No, MTB:BICI DA STRADA=SCI ALPINISMO:SCI
adesso arriva Strauss e ci suona il walzer dei luoghi comuni
No, MTB:BICI DA STRADA=SCI ALPINISMO:SCI
- L'impronta a terra di una 29 è più ampia => + trazione, ma anche meno agilità,
- L'impronta a terra di una 29 è anche più lunga => come prima + trazione, ma raggio di sterzo più ampio => meno agilità
- a parità di resistenza delle ruote le 29 sono più pesanti => più inerzia se sei lanciato nel superare gli ostacoli, però più faticoso rilanciare da basse velocità (devi farle sempre correre, nel tecnico stretto rilancia - frena soffrono
- angoli sterzi più chiusi per recuperare agilità => meno performante sullo scassato etc . . .
- ruote grandi => più vincoli dei progettisti a farci stare sospensioni e farle lavorare su teali con geometrie ad hoc . . .
Questo per dirti che la 29 non è la pietra filisofale, nè panacea di tutti i mali in tutte le discipline di MTB . . .
voglio difendere anche i bistrattato Marketing, perchè non sempre impone dei BISOGNI, alle volte si limita a scoprire delle OPPORTUNITa' di mercato, per cui credo che le aziende alla luce delle specificità del formato 29 abbiano intravisto una buona fetta di potenziali clienti che non potevano essere completamente soddisfatti da tale formato, per cui hanno puntato sul 27,5.
A me risulta proprio il contrario,ossia che dopo il mercato USA sia quello Italiano con il più alto tasso di vendita di 29,altrimenti se guardi a quello Francese , Tedesco, SudAmericano ed Asiatico i produttori Ventinovenni dovrebbero suicidarsiti ricordo tra le altre cose:
- effetto volano delle ruote maggiori: maggior facilità nel tenere andature elevate, maggior facilità nello spingerle anche in salita;
- ruota di diametro maggiore, angolo d'attacco più favorevole per superare ostacolo (a parità di grandezza dell'ostacolo);
- maggior volume di aria all'interno della ruota, quindi maggior confort, oppure pressione più bassa per maggior impronta a terra con minore rischio forature.
sullo scassato, dove le ruote pù grandi vanno assai meglio delle 26 , l'unico vero problema è la rigidità torsionale delle ruote, in particolar modo delle 29 piuttosto che delle 27.5 con le quali ci gareggiano ormai in dh, ed è su questo fattore che si sta concentrando l'attenzione dei produttori per superare il gap. a livello di peso ormai una top 29er pesa quanto una ruota da 26, sulla rigidità c'è ancora da lavorare anche, almeno per quanto riguarda il posteriore, il passaggio al mozzo con battuta 142 è già un bel passo avanti.
infine due parole sul marketing, spesso fuorviante: in Italia le aziende non hanno creduto sin da subito (sbagliando) nel 29 col risultato che fino a due stagioni fa proponevano mtb con ruote grandi e manubri da 58/60 cm, un assurdo tecnico che le rendeva pigre e inguidabili.
un amico che fa gare xc era passato a 29er per poi rivenderla perchè era sempre per terra...in discesa...laddove non c'è proprio storia...un'assurdità che si spiega soltanto con soluzioni non all'altezza del mezzo.
credo che sia stata soprattutto la superficialità dei produttori nostrani a dirottare l'interesse verso il 27.5, anzichè l'insoddisfazione verso uno standard, il 29, che effettivamente non è mai decollato nel nostro paese. Inoltre il 27.5 ha cominciato a diffondersi tra gli appassionati ben prima che arrivassero i telai o le bici assemblate, perchè più prestazionale rispetto al 26 e spesso "adattabile" alle geometrie della mtb posseduta.
Beh per me invece è uno svantaggio...ti ricordo tra le altre cose:
- effetto volano delle ruote maggiori: maggior facilità nel tenere andature elevate, maggior facilità nello spingerle anche in salita;
....
- L'impronta a terra di una 29 è più ampia => + trazione, ma anche meno agilità,
- L'impronta a terra di una 29 è anche più lunga => come prima + trazione, ma raggio di sterzo più ampio => meno agilità
- a parità di resistenza delle ruote le 29 sono più pesanti => più inerzia se sei lanciato nel superare gli ostacoli, però più faticoso rilanciare da basse velocità (devi farle sempre correre, nel tecnico stretto rilancia - frena soffrono
- angoli sterzi più chiusi per recuperare agilità => meno performante sullo scassato etc . . .
- ruote grandi => più vincoli dei progettisti a farci stare sospensioni e farle lavorare su teali con geometrie ad hoc . . .
Questo per dirti che la 29 non è la pietra filisofale, nè panacea di tutti i mali in tutte le discipline di MTB . . .
voglio difendere anche i bistrattato Marketing, perchè non sempre impone dei BISOGNI, alle volte si limita a scoprire delle OPPORTUNITa' di mercato, per cui credo che le aziende alla luce delle specificità del formato 29 abbiano intravisto una buona fetta di potenziali clienti che non potevano essere completamente soddisfatti da tale formato, per cui hanno puntato sul 27,5.
A me risulta proprio il contrario,ossia che dopo il mercato USA sia quello Italiano con il più alto tasso di vendita di 29,altrimenti se guardi a quello Francese , Tedesco, SudAmericano ed Asiatico i produttori Ventinovenni dovrebbero suicidarsi
Infatti le 29 prima e le 27,5 poi sono state "inventate" da piccolissime aziende ed imposte dalla richiesta dal basso, vedi la faccenda della BronsonSono le grosse aziende che dettano le regole e ci fanno credere di essere liberi di scegliere creando una confusione che va a tutto vantaggio loro.
Ancora con questa storia delle gare... guarda che i tesserati sono una percentuale piccola, molto piccola dei praticanti: importante a livello economico, ma numericamente piccola. Non per nulla c'è chi adopera felicemente diametri ruota differenziati tra anteriore e posteriore anche se non lo si può fare in gara, così come chi usava felicemente le 29 quando non eranio ammesse dai regolamenti UCI.La federazione dovrebbe regolamentare uno standard di ruota per le diverse tipologie di gare, come è giusto che sia in tutte le competizioni di tutti i settori.
Inserisco di seguito dei dati che fanno riflettere.
MILANO SANREMO
ANNO VINCITORE TEMPO MEDIA
1981 Alfons De Wolf 6,41'06" 43,082
1991 Claudio Chiappucci 6,56'36" 42,343
2001 Erik Zabel 7,23'13" 38,852
2011 MATTHEW GOSS 6,51'10'' 43,490
Dalla bici d'acciaio di 30 anni fa a quella in alluminio ed infine
a queste in carbonio dov'è la schiacciante differenza?
Possiedo una full da 120mm da 26 e sono alto 1.76. Ho sempre fatto di tutto e per me rimane ancora il top. Adesso mi sono comprato una 29 front ed ho provato a fare lo stesso percorso che ho sempre fatto con la 26. La 29 mi è sembrata parecchio più veloce ma meno maneggevole comunque ho avuto l'impressione che renda meglio. Sono arrivato meno stanco del solito e penso che fra front 26 e 29 molto meglio la 29. Per la full discorso diverso, ritengo che la 26 full sia ancora la cosa migliore ma dipende anche dai percorsi e dalla loro durata. Per ora me le tengo entrambe, penso si compensino bene, le vedo abbastanza complementari. Tutto molto soggettivo chiaramente, ma questa è la mia esperienza.
L'agilità di manovra non la da l'impronta a terra ma il passo, e il passo non è necessariamente più lungo in una 29, anzi ne esistono con passo più corto delle 26 risultando più agili.
Ci sono altri fattori che rientrano come l'angolo dello sterzo e altri fattori, asserire oggi che una 26 è più agile non è più del tutto vero anzi...
Non ricordo le politiche del forum (sono iscritto a troppi) ma se vuoi ti posto un articolo che spiega tecnicamente questi fattori.
@enrlodi: sono daccordo con gli aspetti tecnici che evidenzi, meno sul discorso della maggiore inerzia che aiuta nei rilanci.A me risulta proprio il contrario,ossia che dopo il mercato USA sia quello Italiano con il più alto tasso di vendita di 29,altrimenti se guardi a quello Francese , Tedesco, SudAmericano ed Asiatico i produttori Ventinovenni dovrebbero suicidarsi
avrei dovuto essere più preciso. parlavo al passato nel senso che la diffusione del 29 nel nostro paese è stata frenata soprattutto dai produttori nazionali che hanno fatto delle corbellerie inenarrabili a cominciare da allestimenti che non potevano che frenare, se non impedire, la diffusione di quello standard mentre cresceva tra gli agonisti la richiesta di ruote in 650b da montare su telai 26.
ora la situazione è finalmente cambiata e trovi 29er anche dove prima erano un tabù ed è un mercato assolutamente in crescita.
lo dico non da fan di questo o quello standard, in garage ho di tutto...tre standard ruota...un casino con le camere d'aria...ma perchè finalmente anche in Italia si mette in discussione un totem che non ha più ragione di esistere.
in questi 20 anni la mtb è cambiata in ogni suo componente tranne che nelle ruote...perchè? perchè non esistevano alternative? assolutamente no...650b e 29 (che è il 700 da strada) esistono da sempre...forse per convenzione? perchè andava bene così? per pigrizia? per convenienza? bisognerebbe chiederlo alle aziende...la mtb è stata completamente stravolta, rivoltata, riprogettata in ogni suo componente ma le ruote no...erano intoccabili ma non erano di sicuro la migliore soluzione possibile come ora dimostrano 29er e 650b. non conosco le ragioni di quanto accaduto...sta di fatto che i telai hanno fatto progressi enormi, i freni sono diventati sempre più performanti e sicuri, sono state introdotte prima le forcelle ammortizzate poi gli ammortizzatori nel retrotreno...ma nessuno ha mai messo in discussione le ruote in formato 26", le ruote delle beachcruiser trasformate dai pionieri di questo sport. ora finalmente è caduto l'ultimo tabù e dei vantaggi ne beneficeranno tutti coloro che amano questo sport senza quei preconcetti che spesso sono basati sul nulla.
come quello della reattivià...siamo diventati tutti agonisti in cerca del rilancio più efficace nel tecnico ma ci rendiamo conto che l'xc di vertice da alcune stagioni è dominato da atleti che pedalano 29er, e ora 650b, e che l'immenso Marco Aurelio Fontana non è un gigante ma uno splendido atleta di 172 cm?
Negli anni cambiano i percorsi e non c'è mai lo stesso clima nè lo stesso svolgimento tattico. Una classica su strada non è una gara su pista.
Certo che c'è anche il passo da considerare e tanti altri fattori oltre all'impronta della gomma (se non sei daccordo sull'impronta scrivi a MTB Action che hanno sbaglaito) ed a quelli che ti ho citato, avevo dimenticato anche la maggiore inerzia dovuta ai pesi più periferici, ma non volevo fare il maestrino . . . .
Ne risulta che ruote più grandi, che hanno caratteristiche oggettive di cui abbiamo convenuto, determinano con le geometrie e le sospensioni determinati comportamenti della bicicletta. Dire che la 29 sia più agile di una 26 mi pare azzardato. Convengo che vi siano 29 molto agili, proprio perchè è stato fatto un lavoro progettuale che voleva arrivare a tale comportamento della bici, l'avessero fatto su una 26 sarebbe ancora più agile . . . .
@enrlodi: sono daccordo con gli aspetti tecnici che evidenzi, meno sul discorso della maggiore inerzia che aiuta nei rilanci.
Sul fatto della 29 come poco presente dissento! Nelle gare che faccio area Bergamo brescia saranno il 70%!
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