rovermtb, a cui va il massimo della mia stima, per i suoi interventi sensati e pacati, non solo in questa circostanza, ha per l'ennesima volata innescato una discussione con risvolti estremamente interessanti.
Secondo me due sono le questioni, che andrebbero attentamente distinte.
La prima è il "tecnicismo"prima la questione legislativa, su cui mi soffermo brevemente dato che mi mancano le competenze necessarie, ma così, a naso, mi sembra assolutamente ingiusto sanzionare in maniera diversa due persone che commettono la medesima infrazione.
Voglio dire, il ciclista che passa con il rosso e non ha la patente si becca, a mio giudizio giustamente, una multa, ma perchè mai andrebbe appesantita la sanzione a chi è in possesso anche della patente?Sul fatto che il "gesto" in se sia più o meno pericoloso se si è alla guida di una bicicletta o di un suv, ha un'importanza secondo me relativa: se il semaforo è rosso ci si ferma, punto. Così come non si va contromano o sui marciapiedi. Poi che a tutti noi sia capitato di farlo va bene, basta che siamo consapevoli che NON SI DEVE FARE.
E questo mi porta alla seconda parte del discorso: il senso civico.
Tutti noi ci muoviamo, agiamo in un sistema sociale, per cui esistono regole che comunque vanno rispettate. Possiamo essere convinti che alcune di queste regole siano ingiuste, e contrastarle, ma finchè esistono vanne rispettate.
Non esiste dire, ma io faccio meno male di altri, io sono più bravo perchè vado in bicicletta, in quanto da qualunque punto di vista la si voglia guardare, la società deve essere governata da regole, il limite della tua libertà coincide con la sfera della libertà dell'altro.