Io a lavoro, freddo o non freddo, ci vado in bici.

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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zeromeno

Biker paradisiacus
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anche chi nn è sportivo x natura dovrebbe considerare la bici come un gesto anticonvenzionale e di ribellione sociale al ''sistema'' auto imposto dai media e dalle istituzioni sul quale si basa la sopravvivenza economica dello stato:medita:
attualmente non è concepibile una società senza auto x il semplice motivo che l'auto è la fonte principale di finanziamento del sistema sociale
meno auto=piu' tasse
:nunsacci:non ci vedo alternative,e cmque non penso che -in italia nel breve periodo- si porra' questo probema:cucù:
 
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In realtà, se andiamo a esaminare il totale delle piste ciclabili, vediamo che dal 2000 al 2010 i km totali sono triplicati, passando da mille a 3227. Ma gli spostamenti urbani in bici riguardano la stessa percentuale di persone: un misero 3,8%. Eppure, in bici si evita il traffico (tanto più che il 50% dei tragitti urbani è entro i 5 km, quindi perfettamente affrontabili su due ruote), che ci condanna a passare due settimane l'anno imbottigliati in auto; fa bene alla salute, non inquina. Insomma, una lunga lista di buoni motivi, ma che agli italiani non bastano ancora per decidersi a pedalare. In Olanda è il 27% dei cittadini che usa la bici, in Danimarca il 18, e la media europea è del 9,45%, tripla rispetto al nostro dato. E se noi pedaliamo in media per 400 metri al giorno, gli atletici danesi lo fanno per 2,6 km e gli olandesi per 2,3.

Legambiente però elenca anche i casi virtuosi dell'Italia, come Bolzano, che sta investendo molto in mobilità dolce e dove oggi ben il 58,5% degli spostamenti urbani si fa in bici; oppure Padova, la città che vanta più km di piste ciclabili in proporzione alla sua estensione; o ancora Milano, dove silentemente in dieci anni il numero dei ciclisti metropolitani è aumentato del 150%. Ma per deciso cambiamento, dice Legambiente, vanno prese decisioni sistematiche e incisive, per esempio aumentando le corsie preferenziali e metterle in sicurezza, come le zone pedonali e le ztl (che invece si sono ristrette nell'ultimo anno), favorire il bike sharing (sempre più amato da romani e milanesi) e pensare anche a forme di pedaggio per le auto nelle zone con traffico più congestionato. Politiche che per certi versi saranno impopolari, nell'Italia privatistica della filosofia Nimby (not in my backyard) e che magari faranno anche perdere dei voti. Ma che nel tempo contribuiranno a migliorare la qualità della vita e la salute, anche a quella delle casse dei comuni come Roma, che ogni anno, per la manutenzione delle strade usurate dalle auto, spende una cifra pari a 116 milioni di euro. (Ch. B.)

Siamo ancora un po' indietro rispetto all'Europa, pero' qualcosina si muove.

Stefano:i-want-t:
 

una vita da mediano

Biker assatanatus
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wolfmountain
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specy stumpy, c'dale flash, gravel e corsa
il discorso si allarga, la mobilità ecosostenibile in termini economico-capitalistici non conviene a nessuno (se non a qualche politico in campagna elettorale)
se no non ci bombarderebbero di pubblicità di auto sempre più potenti,
se no ci sarebbero già auto elettriche
se no ognuno berrebbe l'acqua dalla sorgente più vicina a casa
se no il 90% dei beni viaggerebbe su rotaia e non su gomma
ecc...
 
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bajulera

Biker superis
17/12/10
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Scott Spark 27.5
In realtà, se andiamo a esaminare il totale delle piste ciclabili, vediamo che dal 2000 al 2010 i km totali sono triplicati, passando da mille a 3227. Ma gli spostamenti urbani in bici riguardano la stessa percentuale di persone: un misero 3,8%. Eppure, in bici si evita il traffico (tanto più che il 50% dei tragitti urbani è entro i 5 km, quindi perfettamente affrontabili su due ruote), che ci condanna a passare due settimane l'anno imbottigliati in auto; fa bene alla salute, non inquina. Insomma, una lunga lista di buoni motivi, ma che agli italiani non bastano ancora per decidersi a pedalare. In Olanda è il 27% dei cittadini che usa la bici, in Danimarca il 18, e la media europea è del 9,45%, tripla rispetto al nostro dato. E se noi pedaliamo in media per 400 metri al giorno, gli atletici danesi lo fanno per 2,6 km e gli olandesi per 2,3.

Legambiente però elenca anche i casi virtuosi dell'Italia, come Bolzano, che sta investendo molto in mobilità dolce e dove oggi ben il 58,5% degli spostamenti urbani si fa in bici; oppure Padova, la città che vanta più km di piste ciclabili in proporzione alla sua estensione; o ancora Milano, dove silentemente in dieci anni il numero dei ciclisti metropolitani è aumentato del 150%. Ma per deciso cambiamento, dice Legambiente, vanno prese decisioni sistematiche e incisive, per esempio aumentando le corsie preferenziali e metterle in sicurezza, come le zone pedonali e le ztl (che invece si sono ristrette nell'ultimo anno), favorire il bike sharing (sempre più amato da romani e milanesi) e pensare anche a forme di pedaggio per le auto nelle zone con traffico più congestionato. Politiche che per certi versi saranno impopolari, nell'Italia privatistica della filosofia Nimby (not in my backyard) e che magari faranno anche perdere dei voti. Ma che nel tempo contribuiranno a migliorare la qualità della vita e la salute, anche a quella delle casse dei comuni come Roma, che ogni anno, per la manutenzione delle strade usurate dalle auto, spende una cifra pari a 116 milioni di euro. (Ch. B.)

Siamo ancora un po' indietro rispetto all'Europa, pero' qualcosina si muove.

Stefano:i-want-t:
Concordo in pieno
pero' siamo anche la nazione dove alla domenica mattina vai a prendere il giornale in auto anche se l'edicola e' a 200m,siamo la nazione dove se non parcheggi l'auto praticamente dentro al centro commerciale (anche se 20m piu' lontano c'e' tutto il posto che vuoi)non ti dai pace,siamo la nazione che anche in periodo di crisi immatricola un sacco di SUV(a cosa serviranno poi????) ecc..ecc.
Quindi ok per le piste ciclabili ma se non ci mettiamo in testa che l'auto e' piu' danno che utile non ne veniamo fuori.
 

Pietosa Insania

Biker cesareus
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c'è stato un periodo alle superiori che andavo in bici a scuola una media di 2 volte a settimana (30 + 30), ma ora col lavoro che faccio i 40000 all'anno in macchina non me li leva nessuno :(
 

Spirit In The Sky

Biker assatanatus
31/12/08
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Aotearoa
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In realtà, se andiamo a esaminare il totale delle piste ciclabili, vediamo che dal 2000 al 2010 i km totali sono triplicati, passando da mille a 3227. Ma gli spostamenti urbani in bici riguardano la stessa percentuale di persone: un misero 3,8%. Eppure, in bici si evita il traffico (tanto più che il 50% dei tragitti urbani è entro i 5 km, quindi perfettamente affrontabili su due ruote), che ci condanna a passare due settimane l'anno imbottigliati in auto; fa bene alla salute, non inquina. Insomma, una lunga lista di buoni motivi, ma che agli italiani non bastano ancora per decidersi a pedalare. In Olanda è il 27% dei cittadini che usa la bici, in Danimarca il 18, e la media europea è del 9,45%, tripla rispetto al nostro dato. E se noi pedaliamo in media per 400 metri al giorno, gli atletici danesi lo fanno per 2,6 km e gli olandesi per 2,3.

Legambiente però elenca anche i casi virtuosi dell'Italia, come Bolzano, che sta investendo molto in mobilità dolce e dove oggi ben il 58,5% degli spostamenti urbani si fa in bici; oppure Padova, la città che vanta più km di piste ciclabili in proporzione alla sua estensione; o ancora Milano, dove silentemente in dieci anni il numero dei ciclisti metropolitani è aumentato del 150%. Ma per deciso cambiamento, dice Legambiente, vanno prese decisioni sistematiche e incisive, per esempio aumentando le corsie preferenziali e metterle in sicurezza, come le zone pedonali e le ztl (che invece si sono ristrette nell'ultimo anno), favorire il bike sharing (sempre più amato da romani e milanesi) e pensare anche a forme di pedaggio per le auto nelle zone con traffico più congestionato. Politiche che per certi versi saranno impopolari, nell'Italia privatistica della filosofia Nimby (not in my backyard) e che magari faranno anche perdere dei voti. Ma che nel tempo contribuiranno a migliorare la qualità della vita e la salute, anche a quella delle casse dei comuni come Roma, che ogni anno, per la manutenzione delle strade usurate dalle auto, spende una cifra pari a 116 milioni di euro. (Ch. B.)

Siamo ancora un po' indietro rispetto all'Europa, pero' qualcosina si muove.

Stefano:i-want-t:
Sono stato a Friburgo! Una concezione che pare "aliena": case ecologiche, pannelli solari ovunque, mezzi pubblici efficientissimi, quartieri vietati alle auto, ma sopratutto una moltitudine di gente che si sposta in bici! Fantastico!:i-want-t::i-want-t::i-want-t:
 

WILDERNESS MAN

Biker assatanatus
16/12/05
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Bruntino BG
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vero tutto quello che avete detto.... comunque.... ha smesso di piovere, le temperature si sono alzate, la belva freme in cantina..... di conseguenza domani io vado in bike costi quello che costi.....:celopiùg:
 

Nikthenightfly

Nikbike
18/10/04
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vero tutto quello che avete detto.... comunque.... ha smesso di piovere, le temperature si sono alzate, la belva freme in cantina..... di conseguenza domani io vado in bike costi quello che costi.....:celopiùg:

Oggi...ho driblato l'acqua e via, si vede che la fortuna aiuta gli audaci!!!
Ora spunta anche il sole...andiamo che gennaio ce lo facciamo in sella, e almeno si arriva meno stressati al lavoro e a casa!! :-) :-)

Nik
 

nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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Padova
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anche chi nn è sportivo x natura dovrebbe considerare la bici come un gesto anticonvenzionale e di ribellione sociale al ''sistema'' auto imposto dai media e dalle istituzioni sul quale si basa la sopravvivenza economica dello stato:medita:

Sempre che ci sia qualcuno che desideri ribellarsi a qualcosa. Secondo me la maggior parte delle persone non solo non rinuncerebbe allo stile di trasporto odierno, ma lo vorrebbe ancor più ampliato...
 

bondav

Biker tremendus
In Italia non fanno le ciclabili come si deve perchè hanno paura che diventando più facile e sicuro spostarsi in bicicletta la gente comprerebbe meno macchine:arrabbiat:

Vorrei dire la mia in riguardo alle ciclabili della mia zona e non (per quello che ho potuto verificare di persona).
Il primo aggettivo che i viene in mente è "pericolose" in quanto piene di attraversamenti e di accessi con relativi paletti, cartelli segnaletici ecc.
Il secondo aggettivo è "scomode" e sempre per i motivi di prima e soprattutto perchè ad ogni innesto la ciclabile fa una sorta di "S" (quando va bene!!! e non è una "Z") e ad ogni S una cunetta (di quelle tonde in cui la ruota aderisce perfettamente quando la attraversi) che sono per di più pericolose. Dulcis in fundo, dove gli spazi e la conformazione permetterebbero una ciclabile "larga" e diritta cosa si fa: delle belle aiuole (che nessuno cura) larghe e che restrigono di colpo la ciclabile per poi riallargarla e poi restringerla e poi allargarla e sempre così. Vietato distrarsi. Bisogna tener presente che le ciclabili dovrebbero essere ad uso di coloro che non hanno, non vogliono e non possono disporre dell'auto e quindi anche persone che viaggiano in bici con borse della spesa, anche anziani e bambini, tutti casi in cui qualsiasi ostacolo non naturale può essere "antincentivante" all'uso della ciclabile. Il risultato: ci sono le ciclabili e le bici corrono nella sede stradale. Ora, premesso che questo a mio modo di vedere è un comportamento sbagliato, è comunque il risultato di una progettazione che non tiene in nessun modo conto dell'uso che se ne deve fare. Le piste ciclabili dovrebbero rispecchiare la semplicità che stà alla base stessa della bicicletta e non dovrebbero essere condite di infrastrutture superflue e oltretutto pericolose (e costose). Un esempio per tutti: se una strada da un lato è piena di innesti e passi carrai e dall'altro invece è sgombra di tutto ciò perchè fare la pista proprio dal lato più complicato?. Come ha detto qualcuno molte amministrazioni si riempiono la bocca con la parola "pista ciclabile" e anche le realizzano ma sostanzialmente poi non vengono usate perchè sono solo dei piccoli tratti in quanto così concepite (piene di paletti, dissuasori, cordonate singole doppie, cunette, aiuole ecc) costano (al metro) un occhio della testa, perchè sono pericolose e perche sono scomode. E le strade diventano ancora più strette e a rischio.
Non capisco perchè la semplicità debba per forza essere messa al bando e perchè non si possa investire in uno studio delle piste ciclabili realizzate in paesi dove sono n anni che esistono e sono usate da tante persone.
Ultimo ma comunque importante ci metto la maleducazione di alcuni che usano la pista ciclabile come "posto auto" permanente (d'altronde gliela fanno fuori dal cancello di casa perchè non usarla !!!).
Appena posso faccio un video di un "bel" tratto di ciclabile che ho vicino a casa: tanto per rendere l'idea più chiara.

Scusate lo sfogo

Buone e serene pedalate a tutti !!!!!!

davide
 

bondav

Biker tremendus
Concordo in pieno
pero' siamo anche la nazione dove alla domenica mattina vai a prendere il giornale in auto anche se l'edicola e' a 200m,siamo la nazione dove se non parcheggi l'auto praticamente dentro al centro commerciale (anche se 20m piu' lontano c'e' tutto il posto che vuoi)non ti dai pace,siamo la nazione che anche in periodo di crisi immatricola un sacco di SUV(a cosa serviranno poi????) ecc..ecc.
Quindi ok per le piste ciclabili ma se non ci mettiamo in testa che l'auto e' piu' danno che utile non ne veniamo fuori.


E' vero,
siamo anche la nazione in cui ci ricordiamo che i fiumi e relativi parchi e percorsi nel verde esistono solo nel giorno di Pasquetta e qualche altro.
E in questo giorno vogliamo fare la gita al fiume (o lago che sia) e parcheggiare l'auto direttamente nell'isoletta al centro del fiume stesso: quella che è cosi carina e poco frequentata. Risultato: coda chilometrica e parcheggio finale sull'isola (uno sopra l'altro) ma alla fine possiamo dire di esserci stati.
 

glaucos

Biker paradisiacus
16/3/09
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A casa mia
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A pedali
Vorrei dire la mia in riguardo alle ciclabili della mia zona e non (per quello che ho potuto verificare di persona).
Il primo aggettivo che i viene in mente è "pericolose" in quanto piene di attraversamenti e di accessi con relativi paletti, cartelli segnaletici ecc.[...]


Guarda qua:
Radeln_oder_doch_nicht.JPG
 

bajulera

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Le amministrazioni comunali hanno dalla comunita' europea dei contributi per realizzare le piste ciclabili ma chiaramente non li spendono tutti li'e con parte di essi realizzano delle strutture di contorno che con le stesse ciclabili non c'entrano niente!
Aggiungiamoci il fatto che a realizzarle sono tecnici che molto probabilmente non sono mai andati in bici (hanno le auto blu,gialle.rosse...)e mai ci andranno e nemmeno mai utilizzeranno le ciclabili da loro progettate ed ecco che il gioco e' fatto.
Ad ogni buon conto noi si continua a pedalare in fuoristrada che e' meglio.
Piu' conosco le persone piu' amo gli animali.
 

bondav

Biker tremendus
Le amministrazioni comunali hanno dalla comunita' europea dei contributi per realizzare le piste ciclabili ma chiaramente non li spendono tutti li'e con parte di essi realizzano delle strutture di contorno che con le stesse ciclabili non c'entrano niente!
Aggiungiamoci il fatto che a realizzarle sono tecnici che molto probabilmente non sono mai andati in bici (hanno le auto blu,gialle.rosse...)e mai ci andranno e nemmeno mai utilizzeranno le ciclabili da loro progettate ed ecco che il gioco e' fatto.
Ad ogni buon conto noi si continua a pedalare in fuoristrada che e' meglio.
Piu' conosco le persone piu' amo gli animali.


Quoto tutto quanto e aggiungo che io sono un tecnico che in bici ci và e molto. E' proprio per questo che sostengo quanto detto nei miei post precedenti ossia che le piste ciclabili così progettate sono assurde. Ma ti assicuro che alle amministrazioni le ciclabili concepite in maniera troppo semplice o lineare non vanno bene in quanto poco "visibili" e poco "pubblicizzabili". Semplice: il progetto è da rifare. Poi è anche vero che molti progettisti non conoscono minimamente la bicicletta e solitamente sono quelli che vengono chiamati a progettare le ciclabili.
 
vero tutto quello che avete detto.... comunque.... ha smesso di piovere, le temperature si sono alzate, la belva freme in cantina..... di conseguenza domani io vado in bike costi quello che costi.....:celopiùg:

Oggi...ho driblato l'acqua e via, si vede che la fortuna aiuta gli audaci!!!
Ora spunta anche il sole...andiamo che gennaio ce lo facciamo in sella, e almeno si arriva meno stressati al lavoro e a casa!! :-) :-)

Nik

Ieri mattina parto con il cielo chiaramente minaccioso ma me ne frego, riesco ad arrivare a lavoro asciutto, la sera però la lavata che ho preso è stata notevole, anche se però ho regolato meglio la posizione dei parafanghi e così mi lavo solo di acqua piovana e non di quella zozza alzata dalle ruote, cosa non da poco.
Oggi stessa cosa, sono partito con cielo che minacciava pioggia e stasera malgrado un pò di gocce sono arrivvato asciutto, bilancio alla fine positivo:cucù:
 

WILDERNESS MAN

Biker assatanatus
16/12/05
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Bruntino BG
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aaaaaahhhhhhh e ci voleva.......:i-want-t::cucù:
prima uscita in bike del 2011 spettacolo…. partenza ore 07:25, temperatura intorno ai 5° (non male),
un solettino timido e i campi brinati fanno da cornice ad una giornata che si preannuncia favolosa dopo una settimana che ha visto alternarsi nell’ordine, neve,pioggia e nebbia……..
Devo ammettere che la partenza mi ha un pelo demotivato, anche se bello intabarrato le mani e i piedi si raffreddano velocemente, dopo cinque minuti però il fisico “bestiale” :celopiùg: di cui dispongo inizia a termoregolarsi e la pedalata diviene più fluida e piacevole.
Dopo 10 minuti la sensazione di piacere che provo nel pedalare e nel superare le auto incolonnate al semaforo che ieri mi ha tenuto fermo un quarto d’ora, aumenta esponenzialmente…….
Velocemente mi tiro fuori dal traffico ed entro nel centro del paese, faccio logicamente il percorso meno battuto per arrivare in ufficio, è piacevole passare nei centri storici e vedere le persone, soprattutto anziani, che vanno in chiesa o a fere la spesa nelle ultime botteghe che sono rimaste, sembra di rallentare, di tornare indietro almeno di 40 anni.
L’andatura è buona, viaggio intorno ai 30, il percorso è tutto pianeggiante, incrocio i ragazzini che vanno a scuola in bici, senza guanti senza sciarpa e senza berretta, la mente corre velocemente ai ricordi di quando anch’io alla loro età non sentivo freddo, fatica e soprattutto mi bastavano 8 ore di sonno per recuperare, adesso, alla soglia dei quaranta :il-saggi: qualcosina è cambiato ma non mi lamento, mi ha appena superato il furgone dell’assistenza malati a domicilio e rifletto sul fatto che anche se qualche acciacco è inevitabile alla mia età, sono fortunato ad essere qui a pedalare.
Dopo poco, altro incontro che mi fa apprezzare ancora di più la giornata, rivedo la suora che mi ha riconciliato con le persone in abito talare e mi ha fatto capire quanto ero ignorante.
Il fatto risale a qualche anno fa, una mattina di maggio stavo pedalando per andare in ufficio, incrocio una suora sul sagrato della chiesa, mi accingo a fare il solito scongiuro ed invece questa mi saluta con un viso talmente sereno e gioioso, che mi ha rasserenato l’anima……da quel giorno non faccio più gli scongiuri quando vedo una suora, nemmeno se è bianca………
Anche questa mattina mi dispensa un saluto ricco di entusiasmo,ricambio e continuo a pedalare bello felice.
Eccomi alla salitella di giornata, saranno si e no 800 mt all’8%, una cavolata….. ma sono quasi due mesi che non pedalo, praticamente la faccio banfando come un cavallo e mi riprometto che devo rimettermi in forma il prima possibile.
Arrivo in ditta alle 08:07, mi sparo una bella doccia calda e alle 08:25 sono bello piazzato dietro alla mia scrivania.
Se avessi preso l’auto, adesso sarei incazzato come una iena, mi sarei perso il saluto “rallegra anima” della mia amica suora, e soprattutto il mio cervello ed il mio fisico si sarebbero spenti in macchina, aspettando il defluire dell’ennesima colonna di auto, così invece, sono qui bello contento, bello reattivo e felice di aver vissuto questa esperienza ricca di riflessioni e spunti d’interesse.
E poi non dimentichiamoci che questa sera c’è logicamente il bis, esco alle 17:30 e quasi quasi allungo un pochetto il percorso e mi sparo un giretto in città alta, è favolosa alla sera con le luci delle mura venete che la illuminano……..
Ciao ragass o-o
 

bajulera

Biker superis
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aaaaaahhhhhhh e ci voleva.......:i-want-t::cucù:
prima uscita in bike del 2011 spettacolo…. partenza ore 07:25, temperatura intorno ai 5° (non male),
un solettino timido e i campi brinati fanno da cornice ad una giornata che si preannuncia favolosa dopo una settimana che ha visto alternarsi nell’ordine, neve,pioggia e nebbia……..
Devo ammettere che la partenza mi ha un pelo demotivato, anche se bello intabarrato le mani e i piedi si raffreddano velocemente, dopo cinque minuti però il fisico “bestiale” :celopiùg: di cui dispongo inizia a termoregolarsi e la pedalata diviene più fluida e piacevole.
Dopo 10 minuti la sensazione di piacere che provo nel pedalare e nel superare le auto incolonnate al semaforo che ieri mi ha tenuto fermo un quarto d’ora, aumenta esponenzialmente…….
Velocemente mi tiro fuori dal traffico ed entro nel centro del paese, faccio logicamente il percorso meno battuto per arrivare in ufficio, è piacevole passare nei centri storici e vedere le persone, soprattutto anziani, che vanno in chiesa o a fere la spesa nelle ultime botteghe che sono rimaste, sembra di rallentare, di tornare indietro almeno di 40 anni.
L’andatura è buona, viaggio intorno ai 30, il percorso è tutto pianeggiante, incrocio i ragazzini che vanno a scuola in bici, senza guanti senza sciarpa e senza berretta, la mente corre velocemente ai ricordi di quando anch’io alla loro età non sentivo freddo, fatica e soprattutto mi bastavano 8 ore di sonno per recuperare, adesso, alla soglia dei quaranta :il-saggi: qualcosina è cambiato ma non mi lamento, mi ha appena superato il furgone dell’assistenza malati a domicilio e rifletto sul fatto che anche se qualche acciacco è inevitabile alla mia età, sono fortunato ad essere qui a pedalare.
Dopo poco, altro incontro che mi fa apprezzare ancora di più la giornata, rivedo la suora che mi ha riconciliato con le persone in abito talare e mi ha fatto capire quanto ero ignorante.
Il fatto risale a qualche anno fa, una mattina di maggio stavo pedalando per andare in ufficio, incrocio una suora sul sagrato della chiesa, mi accingo a fare il solito scongiuro ed invece questa mi saluta con un viso talmente sereno e gioioso, che mi ha rasserenato l’anima……da quel giorno non faccio più gli scongiuri quando vedo una suora, nemmeno se è bianca………
Anche questa mattina mi dispensa un saluto ricco di entusiasmo,ricambio e continuo a pedalare bello felice.
Eccomi alla salitella di giornata, saranno si e no 800 mt all’8%, una cavolata….. ma sono quasi due mesi che non pedalo, praticamente la faccio banfando come un cavallo e mi riprometto che devo rimettermi in forma il prima possibile.
Arrivo in ditta alle 08:07, mi sparo una bella doccia calda e alle 08:25 sono bello piazzato dietro alla mia scrivania.
Se avessi preso l’auto, adesso sarei incazzato come una iena, mi sarei perso il saluto “rallegra anima” della mia amica suora, e soprattutto il mio cervello ed il mio fisico si sarebbero spenti in macchina, aspettando il defluire dell’ennesima colonna di auto, così invece, sono qui bello contento, bello reattivo e felice di aver vissuto questa esperienza ricca di riflessioni e spunti d’interesse.
E poi non dimentichiamoci che questa sera c’è logicamente il bis, esco alle 17:30 e quasi quasi allungo un pochetto il percorso e mi sparo un giretto in città alta, è favolosa alla sera con le luci delle mura venete che la illuminano……..
Ciao ragass o-o
Come ti invido,quasi quasi questa sera esco prima e vado pure io.
 

Massimo Loda

Biker serius
18/11/08
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Brescia
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Questa mattina partenza ore 05:40 destinazione borgosatollo (BS), circa 16km da casa mia! temperatura +1 +2°c , ma molto umido... poi un nebbione da paura. Con pochissime macchine in giro. Sembrava in certi punti di essere a fare un passo in alta quota di notte! col fascio del faro che si perdeva nella nebbia! Che bello!!!! poi seduto in ufficio... uff
 
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Spirit In The Sky

Biker assatanatus
31/12/08
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Questa mattina partenza ore 05:40 destinazione borgosatollo (BS), circa 16km da casa mia! temperatura +1 +2°c , ma molto umido... poi un nebbione da paura. Con pochissime macchine in giro. Sembrava in certi punti di essere a fare un passo in alta quota di notte! col fascio del faro che si perdeva nella nebbia! Che bello!!!! poi seduto in ufficio... uff

Già stamattina nebbia pazzesca anche in Brianza!
Era meglio pedalare a -10° con bassa umidità.:i-want-t:
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Methanol
A Roma freddino (+1° all'edicola lungo il colonnato di Piazza S.Pietro) e parecchio umido, ma niente nebbia. Nei prossimi giorni si prevede + nebbia.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo