LTK023 del Sembola

Alex65

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la BDC a parità di km con una MTB non subisce neanche il 10% delle sollecitazioni della seconda..e non sto parlando di drop o cose estreme.. migliaia di km sotto vibrazioni che non obbligatoriamente devono essere macroscopiche logorano a un livello esponenzialmente superiore con il passare del tempo... per farla semplice è un pò come la goccia che dopo anni che cade sulla roccia la consuma... è solo una goccia...ma....
Si, e per questo la componentistica delle mtb sarà più pesante rispetto alle analoghe da bdc, un esmpio sono appunto le forcelle rigide, sulla bdc si arriva a fork da 260 gr, quelle da mtb si aggirano sul doppio del peso, e di conseguenza anche di robustezza. Insomma, se un progettista sa il fatto suo, lavorerà il carbonio in maniera che sia altrettanto duraturo di un alluminio ma con prestazioni superiori, è chiaro che i costi saranno ben altri.
 

Sampei125cc

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Si, e per questo la componentistica delle mtb sarà più pesante rispetto alle analoghe da bdc, un esmpio sono appunto le forcelle rigide, sulla bdc si arriva a fork da 260 gr, quelle da mtb si aggirano sul doppio del peso, e di conseguenza anche di robustezza. Insomma, se un progettista sa il fatto suo, lavorerà il carbonio in maniera che sia altrettanto duraturo di un alluminio ma con prestazioni superiori, è chiaro che i costi saranno ben altri.

il prob principale ripeto..è la continua ricerca dell estremizzazione per la riduzione dei pesi..sia per la leggerezza sia per il mercato che premia sempre quello piu a dieta..questo coinvolge tutti i materiali...dall acciaio all alluminio..al titanio..al carbonio o a qualsiasi materiale impiegato nel realizzare qualcosa.

ovviamente chi fà gare di livello se ne frega di quanti telai apre..
l amatore che spera di prendere un telaio definitivo spesso resta con l amaro in bocca, anche perchè la lavorazione del carbonio è una lavorazione MANUALE... non si stampa come i metalli, è oggettivamente una realizzazione passatemi il termine CASARECCIA...e impossibilitante nel realizzare diverse forme, e PRECISIONI.. i pezzi in carbonio non sono mai uguali agli altri.. e anche la qualità dei vari pezzi puo differenziarsi pur mantenendo la stessa lavorazione.
E soggetto a maggiori sorprese.. c è poco da fare. i metalli sono molto piu standard e controllabili.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
per chi ha un minimo di confidenza...
le trollate da talebano non le racconto di certo io.
Vai pagina 11, alla tabella intitolata "Resistenza a fatica", e spiegami come mai il composito in grafite/epossidica avrebbe una resistenza a fatica superiore tra tre e cinque volte rispetto alla lega di alluminio a seconda del numero di cicli :spetteguless:

Saper usare Google non significa automaticamente comprendere quello che c'è scritto.
 
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danym

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il prob principale ripeto..è la continua ricerca dell estremizzazione per la riduzione dei pesi..sia per la leggerezza sia per il mercato che premia sempre quello piu a dieta..questo coinvolge tutti i materiali...dall acciaio all alluminio..al titanio..al carbonio o a qualsiasi materiale impiegato nel realizzare qualcosa.

ovviamente chi fà gare di livello se ne frega di quanti telai apre..
l amatore che spera di prendere un telaio definitivo spesso resta con l amaro in bocca, anche perchè la lavorazione del carbonio è una lavorazione MANUALE... non si stampa come i metalli, è oggettivamente una realizzazione passatemi il termine CASARECCIA...e impossibilitante nel realizzare diverse forme, e PRECISIONI.. i pezzi in carbonio non sono mai uguali agli altri.. e anche la qualità dei vari pezzi puo differenziarsi pur mantenendo la stessa lavorazione.
E soggetto a maggiori sorprese.. c è poco da fare. i metalli sono molto piu standard e controllabili.

ah bè...dal dire che è soggetto a maggiori sorprese al dire che si snerva prima (e occhio, snervare non è rompersi) è ben diverso...

Io stesso, da rompitore di 4 telai in carbonio, posso assicurare che nel momento in cui si è rotto il primo telaio dopo circa 1 anno, sostituito in garanzia con un modello identico, non ho trovato nessun cambiamento...vuol dire che dopo 1 anno ca., anche se si è rotto, la prestazione (che secondo me va di pari passo con la sensazione che hai pedalandoci sopra e quindi dipendente dal grado di usura/snervatura delle fibre) è rimasta inalterata...

In generale possiamo dire quello che ho detto prima:
- il carbonio soggetto ad un utilizzo x (ovviamente abbastanza intenso) si rompe per esperienza prima del corrispondente alluminio
- il carbonio, fino al momento del cedimento, ha una prestazione fantastica e costante, cosa che non mi sento di dire dell'alluminio...

In generale, se un amatore vuole il telaio definitivo, fa bene ad eliminare l'alluminio e il carbonio e pensare intelligentemente al titanio...

questo è chiaramente il mio pensiero, legato alle mie esperienze...anche perchè tutti sti studi di cui parlate e /o esperienze di amici si applicano al carbonio inteso come il nome "cappello" che riassume sotto di sè decine e decine di materiali diversi, ciascuno migliore per l'utilizzo per cui viene utilizzato....
 

Sampei125cc

Biker urlandum
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Vai pagina 11, alla tabella intitolata "Resistenza a fatica", e spiegami come mai il composito in grafite/epossidica appare avere una resistenza a fatica superiore tra tre e cinque volte rispetto alla lega di alluminio a seconda del numero di cicli :spetteguless:

Saper usare Google non significa automaticamente comprendere quello che c'è scritto.

il carbonio ha una resistenza a fatica superiore alla lega d'alluminio.. il discorso che non viene compreso.. è il deterioramento dell composito ..i legami tra resine e tessuto influiscono sulla durata,il fatto che sia una costruzione artigianale anche nel massimo delle possibilità tecniche, i calcoli matematici prendono sempre a campione situazioni ''ideali'' in condizioni tecniche ideali..

il composito ha vita piu breve rispetto a un metallo.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
ragazzi...di nuovo, parliamo in termini assoluti?di conseguenza parliamo di teoria?
o parliamo delle cose applicate ad un telaio?

Se parliamo di teoria, a quanto pare già è dimostrato che l'affermazione in questione è non veritiera.

Se parliamo di pratica, cioè della resistenza di un manufatto specifico usata sul campo, chiedo proprio che si portino delle pezze d'appoggio all'affermazione in questione.

Spetta a chi fa delle affermazioni, specie se categoriche, dimostrarne la correttezza. E' una questione di metodo :medita:
 

Sam Cooper

Biker grossissimus
Si, e per questo la componentistica delle mtb sarà più pesante rispetto alle analoghe da bdc, un esmpio sono appunto le forcelle rigide, sulla bdc si arriva a fork da 260 gr, quelle da mtb si aggirano sul doppio del peso, e di conseguenza anche di robustezza. Insomma, se un progettista sa il fatto suo, lavorerà il carbonio in maniera che sia altrettanto duraturo di un alluminio ma con prestazioni superiori, è chiaro che i costi saranno ben altri.

il prob principale ripeto..è la continua ricerca dell estremizzazione per la riduzione dei pesi..sia per la leggerezza sia per il mercato che premia sempre quello piu a dieta..questo coinvolge tutti i materiali...dall acciaio all alluminio..al titanio..al carbonio o a qualsiasi materiale impiegato nel realizzare qualcosa.

ovviamente chi fà gare di livello se ne frega di quanti telai apre..
l amatore che spera di prendere un telaio definitivo spesso resta con l amaro in bocca, anche perchè la lavorazione del carbonio è una lavorazione MANUALE... non si stampa come i metalli, è oggettivamente una realizzazione passatemi il termine CASARECCIA...e impossibilitante nel realizzare diverse forme, e PRECISIONI.. i pezzi in carbonio non sono mai uguali agli altri.. e anche la qualità dei vari pezzi puo differenziarsi pur mantenendo la stessa lavorazione.
E soggetto a maggiori sorprese.. c è poco da fare. i metalli sono molto piu standard e controllabili.

Sono assolutamemte d'accordo con Alex65: il carbonio/composito nelle MTB non viene applicato con le stesse finalità e modalità delle BDC.

Ad esempio, in casa Specialized a parità di modello di MTB la differenza di peso tra telaio in alluminio e telaio in carbonio corrisponde al massimo a mezzo Kg: in pratica si privilegiano le caratteristiche "fisiche" del carbonio e non la sua leggerezza.
Non dimentichiamo che si tratta di telai destinati a sollecitazioni tutt'altro che trascurabili e nemmeno tanto prevedibili in termini di "direzionalità".

In formula uno, nelle bici da corsa e in tutte queste discipline "su strada" è facile prevedere come sarà il vettore forza al quale è sottoposto il telaio/componente e pertanto sarà possibile lavorare il carbonio in modo da sfruttare al massimo la sua rigidità strutturale (direzionale), combinata alla ricerca del miglior compromesso tra leggerezza e affidabilità: l'alettone di una monoposto da formula uno può sopportare spinte di molte tonnellate in verticale, ma basta la spinta di un paio di persone da dietro per mandarlo in pezzi. Senza contare che per loro è sufficiente che duri un solo gran premio, non l'intera stagione!

Nelle BDC le sollecitazioni arrivano dalla spinta sui pedali dell'atleta, combinato alla forza impressa sul manubrio, che spesso impone una sorta di torsione al telaio, ma al di là di qualche buca sull'asfalto, è difficile che si cimentino in salti, compressioni, spinte laterali o cose di questo tipo.

Nelle MTB, invece, succede di tutto ed il carbonio/composito è lavorato in modo tale da resistere a spinte da tutte le direzioni, a scapito della leggerezza. Il test di Santacruz (http://www.pinkbike.com/video/243228/) dimostra abbastanza bene quanta differenza ci sia tra alluminio e carbonio.

Quindi, anche se c'è sempre una componente artigianale nella lavorazione del carbonio, i marchi più noti sottopongono la loro produzione a severi test di qualità e offrono garanzie pluriennali che sostituiscono senza tanti problemi eventuali telai rotti (a patto di aver rispettato le condizioni d'uso relative a svettamento del reggisella, ecc).
 

pirpa

Biker grossissimus
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Ho detto oltre a...........

http://www.ing.unitn.it/~colombo/metalliinmedicina/strutturali.html

Le proprietà (in tabella) della lega Ti-6 % Al-4 wt% V possono essere comparate con quelle delle altre leghe impiantabili. Lo sforzo di snervamento è comparabile con quello delle leghe chirurgiche di acciaio inox e circa il doppio è delle leghe Co-Cr-Mo usate negli impianti ortopedici così come la resistenza a fatica. Il modulo elastico è circa la metà di quello delle leghe comunemente usate in ortopedia.

Ricordo dai miei studi di meccanica dei materiali a Ingegneria che il titanio era preferibile per maggior resistenza "a fatica".....:nunsacci:
 

pirpa

Biker grossissimus
20/4/10
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Frampula
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Il problema non è la "resistenza" in quanto tale ovvero a rottura ma la resustenza a fatica oltre ad altre caratteristiche come resistenza a snervamento, modulo elastico ecc.ecc......

Nella mtb la resistenza a fatica non la considererei come secondaria......IMHO
 

danym

Biker velocissimus
13/9/05
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Vinago - Domodossola
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Se parliamo di teoria, a quanto pare già è dimostrato che l'affermazione in questione è non veritiera.

Se parliamo di pratica, cioè della resistenza di un manufatto specifico usata sul campo, chiedo proprio che si portino delle pezze d'appoggio all'affermazione in questione.

Spetta a chi fa delle affermazioni, specie se categoriche, dimostrarne la correttezza. E' una questione di metodo :medita:

mah, direi che 4 telai in carbonio contro 0 in alluminio, anche se non categoriche perchè basate sull'empiricità delle mie analisi, la dicono lunga...almeno per me.

Questo non vuol dire che sia una cosa assoluta....ma semplici esperienze

Esperienze che comunque, per quanto mi riguarda, non mi fermano in nessun modo nel decidere di usare un telaio in allu solo perchè "non si rompe" (muletto escluso, che ho per altre ragioni, non certo perchè in alluminio), anzi...continuo con il carbonio perchè quello che ho attualmente è il miglior telaio che abbia mai avuto...
 

gianzu

Biker marathonensis
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Volevo rispondere a Sampei ma vedo che non cen'é più bisogno..... :-)
Comunque, Sembola io fossi in te riprenderei un carbonio ma ci abbineri un reggi più lungo!
 

Lugagnanense

Biker superis
18/9/10
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Lugagnano
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Anche quelle in titanio hanno una durata "programmata": 12/15 anni e poi bisognerebbe sostituirle.

Comunque il carbonio si usa solo nelle protesi esterne (ad esempio quelle di Oscar Pistorius).
Il titanio viene usato per la biocompatibilità, spesso però è anche un handicap nel senso che i tessuti tendono ad attaccarsi alle protesi, quindi nel caso di placche o viti temporanee il titanio viene rivestito con varie tecniche di ossidi ( spesso di rame ) che hanno una biocompatibiltià minore e quindi i tessuti non tendono ad attaccarcisi. M'era capitato di leggere qualche articolo durante una tesina per un corso dell'uni che avevo fatto sulla tecnica del Sol Gel ( che è una di quelle usate per depositare lo strato di ossido ).
 

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