ti ricordo tra le altre cose:
- effetto volano delle
ruote maggiori: maggior facilità nel tenere andature elevate, maggior facilità nello spingerle anche in salita;
- ruota di diametro maggiore, angolo d'attacco più favorevole per superare ostacolo (a parità di grandezza dell'ostacolo);
- maggior volume di aria all'interno della ruota, quindi maggior confort, oppure pressione più bassa per maggior impronta a terra con minore rischio forature.
sullo scassato, dove le ruote pù grandi vanno assai meglio delle 26 , l'unico vero problema è la rigidità torsionale delle ruote, in particolar modo delle 29 piuttosto che delle 27.5 con le quali ci gareggiano ormai in dh, ed è su questo fattore che si sta concentrando l'attenzione dei produttori per superare il gap. a livello di peso ormai una top 29er pesa quanto una ruota da 26, sulla rigidità c'è ancora da lavorare anche, almeno per quanto riguarda il posteriore, il passaggio al mozzo con battuta 142 è già un bel passo avanti.
infine due parole sul marketing, spesso fuorviante: in Italia le aziende non hanno creduto sin da subito (sbagliando) nel 29 col risultato che fino a due stagioni fa proponevano mtb con ruote grandi e manubri da 58/60 cm, un assurdo tecnico che le rendeva pigre e inguidabili.
un amico che fa gare xc era passato a 29er per poi rivenderla perchè era sempre per terra...in discesa...laddove non c'è proprio storia...un'assurdità che si spiega soltanto con soluzioni non all'altezza del mezzo.
credo che sia stata soprattutto la superficialità dei produttori nostrani a dirottare l'interesse verso il 27.5, anzichè l'insoddisfazione
verso uno standard, il 29, che effettivamente non è mai decollato nel nostro paese. Inoltre il 27.5 ha cominciato a diffondersi tra gli appassionati ben prima che arrivassero i telai o le bici assemblate, perchè più prestazionale rispetto al 26 e spesso "adattabile" alle geometrie della mtb posseduta.