Visto che il miniraduno è stato ampiamente descritto dai prodi del gruppone, vale la pena di raccontare qualcosa anche su quelli del gruppino; partiamo dopo la foto di rito in 9, due in più dei famosi samurai, nemmeno abbiamo fatto 100mt che già si vocifera di una sosta tecnica al ponticello per alleggerirci del superfluo, pioviggina ma non è per nulla fastidioso, il terreno è fangoso ma pedalabile, guardo ogni tanto di nascosto le facce degli altri ma scorgo solo entusiasmo, tutto bene!
Pixel ci regala nei primi km una serie di rampe al 20% che in breve spogliano i componenti oramai già in ebollizione, poco prima del ponticello avviene lincontro con un auto della forestale, Pixel si ferma a parlare, a parlare, a parlare, qualcuno mi dice che oramai è sbocciato qualcosa di serio, intere planimetrie e cartografie della zona vengono snocciolate con falsa noncuranza, è unincontro tra trappers locali.
La salita adesso diventa viscida e impegnativa, non molla mai, arrivati in prossimità del buco del piombo, sotto una pioggia che adesso scende copiosa, salutiamo la nostra doppia piastra, il suo polso martoriato proprio non ce la fa più, complimenti grandissimi per essere arrivato fino a lì.
Si sale ancora, azz non finisce mai sta salita, sembra quasi che la pioggia sia mista a neve, no, è proprio neve, un tocco poetico che mancava alla gita, che fortuna.
La strada per la Mara oramai è imbiancata del tutto, seguiamo le orme di chi ci precede, ogni tanto io e Michele ci guardiamo silenziosamente e ridiamo, gli altri seguono a ruota, quando arriviamo alla capanna siamo completamente inzuppati e fa freddo, aspettiamo che arrivi qualcun altro e poi proseguiamo, restare qui fermi ancora un po significa prenotarsi una bronchite fuori stagione.
Il mio indice destro smette di funzionare, il colore si fa bluastro, meglio senza i guanti allora, continuiamo a spingere sui pedali con la neve che si attacca alle gomme e rende sempre più faticoso il procedere sul sentiero, oramai cotto continuo in delirio a ripetere a Miche le quanto faccia presa il mio gommino da 8 sul posteriore, lui gentile mi da corda fino a quando non avvistiamo la bandiera Italica che svetta fuori dalla Rella, mamma mia ci siamo, nei pensieri solo i pizzoccheri e un bicchiere di vino, poi in realtà non li ho contati più.
Dentro, al rifugio, la banda al completo, ma quanti eravamo(?), la stufa affollata di indumenti e la graziosa Giovanna che si aggirava tra i tavoli, mille chiacchiere e commenti, Pixel che si fa un doppio piatto, il sole che filtra attraverso i vetri delle finestre che ci avvisa che il tempo sta cambiando; è stato proprio un bel raduno primaverile, quello autunnale, per la legge di Murphy, ci regalerà sicuramente temperature sahariane, un grazie a tutti e alla prossima.
Alex