Persone che girano insieme.10 20 30 cosa?
Persone che girano insieme.10 20 30 cosa?
Eh si, mi trovi d'accordo...però...Bisogna mettersi daccordo cosa si intende per "esplorazione".
Se si intende provare posti un cui non si è mai andati, ma di cui sono reperibili informazioni/cartine/tracce, o se si intende invece trovare percorsi nuovi e posti sconosciuti alle bici, prime tracce e prime discese.
Nel primo caso, anche con l'aumento della frequentazione e della condivisione, troveremo sempre pane per i nostri denti.
Nel secondo caso, l'aumento della fruibilità delle informazioni finirà con il restringere il nostro areale di esplorazione e, per assurdo, rendere impossibile la stessa.
Qualcuno ha tirato fuori lo skialp, attività con molti aspetti comuni alla mtb, e che pratico da ormai 14 anni. In quel caso, la diffusione delle varie piattaforme di report/condivisione, sta uccidendo la possibilità di sciare decentemente su molti itinerari "classici", aumentando a dismisura la frequentazione dei "ciucciatori" di tracce e gite, dei pigri che non vogliono leggere bollettini e carte meteo e smazzarsi per trovare da soli dove vi sono buone condizioni, dei consumatori che dicono "eh, ho poco tempo, voglio fare la gita figa al primo colpo"
Ecco, per le MTB lo scenario è leggermente migliore, un sentiero resta bello da percorrere anche se un altro è passato prima di me, a differenza di un pendio innevato. Prima di saturare un itinerario e renderlo affollato, devono davvero arrivare le truppe di lanzichenecchi.
Ma il problema, lentamente, grazie anche alla minor barriera all'accesso agli itinerari più faticosi (eBike), sta montando anche per il trail riding. I problemi li conosciamo tutti. Sentieri naturali che diventano impercorribili, manutenzioni che diventano più frequenti, amministrazioni che elevano divieti, difficoltà di convivenza con gli altri fruitori (pedoni).
E' un problema complesso. Volendo riassumere tutto, potremmo dire che quando un'attività è matura, diventa particolarmente bella e accattivante, attira la massa. E lì iniziano i casini.
ma con un pò di impegno e fantasia si può ancora trovare "spazio" al di fuori delle classicissime mainstream.
Probabilmente allora dipende dalle zone...nelle zone che frequentavo (principalmente Alpi occidentali e Svizzera Centrale) qualcosa son riuscito a tirar fuori...ad onor del vero parlo di qualche anno fa quando i vari forum erano un pò meno utilizzati di oggi...e forse la situazione dell'innevamento un pò meno complicata di questi ultimi anni.Non voglio andare troppo OT, ma non è così.
Abito in AA, nella zona principe dello "easy skialp", e quindi parlo a ragion veduta.
Se ti trattieni dall'andar a pestare pendii poco raccomandabili, trovi gente anche sotto i sassi.
Per tracciare devi alzare l'asticella, esporti ai rischi oggettivi, tirare per i capelli il bollettino valanghe.
Lo dimostrano i contenuti condivisi dalle giovani guide e dagli "influencer", che devono sgomitare per sponsorizzazioni e ritorno mediatico.
Anche in MTB si comincia a respirare quell'aria...
Condivido al 100% anche dalle mie parti fare ora una skialp e trovare poche persone è praticamente impossibile, fino a non molti anni fa (circa 10) era abbastanza normale fare gite senza incontrare nessuno e incontrare 20 persone sugli itinerari classici era già considerato affollamento.Non voglio andare troppo OT, ma non è così.
Abito in AA, nella zona principe dello "easy skialp", e quindi parlo a ragion veduta.
Se ti trattieni dall'andar a pestare pendii poco raccomandabili, trovi gente anche sotto i sassi.
Per tracciare devi alzare l'asticella, esporti ai rischi oggettivi, tirare per i capelli il bollettino valanghe.
Lo dimostrano i contenuti condivisi dalle giovani guide e dagli "influencer", che devono sgomitare per sponsorizzazioni e ritorno mediatico.
Anche in MTB si comincia a respirare quell'aria...
E' IL motivo per cui giro sempre da solo. Faccio quel che voglio... mi organizzo come mi pare.perchè poi:
c'è quello che alle 11 deve essere a casa
c'è quello che viene con l'enduro e in discesa va a cannone ma sale piano
c'è quella con l'xc che sale forte ma in discesa va piano
c'è quello super allenato e quello che invece sale pianissimo e dietro ha uno zaino che sembra che deve star via 1 settimana.
c'è quello che ogni mezz ora si deve fermare a fare foto e video.
Attenzione, che "hai la traccia" non è così scontato, poi, trovare il percorso. Esistono i bivi, le zone poco coperte."Hai la traccia?" è la negazione di tutto questo.
Ecco, la variabile "portage" fa sicuramente molto esploratore e altrettanto lontano dalla massa ... tipo WyssbodenhornStessa cosa con la MTB, ci vuole un pò di "coraggio" e qualche sacrificio fisico (leggi portage) ma anche qui quando ci si azzecca da grande soddisfazione. In questi ultimi anni ad esempio ho scovato delle bellissime discese (per chi predilige sentieri naturali, quindi tecnico e lento) nella Valle del Lys (Gressoney) e altre le ho in canna.
Complimenti per le tue bellissime cartine!L'esplorazione è sempre stata la molla principale, prima della forma fisica, dei kg da perdere, del colesterolo e della pressione alta da contrastare. E' stata lei a darmi la motivazione, e a darmela tutt'ora.
Il problema è che ormai la cosa di partire da casa ed esplorare, senza caricare la bici in auto, sta diventando problematica, perchè ci si avvicina ai 250 km di giro, per non so quanti metri di dislivello. Giri da 12, 14, 16 ore... partire all'alba e tornare alle 23...
Cominciato con la cartografia stampata su cui disegnavo le tracce, è stato con i dispositivi GPS che ho trovato la giusta via, e le cartografie. Segno ogni mio giro, e il successivo, se posso, lo traccio là dove non sono mai passato prima.
Non me ne vogliano gli amanti della vecchia cartina 1:25000, ma se non conosci un posto, non sai triangolare la tua posizione, e per farlo ti servono: riferimenti, conoscenze, possibilità, senza bussola e righello e matita, della cartina geogratica non te ne fai nulla. O quasi. Le ho amate alla follia, le cartine, ma quando sono apparse le varie OSM e declinazioni varie, beh, non c'è più stata storia.
Così, nel 2022, è andata così:
Vedi l'allegato 580377
gravel/bdc
e
Vedi l'allegato 580378
mtb...
E quest'anno spero di scoprire nuove strade!
Questo è un modo di vedere le cose, per quello che mi riguarda la mtb è anche condivisione, scoprire qualcosa e condividerlo con altri è bellissimo ed appagante. Naturalmente trovare le persone giuste non è facile, ci sono voluti anni, ma siamo un gruppo affiatato che continua a divertirsi, non solo in mtb.E' IL motivo per cui giro sempre da solo. Faccio quel che voglio... mi organizzo come mi pare.
Quando chiedo in giro se qualcuno vuol venire a farsi 200 km e passare 14 ore in sella, sento sempre un gran silenzio...Naturalmente trovare le persone giuste non è facile
NON parliamo di condividere la cosa con l'altra metà del cielo, le donne!!!
Uff... stereotipo sessista addirittura. Ma per favore!Ok che l'8 marzo era ieri, ma potevi aspettare almeno 36 ore prima di tirar fuori qualche stereotipo sessista.
Scusa, non prendertela, ma se proponi sempre questo tipo di uscita sarà difficile trovare qualcuno in grado di seguirti.Quando chiedo in giro se qualcuno vuol venire a farsi 200 km e passare 14 ore in sella, sento sempre un gran silenzio...
Vero... però è un po' il bello e il brutto della condivisione: la conoscenza viene distribuita su un largo bacino di utenti, e questo può portare anche a degli effetti secondari non graditi... che so: un macello di gente che di colpo affolla un percorso, creando dei problemi. O il semplice surplus di lavoro dei volontari del soccorso alpino, travolti dal gran numero di "alpinisti" improvvisati che si son resi conto che esiste la montagna, vede le foto sui social e il giorno dopo rischia di andare ad ammazzarsi perchè voleva andare a vedere il tramondo a 2000 metri, con un metro di neve fresca e rischio slavine di 4 su 5.scontento all'idea che chiunque senza un minimo di conoscenza del territorio e totalmente impreparato percorra delle perle che i pionieri con le marzocchi z1 e le gazza da 2.8 hanno scoperto in totale anonimato 20 anni prima a suon di "bastoni nei denti" e formative ravanate olimpioniche.
Dipende tutto da come uno prende il senso di esplorazione. Ognuno di noi ha il suo modo di vedere le cose ed il mondo... Purtroppo per quanto mi riguarda, decidere di stare in compagnia sarebbe un modo diverso di godermi la bici, più piacevole per alcuni versi, ma triste per altri, perchè per la compagnia dovrei rinunciare alla scoperta.ma se proponi sempre questo tipo di uscita sarà difficile trovare qualcuno in grado di seguirti.
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