Eh... sai com'è, il tempo libero serve per andare in bici, mica per stare attaccato al pc, specie se quest'anno le condizioni meteo sono favorevoli.
Comunque un po' di attesa ci stava, ormai sono prossimo alla meta del viaggio.
16/ La costa occidentale
Il mattino seguente inizia con un cielo grigio, la temperatura non è invitante ma per fortuna non dovrebbe piovere.
Esauriti i preparativi, stivato ben bene tutto il bagaglio, faccio un giretto per il centro, ovvero per il porto.
Questa curiosa statua prelude ad una...
... foratura!
Cominciamo bene...
Tolta l'ennesima scheggia di quarzo, riparata la camera d'aria, finalmente parto per seguire la costa.
Qui il paesaggio è tranquillo, il vento favorevole e la strada liscia consentono una buona marcia, regolare e rapida.
La spiaggia si apre dietro a una lunga duna, di tanto in tanto affiorano i resti delle fortificazioni costruite dai tedeschi durante l'occupazione nella Seconda Guerra Mondiale.
La strada passa poco all'interno, a ridosso delle dune sorgono alcune casette di villeggiatura.
L'interno è una vasta prateria usata a pascolo.
Come fermo la bici me la ritrovo ricoperta di coccinelle, ce ne sono ovunque, un numero incredibile, devo stare attento persino se mangio qualcosa perchè si posano dappertutto.
La spiaggia è ampia, libera e praticamente deserta.
Dalla duna si può vedere qualcosa in più, è l'unico punto elevato.
Nel primo pomeriggio finalmente il cielo si apre, fa capolino il sole.
La strada è un po' ondulata, si sposta verso l'interno.
Uhmm... Transvej... strada di Trans, io per fortuna vado dall'altra parte.
Gli immancabili aerogeneratori spuntano qua e là nel paesaggio bucolico.
Questo è il paesello di Bovbjerg, al centro c'è la chiesetta con il piccolo cimitero.
Quei è bello pedalare su stradine deserte, ondulate ma non troppo, in mezzo alla campagna.
Girandosi la vista spazia sul Mare del Nord.
Ora la pista prosegue per molti chilometri su una stretta traccia sterrata attraverso una zona umida protetta.
Tipico paesaggio scandinavo: pascolo, industrie e aeromotori.
Sto percorrendo un tratto della Lymfjordroute, ora sono a Thyboroen e devo prendere il traghetto per attraversare il Lymfjord.
La traversata dura una ventina di minuti.
Le auto se ne vanno veloci, io percorro i 10 km di perfetto rettilineo che separano l'imbarcadero dalla prima cittadina nella completa solitudine, spinto da un gagliardo vento favorevole.
Ormai manca poco alla sera, decido di compiere un nuovo azzardo, devo raggiungere Thisted, qui si va su e giù per colline sempre in mezzo ad una campagna con sporadiche abitazioni.
Un passaggio a livello incustodito!
Attenti al treno, dice il cartello.
Non arriva nessun treno...
La strada curiosamente sale attraversando più volte la ferrovia, sempre con passaggi a livello senza barriere, giusto su alcuni c'è un semaforo.
Arrivo a Thisted sul tardi, trovo comunque una buona sistemazione senza problemi.
Oggi è andata bene, il tempo ha retto anche se la temperatura non è stata delle più invitanti, ma forse è meglio così perchè si può pedalare senza sudare eccessivamente.
Alla fine ho percorso 145 km in 10 ore, il dislivello risulta limitato in poco più di 450 m.
Domani affronterò l'ultima tappa, ormai mancano circa 150 km (stimati) alla sommità della Danimarca.
16/ continua