Mi permetto di dissentire su quasi tutte le tue opinioni, ma viva la libertà di opinione e di espressione.
E' vero che il pezzo nel fango aveva poco a che fare col resto della gara, ma alla Tre Valli quel tratto di 3-400 metri c'è sempre stato, così come c'è sempre stata tanta gente a guardare proprio in quel punto, solo che gli anni scorsi non era così infangato. Quest'anno tutte le falde freatiche della zona sono piene di acqua e si è visto anche dal livello di acqua del torrente Tramigna. Bravi gli organizzatori a lasciare anche quest'ultimo nel percorso, perché era da qualche mese che non guadavo così di gusto!
Insomma se non gradivi il fango, non so che dirti, ma io son abituato a ben altro nelle gare di MTB...
Per la questione docce ce n'erano ben 3 o 4 in giro per il paese. Era l'unico modo per far fronte a 2000 concorrenti. Al ristoro finale erano bene indicate dove erano collocate e la loro distanza per raggiungerle. E poi circolare in macchina attorno alla zona vietata si poteva fare benissimo, cosa che in tante altre gare invece può risultate difficilotto.
Noi, come fatto anche l'anno scorso, dopo aver caricato la bici mia e quella del mio amico, ci siamo spostati dall'altra parte del paese e c'era coda zero, oltreché essere abbastanza calda.
Insomma il tuo voto 3 mi pare decisamente troppo severo. Io riconsidererei tutto il resto del percorso, la difficoltà tecnica e la spettacolarità di alcune discese, la praticabilità di tutte le salite, nonché il presidio a tutti gli incroci lungo il percorso, cioè, secondo me, tutti gli aspetti più importanti di una gara di MTB. Se una gara ha un bel percorso, la sufficienza la merita sempre.