News Mountain biker ucciso da cacciatore a Morzine

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Cosa sia successo effettivamente non lo sappiamo, ma consentimi di avere qualche dubbio sulla ricostruzione di stampa, un fagiano non gli spari nel fitto perchè non lo vedi , non puoi mirarlo e tronchi e rami limitano la gittata. Il fatto poi che il nipote sia stato colpito alla testa ed al collo mi fa pensare ad un situazione molto diversa.

Ad ogni modo, è evidente che una problematica di "visibilità" esiste, anche quando non c'è alcuna imprudenza da parte del cacciatore. Per dire, se il cacciatore spara contro una lepre o un fagiano che prende il volo, coma fa a sapere che nella macchia dietro all'animale c'è qualcuno?
Qualcuno suggeriva di fare rumore, a me pare un'idea sensata.

scusa sembola, ma hai letto la news che stai commentando, quella di Morzine?
 

sembola

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purtroppo non è così.....interrogato sulla vexata quaestio un amico cacciatore (di quelli che lo fanno da sempre e che ci vive in campagna) ha confermato proprio questa tesi....la maggior parte degli incidenti si verificano proprio per questo motivo, ovvero il tipo "non vede" a cosa sta sparando....e....nella maggior parte degli incidenti di questo tipo.....la maggior parte delle volte....il tipo.....indossa goretex pure nella biancheria intima....e l'arma è di pregio assoluto.
Curioso che le mie fonti riferiscano esattamente il contrario riguardo al "non vedere". Mentre riferiscono che la quasi totalità di incidenti avviene per imprudenze, fucili lasciati carichi, posizionamenti errati e via andare.

hai letto la notizia che stai commentando? Il francese ha sparato al britannico "per errore". Ora, un biker è un po' diverso da un cervo, camoscio o cerbiatto, o fagiano eppure è stato impallinato tanto quale il tipo di Olgiate Olona, purtroppo lasciandoci le penne. Quindi possiamo definire il 22enne cacciatore un psicopatico/c......e che mai e poi mai dovrebbe aver avuto un'arma in mano, o nel migliore dei casi un avvinazzato che ha tolto la sicura senza accorgesene (però che caso, andare a beccare l'unica cosa vivente in un bosco e stecchirla).
Allo stato attuale delle informazioni, no, non possiamo, "per errore" può voler dire tutto e niente. Può significare che ha visto una sagoma muoversi ed ha sparato senza sincerarsi di cosa fosse, ed ij questo caso sarei d'accordo co nte. Ma può anche significare che ha sparato ad un cervo e che il colpo non andato a segno ha colpito lo sfortunato biker, o perchè sulla linea di tiro o per un rimbalzo, per la caccia agli ungulati si usano munizionamenti con una gittata rilevante mentre le cartucce per la caccia vagante non hanno effetti dopo poche decine di metri.


A me i cacciatori non piacciono, perché ammazzano per piacere. A ciò ci aggiungiamo gli incidenti. Io questa gente non la voglio nella natura.
Questo è quello che penso. Libero di pensarla diversamente.
Le opinioni grazie a Dio (ed a qualche nostro nonno e bisnonno) sono libere.
La tua è purtroppo identica a quella dei SATtini, che gente come noi sui sentieri non ce li vogliono, ed hanno a quanto pare il consenso dalla loro parte.
 
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Su questo siamo d'accordo. L'opera di prelievo che operano e che è oggettivamente necessaria (parlo per la Toscana e per gli ungulati) non può cancellare le responsabilità passate ed in alcuni casi presenti sull' introduzione di specie alloctone. Da noi è necessaria ma non può essere un passapartout che tutto giustifica.

No, non siamo d'accordo, come già linkato, non solo i cinghiali sono stati introdotti apposta per poter essere cacciati, ma la caccia stessa provoca più danni e il proliferare incontrollato dei cinghiali

Non fa "letteratura" nè la mia esperienza nè quella di altri. Così come l'esperienza del Forum, facili ironie a parte, vale come l'articolo di giornale.
Ci sono dei dati che quantifichino gli incidenti che hanno coinvolto persone estranee all'attività venatoria? Se ci sono, vediamoli. Se non ci sono non possiamo pretendere di decidere l'entità di un fenomeno con la pancia.
E' una questione di metodo.

I Dati – sintesi
Stagione venatoria 2017-2018 - Vittime per armi da caccia/cacciatori
TOTALI
in entrambi gli Ambiti
Civili non cacciatori: 34 = 24 feriti e 10 morti
Cacciatori: 80 = 60 feriti e 20 morti
3 i MINORI VITTIME: 2 feriti e 1 morto
Totale: 114 vittime per armi da caccia/cacciatori

Fonte: https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2018/02/01/DOSSIER-VITTIME-2017-2018-AVC.pdf

http://www.greenreport.it/news/aree...lla-caccia-due-mesi-mezzo-17-morti-27-feriti/ (che cita rapporto WWF)
 

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Curioso che le mie fonti riferiscano esattamente il contrario riguardo al "non vedere". Mentre riferiscono che la quasi totalità di incidenti avviene per imprudenze, fucili lasciati carichi, posizionamenti errati e via andare.

si....tolte le disattenzioni che probabilmente costituiscono una grossa fetta delle cause di incidenti.....io mi riferivo a incidenti "di quel tipo" cioè quelli causati da un grilletto tirato non accidentalmente ed anche dalla voglia di farlo (questa ultima la aggiungo io)....il mio amico esperto sostiene che sono molto frequenti i casi in cui partono pallettoni senza avere ne la dimestichezza ne il talento ne il fiuto necessari a farli partire.....ma questo è il meno.....lui sostiene che molte volte è l'intuito fallace che spinge il ditino....sai....a volte può essere che qualcuno vede cose che non esistono.....
 
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marco

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Allo stato attuale delle informazioni, no, non possiamo, "per errore" può voler dire tutto e niente. Può significare che ha visto una sagoma muoversi ed ha sparato senza sincerarsi di cosa fosse, ed ij questo caso sarei d'accordo co nte. Ma può anche significare che ha sparato ad un cervo e che il colpo non andato a segno ha colpito lo sfortunato biker, o perchè sulla linea di tiro o per un rimbalzo, per la caccia agli ungulati si usano munizionamenti con una gittata rilevante mentre le cartucce per la caccia vagante non hanno effetti dopo poche decine di metri.

Lo stato attuale delle informazioni è che questo è morto a causa di un colpo sparato da un cacciatore, e che il tipo di Olgiate Olona ha preso una fucilata in faccia dallo zio con cui era a caccia. Il tutto negli ultimi 2 giorni.

Il resto sono opinioni.
 

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Senza entrare nel merito del discorso, sono d'accordo che si tratti di un buon business per chi vende armi, anche se verosimilmente non così gonfio come quello che mantiene i produttori (ovvero la Difesa, anche con commesse estere). Ciò detto, penso si tratti di una questione ideologica piuttosto che strettamente politica.
Di fatto ci sono ad oggi circa 570mila cacciatori in Italia mentre gli aventi diritto al voto sono circa 51 milioni 300mila persone. A conti fatti si tratta dell'1.1% (quarant'anni fa era il 3 %). È vero che si raschiano voti davvero ovunque, ma trovo improbabile che il politico di turno spenda del tempo importante per quel misero 1 % quando può far leva su altre questioni di maggior interesse per le masse (non dico giuste, eh, parlo di cose proficue per il suo portafoglio di voti).

Questa è una questione che mi ha sempre sorpreso e incuriosito, anche perchè a fronte di richieste di divieti e restrizioni in generale, ho sempre sentito/letto che certe cose non venivano fatte a causa del peso politico/voti.
L'unica cosa che mi sia venuta in mente è che tra i cacciatori ci siano anche persone molto influenti sul territorio, non me lo spiego in altro modo.
 

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Io con le bici proporrei una caccia al cacciatore. Quando poi ne avvisti uno, acceleri e gli vai a sbattere come capita. Se poi cade per terra, sempre e solo con la bici, continui a saltargli sopra :smile:
 

sembola

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Lo stato attuale delle informazioni è che questo è morto a causa di un colpo sparato da un cacciatore, e che il tipo di Olgiate Olona ha preso una fucilata in faccia dallo zio con cui era a caccia. Il tutto negli ultimi 2 giorni.
Il resto sono opinioni.
Appunto, opinioni e non fatti.
 

khalit

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Andare in cerca di funghi è un'attività pacifica, ma quanti cercatori di funghi muoiono in autunno nei boschi?
Vietiamo quindi la ricerca dei funghi?

Cerchiamo di non generalizzare: tra i cacciatori ci sono pazzi scatenati come ci sono tra i bikers, tra gli automobilisti e in qualunque categoria.
E se proprio dobbiamo andare a guardare i numeri puri per decidere cosa vietare, le auto sono di svariati ordini di grandezza in testa a qualsiasi classifica di pericolosità, ma purtroppo le decisioni si prendono sempre di pancia e mai di testa.

Fai lo stesso errore di Sembola quando dice che muoiono più ciclisti investiti. La macchina può al massimo essere considerata un'arma impropria, non è costruita per uccidere e, nella maggior parte dei casi è necessaria. Un fucile è un'arma costruita per uccidere, e, nel caso di un cacciatore, NON è necessaria. E' una differenza non da poco
 
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Vediamole queste fonti...
Si tratta di "fonti" orali, cacciatori come quelli citati da @motobimbo, non "fonti" in senso tecnico.

Che non sono neppure gli articoli di giornale o i numeri di un sito di propaganda, che mette insieme l'incidente di caccia come i due di questi giorni al suicidio o al demente che spara ai ragazzi che gli hanno rotto una finesta a pallonate.

Capisco che partiamo da presupposti diversi, ne prendo atto.

Del resto questo è il paese la cui opinione pubblica è convinta che ci siano sei volte più immigrati di quelli che ci sone effettivamente.
 

khalit

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Si tratta di "fonti" orali, cacciatori come quelli citati da @motobimbo, non "fonti" in senso tecnico.

Che non sono neppure gli articoli di giornale o i numeri di un sito di propaganda, che mette insieme l'incidente di caccia come i due di questi giorni al suicidio o al demente che spara ai ragazzi che gli hanno rotto una finesta a pallonate.

Capisco che partiamo da presupposti diversi, ne prendo atto.

Del resto questo è il paese la cui opinione pubblica è convinta che ci siano sei volte più immigrati di quelli che ci sone effettivamente.

Ok, stabilisci tu quali sono le fonti, magari una di cui tutti possiamo usufruire. I tuoi amici temo non valgano perchè probabilmente non frequentiamo le stesse persone. Credo comunque che tra associazioni di vittime della caccia, quotidiani e le tue fonti "orali", queste ultime siano le meno attendibili. Quindi sarebbe il caso di smetterla di chiedere fonti e poi rifiutarle e sarebbe il caso di fornirne qualcuna
 

sembola

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I fatti parlano da sé, ma si possono usare opinioni per difendere l'indifendibile.
I fatti sono che, anche prendendo per buone le cifre di un sito di propaganda anticaccia, in quindici anni a spanne ci sono state 30x15=600 persone estranee alla caccia coinvolte. Nello stesso tempo ce ne sono state (solo tra i ciclisti) una media di 315 x 15 = 4725 morte e molte migliaia ferite. Ma l'auto al massimo è un'arma impropria, per cui quei cinquemila saranno morti di noia.

Non è una difesa di nulla, se non del buonsenso e delle proporzioni.
 

sembola

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Ok, stabilisci tu quali sono le fonti, magari una di cui tutti possiamo usufruire. I tuoi amici temo non valgano perchè probabilmente non frequentiamo le stesse persone. Credo comunque che tra associazioni di vittime della caccia, quotidiani e le tue fonti "orali", queste ultime siano le meno attendibili. Quindi sarebbe il caso di smetterla di chiedere fonti e poi rifiutarle e sarebbe il caso di fornirne qualcuna
Guarda, io lavoro in ambito scientifico.
Le uniche fonti in senso proprio che hanno valore sono solo quelle provenienti da situazioni autorevoli ed affidabili, per capirci tipo ISTAT o simili.
Tutto il resto non vale un fico secco, non vale la mia esperienza aneddotica come non vale quella di Motobimbo come non vale la tua, proprio perchè non oggettiva (luoghi e modalità diverse e non confrontabilI). Il che non significa che io, o tu o Motobimbo siamo dei bugiardi, semplicemente le esperienze non sono fatti enumerabili ed oggettivi.
Così come i dati riportati da un sito di dichiarata propaganda pro o contro qualcosa non hanno valore, meno che mai senza alcuna fonti citata (esempio, pur con tutti i caveat del caso le notizie di stampa).

Ripeto, è una questione di metodo. Se parliamo di opinioni, di principi, di etica è ovvio che ognuno ha i suoi e che per sè stessi sono inviolabili.
 

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Si tratta di "fonti" orali, cacciatori come quelli citati da @motobimbo, non "fonti" in senso tecnico.

Che non sono neppure gli articoli di giornale o i numeri di un sito di propaganda, che mette insieme l'incidente di caccia come i due di questi giorni al suicidio o al demente che spara ai ragazzi che gli hanno rotto una finesta a pallonate.

Capisco che partiamo da presupposti diversi, ne prendo atto.

Del resto questo è il paese la cui opinione pubblica è convinta che ci siano sei volte più immigrati di quelli che ci sone effettivamente.

capisco perfettamente il tuo punto di vista scientifico....e rincaro la dose pro domo tua....è ridicolo parlare di dati di fatto quando è solo la percezione quella che conta.....vedi immigrati ad esempio (li hai citati tu).....non frega un cazzo a nessuno che siano diminuiti....ed è anche assolutamente inutile sciorinare dati che ne ATTESTINO LA DIMINUZIONE quando la percezione è totalmente diversa (non discutiamo su cosa si basa la percezione perchè altrimenti andiamo troppo lontano e troppo fuori dal punto)....qual'è il punto?
il punto è quello che hai delineato tu poco fa, ovvero: non ha alcuna importanza che ci sia gente che muore colpito da un pallettone destinato ad un (ipotetico) cinghiale, così come non ha importanza che muoiano decine di ragazzi in una scuola statunitense poichè ce ne sono un paio di loro che hanno comprato un paio di UZI (dico una pistola automatica a caso la prima che mi viene in mente) e lo vogliono usare per motivi loro più o meno definibili a livello psichiatrico o psicosociale.....la cosa importante è IL BUSINESS...gli effetti collaterali delle vendite di massa interessa solo a vecchi frikkettoni e/o parvenue intellettualoidi con la barba nei salotti televisivi del cazzo.

e finisco: il mondo hollywoodiano in cui c'è sempre il cattivo con cui prendersela, lasciamolo lì dov'è....su quel tappeto rosso in cui sfilano piedini sexy che calzano scarpe da 2000 euro.....il mondo reale è un altro.
 
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petauro

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Che è quello che dice la SAT delle mountain bike quando gli si fa notare il degrado ambientale. Vietiamo le mtb, poi si vede...

Il degrado ambientale è quello di Cala Civette in Maremma, dove alle spalle della spiaggia, sotto gli alberi lo stronzo più piccolo è lungo mezzo metro e cammini su un tappeto di pannolini per mocciosi.

Qualsiasi morte causata da un incidente in cui una qualsiasi norma del CdS non sia stata rispettata configura il reato di "omicidio stradale", punibile con una pena che non può essere inferiore ai due anni di carcere (la metà, quindi uno nel caso del minimo della pena, se c'è corresponsabilità). Se il guidatore è ubriaco o drogato le pene sono più gravi ma è omicidio stradale anche se si era perfettamente sobri.

Ci mancherebbe altro, la differenza è che ogni santo giorno sei costretto a prendere l'auto almeno 2 volte, in qualsiasi stato di salute o quasi e anche senza telefono, velocità e sostanze e in stato di perfetta lucidità una distrazione può creare un dramma, che non solo non era voluta ma nemmeno prevedibile. Da quì, al netto ripeto di altre cause, tutte le attenuanti del caso.

Facciamola questa legge, allora. Fino a che non esiste, la situazione è esattamente quella della strada. questo ci teniamo, incidenti annessi. Può non piacere, ma la realtà questa è.

Eh no caro, per dividere le auto (CHE SERVONO A TUTTI) da pedoni o ciclisti, ci vogliono decenni, andando bene, per liberare i boschi dai cacciatori (CHE LI CONTAMINANO) basta una firmetta domani mattina ed è fatta...
 
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khalit

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Guarda, io lavoro in ambito scientifico.
Le uniche fonti in senso proprio che hanno valore sono solo quelle provenienti da situazioni autorevoli ed affidabili, per capirci tipo ISTAT o simili.
Tutto il resto non vale un fico secco, non vale la mia esperienza aneddotica come non vale quella di Motobimbo come non vale la tua, proprio perchè non oggettiva (luoghi e modalità diverse e non confrontabilI). Il che non significa che io, o tu o Motobimbo siamo dei bugiardi, semplicemente le esperienze non sono fatti enumerabili ed oggettivi.
Così come i dati riportati da un sito di dichiarata propaganda pro o contro qualcosa non hanno valore, meno che mai senza alcuna fonti citata (esempio, pur con tutti i caveat del caso le notizie di stampa).

Ripeto, è una questione di metodo. Se parliamo di opinioni, di principi, di etica è ovvio che ognuno ha i suoi e che per sè stessi sono inviolabili.

Per quanto ne so, non ci sono ricerche ISTAT sulle vittime della caccia. Le fonti che ti ho linkato, a loro volta citano, per ogni caso preso in oggetto, le notizie di cronaca riportate dai giornali. Ora, purtroppo non esiste nessuna ricerca su arXiv.org ne su ilmiofucileèpiùgrossodeltuo.net, ma oltre alla cronaca che riportano morti oggettive (puoi discutere l'utilizzo del dat0, non il dato in se), ci sono dati del wwf e ricerche etologiche che confutano qualsiasi favola legata all'utilità sociale della caccia, e queste non sono opinioni.
Ripeto:
dati sulle morti = fatti
ricerche etologiche = fatti
le tue e le mie idee = opinioni
 
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15/12/08
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Vicopisano
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Nicolai G16
infatti e' quello che mi ha detto un cacciatore qualche tempo fa.
alcuni non danno nemmeno voce e anche quelli che la danno non aspettano molto prima di sparare: e se ci fosse il cercatore di funghi che e' caduto nel cespuglio, ha battuto la testa svenendo e non puo' rispondere?
e il danno e' fatto.
ma psicopatico e' anche chi fa i fuori pista mettendo a rischio la vita altrui pero', eh

In questo caso la giustizia divina vorrebbe che il cacciatore (che per alcuni è direttamente il Male personificato), accortosi dell’omicidio, trafughi il cestino con i funghi. Arrivato a casa se li pappa con gusto, ma il fungaiolo aveva commesso un errore nella scelta e, giustizia divina appunto, muore avvelenato anche il cacciatore assassino.
Gli altri vissero felici e contenti giocando a calcio comodamente dei propri divani (perché andare a correre resta un’attività pericolosa).
 

Skywalker67

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Sono passato al lato oscuro della forza ...
Fai lo stesso errore di Sembola quando dice che muoiono più ciclisti investiti. La macchina può al massimo essere considerata un'arma impropria, non è costruita per uccidere e, nella maggior parte dei casi è necessaria. Un fucile è un'arma costruita per uccidere, e, nel caso di un cacciatore, NON è necessaria. E' una differenza non da poco

Fai lo stesso errore dei tanti che cercano di assegnare una volontà agli oggetti.
Un fucile, una pistola, un arco, un'auto sono oggetti.
Non hanno un fine (uccidere).
E' la volontà dell'uomo a dargli una destinazione d'uso.
L'oggetto, di per se, è inerte, non fa nulla.
Può essere strumento di caccia, di difesa, di svago, di sport o di altro ancora.
E' la mano di chi lo utilizza che ne fa un mezzo per compiere un'azione, qualunque essa sia.
E' sempre e solo l'uomo che ne determina l'uso.
Finiamola di ripulirci la coscienza scaricando sugli oggetti intenti che non hanno: non esiste la montagna assassina, l'auto o il treno impazziti, il fucile micidiale, siamo unicamente noi esseri umani a utilizzarli, nel bene e nel male; tentare di scaricare le colpe delle nostre azioni sugli oggetti è puerile e fuorviante.
 
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