L'anno scorso, a novembre, tornando a casa dal lavoro, proprio metre stavo arrivando alla sofferta decisione relativa a quale nuova bici mettere in scuderia - decisione lungamente rimandata a causa delle mie modeste finanze -, ho fatto un frontale.
La colpa era mia, o meglio del battistrada finito e dell'asfalto bagnato e scivoloso. Una dannata curva in contropendenza - maledetta! -, dove ogni po' qualcuno sbatte.
Dopo aver consatato che sia io che la malcapitata signora che avevo centrato non ci eravamo fatti nulla, sopratutto grazie alla velocità limitata, il primo persiero è andato alla bicicletta: addio.
Addio bici... c...o!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pensare che poco prima dell'impatto stavo prorio ragionando su come raccimolare il cash per l'acquisto... sorte beffarda!!!!
Passato il casino e dormitoci sopra, il giorno successivo una piccola e folle idea incominciò a farsi strada nella mia testa: hai chiesto come trovare i soldi? bene, eccoli, mio caro: fai a meno della macchina.
Poi sprazzi di lucidità: lascia perdere la bici, te la devi dimenticare!!! Lavori a 25 km da casa! ma rinunciare mi rodeva troppo...
Attendevo il responso del carrozziere e del meccanico, che arrivo' dopo circa una settimana.
L'auto era una Ypsilon del 2006, valore quattoruote circa 6000 euro. Costo del danno relativo ai soli airbag (entrambi scoppiati quelli avanti) e alle cinture di sicurezza (entrambe bloccate a da sotituire) quattomila euri circa, forse quattro e mezzo. Poi c'era il cofano, il fanale e il radiatore. Ci compravo un buon usato.
Chiunque avrebbe pianto, ma io, nella disgrazia, non piangevo.
Lanciai il mio guanto in faccia alle convenzioni e all'industria dell'automobile: sarei andato in treno e avrei avuto la mia bici!
Spendo 40 euro al mese per l'abbonamento del treno, che sarà forse meno di un terzo di quello che costa mantenere un utilitaria, tra assicurazione, bollo, benzina, tagliandi, gomme, ecc. e le distanze da casa alla stazione le copro con la city bike o, come si dice in dialetto "a piedagna".
Talvota alzarsi mezz'ora prima può essere pesante... ma ora sono finalmente più coerente con le mie brame ecologiste e, per la gioia dei miei sogni di bambino, nel garage mi attende per ogni weekend la mia fiammeggiante Trek Sratch air 9!!!!!!!
In ufficio non mi sogno nemmeno di raccontarlo: sarei inchiodato alla gogna degli stravaganti o degli idioti.
Un brindisi a tutti i pazzi, gli stravaganti e gli idioti a cui il Signore ispira e illumina il cammino!
La colpa era mia, o meglio del battistrada finito e dell'asfalto bagnato e scivoloso. Una dannata curva in contropendenza - maledetta! -, dove ogni po' qualcuno sbatte.
Dopo aver consatato che sia io che la malcapitata signora che avevo centrato non ci eravamo fatti nulla, sopratutto grazie alla velocità limitata, il primo persiero è andato alla bicicletta: addio.
Addio bici... c...o!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pensare che poco prima dell'impatto stavo prorio ragionando su come raccimolare il cash per l'acquisto... sorte beffarda!!!!
Passato il casino e dormitoci sopra, il giorno successivo una piccola e folle idea incominciò a farsi strada nella mia testa: hai chiesto come trovare i soldi? bene, eccoli, mio caro: fai a meno della macchina.
Poi sprazzi di lucidità: lascia perdere la bici, te la devi dimenticare!!! Lavori a 25 km da casa! ma rinunciare mi rodeva troppo...
Attendevo il responso del carrozziere e del meccanico, che arrivo' dopo circa una settimana.
L'auto era una Ypsilon del 2006, valore quattoruote circa 6000 euro. Costo del danno relativo ai soli airbag (entrambi scoppiati quelli avanti) e alle cinture di sicurezza (entrambe bloccate a da sotituire) quattomila euri circa, forse quattro e mezzo. Poi c'era il cofano, il fanale e il radiatore. Ci compravo un buon usato.
Chiunque avrebbe pianto, ma io, nella disgrazia, non piangevo.
Lanciai il mio guanto in faccia alle convenzioni e all'industria dell'automobile: sarei andato in treno e avrei avuto la mia bici!
Spendo 40 euro al mese per l'abbonamento del treno, che sarà forse meno di un terzo di quello che costa mantenere un utilitaria, tra assicurazione, bollo, benzina, tagliandi, gomme, ecc. e le distanze da casa alla stazione le copro con la city bike o, come si dice in dialetto "a piedagna".
Talvota alzarsi mezz'ora prima può essere pesante... ma ora sono finalmente più coerente con le mie brame ecologiste e, per la gioia dei miei sogni di bambino, nel garage mi attende per ogni weekend la mia fiammeggiante Trek Sratch air 9!!!!!!!
In ufficio non mi sogno nemmeno di raccontarlo: sarei inchiodato alla gogna degli stravaganti o degli idioti.
Un brindisi a tutti i pazzi, gli stravaganti e gli idioti a cui il Signore ispira e illumina il cammino!