Non abito lì , tu abiti a Livigno???
Il ragazzo che ha postato la foto è residente lì, altro non so .
Non abito li, ma ci vado in vacanza, con bici dal 2005 e ci passo una cosa come 10/20 giorni sparpagliati a stagione, quindi come confermato anche da altri, ti posso garantire che il cartello, a scendere, c'e' da diverso tempo: prima "provvisorio" e un po' artigianale (forse un anno c'era pure la fascetta bianca rossa), poi il cartello sul palo che si vede nella foto del post, quest'anno poi (non a giugno perchè ci son passato), sono dovuti arrivare a mettere la transenna perche', in Italia, un divieto non è sufficiente.
Per tornare "in tema" (qual'era il tema originale?): secondo me non è questione di e-bike, non e-bike, XC, enduro, DH. La questione qui è educazione, intesa come informarsi, conoscere, imparare, le regole comuni che servono a stare "assieme" in un luogo. L'avvento della "moda e-bike", intesa come grandi masse che si riversano, improvvisamente ed in poco tempo, ad andare in bici con l'assistenza, ha fatto si che queste persone salgano in montagna in bici senza sapere come stare in montagna, che esistono regole, cartelli (es. IMBA), livelli di difficoltà (S1, S2...), che ci puo' fare molto male, che serve convivere con chi la montagna la vive a piedi, ci abita o ci lavora (pastori).
Un pò come le masse di pullman che arrivano al lago di Braies (che nessuno cagava di striscio 10 anni fa) e si lamentano che non ci sono cessi per tutti e che c'e' bordello, motivo per cui dovranno contigentarlo.
O come Maya Bay in Thailandia , che dopo il film "the Beach" è diventata un inferno di speedboat che provavano ad attraccare, con orde di turisti "inquinanti"... ed ora ci si va solo su prenotazione, con il divieto di lasciare immondizia.
O quello che è successo alla Moschea Blu, che la gente ha iniziato a visitare in un momento in cui Istanbul è diventata cool, non capendo che per qualche milione di locali è un luogo i preghiera e non un set per farsi stories... ed ora ne contingentano gli accessi turistici...