Opinione La magia dell'esplorazione in MTB

Luke_Brixia

Biker extra
22/11/08
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Brescia
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io come rider sono molto più sul lato esplorativo che non quello sportivo, in un anno raramente ripeto lo stesso girone del sabato (non parlo del giretto infrasettimanale in cui si ha poco tempo).
per esplorare nuove zone mi appoggio spesso alle tracce di qualcuno, pescando volentieri sulla vecchia (@marco spero non sparisca mai!) e sulla nuova sezione di itinerari.
poi, dopo il primo assaggio, passo allo studio delle carte, digitali o cartacee, per inventarmi nuovi giri nelle nuove zone scoperte. alcune volte capita di perdersi o di prendere delle cantonate micidiali (tipo passare più tempo a ravanare con la bici sulle spalle che sotto il culo), ma la cosa mi piace lo stesso!
devo però ammettere che non ho mai pubblicato tracce mie, anche quando ho creato itinerari veramente spettacolari. il perchè? oltre alla poca voglia di sbattersi, per quel minimo di visibilità che ne ricaverei, la ragione principale è che, siccome mi piace girare solo e incontrare meno gente possibile, non voglio renderli troppo noti... li voglio tenere tutti per me. anche nel classico post fotografico dopo il giro, sto ben attento a non descrivere troppo nel dettaglio tutti i posti raggiunti.
lo so, se tutti facessero come me, non ci sarebbero tutte quelle tracce che mi hanno permesso di esplorare zone nuove, o di azzeccare subito il giro quando mi son portato la MTB in vacanza, seppur fossi in luoghi completamente sconosciuti, riuscendo a fare giri seri pur tornando in tempo dalla famiglia in spiaggia!
sono un po' stronzo, lo ammetto. le tracce gpx le ho cmq, magari un giorno mi redimo e le pubblico tutte! :specc:
 
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Mr Mojo

Biker superis
1/5/17
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Figline Valdarno
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Cannondale F800
Andando in bici una o due volte la settimana e facendo molto spesso i soliti giri, ci vuole poco ad annoiarsi e anche se per me l'esplorazione ha varie sfaccettature - lo stesso percorso in un contesto meteorologico diverso, all'inverso o qualche leggera deviazione - non sempre riesco a soddisfare la mia ricerca esplorativa.
Comunque quando "esco" dai soliti confini e mi affido alle varie heatmap per girare in tutta sicurezza (viaggio in solitaria) ed evitare di perdere tempo o portarmi la bici sulle spalle.. alla fin fine se in quel posto non ci sono mai stato, per me è sempre "esplorazione" anche se sto seguendo la traccia sul garmin.
Detto questo, non uso tracce altrui, il più delle volte prendo ispirazione e mi costruisco la traccia in base alle mie capacità, necessità e conoscenze e quindi dietro c'è comunque una certa ricerca e tempo dedicato.

Ah, non pubblico tracce (anche perché non faccio niente di particolarmente "epico", anzi sono appena sopra l'argine) ma creo/aggiorno solo qualche trail su Trailforks.
 

Happykiller

Biker pazzescus
4/3/05
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Lac Leman
broadbandsports.com
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In spalla
L'emozione della scoperta è un piacere non soltanto intimo, ma anche condivisibile, se fatto in compagnia con lo spirito comune del "lasciarsi sorprendere".

Oltre alla curiosità c'è il motore del bisogno, per la serie "la necessità aguzza l'ingegno" (anch'essa stimolo dell'intelligenza).

La riuscita di una esplorazione è anche "benzina" per continuare a esplorare. Ma anche il fallimento può diventare stimolo ad affinare le strategie esplorative.

La condivisione della traccia, a mio modesto parere, non dovrebbe mai fare astrazione da commenti, raccomandazioni e indicazioni il più oggettive possibili sulla difficoltà tecnica/fisica (spesso ci si dimentica che sono misurabili secondo diverse scale).
Ma, soprattutto dal dialogo (vero o digitale) che valorizza e umanizza il dono di chi la pubblica e la riconoscenza di chi la utilizza ... anche perché i facili click dei "mi piace" aumenteranno anche l'ego, ma hanno un sapore impersonale.
Tra seguire una traccia e seguire dei cartelli con le frecce non vedo alcuna differenza.
Bellissimo andare sul sicuro, seguendo delle raccomazioni.
Non dico che la traccia sia il Male. Dico che esplorare non è seguire pedissequamente delle frecce reali o virtuali.
La traccia è il Male quando non viene neanche analizzata prima di seguirla, con giustissime difficoltà "impreviste" a cui gli esploratori di strava non sono abituati a far fronte.

Esplorare è andare a vedere di persona dove non hai trovato tracce e descrizioni, scoprire se un percorso è ciclabile, se un sentiero esiste ancora, seguirne uno che non c'è neanche sulla mappa... l'esplorazione implica l'incognito.

Scoprire l'acqua calda, per quanto piacevole, non dovrebbe portare ad autoproclamarsi esploratori della termodinamica.
 

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