Il maestro misura i trail in scala Richter, perché al suo passaggio la terra trema..!!Bene, dopo la lettura delle scale e la visione del video, posso affermare con certezza il fuori categoria del maestro...
Il maestro misura i trail in scala Richter, perché al suo passaggio la terra trema..!!Bene, dopo la lettura delle scale e la visione del video, posso affermare con certezza il fuori categoria del maestro...
Vabbè più che fuori categoria, fuori scalaBene, dopo la lettura delle scale e la visione del video, posso affermare con certezza il fuori categoria del maestro...
Non è la scala di valutazione ad essere soggettiva, lo è la valutazione, in questo caso direi sbagliata.Secondo me la scala di valutazione è molto soggettiva.. x esempio (x chi la conosce) la discesa dal rifugio sellerie a selleiraut è segnata s3/s4 nella prima parte ed s2/s4 nella seconda.. ed io la faccio tutta in bici.. nel giro fatto sabato all'invergneux la parte sulla sx del fiume scendendo (dove iniziano i gradoni) è segnata s2 ed è molto più difficile della discesa dal sellerie..
Troppo soggettiva la cosa..
Come qua da me in Valsugana. Un S3 per me è infattibile. Un S2 lo riesco a fare, ma non al primo passaggio. Per chiuderne uno tutto sui pedali ho dovuto ripetere i passaggi più volte.4) le scale sono influenzate dal "territorio". Dato che chi traccia e recensisce cerca di mantenere una coerenza tra percorsi attigui, ecco che si formano delle "zone" in cui i parametri di riferimento sono diversi. Se girate in Val Venosta, dove c'è uno zoccolo duro di guideMTB e praticanti MOLTO abili su trail naturali (e lì radici e sassi come piovesse), vi troverete sentieri classificati S2 al limite della percorribilità senza nose-press e altre abilità trialistiche. Se invece vi spostate a BikeRepublic a Soelden, troverete indicati come S2 dei trail che sono percorribili senza troppe difficoltà tecniche.
Benvenuti nel magico mondo dei gradi.
Chi pratica arrampicata ci è già passato. Si scrive "oggettiva", si legge "da interpretare"
I divieti "selettivi" non scattano sui sentieri che fanno in pochi ma su quelli frequentati da parecchi pedoni e altrettanti ciclisti.Da S3 in su, mai capito dove sta il gusto, comunque... de gustibus.
Forse quello di far incax*are gli escursionisti a piedi e far inasprire i divieti.
Ed ora giù di pollici versi, daiiii
Un pò come nel discorso delle vie d'arrampicata, solo che lì viene anche indicato se il grado massimo è azzerabile (mungendo sui rinviiIl problema principale, come dici, è l'obbiettività della valutazione. Le descrizioni testuali sono di fatto molto libere a interpretazioni soggettive, è capita spesso che utenti di OpenStreetMap mappino in modo errato per mancanza di esperienza.
Come parametro assoluto, io considero S1 con ostacoli fino a 10cm, S2 fino a 20cm, e S3 fino a 40cm, S4 oltre 40cm. Non è perfetto, ma si avvicina.
Ma il riferimento migliore sono sempre le immagini sul sito ufficiale. La scala l'hanno inventata loro, e come si dice, una immagine vale più di mille parole: http://www.singletrail-skala.de
Un altro riferimento utile è un video di Alexis Righetti. Usa la scala francese Tx, ma basta ricordare che T1=S0, T2=S1, T3=S2, T4=S3 e cosi via. Anche il video è in francese, ma si deve solo guardare. La parte interessante inizia a 6:30.
Questo senza nulla togliere al video di SteveL'accoppiata difficoltà media e massima che utilizza, è anche quella che uso io sul mio sito.
Per quanto riguarda percorsi lunghi, in OpenStreetmap, (e a cascata su OpenMTBMap/Koomot/etc) si spezzano i percorsi in più tronconi e si assegna a ciascuno una difficoltà differente. Se il mappatore è capace, riesce a darti una idea molto precisa di quello che ti aspetta.
Nell'alpinismo esisteva lo stesso problema, la scala di difficolta andava fino al VI grado, ciò aveva creato un sacco di problemi, aprendo la scala verso l'alto i problemi si sono ridotti, solo che le vecchie vie d'arrampicata hanno mantenuto il vecchio grado e perciò si possono trovare dei V che sono in realtà ben più difficiliLa scala come è stata pensata ha grossi problemi.
Primo non è una scala aperta, se pongo a S0 l'asfalto (quindi nessuna difficoltà) posso valutare come S1 qualcosa di più difficile e via discorrendo senza porre un limite superiore, facendo così ho una continuità delle difficoltà uniforme e ben distribuita.
Il secondo problema è l'obbiettività della classificazione, le valutazioni sono personali e non c'è una contro-verifica da terzi, questo crea una poca uniformità delle valutazioni.
Infine è realmente possibile valutare un trail di diversi km con un unico indice? Faccio un esempio estremo come si valuta un trail di 10km pianeggianti e con terreno compatto (quindi S0) con solo 20m di S4, tanto per dire.
Già differenziare la difficoltà obbligatoria da quelle media sarebbe d’aiuto.
Per me quello è come minimo un S4, ha dei passaggi finali che sono veramente durissimiOpenstreetmap il secret lo da S3 (la parte finale). Mai fatto ma ho dato un'occhiata perché vorrei fare un salto in zona per fare il bear trail
questo proprio perchè creare uno standard di classificazione non è facile, se un trail ha anche un solo parametro del grado S3 (per esempio la pendenza) lo classifichi S2?Come qua da me in Valsugana. Un S3 per me è infattibile. Un S2 lo riesco a fare, ma non al primo passaggio. Per chiuderne uno tutto sui pedali ho dovuto ripetere i passaggi più volte.
Sono andato in Lagorai e un tratto di quasi 7km che era tra S3 e S2 l'ho fatto in scioltezza, se non un piccolo pezzetto. Con la classificazione qui in Valsugana lo stesso tratto sarebbe stato valutato S1 e qualche pezzetto S2
Per me quello è come minimo un S4, ha dei passaggi finali che sono veramente durissimi
Interessanti considerazioni !Un pò come nel discorso delle vie d'arrampicata, solo che lì viene anche indicato se il grado massimo è azzerabile (mungendo sui rinviio meno) questo perchè viene indicato il grado massimo, se una via è tutta gradata 6C allora devi avere il 6c, se invece è gradata5c/5b/6a ma con passaggio 6c (azzerabile) allora anche chi non ha un 6c nel bagaglio tecnico può azzardare di percorrerla.
Nella bici l'azzeramento viene fatto scendendo dalla bici, ecco perchè a me piace indicare il grado medio e poi il grado massimo dei passaggi più tecnici.
Il vero dilemma però a cui non riesco a dare uno standard è, quando un trail da S3 diventa S4? io mi sono risposto che se i passaggi S4 (che qualcuno potrebbe fare a piedi) iniziano a diventare talmente tanti da doverti fare scendere dalla MTB più di una 10ina di volte allora forse entriamo nel grado S4.
Una cosa bella di alcune app è che frammentano i sentieri in più segmenti attribuendovi la giusta scala di difficoltà ad ognuno, altrimenti come accade in certe app ti trovi trail "neri" da in cima a in fondo ma di fatto avevano solo la partenza un pò ostile.
tieni conto che la mappatura dovrebbe tener conto del grado medio. Se ci sono passaggi S4 ma il resto è S3 è corretto mappare S3; alla peggio si scende a piedi in quei tratti. Se invece è S4 per una quota significativa si mappa S4 (o si spezza il tratto mappato)Per me quello è come minimo un S4, ha dei passaggi finali che sono veramente durissimi
2) se non vi è il doppio grado, è sottointeso che è la valutazione della percorribilità IN DISCESA
Con la bici elettrica... con quella normale puoi anche fare +2. Se per la discesa si può tentare di valutare combinazioni tra fondo e pendenza (che so, considerare un 30% a gradoni come un 60% a radici), sulla salita la pendenza ha un impatto sulla capacità fisica che può annullare tutti i fattori facilitanti.3) se non vi è esplicita indicazione della percorribilità in salita, assumere in prima ipotesi che sia +1 rispetto alla discesa. Un sentiero S1, flowoso e divertente in discesa, generalmente diventa una rogna S2 in salita
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