Domenica 27 maggio a
Velo Veronese (VR) l'
Asd Lessinia Sport Eventi ha riproposto la XVI splendida edizione della
Lessinia Legend valevole come quarta tappa del circuito Lessinia Tour Monte Veronese
Abbandonate le vecchie logistiche della caserma G. Duca a S.Michele Extra e del centro di Verona difficili da gestire, la Legend ha finalmente, trovato la sua collocazione naturale nel piccolo comune dell'alta Lessinia in cui abitano poco meno di 800 anime ma da cui si aprono le porte del paradiso per i bikers amanti di boschi, single track ed interminabili carrarecce padronali immerse nei pascoli di incontaminati scenari che potrebbero essere presto riconosciuti come patrimonio dell'umanità dall'Unesco.
Il presidente della Lessinia Sport Eventi,
Emiliano Ferrari, è il sindaco di Velo Veronese e coadiuvato da uomini di comprovata esperienza sportiva, come l'olimpionico fondista Fulvio Valbusa (lo ricordiamo in primis mordere la medaglia d'oro alle olimpiadi di Torino 2006) e gli organizzatori della GF Tre Valli e Divinus Bike rispettivamente Simone Scandola e Andrea Beghini, è riuscito a coinvolgere tutti i comuni limitrofi (Badia Calavena, Selva di Progno, Roverè e S.Mauro di Saline) e sponsor importanti per la riuscita della manifestazione.
Nonostante durante la settimana alcuni violenti temporali si siano abbattuti sul tracciato di gara il fondo erboso e ghiaioso ha drenato ottimamente l'acqua piovana rendendolo perfettamente pedalabile e sicuro per le
ruote grasse.
Per coloro che non si sono potuti recare a Velo il giorno precedente la levataccia era assicurata in quanto il ritiro dei pettorali dalle 6 alle 7 di domenica mattino, presso il nuovissimo palasport/quartier generale di Via S.Giovanni Calabria e la successiva partenza alle 08:30 imponevano la sveglia molto anticipata rispetto al solito. Tuttavia il sole che illuminava tutta la vallata infondeva fiducia e forza a tutti e lo sforzo ripagato con il ritiro del pacco gara di qualità contenente : Un paio di calzini tecnici, una fascia antifreddo/antisudore Tecso, una confezione di muffin allo yogurt, una confezione di schioppetti alla vaniglia Ermelina, una bottiglia di
olio extra vergine del frantoio Redoro, 2 buste di sali Fast&Up.
Quest'anno oltre all'apprezzato percorso Classic di 41km e circa 1.200m di dislivello già affrontato nell'edizione del 2011 la Legend è ritornata all'antico riproponendo un percorso estremo e selvaggio al tempo stesso di 90km e 3200m di dislivello totale con ciliegina sulla torta "l'inferno di pietra" finale : la salita delle Gosse di circa 5km con un dislivello di 600m !!!
Sulla linea dello start abbiamo ritrovato la coppia di speaker trentini Fabia Sartori originaria della Val di Ledro e Paolo Malfer da Arco che hanno magistralmente ed instancabilmente intrattenuto il parterre dalle 08:00 alle 17:00 inscenando una delle migliori e genuine performance giornalistica dal vivo degli ultimi anni. Mattatori istrionici i due speaker sono stati professionali, divertenti e sportivi per tutte le nove ore di lavoro ininterrotto !
Lo start unico per tutti e 600 i bikers al via è avvenuto alle 08:30 da Piazza della Vittoria piena zeppa di curiosi mattinieri. Il percorso di gara fino al bivio Classic-Marathon era pressoché perfetto con alcune raffiche di vento togli fiato in discesa dopo il Monte Tomba e verso la Conca dei Parpari. Successivamente a causa di alcune pozze di acqua piovana e alcuni tratti viscidi e tecnici nel bosco, in discesa verso Giazza, le bici dei maratoneti si sarebbero sporcate un po' ma senza conseguenze per il funzionamento della meccanica.
Perfetti ed azzeccati i rinfreschi in gara importanti soprattutto per i maratoneti in particolar modo quello prima della salita delle Gosse che è stato preso d'assalto a causa della lampadina della fame in colore rosso fisso da molti km. La salita delle Gosse è stata davvero dura da digerire, una salita nota, difficile da fare anche a piedi, arrivava dopo 80 km di gara con pendenze severe tra il 14 e 16% e con diversi tratti con pietre grosse che rendevano precario l'incedere proprio nel momento in cui le gambe (e la testa) martoriate da tanta fatica si rifiutavano di continuare a pedalare.
Stupendo infine il ricco rinfresco finale con bibite e dolci a volontà. Dopo alcuni incidenti importanti avvenuti nell'edizione 2011 quest'anno l'aspetto della sicurezza è stato curato nei minimi dettagli con volontari e forze dell'ordine che indicavano i punti più pericolosi e che segnalavano tutti i bivi (anche se il percorso era perfettamente tabellato e fettucciato) fermando il traffico ove necessario e con la costante presenza di medici e auto/quad del C.O.
La nuova area logistica del palasport, sede della segreteria e del successivo pasta party è stata sicuramente azzeccata con la presenza anche di una mini area espositiva e la vicinanza del parco giochi per i giovanissimi ospiti. L'area delle docce e lavaggio bici era attigua al campo sportivo e subito dopo ci si recava al pasta party con ottime mezze penne al pomodoro, dolcetto, yogurt, kiwi, birra e acqua a volontà.
All'arrivo del leggendario percorso marathon abbiamo visto negli occhi degli impavidi atleti stanchezza, spossatezza e dolore causato dallo sforzo strenuo ma oltre i primi imprendibili 3 atleti elite a podio ed un Nicola Dalto incredibilmente fresco nonostante l'impegno fisico che denota una preparazione eccellente, per tutti gli altri eroici 133 BIKER che ce l'hanno fatta unanime è stato il coro : NE E' VALSA LA PENA ci siamo ubriacati di mtb.
Anche se con ogni probabilità a Velo Veronese non vedremo mai gli stessi numeri di Verona ieri siamo stati partecipi di grandi momenti di sport e siamo certi che la Legend del futuro prossimo avrà la crescita che si merita rimandando fin d'ora il nostro arrivederci all'edizione del 2013.
Oltre al doveroso GRAZIE all'infaticabile Simone Scandola, a tutto il C.O, a tutti i volontari, a tutto lo squadrone del Bi@Bike Andreis e al mitico "Bubu" Valbusa che è venuto a salutare di persona Pianetamountainbike un particolare saluto va ad Elisa e Giovanni dell'albergo XIII Comuni situato nella centrale Piazza Vittoria, potremmo dichiararlo "il covo" dei bikers che ha offerto servizio di bar, ristorante e pernotto permettendo di portare le preziose bike in camera e rifocillando con prelibati manicaretti una folta schiera di atleti tra cui il vincitore Hector Leo "Condor" Paez.
Max Scarlino - 29 maggio 2012
Fonte: Pianeta Mountain Bike