L'AntiMarketing!

motobimbo

Biker nirvanensus
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Cimino
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Tutto vero.

A patto di ammettere che anche "l'andare in mtb" ci piace ANCHE per come ce lo fanno percepire... :spetteguless:

perchè...non ti è mai capitato di sfruttare la situazione e fare il figo e di rimediare quindi una trombata, proprio in virtù delle tue narrazioni avventurose con la bici da montagna, chissà dove ed in balia a chissà quale casino...


...no?

....neanche a me. :smile::smile:
 

sembola

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una nera e l'altra pure
perchè...non ti è mai capitato di sfruttare la situazione e fare il figo e di rimediare quindi una trombata, proprio in virtù delle tue narrazioni avventurose con la bici da montagna, chissà dove ed in balia a chissà quale casino...


...no?

....neanche a me. :smile::smile:


mmmhhh ma lo sai... che invece... :il-saggi: :rosik: :omertà:
 
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DR_Balfa

Biker grossissimus
Quanti utilizzatori di Fox senza Kashima si sentono possessori di forcelle di serie B? Molti! ed é un effetto voluto secondo me...

io preferirei il trattamento Katsumi :smile::smile::smile::smile:

katsumi-2007-avn-...t-gkwnz0-227ff4a.jpg


anche perché ho Marzocchi :D.... del 2006 (scaduta :smile::smile::smile:)
 

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Biker celestialis
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La tazza del WC
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Stumpjumper fsr 29
perchè...non ti è mai capitato di sfruttare la situazione e fare il figo e di rimediare quindi una trombata, proprio in virtù delle tue narrazioni avventurose con la bici da montagna, chissà dove ed in balia a chissà quale casino...


...no?

....neanche a me. :smile::smile:
:smile::smile:
sto' fracassando la testa ( e non solo) alla mia fisioterapista( tra l'altro anche una bella figliola) con le mie storielle di montagna ma.....:roll:
a prte tutto, credo che il marketing e' lo strumento principale di tutte le cose/oggetti, se non ci fosse, non esisterebbero tipi come noi.....:cucù:
 

Sciuscia

Biker immensus
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Cube Stereo 120 HPA SL, Trek X-Caliber 29er e il Cancello Giallo
in realtà no,devi considerare che il segnale radio da quando parte a quanto arriva impiega un tot di tempo...per cui quando ti arriva,quell'ora è già passata



Bisogna vedere se è maggiore il ritardo dovuto alla velocità dell'onda radio oppure quello dovuto alle dissipazione elastiche nei meccanismi che connettono la carica del Rolex alle lancette sul quadrante :fantasm::fantasm::fantasm: .
 

Sciuscia

Biker immensus
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Cube Stereo 120 HPA SL, Trek X-Caliber 29er e il Cancello Giallo
Vi ricordate quando le bici erano assemblate con il gruppo shimano diciamo base e il cambio posteriore XT che era l'unica cosa che l'acquirente semievoluto andava a leggere per orientarsi sull'acquisto? quella era una tecnica di Marketing che anche oggi si adotta in moltissimi casi non solo per il gruppo! Quante aziende che vendono su sito offrono telai piu o meno anonimi corredati di componentistica di livello piu alto?



Una cosa dannatamente vera.

Per dire, mio padre (che ok, viene dall'asfalto, ma cazzo ha oltre 40 anni di bici sulle gambe!), quando arriva un mio amico con la bici nuova mica gli guarda la forca, ma il cambio post :omertà: !
 

End of Time

Centro sospensioni Andreani, e-commerce
13/9/03
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Velino's mountain
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Ho un noleggio...
Ok buttiamoci sul marketing ciclistico visto che ormai il termine lo abbiamo definito chiaramente per cui è ora di rispondere:

Quali sono i pezzi e le bici più "supportate" dal marketing, quali i componenti percepiti come "meravogliosi" e invece fatti piu di fuffa che di arrosto?

il tendicatena costituito da un pezzettino di alluminio anodizzato a 40 euro? Il reggisella telescopico a 450 euro? Il trattamento dorato delle sospensioni a 200 euro? L'intera gamma di certi marchi di forcelle che vendono al 30% in più del mercato? La bici con l'ammortizzatore basso che abbassa il baricentro dello 0,04%?

Potete citare anche le pubblicità e le frasi scritte più significative ad esempio

"Il telaio in monoscocca usa una tecnologia che viene utilizzata in ambito aerospaziale..."

"quello che colpisce del telaio è il contenimento delle masse non sospese rasoterra"

"tra le migliori pedivelle in circolazione, molto leggere e a prova di bomba"

Oppure articoli ben fatti che dicono veramente le cose come stanno come questa ottima considerazione di Matteo Cappè

"...è davvero da tanto tempo che non si vedono delle innovazioni rivoluzionarie..."
eppure un mare di fuffa ci viene venduto come tale!
 
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motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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Cimino
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secondo me è il fatto che ogni anno il telaio (qualsiasi telaio) è di un 15% più rigido e di un 10% più leggero di quello dell'anno precedente...credo che per certe situazioni siamo oramai al 700% di rigidità con un peso negativo...
 
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ANDREAMASE

Biker meravigliosus
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vicenza
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una da strada, una no e una via di mezzo...
secondo me è il fatto che ogni anno il telaio (qualsiasi telaio) è di un 15% più rigido e di un 10% più leggero di quello dell'anno precedente...credo che per certe situazioni siamo oramai al 700% di rigidità con un peso negativo...

:spetteguless: :yeah!: magari averlo il 15 % più rigido ogni anno che passa!!!!!:hahaha::hahaha::hahaha::il-saggi:
 

gas29

Aziende
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Monghidoro
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Quindi il suo valore si puo' misurare bene, tant'è che basta farsi un giro con una mtb da 300 euro e poi con una da 1000 per notare differenze abissali, se si ha un minimo di dimestichezza....
Adesso ti racconto una storiella...
Lo scorso fine settimana abbiamo fatto la traversata Castellania-mare, per chi la conosce tecnicamente non è uno scherzo.
Eravamo in 7; Una Marin Team del 97, una cannondale F5 di serie, Una Cannondale F4 upgradata, una Focus da 1100 euro, una On-One costata circa 1000 euro, una Stambek Cycloalp da 2000, e una BMC Team Elite da 3000 euro.
Il risultato finale è stato che tutti e 7 i biker, di livello di preparazione simile, sono saliti in sella dove si poteva salire in sella, saliti a piedi negli stessi posti, scesi tutti in sella dalla discesa su torriglia (resa fetida dalle pietre bagnate) e sono tornati a casa con le bici intere.
In effetti la Marin del 97 perdeva un po' di olio dalla Marzocchi Bomber da 60 mm.
Che cosa dimostra? Nulla e tutto, che basta un bike da 500 euro per divertirsi, e tutto il resto è marketing....
 
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DrZivago

Biker poeticus
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Canyon Nerve AL 2015
Che cosa dimostra? Nulla e tutto, che basta un bike da 500 euro per divertirsi, e tutto il resto è marketing....

Che basti una bike da 500 euro per divertirsi non lo metto in dubbio : allo stesso modo sono convinto che un biker esperto tragga più divertimento da una bici da 500 euro rispetto ad un novizio con una bike da 1500.
Detto questo se si ha un palato fine ed un po' di esperienza è impossibile non apprezzare un cambio veloce e preciso, una frenata idraulica modulabile e potente, una forcella di qualità a doppio arco ed anche piccole cose come una sella ergonomica o delle manopole comfortevoli e anti-scivolo o anche un copertone di alta qualità (che da solo puo' costare 50 euro).
Ci sono tanti piccoli dettagli da cui un biker esigente puo' trarre grande soddisfazione, per questo non diciamo che "oltre i 500 euro è solo marketing" e si raggiunge il top. Anche perchè se ti piacciono le full sai bene che con meno di 1000 non trovi nulla di decente, parlando del nuovo, purtroppo :-)

Se si traspone il paragone all' automobilismo, scivolando OT, voremmo sostenere che un' Audi da 50 mila euro "è solo marketing" e si puo' paragonare ad una Fiat da 10 mila ? Di una cosa simile puo' essere convinto solo chi non ha mai provato la prima :-) Di sicuro è ANCHE tanto marketing, ma la tecnica più avanzata e la qualità nel prodotto piu' costoso ci sono tutte, ogniqualvolta si parli di meccanica...
 
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DR_Balfa

Biker grossissimus
1) divertimento

Io credo che per divertirsi ci voglia lo spirito giusto e basta, quando ero piccolino mi divertivo con bici improbabili per condizioni (senza freni, arrugginite, con forcelle storte dalle troppe botte contro i muri, ecc.) e per tipologia (all'epoca o avevi la bici pieghevole tipo graziella o una vecchia bici di passeggio), eppure ci andavamo a "saltare" in piccoli campi da cross disseminati nelle campagne circostanti, tornando a casa sistematicamente con qualche ferita, o ci facevamo assurde gare di velocità su asfalto o sulle scale. Oggi non farei nulla di tutto ciò e sarei terrorizzato se lo facesse mio figlio (a volte mi chiedo come sia possibile che la mia generazione sia sopravvissuta ;)).

Ora io esco per divertirmi fregandomene del cronometro della prestazione così come uscivo a 10 anni sotto al quartiere, mi diverto con la full, la front e con la rigida d'epoca (con cui mi sono quasi tritato su un pump track :) ), certo i percorsi sono diversi non mi viene in mente di affrontare con la Fisher percorsi da freeride che affronto con la Balfa (per quanto pippa io sia). Certo se percorro lo stesso single track con la FTW e con la Balfa con la seconda la velocità sarà almeno doppia, ma mi diverto di più o di meno?

Quindi ho bisogno di tutta questa tecnologia per divertirmi? io sono una chiavica e ho deciso di avere sospensioni semplici tanto non le saprei regolare a puntino, e basta che vadano bene io mi diverto, se dovessi passare la giornata a regolarle mi divertirei lo stesso? Quanti che comprano sospensioni megafantascientifiche hanno poi la capacità e la sensibilità di regolarle a puntino? sarebbe carino fare una statistica per vedere quanti hanno il SAG giusto. Poi il divertimento è anche la chiacchiera da BAR (come sto facendo ora io) e ricordando Stefano Benni con il suo Tecnico da Bar Sport che riporto qui come divertente lettura (provate a trasportarlo nel mondo della MTB)
----------------------------------------------------------------------
Il tecnico da bar, più comunemente chiamato "tenni-co" o anche
"professore", è l'asse portante di ogni di-scussione da bar. Ne è
l'anima, il sangue, l'ossigeno. Si presenta al bar dieci minuti prima
dell'orario di apertu-ra: è lui che aiuta il barista ad alzare la
saracinesca. Il suo posto è in fondo al bancone, appoggiato con un go-
mito. Lo riconoscerete perché non si siede mai e porta impermeabile e
cappello anche d'estate. Dal suo angolo il tecnico osserva e aspetta
che due persone del bar ven-gano a contatto. Non appena una delle due
apre bocca, lui accende una sigaretta e piomba come un rapace sulla
discussione. Nell'avvicinarsi, emette il verso del tecnico: "Guardi,
sa cosa le dico", e scuote la testa.
Il tecnico resta nel bar tutta, la mattina: nei rari momenti di sosta
tra una discussione e l'altra, studia la "Gazzetta dello Sport".
Nell'intervallo per il pasto corre al buffet della stazione, che è
sempre aperto, e lo si può vedere mentre col giornale che pende dalla
tasca adesca i pendolari cercando di attaccare un bottone su Anasta-
si. Normalmente, si ciba solo di aperitivi; olive, patatine fritte e
caffè, venti normali e venti hag al giorno. Oppu-re fa un rapido salto
a casa e mangia invariabilmente tortelloni, anzi li ingoia dicendo:
"Ho fretta, devo andare in ufficio". L'ufficio è il bar, dove il
tecnico ricompare al-le due menò dieci per restarvi fino all'ora di
chiusura. A mezzanotte, il tecnico torna al bar della stazione, dove
aspetta il giornale fino alle quattro, e accompagna a ca-sa tutti gli
amici per le ultime discussioni della giornata. Va a letto e parla nel
sonno recitando classifiche fino alle sette, sette e mezzo.
Altra caratteristica del tecnico è lo sguardo: guarda sempre con. un
occhio chiuso per il fumo e con uno spi-raglio dell'altro, rosso come
brace e leggermente lagri-moso, la testa piegata da una parte. Il
busto è legger-mente ripiegato in avanti ad abbracciare l'ascoltatore;
la mano sinistra mima; con la destra, munita di sigaretta, il tecnico
vi dà continuamente delle piccole spinte, o dei colpetti sullo
sterno,o vi tiene fermi contro il muro men-tre parla.
Di cosa parla un tecnico? Di calcio, di sport in gene-re, di politica,
di morale, di macchine, di agricoltura, di prezzi della frutta, di
diabete, di sesso, di trattori, di ci-nema, di imbottigliamento, di
spionaggio. In una parola, di tutto. Quale che sia l'argomento
trattato, il tecnico lo conosce almeno dieci volte meglio dell'
occasionale interlocutore; anzi, dirà, è una delle cose che lo ha inte-
ressato di più fin da piccolo. Il vero tecnico suffraga spesso la sua
competenza con parentele. Esempio: se si parla di. comunismo, lui ha
un cognato che lavora a To-gliattigrad; se si parla di pesca
subacquea, ha un fratello fidanzato da sei anni con una cernia; se si
parla di edilizia, ha un cugino manovale, e così via. Inoltre, è stato
compagno di scuola di tutti i ministri dell'arco Co-stituzionale, che
spesso gli telefonano per sfoghi e con-fidenze.
Come parla il tecnico? Il tecnico parla un italiano leggermente
modificato Per fare qualche piccolo esem-pio, egli fa precedere molti
termini da una a: aradio, agratis, mi amanca. Usa largamente la g:
gangio, gabina. Cita largamente dal latino: sine qua non (siamo qua
noi) o fiat lux (faccia lei). Usa verbi col congiuntivo tattico: se me
lo dicevaste prima, anderei. Rimpasta termini inglesi: croch (cross),
frobil (football). Usa termini innestati, esempio: Janich, il vecchio
baluastro della difesa rossoblù (baluastro = baluardo + pilastro).
Il tecnico di calcio vive in simbiosi con un altro per-sonaggio, che è
"l'uomo con cappello". In tutti i capannelli infatti, se osservate
bene, mentre al centro si trova il tecnico, leggermente defilato alla
periferia c'è un uo-mo con il cappello calato sul naso e le braccia
dietro la schiena. Questo secondo personaggio sembra avere il compito
di intervenire con bestialità tremende che fanno perdere le staffe al
tecnico. Benché ripetutamente in-vitato dal tecnico a portarsi al
centro del capannello, preferisce spostarsi lungo la sua circonferenza
parlando da punti diversi, cosicché il tecnico è continuamente ob-
bligato a rispondergli girando in tondo.
Tutti sanno che il momento più importante per un tecnico calcistico da
bar è quando, il giorno prima di una partita della nazionale, egli
deve dare la sua forma-zione. Il tecnico, a questo punto, raduna una
ventina di persone e comincia: "In porta, sicuramente, ci metterei
Zoff. Terzini Rocca e Fedele”. E spiega il perché della sua scelta:
Zoff è una sicurezza. Rocca è meglio di Fac-chetti perché li ha visti
tutti e due alla televisione e Roc-ca gli è sembrato più in palla.
Infine Fedele l’ha visto al-lo stadio, e correva e fluidificava. _
A questo punto l'uomo con cappello interviene e dice: “Ma cosa dice.
Se non stava in piedi". Allora il tecnico racconta, una per una, le
ottanta azioni di Fedele della partita precedente. Molto spesso è
preparato alla biso-gna e ha con sé un quaderno di appunti. Poi cita a
me-moria le cronache dei quattro quotidiani sportivi. Ma ecco che
l'uomo con capello, spostatosi a destra, dice
dal tetto di una macchina: "Fedele ha il menisco". Tutti allora si
voltano allarmati verso il tecnico, per chiedere spiegazioni. Il
tecnico li calma con un gesto della mano e passa in rassegna gli
ultimi quaranta casi di menisco del campionato italiano. Spiega
brevemente in cosa con-sista l' operazione; anzi, se qualcuno si
presta, gli taglia un pezzo di pantalone e lo opera sul marciapiede
con un temperino, mostrando agli astanti la funzione dei lega-menti
della rotula. Oppure estrae dalla macchina un modello anatomico di
ginocchio umano e lo illustra.
Quindi prosegue:
“Stopper Morini, libero Burgnich, mediano sinistro Re Cecconi. Ala
destra Mazzola, mezze ali Benetti e Ri-vera, ala sinistra Riva,
centravanti Savoldi".
L’uomo col cappello appare da un tombino sulla sinistra e dice:
"Savoldi? Siamo matti, Savoldi?".
"E perché?"gli viene chiesto. .
"Perché ha i piedi piccoli."
Allora il tecnico diventa color tecnico adirato, che è una bella
sfumatura di rosso usata anche per i tailleur. Poi comincia a urlare
tutti i numeri di scarpe dei centravanti italiani dal 1947, come un
invasato: “ Meazza 40, Piola 41, Charles 42, Pivatelli40”, dicendo che
il piede piccolo, a meno che non sia porcino, non è affatto un
handicap.
L’uomo con il cappello ribatte: “Si, ma Savoldi ha il 39”.
“E lei come lo sa?”
“Sono il suo calzolaio.”
(Non è vero. Tutti gli uomini con il cappello sono, oltre che
incompetenti, malvagi e bugiardi.)
Allora il tecnico urla: “Lei è un tecnico di serie C”, che in un bar è
un’offesa quasi mortale, e l’uomo col cappello replica: “Sono quelli
come lei che mandano in rovina la nazionale!” e in breve tempo si
azzuffano. La gente li separa. Il tecnico si allontana con aria di
superiorità. L’uomo con il cappello, rimasto padrone del campo,
dichiara che l’Italia non vincerà mai uno scudetto finchè continua a
tenere Pelè in porta. Viene preso, pestato, e mandato via col camion
del rusco.
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Quindi IMHO il divertimento è indipendente dalla bici.
 
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DR_Balfa

Biker grossissimus
2) la prestazione

Anche qui si potrebbe discutere per anni, avere la bici più performante aiuta ma se non hai manico e gambe non risolverai mai nulla.
Io posso prendermi la bici più performante in qualsiasi campo ma senza capacità tecniche e capacità fisiche non migliorerò mai la mia prestazione.
Ricordo ancora gli albori della MTB quando iniziò la rincorsa al peso e si iniziarono a vedere i primi componenti in ergal, alluminio e titanio che spesso si rompevano alla prima uscita, e uno mi fece perché non cambi i nipples con quelli in ergal che guadagni x grammi, io lo guardai e gli dissi che se pagavo a monetine avrei avuto un guadagno di qualche kg e se mi mettevo a dieta ne guadagnavo almeno 10 di kg.

Guardatevi il video di Missy Giove http://www.pinkbike.com/news/Fionn-Griffiths-Missy-Giove-2013-video.html come va (nonostante gli anni ed i trascorsi) con una bici che oggi non vorrebbe nessuno :)

Per la prestazione, IMHO, ci vuole manico e gambe poi la bici aiuta ma non basta :)
 

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