Ancora un po' di informazioni.
Distanze:
tra i 25 e i 30 Km, facendolo tutto in bici, se si sale col furgone si risparmiano 9 Km di salita.
Dislivelli in salita approssimativi:
1100 m per il giro completo, vanno tolti 550m se si fa la salita meccanizzata e aggiunti 150m (di cui metà a spinta) se si fa la discesa cattiva.
Caratteristiche del percorso:
Ho diviso il tracciato in blocchi in modo da renderne più semplice il racconto, i blocchi sono divisi per tratte con caratteristiche ricorrenti.
Al ritrovo ci saremo tutti e qui il gruppo meccanizzato si staccherà dal resto per ritrovarsi tutti più avanti.
1° blocco:
Percorso urbano, si attraversano una zona industriale e il centro storico di Pontelambro, il percorso è in saliscendi ma mediamente pianeggiante. Livello sforzo fisico: basso; livello tecnico: molto basso.
2° blocco:
Comincia la salita; si comincia con due rampe asfaltate ad elevata pendenza, di quelle in cui si fatica parecchio anche col rampichino, poi l'asfalto cede il passo allo sterrato, strada bianca, in buone condizioni con rampette, si arriva al punt da legn.
Livello sforzo fisico: molto elevato; livello tecnico: medio.
3° blocco:
Dopo il ponte (che in realtà è in pietra) si comincia a salire in single track, a tratti il sentiero si fa irto e il fondo non è sempre dei migiori, verso la fine del blocco si passa da sentiero in terra a mulattiera, gli ultimi metri sono in discesa.
Livello sforzo fisico: estremo (è il blocco più faticoso di tutto il giro); livello tecnico alto.
4° blocco:
Si ha giusto il tempo di prendere fiato nell'ultima porzione asfaltata della salita "allo zoccolo", anche se la strada è in salita e ci sono degli strappetti.
Livello sforzo fisico: basso; livello tecnico: molto basso.
5° blocco:
Si torna sullo sterrato, è una gippabile con tratti in roccia viva e altri sassosi, è rilevante poco oltre la metà una rampetta con canalini di scolo dell'acqua e forte pendenza.
Livello sforzo fisico: alto; livello tecnico: medio.
6° blocco:
è un breve tratto di asfalto in salita che porta al parcheggio dell'Alpe del Viceré.
Livello sforzo fisico: basso; livello tecnico: nullo.
7° blocco:
è il primo che viene percorso da tutti. Attraversamento del bosco vicino al parcheggio in direzione "Rifugio Cacciatori".
Livello sforzo fisico: molto basso; livello tecnico: molto basso.
8° blocco:
Dal "Rifugio Cacciatori" alla "Capanna Mara". Strada bianca, ben curata, con alternanza fra tratti in falsopiano con rampette, alcune anche molto faticose (specialmente la prima e l'ultima). Sulla destra man mano che si sale si può cominciare ad ammirare il panorama.
Livello sforzo fisicio: alto; livello tecnico: medio.
9° blocco:
Dalla "Capanna Mara" alla Becchetta di Lemma. Una salita, ripida e strucciolevole e una discesa di simili caratteristiche. In alto si può notare, sulla destra, la vetta del Monte Palanzone.
Livello sforzo fisico: alto; livello tecnico: alto.
10° blocco:
Bocchetta di Lemma-Bocchetta di Palanzo. Si intervallano salita e piano, strada bianca e pavimentazione in granito. Prima il panorama è sulla sinistra poi sulla destra e per finire su entrambi i lati.
Livello di sforzo fisico: medio; livello tecnico: medio.
11° blocco:
E' l'ultimo prima di pranzo, Bocchetta di Palanzo-rifugio "Riella". Si procede decisamente in salita, abbastanza regolare, gli strappi sono pochi e il cambiamento di pendenza è contenuto. Come fondo si trovano pavimentazione in pietra, erba più strisce di cemento e terra.
Sicuramente uno dei blocchi più panoramici, anticipa grossomodo ciò che si può ammirare dal piazzale del rifugio.
Livello di sfrozo fisico: medio; livello tecnico basso.
12° Blocco (il gruppo si divide nuovamente):
percorso facile: il tratto dell'11° blocco all'inverso.
Livello di sforzo fisico: molto basso; livello tecnico: medio.
Percorso difficile: ancora salita, si segue la via della traversata in un primo momento poi il sentiero per la vetta. La prima parte è pedalabile la seconda non tanto.
Livello di sforzo fisico: alto/molto alto; livello tecnico: medio/basso
13° Blocco:
percorso facile: single track a mezza costa, stretto ma non molto tortuoso, man mano che si procede tende a stringersi, in leggero saliscendi.
Livello di sforzo fisico: basso; livello tecnico: alto.
Percorso difficile: discesa molto ripida lungo il crinale della montagna, il sentiero è assimilabile ad una traccia, ci sono ciuffi d'erba legnosa sporgenti e a tratti pietre affioranti. Il panorama (ma chi lo guarda?) si apre dinnanzi per parecchi gradi sia verso destra che verso sinistra (più di 180°).
Livello di sforzo fisico: medio; livello tecnico: estremo.
14° Blocco (il gruppo torna ad essere unito):
Il percorso e largo per essere un single track ma stretto per essere una gippabile. Come fondo si alternano roccia viva, sassi mossi e terra battuta con ciuffi d'erba (poca). Da notare la presenza di alcune curve che si posso fare abbondantemente in appoggio. All'inizio panoramico poi non tanto. Questo blocco è tutto in discesa, mai molto ripida.
Livello di sforzo fisico: medio; livello tecnico alto.
15° Blocco:
Salita, single track. Fondo compatto e principalmente in terra battuta.
Livello di sforzo fisico: medio; livello tecnico: medio.
16° Blocco:
single track in discesa, tortuoso, veloce tra gli alberi. Il fondo è in terra ben costipata.
Livello di sforzo fisico: basso; livello tecnico: medio.
17° Blocco:
Si torna a salire, pratone da attraversare (in piano) poi sentiero in leggera salita, con un incremento della pendenza nella porzione intermedia. Si arriva a guadagnare un nuovo crinale.
Il prato cede il posto alla terra battuta con sporadiche radici.
Man mano che si sale sulla sinistra si possono notare gli abitati di Sormano e Caglio oltre alla colma di Sormano e a Monte S. Primo.
Livello di sforzo fisico: medio/basso; livello tecnico: basso.
18° blocco:
Discesa. Il percorso di nuovo ha una larghezza tra il single track e la gippabile, il fondo presenta in principio sassi mossi in abbondanza ma gradualmente diminuscono per lasciare il posto a fine ghiaietto. Dopo una curva stretta a sinistra la pendenza aumenta e il fondo si fa pavimentato ma non bisogna lasciarsi prendere la mano perché dopo poco si gira a destra in un punto poco immaginabile.
Livello di sforzo fisico: basso/molto basso; livello tecnico: medio/basso.
19° blocco:
Ancora discesa. Si comincia con un tratto in cui il sentiero è principalmente immaginabile ma non chiaramente delineabile poi man mano che si procede prende la forma di un single track non molto ripido con continui cambi di direzione e piccoli ostacoli coi quali giocare. Il blocco è all'inizio da percorrere lentamente poi col delinearsi del sentiero può anche crescere la velocità. Prestare parecchia ATTENZIONE alla rete posta prima davanti poi sulla sinistra.
Livello di sforzo fisico: basso; livello tecnico: alto/medio.
20° blocco:
Gippabile dal fondo molto sconnesso e con parecchi bivi in discesa. A tratti è ricca di sassi smossi, talora anche di considerevoli dimensioni.
Dato che ci troviamo nel bosco in alcuni punti le insidie del sentiero sono nascoste dalle foglie secche.
Livello di sforzo fisico: medio (principalmente dovuto alla fatica di contrastere l'azione delle pietre sulle
ruote); livello tecnico: molto alto (specialmente per le front da XC).
21° blocco:
Prato in piano seguito da single track a mezza costa in leggera discesa. Si prosegue con un tratto con bande cementate per finire con un sentiero largo con pietre fisse.
Livello di sforzo fisico: molto basso; livello tecnico: molto basso/basso.
22° blocco:
Rapido trasferimento su asfalto in discesa con un taglio e possibilità di droppone.
Livello di sforzo fisico: molto basso; livello tecnico: molto basso.
23° blocco:
stretta discesa su single track dal fondo misto. Il blocco si conclude con una curva cieca a sx.
Livello di sforzo fisico: molto basso; livello tecnico: basso/medio.
24° blocco:
trasferimento su bitume in falsopiano (a scendere) in tutto relax, il modo migliore per recuperare le energie per l'ultimo strappetto. Sulla destra la montagna presenta una lunga parete di roccia a tratti frastagliata.
Livello di sforzo fisico: basso; livello tecnico: nullo.
25° blocco:
L'ultima salita, su bitume, dobbiamo raggiungere la chiesetta di S. Calogero. Qui troviamo l'ultima fontanella del giro.
Livello di sforzo fisico: medio/basso (anche se i Km e i m accumulati lo fanno sembrare peggiore); livello tecnico nullo.
26° blocco:
Single track a mezza costa, mediamente in discesa ma in saliscendi. Sulla sinistra si scorgono in basso il Lambrone e in alto Castelmarte.
Livello di sforzo fisico: basso; livello tecnico: medio (il grado di difficoltà è dato dalla ristrettezza del sentiero e dal bordo esterno quasi sempre sprotetto).
27° blocco:
Scale Scale e ancora scale. In questo ultimo blocco si può di nuovo scegliere tra due opzioni, il ritrovo finale sarà ancora al parcheggio.
Si comincia con una scaletta stretta e pericolosa dove è assolutamente sconsigliato stare in bici (in un tratto in cui non ci sono
protezioni scivolare fuori significherebbe fare un volo di alcuni metri) mentre a piedi si può scendere in tutta tranquillità. Si prosegue con un'altra scaletta che si può affrontare o scansare passando subito alla sua destra. Al bivio girando a destra si fanno le due ultime rampe per poi chiudere il giro con due curve su strada mentre a sinistra si può imboccare una scaletta in 2-3 rampe (ora mi sfugge) molto stretta e molto lunga con finale a strettoia.
Livello di sforzo fisico: basso; livello tecnico: medio/alto.
I blocchi non hanno lunghezza costante ma sono divisi per caratteristiche dell'itinerario: un blocco solo può essere lungo come la somma di diversi altri.
Approfitto dell'occsione per ricordare ancora che:
Durante l'escursione ognuno è responsabile esclusivamente per se stesso, come se si fosse in giro ognuo per i fatti suoi. Quando il capogruppo da un'indicazione a qualcuno o generale questa è puramente un consiglio non vincolante, ognuno può scegliere di seguirla o non seguirla e se per caso si dovesse fare male non può imputare ciò (essersi fatto male) a nessun altro che a se stesso.
Tutti devono impegnarsi per fare in modo di non creare ritardi al gruppo nel rispetto reciproco.
Il gruppo (o quando si dividerà i gruppi) avrà sempre una testa e una scopa: chi supera il primo rischia di sbagliare strada e in questo caso non sarà aiutato. L'ultimo (scopa) ha il compito di non lasciare indietro nessuno che stia seguendo l'itinerario. Se per caso non vedete chi vi precede ne chi vi segue e non sapete dove chi vi precede abbia girato aspettate la scopa che vi darà l'indicazione su quale tracciato imboccare, ciò per evitare che qualcuno si possa perdere (ci sono parecchi bivi lungo tutto il percorso e in alcuni i sentieri che si incontrano possono essere anche molti più di 2).
Credo di non aver dimenticato nessuna indicazione, nel caso fatemelo notare in modo che la possa aggiungere. Per ogni altro dubbio seguite le regole del buon biker e il buon senso.