben piantate e radici







Alternando brevi tratti asfaltati a sterrate perdiamo ulteriormente quota sino al sentiero del castelliere
qui alterniamo tratti flow a tratti con parecchio smosso e si capisce dal fondo trovato che i sentieri sono condivisi con i mezzi a motore











Un breve tratto esposto da percorrere con attenzione



e terminiamo il giro reidratandoci per i liquidi persi!! :prost:

La traccia che abbiamo seguito è QUI e ringraziamo @Giulien per averla pubblicata.

Traccia molto simile è già presente nel nuovo TC:

https://training.camp/route/190/montecolombina/
Grazie inoltre ad Andrea, Luca, Michele, Roberto ed al solito Paolino per la compagnia!! :yeah!::yeah!::yeah!:
 

luca9913

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Per questa escursione ci spostiamo in terra bergamasca alla ricerca di qualche bella veduta sul Lago d'Iseo in una zona per noi inedita.

Alle 9:00 siamo in sella a Costa Volpino, lato nord del Lago d'Iseo, dove su asfalto saliamo tranquilli tranquilli a Ceratello.
Qui l'asfalto termina e lascia il posto ad uno sterrato con dure rampe cementate



E finalmente siamo sui prati sotto alla nostra meta



Ora non ci resta che il tratto più duro del giro sino alla croce del Monte Colombina, in 500 mt lineari dobbiamo fare un dislivello di circa 150 mt. Portage duro, intenso ma per fortuna breve. In mezz'ora sbrigheremo la pratica.

Andrea e Michele come due camosci iniziano l'ascesa e ben presto si rendono "irreperibili"!!

Subito seguiti da Ila che a testa bassa mi supera e se ne va



Le vedute sotto di noi sono mozzafiato anche se una leggera foschia ne stempera i contrasti







nell'ultimo tratto un colpo di pedale si riesce a darlo



e finalmente siamo in cima





Pe la discesa non optiamo per la via percorsa in salita ma per un sentiero che scende stretto e sassoso nel versante prativo del Monte Colombina









Le belle vedute per oggi sono terminate ed iniziamo, dopo ad aver perso qualche metro di dislivello su cementata, un bel trail in pineta tutto su terra, rocce ben piantate e radici







Alternando brevi tratti asfaltati a sterrate perdiamo ulteriormente quota sino al sentiero del castelliere
qui alterniamo tratti flow a tratti con parecchio smosso e si capisce dal fondo trovato che i sentieri sono condivisi con i mezzi a motore











Un breve tratto esposto da percorrere con attenzione



e terminiamo il giro reidratandoci per i liquidi persi!! :prost:

La traccia che abbiamo seguito è QUI e ringraziamo @Giulien per averla pubblicata.

Traccia molto simile è già presente nel nuovo TC:

https://training.camp/route/190/montecolombina/
Grazie inoltre ad Andrea, Luca, Michele, Roberto ed al solito Paolino per la compagnia!! :yeah!::yeah!::yeah!:
Grazie a tutti x la splendida giornata.
 

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AMEGLIA (SP)



Alla ricerca del caldo e di terreni asciutti stavolta emigriamo in Liguria, tenendo ben presente i cantieri autostradali che allungano notevolmente i tempi di rientro in auto.
Per questo motivo decidiamo di cambiare completamente zona e di ritornare ad esplorare la zona del Promontorio di Monte Marcello al confine tra la Liguria e la Toscana. Anche sull'Autostrada della Cisa ci sono diversi cantieri ma sia l'andata che il ritorno sono risultati scorrevoli e senza rallentamenti degni di nota.

Lo start è ad Ameglia dove troviamo agevolmente parcheggio ed iniziamo a risalire verso la parte vecchia del paese che merita una visita





Su asfalto arriviamo all'abitato di Monte Marcello, lo attraversiamo ed iniziamo a percorrere i caratteristici sentieri con muri a secco:



percorriamo un tratto del sentiero "Belvedere" non certo indicato per le mtb ma molto più idoneo per il trekking



Ritorniamo in bolla con una bella sterrata che ci conduce all'Orto Botanico sul Monte Murlo



Da qui parte la prima discesa di giornata sul trail Tellaro Pescarino Zenego

inizialmente bel sentiero ligure





i tratti su sentiero si alternano a stradelli in pietra tra gli ulivi



sino alle case di Tellaro






iniziamo a risalire su ripide scale



e dopo un trasferimento verso le baie di Lerici, raggiungiamo la sommità del Monte Rocchetta (zona militare)



Pausa contemplativa con le isole della Palmaria e del Tino in bella vista



e siamo pronti per la seconda discesa di giornata:

inizialmente su uno scorrevole tratto di trasferimento denominato Buck



per poi passare sul trail Cinghiale







Il trail Cinghiale termina ad Ameglia e ci offre uno scorcio del paese da una diversa angolazione, con le Alpi Apuane innevate sullo sfondo



Ora non ci resta che una breve risalita per intraprendere l'ultima discesa di giornata: Gratta e vinci, discesa con alcuni tratti lavorati e ben spondati e con la presenza di north shore dove, per noi anziani, è molto più igienico percorrere le varie chicken line.



Nel complesso abbiamo trovato i sentieri di discesa ben mantenuti e perfettamente percorribili, dobbiamo però rivedere diversi "trasferimenti" che abbiamo utilizzato in quanto non proprio ciclabili.

Il Promontorio di Monte Marcello, al momento, può essere una valida alternativa per coloro che non vogliono rinunciare alla Liguria e nel contempo evitare le fastidiose code autostradali del rientro. Discorso diverso tra qualche mese, quando i vacanzieri del week end prenderanno d'assalto anche questi luoghi.
...ma noi saremo già a cercare il fresco su Alpi e Appennini!!!
 

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MONTE CROCE SUL LARIO (LC)



per questa escursione ci spostiamo in terra lecchese alla ricerca di belle vedute sul Gruppo della Grigna e sul Lago di Como.

Per l'occasione mixiamo diverse tracce tutte presenti tra gli itinerari del forum con l'aggiunta di una cima: il Monte Croce, che con i suoi 1780 mt domina il Lago di Como.

Le tracce che abbiamo utilizzato sono le seguenti:

https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/14698 di @brucobrusco

ripresa recentemente da @RONKO
https://training.camp/it/route/649/ortanella/

con l'aggiunta di alcuni tratti della traccia pubblicata da @lazzadielle :!:
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/22072

In tutto saranno quasi 1700 mt di dislivello per 33 km dove stranamente è molto più stancante la discesa rispetto alla salita.

Il ritrovo è a Vezio dove alle 8:00 ci aspettano Andrea, Luca1, Luca2 e Michele.

La salita è tranquilla su strade asfaltate con traffico assente e su tratti sterrati sino ai 1436 mt di Vò di Moncodeno dove termina la strada



sta arrivando la primavera



Ci aspettano ora circa 300 mt di portage o bici a spinta, a seconda dei gusti sul sentiero che ci porterà alla cima del Monte Croce.

gli ultimi 200 mt di dislivello li percorriamo su fondo innevato









e siamo in cima!!





il breve traverso di cresta che va alla Croce vale il prezzo del biglietto!!





breve sosta



ed iniziamo la discesa (solo per le foto)





ad onor del vero va detto che nessuno di noi è riuscito a percorrere in sella i primi 100 mt di dislivello negativo, sentiero troppo scavato e stretto ed in alcuni punti inesistente.

Scendendo le cose migliorano ma bisogna sempre prestare attenzione a quello che non si vede sotto un mare di foglie



Arriviamo all'assolata Alpe di Esino a 1170 mt, dove ci fermiamo per recuperare le forze prima dell'ultima discesa dell'Ortanella.



La discesa che affrontiamo è lunga, in alcuni tratti molto tecnica ma offre anche ottimi scorci sul sottostante Lago, anche se è meglio guardare dove si mettono le ruote!!















Questa discesa l'avevamo fatta 7 anni fa e l'essere riuscito a chiudere ancora diversi passaggi a 60 anni mi ha fatto passare una bella domenica!!!



Il giro termina ad un barettino di Vezio dove reintegriamo i liquidi persi e gustiamo qualche dolce. Un buon gelato al Braulio dal potere miracoloso mi fa passare la stanchezza del giro :prost:

Sul rientro in auto a Piacenza, solo una parola: delirio!!!!!
 

Classifica generale Winter Cup 2024

Classifica giornaliera dislivello positivo