MB World e l'ignoranza del web

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Louis XC

Biker serius
25/10/07
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Giant XTC
I nostri test sono "aperti", nel senso che chiunque può intervenire ed eventualmente contestarne i risultati, se li ritenesse non veritieri.

però anche il test delle riviste sono contestabili, nel senso che, quando i lettori si accorgono che la rivista pubblica test non attendibili/pilotati non la acquistano +.
Forse i tempi, come veniva già detto in altri post sono + lunghi rispetto all'informazione via Web, ma i nodi vengono al pettine comunque.

La rivista avrebbe tutto l'interesse a fare dei test affidabili, per non perdere lettori e prima o poi chiudere.
 

STARBUCK

Biker ultra
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GIANT Trance 2 - 27.5
Posso aggiungere una cosa?
Cosa intendono per Professionisti?
Se mi dite qualcuno pagato per fare qualcosa, non vuol dire essere "professionale".
Acquistavo MTW ma è da un po' che ho smesso. Non mi trovavo con la linea editoriale (mi spiace solo per i reportage sui viaggi ed itinerari italiani...). Troppa pubblicità (che comprendo per le logiche di mercato) e poco in linea con il biker "comune" (e non perchè ha una bici da 3000 euro o un cancello con due ruote).
Preferisco internet, che magari con un appassionato che da un giudizio in coscienza (perchè nessuno lo paga...), riesco ad avere un quadro più reale del valore di un prodotto con, in aggiunta, la possibilità di interagire ponendo domande.
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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...La rivista avrebbe tutto l'interesse a fare dei test affidabili, per non perdere lettori e prima o poi chiudere.

La rivista ha tutto l'interesse a fare dei "test" che non scontentino gli inserzionisti, prima di tutto. Per non parlare di quelle riviste che subordinano la pubblicazione di un test all'acquisto di qualche pagina pubblicitaria. Questa, purtroppo, è la squallida realtà di certa editoria specializzata italica, altro che palle sulla professionalità.
Fortunatamente alcune riviste stanno cambiando registro, secondo me grazie all'arrivo di concorrenza agguerrita ed al tanto odiato (da loro) internet (in generale, non ho certamente la presunzione di credere che questo forum stia cambiando il mondo).
 
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Louis XC

Biker serius
25/10/07
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La rivista ha tutto l'interesse a fare dei "test" che non scontentino gli inserzionisti

è un pò come dire che i lettori non contano nulla, che vendere o non vendere è lo stesso; basta prendere i soldi della pubblicità, in quanto per un lettore che si perde ne arriva uno nuovo. diventano + che altro dei cataloghi di quanto reperibile sul mercato.

mi sembra una politica molto miope; però se fanno effettivamente così non potranno continuare.
come dici tu, qualcuno sta cambiando registro, ed altri chiuderanno.
 

muldox

Biker nirvanensus
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è un pò come dire che i lettori non contano nulla, che vendere o non vendere è lo stesso; basta prendere i soldi della pubblicità, in quanto per un lettore che si perde ne arriva uno nuovo. diventano + che altro dei cataloghi di quanto reperibile sul mercato.

mi sembra una politica molto miope; però se fanno effettivamente così non potranno continuare.
come dici tu, qualcuno sta cambiando registro, ed altri chiuderanno.

Secondo me alla fine si vendeva ugualmente (magari non con i numeri dichiarati), dato che da parte dei lettori vi era una sorta di rassegnazione/assuefazione e le alternative non c'erano se non nella stampa estera.
Io non so se qualcuno arriverà a chiudere o magari riuscirà a vivacchiare alla meno peggio (le riviste non prendono anche delle sovvenzioni statali?), ma sicuramente il grado di "autorità" di certe riviste è a dir poco tracollato, il che evidentemente rode un pochetto.
 

Pietro.68

...estiqaatsi...
14/9/10
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nel medio Brenta
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due...
E comunque, al di là delle valutazioni sui casi singoli, quello che infastidisce è il tono spocchioso dell'editoriale. Non mi piace chi si autoproclama migliore degli altri.
Questo è quello che infastidisce leggendo quelle righe finali.
E che poi l'articolo parta da Saviano, che nulla centra con la professionalità in questo settore, è indicativo della mancanza di argomentazioni.
ciao
 

Teech

Biker ciceronis
25/8/04
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Zola Predosa (Bo)
www.neptunes.it
Loro sono "professionisti" 2 volte... Si fanno pagare dai lettori e dagli inserzionisti...
In una logica coerente, se sono un professionista professionale, non mi vendo agli inserzionisti ma li seleziono in base alle mie linee guida ed alla mia professionalità... Sbaglio?
E qui casca l'asino direi... Predicano bene e razzolano male... E' proprio vero che si stava meglio quando si stava peggio

P.S.: ho dovuto "condire" il mio post con un po' di cavolate altrimenti mi sarei dovuto far pagare :-) ma il concetto spero sia chiaro...
 

sembola

Moderatur cartesiano
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Siena
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una nera e l'altra pure
...le riviste non prendono anche delle sovvenzioni statali?

A quanto ne so solo i periodici editi da società cooperative di giornalisti, società cooperative, fondazioni od enti morali hanno diritto a contributi statali. Le fonti normative sono raccolte in questa pagina del Dipartimento per l'informazione e l'editoria presso la presidenza del Consiglio dei Ministri: http://www.governo.it/DIE/fonti_normative.html

Di sicuro sono stati aboliti i contributi che consentivano la spedizione postale con tariffa ridotta per tutti i prodotti editoriali.
 

Louis XC

Biker serius
25/10/07
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torino
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Giant XTC
l'abolizione del contributo per le spese postali è piuttosto recente, ne ho sentito parlare.

+ o -, i contributi sono per i giornali e periodici editi da cooperative no profit, da cooperative di giornalisti, da associazioni e partiti politici, ma qui si entra in una giungla inestricabile.

Guardando su internet, ho trovato riferimento ad una puntata di Report sull'argomento di alcuni anni fa , che sarà stata sicuramente esauriente riguardo ai "criteri" di assegnazione...
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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Cimino
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reputazioni ricevute vecchio forum: 11.988
in ogni caso, mentre sulla carta stampata ci sono certamente dei contributi statali (vedasi anche certi opuscoletti di partito che esistono solo per quello), su internet, in contropartita, ci sono solo controlli più o meno stringenti (a seconda di come riducano il culo dei "preoccupati" titolari dei siti che si devono far carico di gestire qualsiasi idiota che abbia voglia di dire la sua a sproposito)...

la libertà, come qualsiasi altra cosa in questo mondo si paga (come è giusto che sia) (o forse no...a questo proposito ho gli stessi dubbi che mi assillano tra flat ed spd):smile:
 

il bue

Biker novus
23/9/09
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Vimodrone
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Purtroppo è già da molto tempo che nell'editoria cartacea delle pubblicazioni periodiche il prezzo di copertina non copre i costi complessivi di produzione... e se ciò accade per i quotidiani (spesso foraggiati da contributi statali - vuoi per l'appartenenza ad un partito, vuoi per altre ragioni fra le più amene), è ancor più vero per le riviste di settore (o di nicchia). Quando spendo 4 o 5 euro per una rivista, so già a priori che dentro vi troverò tanta pubblicità. E so anche che la "linea editoriale" scoraggerà (se non censurerà) ogni argomento o parere che in qualche modo metta in cattiva luce uno degli inserzionisti; e mi aspetto anche che eventuali recensioni (o semplici considerazioni) negative verso un brand, vadano ad infierire su chi non è inserzionista della testata; in questi casi, addirittura, si potrebbe verificare un'amplificazione della connotazione negativa delle opinioni.

D'altra parte, se io fossi un inserzionista, non vedrei di buon occhio articoli pubblicati contro di me sulla rivista che "sovvenziono". E cambierei (o minaccerei di cambiare) testata dove farmi pubblicità. Non sarebbe un mio diritto farlo? Il punto è che vedendosi ridotti gli investimenti pubblicitari, la rivista rischierebbe di non uscire più in edicola... Quindi la linea editoriale verrebbe "naturalmente" spinta a mettere in buona luce gli inserzionisti, a scapito dell'imparzialità degli articoli (per la qual cosa molti lettori - ma non noi - non hanno una particolare sensibilità; anzi, se posso sbilanciarmi, arrivo a dire che alcuni leggono una rivista X proprio perchè esalta il marchio Y e getta fango sul marchio Z...).

Rimanendo sul cartaceo e non strettamente in ambito ciclistico, ho ricordo di alcuni passati esperimenti editoriali (cui ho peraltro partecipato) basati su formule come l'azionariato diffuso, nati per cercare di dare risposta a questa legittima e fondamentale esigenza di trasparenza a 360 gradi dell'informazione pubblicata. Molti sono terminati in malo modo, altri sopravvivono, ma solo perchè hanno un pubblico di lettori/finanziatori sufficientemente adeguato.

Sinceramente non credo che in ambito MTB sia facile realizzare qualcosa di simile: occorrono i numeri e la MTB - per come la intendiamo noi - è secondo me troppo di nicchia rispetto all'intero mercato delle 26''. Tuttavia non credo che sia impossibile (e qui passerei la palla all'imprenditore che NON c'è in me :)

Spostandomi su "fronte internet", credo che in linea di massima valgano le stesse considerazioni fatte per i media cartacei, con la differenza che la pubblicazione su internet può essere di diversi ordini di grandezza più semplice ed economica: per esempio può non richiedere ingenti capitali allo startup (se non una smisurata e continua passione per ciò che si sta realizzando - non ho dati in mano, ma credo che la gestione di questo sito richieda circa 1 gg/u al dì, non briciole..), quindi potenzialmente - e sottolineo potenzialmente - i contenuti internet sarebbero più indipendenti ed obiettivi.

Ribadendo il fatto che io considero normale (leggi: la prassi) che la situazione sia quella descritta e dato per scontato che io non possa far nulla per rovesciarla, non ho che da difendermi diversificando quanto più possibile le mie fonti di informazione. Ciò accade per la TV (che per la verità non vedo più da un annetto, e - incredibile! - sto sopravvivendo) come per i quotidiani, così come su internet. E riguarda argomenti politici, di cronaca, culturali e... tecnico-ludici come la mtb. Per intenderci: quando voglio informarmi su un fatto di politica, non mi fermo solo sul sito A, ma vado anche sul sito B; e spesso sul sito C. Su ogni sito mi aspetto di trovare informazioni differenti: ne faccio il massimo comun divisore e, in qualche modo, mi convinco di essere riuscito a strappare una verità sufficientemente attendibile o quanto più scremata da interferenze ideologiche o opportunistiche o partigiane.

Poichè non voglio essere bannato per offtopicità, mi permetto di fare quest'ultima osservazione. Dopo aver seguito tutto il thread...

a) ...mi sono andato a rileggere:
- l'editoriale di MB World
- l'elenco di post di MTB-Forum più votati dai lettori (pubblicato da Marco qualche commento fa)

b) ... e mi sono ricordato del forum:
- le splendide foto pubblicate
- i reportage di viaggio che mi hanno portato.. in viaggio
- le procedure da officina (spurgo freni, sag, ecc) arricchite dall'esperienza personale di centinaia di utenti...

...e mi dico che quell'editoriale meritava solo di essere trascurato per la sua inconsistenza. :-)

------
E intanto il sito del meteo non vuol farmi contento per sabato... forse perchè si debba al contrario passarlo a spendere in un centro commerciale?? Vado a spulciarmi chi sono gli inserzionisti.... ;-)
 
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GIEMME

Biker superis
30/8/06
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Sud Europa
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Per fuffa in tendo ciò di cui si parla nell'editoriale di MBW, ovvero di superficialità...

Il che non è un male. Anzi, è uno dei vantaggi maggiori di un forum rispetto alle riviste: la reiterazione.

Diceva un cattivone intelligente: senza ridondanza tutta la matematica starebbe in non più di 10 pagine. E non lo considerava un bene per far evolvere le cose...

Cmq stiamo scendendo la solita china di off-topic a listoni.

Compresi i discorsi sulla quantità di fuffa che gira su internet. Cosa che certamente c'entra nulla con l'editoriale di mtbw.
In cui non c'è nessuna critica ad internet in questo senso...
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Roma Est
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Era nelle nostre opzioni, ma ogni tanto la m...a va rispedita al mittente. Fa bene allo spirito e distende i nervi.
Io anche avevo pensato che ignorare sarebbe stato forse meglio, e stavo per scrivertelo.
Anche perché avevo pensato che di fronte a questa forte sollevazione virtual-popolare il loro editoriale di dicembre avrebbe avuto gioco facile a metterla sul fatto che non ce l'avevano con voi/noi.
Prima di dirtelo però, ho voluto rileggerlo.
E mi è balzata agli occhi la frase "Sulla rete ci sono documenti su qualsiasi cosa, si parla e si discute ma sempre superficialmente, senza professionalità"
Quel sempre mi ha proprio fatto vedere rosso.
Io non sono un tecnico, non sono del settore, sono un appassionato della mtb e di tante altre cose.
Scrivo più di emozioni e meno di pignoni, insomma, e tendo all'off topic in buona fede.
Ma qualche giorno fa ho imbroccato la soluzione al problema di pura officina che aveva un forumista, che mi ha scritto di aver risolto in 5 minuti grazie a me.
Ecco, quello è stato il mio messaggio più bello, ha dato un senso a tante cose, sapeva di altruismo e senso civico.
E mi legittima, nel mio piccolo, a rispedire al mittente quel sempre con sdegno.
Figuriamoci quanto sei legittimato tu a rispondergli come credi.
Ciao
Claudio
 

spiderspider

Biker popularis
28/7/03
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Brescia
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Editoriale superficiale, quasi surreale. Il discorso di Saviano non c'entra nulla con loro, che dimostrano di non conoscere le enormi potenzialità di internet e dei siti di appassionati sinceri e disinteressati come siamo noi.
Vabbè, contenti loro...
Io, se cerco informazioni, consigli, pareri o istruzioni per risolvere guai, vengo qui. E dove, sennò?
 

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