News MTB in Trentino: divieti!

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windmillking

Biker ciceronis
BlackteA ha scritto:
La legge deve essere cancellata oppure la mtb trasloca , punto .

Visto il we piovoso ho provato a leggere un po' il forum tedesco ... sono giunti alla stessa tua/nostra conclusione : " dato che in trentino la vacanza ci costa il doppio che in svizzera, austria o francia (solo pr citare posti alla stessa distnza da casa della maggior parte dei frequentatori di quel forum del nostro trentino) e per di più ci pigliano per il cù ... noi non veniamo più !"

bella figura di me**a per il nostro paese ... ma forse una di più o una di mena che gli frega.

Tanto la sat non protesta se segano la marmolada, l'importante è fermare i biker ...

marco
 

muldox

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30/10/02
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KeDoKoJonY ha scritto:
....Cmq, per 10 € di tasse che paga un Veneto ne tornano indietro 2!!!
Per 10 € che paga un Trentino di tasse ne tornano indietro 9....
Fate un pò voi ma a me questa cosa disturba tantissimo,
1° Perche noi Veneti paghiamo troppo!
2° Perchè i Trentini pagano troppo poco!!
...e poi si ha anche il coraggio di parlare dei "Terroni"....
Ma per Favore.....
Sapete spiegarmi xkè in Alto Adige Parlano Tedesco e bestemmiano in Italiano???
VERGOGNA A FETTE dovrebbero mangiare, che la loro fortuna si chiama ITALIA!!!!.....

Scusa KeDoKoJonY, ma proprio non capisco il senso di quanto riportato sopra. Se hai dei motivi di astio personali contro la regione Trentino-Alto Adige non è questo il luogo dove sfogarti. Di razzista c'è già la legge di cui si sta discutendo, direi che basta e avanza :il-saggi: .
 

KeDoKoJonY

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muldox ha scritto:
Scusa KeDoKoJonY, ma proprio non capisco il senso di quanto riportato sopra. Se hai dei motivi di astio personali contro la regione Trentino-Alto Adige non è questo il luogo dove sfogarti. Di razzista c'è già la legge di cui si sta discutendo, direi che basta e avanza :il-saggi: .

Mi dispiace di aver usato questo forum per uno sfogo che ha, è vero, anche del personale e chiedo venia nel rispetto dei forumendoli.
Ma ormai sono + di 30 anni che vado su e giù per le Dolomiti e le conosco molto bene visto che da + di 20 faccio alpinismo Dolomitico e solo da 3 MTB.
Di situazioni incresciose ne ho vissute abbastanza viste anche di + nei confronti di "quelli" che vengono da fuori, ti garantisco che non è per nulla piacevole sentirsi chiamare "l'Italiano", oppure essere serviti al bar, anche se si è arrivati prima, dopo la gente del posto... non sono io che ho cominciato questa cosa personale...
Ma è vero, non ho nessun diritto di farlo in questo forum!!!
Ma quando c'è gente che giustifica ogni azione e legge senza capirne il vero senso, oppure appoggia una regolamentazione prima di pensare ad una sensibilizzazione dell'educazione civica, allora c'è decadenza nel rispetto della gente stessa e si giustificheranno multe salate per tutti...
Ricordo che l'erosione in montagna, di cui parla tanto il testo e la SAT c'è anche a causa dei sentieri per le persone che vanno a piedi, e mentre una bike fà il solco solo quando frena, andare a piedi si fà solco ad ogni passo salendo e scendendo...
Comunque di tutto questo resteranno Leggi, che porteranno malcontento a causa delle multe e delle polemiche sterili...

Siamo tutti finokki, col kulo degli altri!!!
 

marco

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la rivista mountanbike magazin (germania) ha iniziato un'azione di protesta dal nome "cartellino rosso per il trentino". Tutte le cartoline rosse verranno spedite ai burocrati trentini. Si può votare anche in internet: http://www.mountainbike-magazin.de/


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Fosforo (ex Viktor)

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marco ha scritto:
la rivista mountanbike magazin (germania) ha iniziato un'azione di protesta dal nome "cartellino rosso per il trentino". Tutte le cartoline rosse verranno spedite ai burocrati trentini. Si può votare anche in internet: http://www.mountainbike-magazin.de/


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FATTO!!!!!
questa mi pare un'altra ottima iniziativa.
Sono fiducioso nel fatto che potremo ancora a lungo girare sui trail del Garda.
 

banzai

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Dallas ha scritto:
...Sicuramente il "Mella" si sarà accorto dell'immane caz zata di delibera che ha fatto, ma come tutti i politici non vuole ammettere di aver sbagliato ...

rileggendo bene le varie interviste successive alla legge, ho l'impressione che i politici non abbiano sbagliato, anzi DAL LORO PUNTO DI VISTA DI INTERESSE POLITICO abbiano realizzato una fine opera di compromesso, in questo modo si tengono a metà, dicono di si a tutti, alla SAT dicono "abbiamo fatto la legge come volete voi, nel 2006 si fanno le prove nel 2007 entra in vigore, INTANTO VOTATE PER NOI" ai trentini pro MTB dicono "mah è tutto da vedere, per ora non è stato deciso niente, potete continuare come prima, INTANTO VOTATE PER NOI".

Così pensano di mettere a tacere entrambi...:il-saggi: ?
 
banzai ha scritto:
rileggendo bene le varie interviste successive alla legge, ho l'impressione che i politici non abbiano sbagliato, anzi DAL LORO PUNTO DI VISTA DI INTERESSE POLITICO abbiano realizzato una fine opera di compromesso, in questo modo si tengono a metà, dicono di si a tutti, alla SAT dicono "abbiamo fatto la legge come volete voi, nel 2006 si fanno le prove nel 2007 entra in vigore, INTANTO VOTATE PER NOI" ai trentini pro MTB dicono "mah è tutto da vedere, per ora non è stato deciso niente, potete continuare come prima, INTANTO VOTATE PER NOI".

Così pensano di mettere a tacere entrambi...:il-saggi: ?

Trovo molto azzeccato quest'intervento,
ma mi sento anche di dire che non sempre le cose vanno come le persone si aspetterebbero.

Alla natura (di qui l'uomo fa parte) non sempre piacciono i compromessi.

Il diavolo fa le pentole, ma non i ........
 

windmillking

Biker ciceronis
marco ha scritto:
la rivista mountanbike magazin (germania) ha iniziato un'azione di protesta dal nome "cartellino rosso per il trentino". Tutte le cartoline rosse verranno spedite ai burocrati trentini. Si può votare anche in internet: http://www.mountainbike-magazin.de/


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Un altra figura di ----- per il trentino e l'Italia in generale ...

Proporrei comunque di ringraziare i nostri amici biker tedeschi che si stanno dando da fare anche per noi indicando loro luoghi alternativi in Italia dove trascorrere le loro vacanze e quindi dove portare i loro $$$ lontano dai trentini e dai suoi politici

marco
 

Renzo ®

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Mi è appena arrivata questa:

da trentino.to

Sui sentieri in sella alla mountain bike,
nuovi principi per rispettare i valori della montagna


Il connubio fra il Trentino e la mountain bike si fa più forte e consapevole. Il governo provinciale ha infatti fissato principi di buon utilizzo dei sentieri di montagna, un patrimonio di cui possono godere gli escursionisti “storici” che indossano gli scarponi e, nei contesti che lo permettono, quelli che la affrontano in sella alla bicicletta. L’obiettivo principale è quello di favorire una corretta fruizione della montagna e di confermare i principi e i valori ben noti da sempre a chi la frequenta con passione, in modo da tutelare gli escursionisti, gli stessi bikers e i sentieri, che soprattutto in alta quota necessitano di una grande manutenzione.
In Trentino esiste una fittissima rete di vie e itinerari costruiti dalla natura e dall’uomo nel corso dei secoli, che può essere percorsa anche in mountain bike, purché si tratti di percorsi naturalmente ciclabili, ovvero tutti quelli che presentano pendenze e dimensioni adeguate per questo mezzo meccanico. Gli unici tratti off limits saranno dunque quelli di alta montagna, che vengono utilizzati in particolare dagli appassionati di downhill.
Nessun divieto generalizzato, quindi, ma precise indicazioni per godere e valorizzare quell’elemento della proposta turistica – territoriale del Trentino, tanto apprezzato da migliaia di bikers che ogni anno frequentano i sentieri trentini.
È importante ricordare che sono previste deroghe per consentire collegamenti particolari e per realizzare circuiti in occasioni di manifestazioni sportive. I principi, infatti, sono stati studiati da un gruppo di lavoro del quale fanno parte anche i rappresentanti della Federazione Ciclistica Italiana e delle Apt di ambito, soggetti che hanno certamente a cuore il corretto sviluppo della pratica della mountain bike.
In Trentino le opportunità per gli amanti delle due ruote è decisamente ampia. Sul territorio esistono ben 4500 chilometri di comode strade forestali liberamente accessibili e una rete di piste ciclabili (di 400 chilometri) all’avanguardia sulla quale si trovano persino dei bicigrill. Le nuove norme non influiranno minimamente sulle scelte della gran parte degli appassionati.
«L’auspicio – afferma l’Assessore al turismo Tiziano Mellarini – è che questa significativa innovazione sia vissuta da tutti come un’occasione per confermare quei principi di rispetto dei valori noti a chi va in montagna. Il vero obiettivo di questa piccola riforma è quello di innestare nel più vasto pubblico la consapevolezza che il Trentino ha fatto una scelta di qualità, che non rappresenta una rinuncia, ma un valore per tutti: una scelta facile da condividere e rispettare».


Trento, 12/10/2005
Trentino S.p.A. – Ufficio Stampa
 
dexter ha scritto:
la FCI è la nostra rovina, lo sapevo che citandola sarebbero stati tranquilli di averci interpellati....sono ancora piu stonato

Eh' si!

Chissà cosa avrà fatto la FCI per rappresentare al meglio il mondo della MTB???

Sicuramente, come si può leggere dal comunicato dell'Ufficio Stampa del Trentino, ha ottenuto delle deroghe per permettere lo svolgimento di manifestazioni sportive (per inciso gare).:duello:

Per tutto il resto non lo so :?
 

cllocate

Biker marathonensis
31/12/03
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Ponte S. Pietro BG
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Francamente non ho seguito le quasi 50 pagine precedenti per vedere se qualcuno l'aveva già postata ,comunque oggi ho ricevuto questa risposta:


Gentile biker Amico del Trentino,


Abbiamo raccolto la Sua segnalazione – assieme a moltissime altre – sulla pratica del mountain bike nel nostro territorio; tanti messaggi giunti in particolare da frequentatori della zona del Lago di Garda. Siamo anzitutto felici di questa dimostrazione di interesse ed apprezzamento verso la nostra offerta turistico sportiva: ed assicuro che questo massiccio invio di e.mail, ci impegna anzitutto a lavorare con ancor pił precisione ed equilibrio vista la dimostrazione dell’importanza del mountain bike nel Trentino e del gradimento di tanti appassionati.

Una premessa importante e poi alcune precisazioni, spero chiare, mirate a rimettere le cose a posto dopo alcune giornate di allarme ingiustificato durante le quali un “tam-tam” mediatico – legato pił all’emozione del sentito dire che alla realtą dei fatti – ha attraversato la rete web.

In Trentino nessuno, oggi o domani, deve o dovrą arrendersi ai divieti, alle restrizioni o proibizioni nel praticare il mountain bike: e questo puņ essere fra l’altro testimoniato dalle centinaia di appassionati che si godono anche quest’ultima parte di stagione lungo i tracciati del Basso Sarca o della Valle di Ledro.

La Provincia Autonoma di Trento ha avviato lo studio d’una serie di norme (valide nella loro versione definitiva presumibilmente solo a partire dall’estate del 2007) in collaborazione con tecnici, la SAT sezione del Club Alpino italiano che cura la manutenzione dei sentieri alpini, ed i Comuni del Trentino: scopo č salvaguardare le zone pił sensibili del nostro ambiente di alta montagna lungo i tratti pił critici dei sentieri alpini, prevalentemente alle quote pił alte. Questo per assicurare una qualitą complessiva del nostro ambiente nell’interesse di tutti – noi residenti, i turisti ospiti, gli sportivi, dei bikers e soprattutto i nostri figli – conservare e difendere il pił possibile dal degrado aree particolarmente delicate.

Si vuole cosģ impedire il diffondersi incontrollato delle espressioni pił esasperate ed estreme (downhill, freerider) del mountain bike lungo quei tratti dei sentieri alpini che – soprattutto a quote dai 1800/2000 metri dove la vegetazione cresce con estrema difficoltą in un microclima fragile e delicato – sono particolarmente soggetti al deterioramento.

Come raggiungere questo scopo, crediamo condiviso da tutti? Non attraverso una politica di divieti, bensģ affidandoci all’autocontrollo, alla responsabilitą al senso civile d’ogni amante della natura ancor prima che del mountain bike. Ed alla sua volontą di convivere anche pacificamente con gli escursionisti, anche loro frequentatori della montagna con ugual diritto.

Si č molto parlato dei due parametri (20% di pendenza e ingombro del mtb posto di traverso) all’esame del team di tecnici: sono ipotesi adottate per dare una misura, immaginabile ed oggettiva, per materializzare uno spazio fisico (nell’incrociarsi eventuale fra camminatore e biker) e per riferirsi alle condizioni del terreno, pensando come sia soprattutto lungo le discese ripide per effetto delle violente frenate che le ruote del mtb scavano il terreno sul quale poi la pioggia provocherą un vero e proprio fenomeno di erosione.

E’ naturale che senza la ricercata e convinta partecipazione dei bikers il nostro obiettivo non potrą essere raggiunto: per questo anziché adottare una politica dei divieti vogliamo raggiungere la condivisione delle scelte attraverso il coinvolgimento della Federazione Ciclistica italiana e di altri interlocutori qualificati e conoscitori del fenomeno mountain bike.

Siamo ancora, quindi, alla fase delle proposte e delle verifiche da mettere a punto con i diversi Soggetti del territorio. Puņ continuare ad essere quindi del tutto tranquillo (e naturalmente benvenuto) chi ama scoprire il Trentino in sella al mountain bike, percorrendo le strade forestali (oltre 6mila km, vietati al traffico), gli oltre 200 tracciati segnalati anche “single trak” e curati ogni primavera, oppure scegliendo gli itinerari delle grandi traversate (prima fra tutte la Transalp Challenge) di valle in valle ed i percorsi dei raduni internazionali (dalla Valle di Non alla Valle di Ledro, nelle Dolomiti di Fassa e di San Martino).

Non credete quindi agli allarmi lanciati in modo inopportuno, programmate pure le vostre uscite per la prossima primavera con la certezza di essere come al solito accolti bene in un ambiente ideale per praticare la vostra disciplina sportiva favorita.


Tiziano Mellarini
Assessore al Turismo
Provincia Autonoma di Trento

Segreteria Assessore all'Agricoltura, al Commercio e Turismo
Provincia Autonoma di Trento
Via Romagnosi, 9 - 38100 Trento
tel. 0461 496572 - fax 0461 496571
e.mail: [email protected]
 

marco

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Diverse
chi ha voglia di tradurre questo (messaggio della dimb):

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Hallo DIMBos & andere Freunde!

== Drohende Trailsperrungen im Trentino: viele Fragen offen!
== Beschwichtigungskampagne zu erwarten.
== Bitte sammelt weiterhin Unterschriften!
== Sogar Hans Rey, Brian Lopes & Co haben auch bereits unterschrieben
(siehe Anhang)!

Mittlerweile häufen sich die Beschwichtigungsversuche von offizieller
Seite im Trentino. Bei genauer Lektüre sind die Aussagen jedoch sehr
widersprüchlich und hinterlassen mehr offene Fragen, als sie
beantworten.

Die gute Nachricht daran: Unser aller Mailaktion hat Wirkung gezeigt!
Durch sie wurden Hoteliers im Trentino überhaupt erst auf den zuvor kaum
kommunizierten Beschluss der Provinzregierung aufmerksam, nach dem im
Trentin alle Trails für Biker verboten werden sollen, die steiler sind
als 20% oder schmaler als ein quergestelltes Bike. So hat sich ein
gutes Dutzend Hoteliers (die im Sommer bis zu 50% Biker unter ihren
Gästen haben) in einer konzertierten Aktion an die Provinzregierung
gewandt. Neben den übrigen Mails löste dies dort offenbar einige Unruhe
aus.

Die schlechte Nachricht: Das den Sperrungen zu Grunde liegende Gesetz
wird auf absehbare Zeit nicht aus der Welt zu schaffen sein
-- zu groß wäre der Gesichtsverlust der Verantwortlichen. Unser
nächstes Ziel wird daher sein, auf eine möglichst freizügige Auslegung
zu dringen. Gleichzeitig dürfen wir uns von den
Beschwichtigungskampagnen nicht bluffen lassen!

DIMB und die Zeitschrift MountainBIKE hatten gemeinsam einen
Fragenkatalog erarbeitet und Tiziano Mellarini, Landesrat für Tourismus
des Trentino, vorgelegt. Auch seine Antworten sehen auf den ersten
Blick durchaus hoffnungsvoll aus:

Frei bleiben sollen demnach

(1) prominente "Klassiker" am Gardasee wie Altissimo, Passo Rocchetta,
Tremalzo; [Anmerkung DIMB: welche Routen das genau sein sollen, ist
nicht geklärt]

(2) einzelne Übergänge von Tal zu Tal, insbesondere die Routen der
Transalp-Challenge;

(3) Strecken, die zur Durchführung von Veranstaltungen wie Rennen
benötigt werden;

(4) einzelne Strecken auf Antrag der zuständigen Gemeinden.

Zudem sollen nach den Worten Mellarinis zunächst keine Geldbußen
verhängt werden.

Also alles halb so wild? Mitnichten.

(1) Die Klassiker sind frei, obwohl sie nach den gesetzlichen Kriterien
eigentlich gesperrt sein müssten. Der Verdacht liegt nahe, dass es sich
hier nur um Beruhigungspillen handelt. Zu den vielen Pfaden im Trentin
wird bislang keine Aussage gemacht, sondern auf Sachverständige
verwiesen, die die Befahrbarkeit erst noch fallweise nachprüfen sollen.
Das Ergebnis ist damit offen! Gleichzeitig wird in einem anderen
Interview in der bike unumwunden zugegeben, dass in einigen Bereichen
des Trentino weitreichende Konsequenzen zu erwarten sein werden.

(2) An welche Art von "Bikern" denken Mellarini & Co., wenn sie sie
willkommen heissen? Dass an anderer Stelle Downhill und Freeride als
"Extremsportarten" bezeichnet werden, deren Ausbreitung es einzudämmen
gelte, lässt spürbare Einschränkungen erwarten. In dieselbe Kerbe
schlägt die Aussage, Naturschutz könne nicht bedeuten, allen Wohl und
niemandem Weh zu tun. Wenn man sich allerdings die bisherigen Sperrungen
am Lago ansieht, kommt in den meisten Fällen Zweifel an der
Sinnhaftigkeit der Sperrungen auf (außer beim Brione, der von Bikern
tatsächlich übel zugerichtet wurde).

(3) Wenn Trails allgemein mit dem Argument gesperrt werden, die Biker
vor Unfällen zu schützen, steht auch bei ausnahmsweiser Freigabe
keineswegs fest, im Schadensfall versichert zu sein (da die Befahrung
ggfs. als grob fahrlässig eingestuft werden kann). Dies trifft in ganz
besonderem Maße auf Reiseveranstalter und sonstige Guides zu.


Unser Ziel wird in den nächsten Wochen vor allen Dingen darin bestehen,
für alle BikerInnen größtmögliche Rechtssicherheit zu erlangen.

=>Unsere nächsten Schritte werden sein:

->Den Gesetzesbeschluss können wir nicht mehr kippen. Aber die Gemeinden
sind für die Umsetzung der neuen Regelungen verantwortlich. Dort werden
wir ansetzen. DIMBos werden vor Ort klären, welche Trails tatsächlich
frei bleiben. Wir haben vor, eine Positivliste zu erstellen, die die
Klassiker der jeweiligen Gemeinde enthalten soll und auch Vergleiche zu
anderen Trails ermöglicht und damit im Zweifelfall eine analoge
Positiv-Auslegung eines Trails zu erreichen.

->Wir werden am 15. November an der Pressekonferenz der Tourismusbüros
des Trentins in München teilnehmen und werden uns an ihrem Rande in
hoffentlich zugelassene, konstruktive Gespräche einbringen.

->Nach Ende der Unterschriftenaktion werden wir die Listen und eine
Protestnote vor Ort in allen Gemeinden übergeben um unseren Wunsch nach
Erstellung von Positiv-Auslegungen damit zu untermauern. Auch unsere
italienischen Mitstreiter sind dabei!

Daher nochmals unsere Bitte an jeden DIMBo: Sammelt weiter
Unterschriften! Ladet Euch Anschreiben und Liste herunter
(http://www.dimb.de/index.php?option=content&task=view&id=86&Itemid=2)
und legt sie aus in Shops, Schulen, Fitnessstudios, bei Vereinen,
Bikertreffs oder wo immer potentielle Unterstützer zu finden sind. Bitte
sendet die Listen bis zum 30. November an die darauf abgedruckte
Adresse.


Open Trails!
Euer DIMB Team

--
*********************************************
Deutsche Initiative Mountain Bike (DIMB) e.V.
Rheintalstr. 26, 65199 Wiesbaden
Fon: 0611 / 7 10 27 58
Fax: 0611 / 7 10 27 59
Mail: [email protected]
www.dimb.de
 

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