io trovo che tutti vogliano "capire" e giudicare cose di cui non sanno un cazzo di niente. Sobillati da informazione-spazzatura di
mera propaganda politica.
Mi auguro per questi soggetti che se dovessero avere un cancro al cervello, non si basino su quanto gli spiega il loro dottissimo ed espertissimo
calzolaio (che si consulta col panettiere) per decidere quale operazione fare, schifando l'opinione del
neurochirurgo che spara numeri a caso e che notoriamente non capisce niente di cervelli, avendoli studiati per 10 anni in corsi universitari e master ma senza la fondamentale e decisiva illuminazione che solo il calzolaio può dare.
Che cazzo, tutti tuttologi e tutti con lauree e master in la qualunque, basta poter andare al bar a parlare per avere la verità... non se ne può più.
Credo che quanto riporti nella prima frase sia una conseguenza della democrazia.
Il desiderio di capire e' lodevole. Il giudicare e' un diritto che si esprime con il voto elettorale.
Chi si rivolge ad un medico puo' ragionevolmente attendersi, dopo una visita della sua persona ed a seguito degli esami clinici eventalmente necessari, un parere medico estraneo a qualunque elemento politico.
Puo' decidere di attenersi alle prescrizioni mediche o meno, basate su una diagnosi riferita alla sua persona, da una
cura specificata per lui, se pur derivata da studi e test inizialmente non necessariamente eseguiti su di lui.
La situazione di cui parliamo e' completamente differente.
Per sommi capi: scienzati selezionati da politici esprimono dei pareri scientifici in cui concorrono fortemente degli elementi probabilistici, che vengono tradotti da politici in divieti applicabili a chiunque in un certo territorio, anche in maniera indipendente dal suo stato di salute, dalle sue abitudini, dai suoi particolari comportamenti e dallo specifico spazio in cui si muove.
A questo si aggiunge che chi si rivolge ad un medico puo' ragionevolmente attendersi un parere medico a tutela della propria salute, estraneo a qualunque elemento politico.
Chi si aspetta da un politico che il suo comportamento sia estraneo a qualunque consideraaione di natura politica ed elettorale, potrebbe essere molto lontano dalla verita'.
Se consideriamo anche che molte persone sono costrette a non lavorare, non percepiscono un reddito e potrebbero ricevere per un lungo periodo una quantita' di denaro inferiore al 10% del loro reddito pre-pandemia, si puo' capire perche' il rischio a cui sono soggetti e che percepiscono sia completamente differente da quello di chi, dal punto di vista del reddito, si trova in un situazione completamente differente.
Comunque, se mangi in maggior parte cibi ricchi di fibre e senza abbandonare i confini della dieta mediterranea, non bevi o bevi pochissimi alcolici, vivi lontano da qualunque fonte di inquinamento, non fumi, compi regolarmente attivita' sportiva, ti sottoponi regolarmente a visite mediche e svolgi un'attivita' professionale che in nessun modo, direttamente o indirettamente, induca altri a fare diversamente da te, sei parte di pochi e ammiro tali aspetti.
tu vivi all'estero quindi sei giustificato, ma è risaputo che da qualche tempo la collocazione nelle zone colorate viene decisa in base all'rt.
non so dove sia scritto, in un dpcm o in un dm del ministro della salute o in qualche documento del comitato scientifico, ad ogni modo è così. inizialmente si decideva in base a 21 parametri (non ricordo se l'rt fosse incluso, cmq non non era predominante), poi si è stabilito che il solo rt è sufficiente a determinare il colore, anche se gli altri parametri sono buoni. e infatti la sardegna è passata in zona rossa in base esclusivamente all'rt: nel monitoraggio del 9 aprile era sopra 1,5 (forse 1,54) mentre tutti gli altri numeri erano buoni. viceversa altre regioni sono passate in arancione avendo un rt intorno a 1 o poco sotto, pur con gli altri parametri assai peggiori rispetto alla sardegna - se ti interessano i numeri li trovi nel primo post della discussione.
(edit: anche il virologo galli, che ho citato in un altro messaggio, qualche sera fa diceva che è sbagliato decidere tutto in base all'rt)
al monitoraggio del 16 aprile l'rt della sardegna era, mi pare, a 1,38 e ora dovrebbe essere sceso ulteriormente.
ecco il link per il calcolo dell'rt:
https://www.scienzainrete.it/articolo/modo-semplice-calcolare-rt/roberto-battiston/2020-11-20
sulla questione dei dpcm non so più cosa dirti. ho espresso la mia opinione e ho cercato di spiegare, davvero non riesco a esprimermi in altro modo, mi spiace.
Innanzitutto grazie per le spiegazioni volte a fugare i miei dubbi circa gli aspetti giuridici.
Non sapevo che adesso in Italia le restrizioni regionali fossero determinate solo in base all'indice Rt.
Ne ho cercato velocemente notizia sui giornali online, ma non l'ho trovata.
Ho cercato sui gironali online i valori degli indici Rt nelle varie regioni, per confrontarli con i colori delle stesse, e non gli ho trovati. Ho trovato numerosi altri dati e grafici.
Mi aspettavo che il dato (unico, a quanto dici) in base al quale si definiscono le restrizioni applicabili (ossia quello che interessa alla maggior parte della popolazione) fosse ampliamente pubblicizzato.
Chissa' perche' non e' cosi'.