Già, spesso tendiamo a cercare nel mezzo qualcosa che non va senza capire che quel qualcosa siamo noi.....iniziando a girare più frequetemente di un tempo me ne sono reso conto tangibilmente...ora se scendo con la forca abbassata, faccio fatica ad accorgemene per esempio, perchè magari automaticamente sopperisco muovendomi di più e meglio sulla bike...ecco, spesso pensiamo erroneamente al concetto 'ho un gran mezzo, tanto fa tutto lei', niente di più sbagliato....
ciao, condivido il principio generale: spesso infatti chiediamo alla bici di sopperire a ciò che ci manca, sia in salita, alleggerendo (e spendendo) l'impossibile, che soprattutto in discesa - credo, visto il tipo di bici di cui si parla qui - confidando nel potere miracoloso di mezzi sempre più performanti, ma in molti casi (o almeno parlo per me) in parte non sfruttati. Ma questo mi sembra che si sia detto più volte, ed anche tutte le relative considerazioni sul piacere, comunque, di possedere un bel mezzo, e magari anche sul margine che quello stesso mezzo può garantire alla "nostra" (mia sicuramente) pippaggine.
Altra cosa però è dare così poco peso alle regolazioni: credo che tu ti stia sottovalutando (se non sbaglio non sei uno che gira proprio piano...) dicendo che non ti accorgi quasi che stai scendendo con la forka abbassata, immagino che almeno sentiresti che c'è qualcosa che non va! Io per esempio ho sempre creduto di essere poco sensibile alle regolazioni, ma un po' di tempo fa ho avuto una piccola - ma confortante smentita: in genere se le salite sono un po' scassate salgo con il propedal aperto di 7 click, per aumentare solo di un paio quando inizio a scendere; mi è capitato che durante una discesa che conosco più che bene, e che facevo spesso in quel periodo, ho sentito la bici saltellare, al punto da pensare che ci fosse qualcosa che non andava nell'ammo, per poi accorgermi semplicemente che per distrazione avevo chiuso il propedal invece di aprirlo (per un totale di soli 4 click!).
Effetto placebo retroattivo? può darsi benissimo, ma in quel momento mi sono sentito molto fiero del mio "orecchio"...
tutto questo,naturalmente, tanto per fare due chiacchiere da bar (di quelli vicini al nostro negozio di bici, però...)
salut