[img] Da Ponte nelle Alpi al Grenen (DK) in bicicletta

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
3.410
1.971
0
Su per i monti
www.arsie.net
Ecco il racconto del mio viaggio dell'estate 2009 tra Italia, Austria, Germania, Danimarca in bicicletta con qualche passaggio in treno.
Nel 2008 ero giunto fino a Lubecca, sul Baltico, questa volta l'obiettivo è più ambizioso: da Berlino salire in bicicletta verso la Danimarca e terminare il viaggio a Malmoe, in Svezia.
Non decido di pianificare il viaggio, come al solito, lascio che si sviluppi come meglio verrà.
Le ragioni di una tale scelta sono molte, quella fondamentale è che si tratta di una vacanza e come tale non deve avere niente di imposto, andrò avanti giorno per giorno o, al massimo, fisserò eventuali mete all'ultimo momento utile.
Sull'onda dell'interesse suscitato dal giro dello scorso anno un ardimentoso ha voluto tentar la sorte e unirsi all'impresa, è un ragazzo di Padova che vuole raggiungere Berlino con la bicicletta.
E' stato un po' difficile individuare la data di partenza, per la verità avremmo voluto partire un po' prima, ma di mezzo si è posto qualche mio cruccio alimentato da voci di corridoio (scolastico) rivelatosi poi infondato.
Dopo accurati preparativi e una quantità di consigli forniti al socio di avventua, alla prima esperienza di questo tipo e ben poco allenato ciclisticamente, si parte.
Quest'anno ho sostituito il borsone posteriore a sella, ben poco pratico, con due nuove borse della Ortlieb impermeabili, trovate per puro caso da un negozio di Belluno.
Avrei voluto acquistarne un secondo paio per l'anteriore ma non aveva altro, vedremo come vanno.
All'anteriore monto delle borse piuttosto flosce e non impermeabili, serviranno per contenere tutte quelle cose che non hanno grossi problemi con l'acqua.
Il difetto maggiore delle borse è che tendono a sformarsi con i sobbalzi, già le ho riforzate e alleggerite sostituendo gli inserti in plasticone con due pannelli in vetroresina, ma più di tanto non si può.
La bici è "nuova", nel senso che ho messo insieme un nuovo mezzo con tutte le parti avanzate dalla demolizione della vecchia GT Zaskar, pensionata per cedimento del telaio dopo quasi 8 anni di onorato servizio.
Il telaio è nuovo, in alluminio, marcato Wilier 18 carati, acquistato per lo scopo.
La bici ovviamente arriva all'appuntamento già rodata con un trattamento un po' rude, in modo da assestare tutto e mettere in luce eventuali magagne.
Prima della partenza ripasso meticolosamente tutte le viti, metto i controdadi ove possibile per i portapacchi, verifico ancora una volta raggi, mozzi e sterzo; l'esperienza passata dice che è bene rivedere almeno tre volte tutto, e ancora qualcosa potrebbe sfuggire... speriamo bene.
Vestiario estivo, intermedio, invernale, "borghese" per girare in città e nei musei... c'è tutto; Attrezzi, chiavi, camere d'aria, copertoncino pieghevole di scorta, olio, catena e lucchetto... ok anche questo!
Macchina fotografica digitale, schede, batterie, caricabatterie, videocamera, reflex meccanica più obiettivi e diapositive... ma dov'è il 50 mm? Aiuto, non lo trovo! salta fuori all'ultimo momento.
L'attrezzatura è pesante e ingombrante, sono 5 kg ma non posso rinunciare a scattare le foto.
Due fotocamere danno la garanzia che se una dovesse dare forfait almeno con l'altra potrò comunque portare a casa delle foto, una volta m'è capitato.
Sistemo il tutto nelle borse, diviso e impacchettato in sacchetti di plastica per doppia protezione contro l'acqua, collaudo il tutto con un giretto in paese, pare tutto a posto.
La bicicletta è carica a puntino, la bilancia segna i seguenti valori:
tara kg. 13
carico kg. 25
sovraccarico... del pilota... tanto!
Questi pesi (tranne il mio) sono destinati ad aumentare di un paio di kg per via delle scorte di acqua e di cibo necessarie per affrontare le varie tappe.

Resta il rammarico che sarei potuto partire prima... va ben, ne parleremo il prossimo anno.

NOTA: Le immagini sono tante, ho fatto una selezione spietata ma per raccontare il viaggio e le mie impressioni ho ritenuto opportuno privilegiare le foto alle parole.
Perdonatemi se qualche foto è bruttina, ma non sempre potevo spostare il soggetto per averlo dalla parte giusta o illuminarlo in maniera adeguata o ancora essere lì all'ora migliore della giornata; per qualcuna forse ho pasticciato in post-produzione e qualcuna, mi sono accorto, è forse un po' storta.

La mattina del 24 luglio eccomi a Belluno di buon mattino per scendere a Padova con il R delle 5.28.

2009_0724_0817_germania_danimarca_001r.jpg


Il treno è vuoto, si parte con l'auspicio che la marcia sia regolare, le coincidenze non aspettano.
Cambio a Padova, in orario.
Qui mi aspetta Federico.

2009_0724_0817_germania_danimarca_002r.jpg


Verona, tutto procede bene, salvo la lunga attesa per la "coincidenza".
Per fortuna decidiamo, dopo un giretto in centro per uno spuntino, di andare per tempo al binario; il treno è già pieno in partenza di ciclisti.

2009_0724_0817_germania_danimarca_003r.jpg


A Trento c'è l'assalto, si dimostra come il servizio di Trenitalia sia del tutto inadeguato su questa linea che serve una zona molto frequentata da turisti italiani e tedeschi.
Ci sono bici ovunque, al solito ci si arrangia all'italiana occupando tutti gli spazi liberi.
Noto che i viaggiatori "normali" sono pochi, tra l'altro.

2009_0724_0817_germania_danimarca_004r.jpg


Il locomotore è affetto da qualche problema lungo il percorso, facciamo delle soste impreviste e accumuliamo un certo ritardo... non va bene, al Brennero dovremo pedalare e questo ci fa perdere almeno un'ora.

2009_0724_0817_germania_danimarca_005r.jpg


Dal Brennero fino a Steinach la linea è interrotta per lavori, poco male, si scende quindi il primo impatto con il viaggio per Federico è molto graduale.

Usciamo dal Patrio Suolo, il famigerato cartello per fortuna non c'è più.

2009_0724_0817_germania_danimarca_027.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_006r.jpg


A Steinach riprendiamo il treno per Innsbruck, come si può notare siamo in un altro mondo, marciapiedi a raso!

2009_0724_0817_germania_danimarca_007r.jpg


A Innsbruck prendiamo quasi al volo un R per Kufstein.
Sia io sia Federico capiamo un po' di cose ferroviarie e vedere un locomotiva da 6,4 MW capace di fare i 230 km/h in servizio e di raggiungere il record di 357 km/h, agganciata a 4 carrozze di un regionale fa una certa impressione.
Inutile dire che le accelerazioni sono brucianti, si va solo a 140 km/h ma da 0 a 100 si prende velocità in modo impressionante.
E quel "pazzoide del macchinista" se la gode a tirare come un dannato e a inchiodare all'ultimo momento sterzando pure in extremis per non andare addosso ad altri treni fermi in stazione :mrgreen: (meno male che loro non hanno SCMT e tutte le ...ehm... mentali che si fanno da noi in RFI, sono battute da ferroamatori italiani per prendere in giro i giornalisti che a volte scrivono delle perle memorabili...)

Da Kufstein a Kiefersfelden passiamo il confine in bicicletta.
Questo cartellino ricorda che non è opportuno passare dalla pista ciclabile alla strada ferrata, dato che non ci sono nè muri nè reti nè ringhiere di sorta.
Che non venga in mente di fare trial o simili tra i binari!

2009_0724_0817_germania_danimarca_008r.jpg


Da Kiefersfelden un altro treno ci porta a Rosenheim, dove troviamo un hotel poco prima che un diluvio immane si abbatta sulla città.

2009_0724_0817_germania_danimarca_009r.jpg


Lauta cena, poi a nanna, domattina si va a Norimberga. Sempre in treno, purtroppo, dobbiamo portarci a nord con un po' di celerità per raggiungere Berlino entro fine luglio.

1/ continua.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
3.410
1.971
0
Su per i monti
www.arsie.net
2/ Verso nord.

L'indomani decidiamo che salteremo Monaco per puntare su Norimberga via Landshut, sempre usando il treno.
Il primo tratto sarà su una ferrovia secondaria a bordo di una automotrice diesel.
Per chi in Italia è abituato alle scomode e puzzolenti automotrici Fiat degli anni ’60 e ’70 sembra un salto nel futuro.
Le 628/928 non sono certo recenti ma all'interno sono ben pulite, ordinate e c'è adeguato spazio ad entrambe le estremità per alloggiare biciclette e carrozzine.
La linea è pittoresca, la porta del macchinista resta aperta, in pratica ce la facciamo tutta in cabina.
Ad una stazione una mamma con la carrozzina del pupo deve salire, il macchinista scende e le dà una mano ad issare la carrozzina.
Notare che in cabina c'è uno specchietto retrovisore per controllare l'interno del treno.

2009_0724_0817_germania_danimarca_010r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_011r.jpg


Arriviamo rapidamente a Norimberga, la meta del giorno è il museo dei trasporti.
Curiosa questa “draisina” impiegata per l’ispezione durante la posa dei binari.
Lascio immaginare la fatica per spingere un coso del genere con la sola forza delle braccia...

2009_0724_0817_germania_danimarca_012r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_013r.jpg


E noi stiamo qui a disquisire su 50 grammi in più o in meno per una ruota... :mrgreen:

2009_0724_0817_germania_danimarca_014r.jpg


Il museo non è solo una carrellata di mezzi e modelli, alcuni d’epoca altri ricostruiti dopo un disastroso incendio nel 2005, mostra tutta la Storia della ferrovia: le distruzioni belliche e la difficile rinascita nella Germania del dopoguerra...

2009_0724_0817_germania_danimarca_055.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_056.jpg


... la divisione della Germania ...

2009_0724_0817_germania_danimarca_057.jpg


Propaganda...

2009_0724_0817_germania_danimarca_061.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_062.jpg


... e turismo nella DDR :roll: (la meta più "esotica" era la Bulgaria...)

2009_0724_0817_germania_danimarca_063.jpg


Siemens cominciò giocando con i trenini elettrici...

2009_0724_0817_germania_danimarca_064.jpg


Il museo è talmente interattivo e interessante che il tempo passa alla svelta, praticamente ci buttano fuori all’ora di chiusura :mrgreen:

Non possiamo non deliziarci con una lauta cena a base di specialità di Norimberga nel ristorante più tipico della città, locale storico rinomato ma economico.
Raccomandabile per tutti!

2009_0724_0817_germania_danimarca_015r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_016r.jpg


Alla fine della serata aspettiamo "l'ora blu" per qualche foto.
Non ci si crede, ma alla fine della guerra Norimberga era un cumulo di macerie, venne completamente ricostruita salvando tutto il salvabile.

2009_0724_0817_germania_danimarca_017r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_018r.jpg


Domenica mattina si parte (finalmente in bici!) con destinazione Neuenmarkt - Wirsberg.

Il programma di oggi è piuttosto ambizioso, perchè si vorrebbe raggiungere in tempo utile il museo ferroviario DDM (Deutsches Dampflokomotiv Museum) nella sperduta località di Neuenmarkt - Wirsberg, poco più di un paesello, un puntino sulla carta.
La sera, guardando come comporre l'itinerario, è saltato all'occhio quel museo.
Fortuna vuole che nella reception dell'hotel ci sia un pc connesso ad internet: il posto merita senz'altro una sosta.
Ma bisogna far presto, perchè lunedì è chiuso.
Quindi via di buon passo lungo il Main-Donau Kanal alla volta di Bamberga, dove un treno forse ci aspetta.

2009_0724_0817_germania_danimarca_019r.jpg


Ma... la strada, pur bella, è lunga e a Bamberga arriviamo in ritardo sulla tabella di marcia.
Non è facile correre in bici con il treno che aspetta, percorrere un itinerario nuovo con l'occhio all'orologio.
Soprattutto per Federico che è nuovo a questo genere di esperienza il peso dei bagagli, la strada a volte sterrata, suggeriscono più di una sosta e la media si abbassa.
I 50 km richiedono ben più del previsto.
A questo punto concludiamo che è inutile fare le corse, ce la prenderemo comoda e a Neuenmarkt arriveremo l'indomani sera gustandoci il percorso in bicicletta risalendo la valle del Meno.
Non è piacevole, quando si è in vacanza, correre con i programmi già delineati alla perfezione, c'è sempre quella sensazione di routine, di fretta che è tutt'altro che rilassante.
Molto meglio andare avanti fin dove si arriva, prendersela un po' comoda, dimenticare l'orologio.
Se non lo vedi oggi lo vedrai domani, non scappa, le corse per arrivare in tempo lasciano sempre un po' di amaro in bocca.
Bamberga merita il viaggio, è una delle città storiche della Germania meglio conservate.

2009_0724_0817_germania_danimarca_020r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_021r.jpg


Soprattutto è una città il cui centro storico è riservato a pedoni e biciclette.

2009_0724_0817_germania_danimarca_022r.jpg


Si sale un po’ per ammirare la magnifica cattedrale che domina la città.

2009_0724_0817_germania_danimarca_023r.jpg


Usciamo dalla città dopo una piacevole sosta tra le vie e le gelaterie Bellunesi del centro.
Se c’è una cosa che apprezzo dell’Italia all’estero è il gelato, a maggior ragione se a farlo sono dei miei “compaesani”

La pista ciclabile corre affiancata alla ferrovia e, dove se ne allontana, noi andiamo lo stesso a fianco per una stradina sterrata a volte sconnessa :mrgreen:

2009_0724_0817_germania_danimarca_024r.jpg



2009_0724_0817_germania_danimarca_025r.jpg


Per me non è un problema, apparentemente nemmeno per Federico o, meglio, la sua bici. Vedremo...

Un binario... attenti, arriva il treno!
Difatti il podista s'è messo a fischiare!

2009_0724_0817_germania_danimarca_088.jpg


La serata termina a Ebensfelde, nel biergarten di una specie di agriturismo che troviamo quasi per caso: si mangia, si beve, si dorme, il tutto con poca spesa.
Gustiamo un'ottima cena accompagnata da squisita birra di Kulmbach alla spina (1,80 €/0,5 l).

Il mattino seguente possiamo apprezzare ancor meglio la tranquillità del luogo, praticamente siamo in piena campagna.

La tappa di oggi è stata di 107 km, con 300 m di dislivello in salita.
Federico è contento, non aveva mai percorso una distanza così lunga; io pure perchè finalmente si è usata la bicicletta per quello che è il suo scopo. :medita:

2/ Continua
 
  • Mi piace
Reactions: BSTH

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
3.410
1.971
0
Su per i monti
www.arsie.net
Ah si, dimenticavo: ho mappato le tappe di questo giro con l'Edge 705 che mi è arrivato pochi giorni prima di partire, praticamente ho le sole tracce così come registrate.
Per questo posso specificare anche i dislivelli.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
3.410
1.971
0
Su per i monti
www.arsie.net
3/
Lunedì mattina.
Si preannuncia una splendida giornata, carichiamo i bagagli e via con le bici non prima di aver scattato una foto del posto dove abbiamo alloggiato; non si vede granchè per via degli alberi.

2009_0724_0817_germania_danimarca_026r.jpg



2009_0724_0817_germania_danimarca_091.jpg


Inutile dire che lo raccomando, ricordatevi: Ebensfelde, sulla strada da Bamberg a Lichtenfels.


A Bad Staffelstein, paesello poco dopo Ebensfelde, si lavora alacremente ma si passa lo stesso senza troppi problemi accanto a questa grossa perforatrice per pali trivellati.
Piccola nota un tantinello polemica: da noi questo tipo di pali è poco usato, si preferiscono altre tecniche in quanto più economiche... già, più economiche perchè la lunghezza del palo non è visibile.
Qui si vede perfettamente la lunghezza della gabbia di armatura, te la controllano e deve entrare tutta nel foro.
Non si può barare sulla profondità del palo.
Con il "Jet-grouting" invece si, e in Italia lo si usa eccome... e poi si invocano "eventi imprevedibili" per giustificare cedimenti in cui è fin troppo evidente che i pali di sostegno non arrivano alla profondità che sarebbe stata necessaria.
Meditiamo!

2009_0724_0817_germania_danimarca_092.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_093.jpg


Più avanti abbiamo la bella idea di tirar dritto cercando di seguire la ferrovia, visto che è il percorso più breve :roll:
Finiamo in mezzo ai campi, la bici con i bagagli non è certo disivolta su questi terreni, ad ogni modo ne usciamo tagliando su una specie di traccia... trattorabile. :rosik:


2009_0724_0817_germania_danimarca_027r.jpg


Arriviamo a Lichtenfels, questo è il centro della cittadina, un salotto!

2009_0724_0817_germania_danimarca_028r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_029r.jpg


Superiamo Lichtenfels sempre lungo il corso del fiume Meno, tra paesaggi bucolici e su piste ciclabili perfettamente tracciate.

2009_0724_0817_germania_danimarca_030r.jpg


Nei paesini si passa per il centro dove non mancano posti di ristoro attrezzati per accogliere ciclisti.

Altra noticina polemica: una associazione di cicloamatori in gita sul litorale di Jesolo, cercando un locale dove pranzare, si sentì rispondere che “le bici intralciano”... in men che non si dica la quarantina di potenziali clienti si recò altrove.

2009_0724_0817_germania_danimarca_031r.jpg


Per la sosta pranzo scegliamo una piazzola della pista ciclabile che peraltro assomiglia ad una strada da quanto è larga e liscia.
E’ ben frequentata tra l’altro.

2009_0724_0817_germania_danimarca_032r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_033r.jpg


Proseguiamo sempre a fondovalle tra campi e paesini, diretti verso la cittadina di Kulmbach.

2009_0724_0817_germania_danimarca_034r.jpg


Da un po’ Federico ha un problema alla bici: la gabbia in plastica di un pedale ha ceduto, ormai sta pedalando sul perno.
La cosa è tutt’altro che simpatica, è già il primo pomeriggio e cerchiamo di arrivare prima possibile a Kulmbach per poter fare la necessaria riparazione.
Troviamo un negozio fornitissimo, per me non è una novità ma per Federico si, rimane meravigliato dalla varietà di biciclette in vendita e dalla infinita gamma di accessori disponibili.
In breve tempo il cortesissimo meccanico sostituisce i pedali che, su mio consiglio, sono di robusto alluminio e di qualità superiore, decisamente “stonati” con certe parti della bici.
Ma non è il caso di sottilizzare per 10 euro in più, meglio un pedale di qualità con perno in acciaio al Cr-Mo, l’affidabilità è importante.

In centro ci aspetta una gradita sorpresa: è in corso la settimana della birra, un grande padiglione con agli angoli le quattro marche di birra di Kulmbach è un invito troppo allettante per resistere...

2009_0724_0817_germania_danimarca_035r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_036r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_037r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_038r.jpg


Dopo la sosta si riparte per Neuenmarkt - Wirsberg, dove giungiamo nel tardo pomeriggio.

Da un cavalcavia si può apprezzare la bella valle, contornata da colline dolcemente ondulate.

2009_0724_0817_germania_danimarca_111.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_039r.jpg


A Wirsberg troviamo una locanda che è un’altra piacevole sorpresa, accogliente e dall’ottima cucina.

2009_0724_0817_germania_danimarca_117.jpg


La mia birra è già la seconda della serata... :mrgreen:

Tappa odierna: 82 km, 500 metri di dislivello!
Abbiamo risalito la valle del Meno e il percorso leggermente ondulato, con brevi salitelle, alla fine ci fa accumulare un dislivello per nulla contenuto, pensando ai 25 kg di bagaglio da portar su.

3/ continua.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
3.410
1.971
0
Su per i monti
www.arsie.net
4/ Neuenmarkt, Bayreuth, Dresda.


Neuenmarkt, che in realtà è poco più di un villaggio, assurse a notevole imporanza quando venne realizzata la ferrovia Norimberga - Dresda.
Da Neuenmarkt la linea dovette superare un notevole dislivello (157,7 m per 6,8 km) per arrivare a Marktschorgast.
Nel 1840 si riteneva impossibile poter realizzare una ferrovia con la pendenza tale da poter superare quel dislivello, peraltro si tentò l'azzardo e la linea fu aperta il 1 novembre del 1848.
All'epoca si progettò la linea senza che esistessero macchine capaci di affrontare quelle pendenze. Venne indetto il concorso per la progettazione e fornitura delle locomotive che avrebbero dovuto salire quella che all'epoca era una autentica meraviglia della tecnica (e non fu l'unica sfida affrontata per la costruzione di quella linea che a mio modesto parere è una delle più affascinanti e belle che abbia percorso)
A Neuenmarkt si pose il deposito per le locomotive di rinforzo, che vide operare le famose K.Bay.Sts.B.Gt 2x4/4.

Oggi visiteremo il Deutsches Dampflokomotiv Museum (di seguito abbreviato in DDM)
Prima però ancora un omaggio alla "bettola" dove abbiamo dormito e mangiato benissimo.
In Germania è facile trovare degli alloggi semplici ma accoglienti e pure la cucina è molto curata.
Certo, lo standard è tedesco, forse un italiano viziato storcerebbe il naso.
Ogni giorno i TG ci propinano rubrichette varie che mostrano hotel di lusso, roba da ricchi.
Ma se vogliamo incentivare il turismo, far viaggiare la gente, insomma far muovere l'economia, è di posti semplici e alla portata di tutti che c'è bisogno.

Un'occhiata al paesello di Neuenmarkt: la piazza del paese.

2009_0724_0817_germania_danimarca_119.jpg



Il DDM è ospitato nella rimessa locomotive della stazione, una parte del fascio binari è occupata dallo stesso.
D'altronde con la fine della trazione a vapore e la forte riduzione dei traffici lungo queste linee dopo il 1945, questo deposito era divenuto inutile.
Ci troviamo a poca distanza da Hof, nel nord della Baviera, a pochi chilometri dal confine con la Turingia.
Hof era uno dei cinque punti di transito tra Germania Ovest e DDR, ma i traffici erano comunque limitati e la zona aveva perso di importanza.
Si nota ancora oggi, a vent'anni dalla caduta della frontiera, che qui lo sviluppo non ha seguito il passo del resto della Germania.
La linea non è stata elettrificata, le stazioni hanno quell'aria del passato che è scomparsa altrove, pare di tornare un po' indietro nel tempo.
La decisione di fondare qui il museo, nel 1977, è stata in un certo senso lungimirante, perchè questo paese ha acquistato un certo interesse turistico; i visitatori non mancano.
Inoltre, cosa di non poco conto, si trova in una stazione di nodo servita in modo efficiente con cadenza oraria da collegamenti con le principali città della Baviera e della Turingia, da qui passano i servizi regionali effettuati con i "RegioSwinger" 612 che uniscono Dresda a Norimberga.
Ma veniamo alla visita del museo!

2009_0724_0817_germania_danimarca_121.jpg


Delle macchine in servizio sul "Piano Inclinato" è stata preservata qualche unità del gruppo 95.
Notare le enormi dimensioni del cilindro di bassa pressione, per ottenere la notevole coppia a bassa velocità necessaria per renderle adatte alle forti pendenze della linea.
Peccato non siano state conservate le K.Bay.Sts.B.Gt 2x4/4 che assieme alle Preußische T 20 poi classificate DRG Br95 erano state progettate per servire sulle linee a forte pendenza.
Questa locotender a 5 assi motori accoppiati e 2 portanti era una macchina di tutto rispetto, con una potenza nominale di 1192 kW e una velocità massima di 70 km/h.
Poteva trainare in piano un treno di oltre 2060 t a 50 km/h, aveva una prestazione di 430 t a 25 km/h sul 25 %o di pendenza, ed era in grado di superare pendenze del 70%o ad aderenza naturale.
Per frenare efficacemente furono dotate del freno a contropressione Riggenbach : l'effetto frenante era ottenuto sfruttando i cilindri motori nei quali l'aria veniva compressa ottenendo così un notevole assorbimento di potenza.
Il raffreddamento era assicurato mediante acqua, che vaporizzava; in pratica la macchina frenando aspirava aria e scaricava vapore.
Queste macchine terminarono la loro carriera nelle ferrovie della DDR nel 1981, dopo quasi sessant'anni di servizio, essendo entrate in servizio tra il 1922 e il 1924.

2009_0724_0817_germania_danimarca_122.jpg


Nella rotonda sono esposte più di 30 macchine di ogni tipo e negli spazi circostanti sono descritti il funzionamento e i vari componenti di una locomotiva.

2009_0724_0817_germania_danimarca_125.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_126.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_134.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_139.jpg


Infine c'è lei, pezzo unico, la 10.001 costruita dalla Krupp nel 1956, progettata per treni rapidi con una velocità di 160 km/h, canto del cigno dell’era del vapore.

2009_0724_0817_germania_danimarca_150.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_153.jpg


Non dimentichiamo comunque tutto il resto, c'è da perdersi!

2009_0724_0817_germania_danimarca_155.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_160.jpg


Un ampio spazio è dedicato allo "Schiefe Ebene", il famoso "piano inclinato": documenti storici, schemi, disegni, foto e un meraviglioso plastico illustrano questa, per l'epoca, ardita opera.

2009_0724_0817_germania_danimarca_161.jpg


I biglietti Edmonson e la macchina per stamparli...

2009_0724_0817_germania_danimarca_165.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_166.jpg


Una ferrovia a scartamento ridotto (decauville) fa il giro all'esterno, manco a dirlo della trazione si occupa una macchina a vapore.

2009_0724_0817_germania_danimarca_168.jpg


Nel parco è esposta una grande varietà di mezzi, si può girare ovunque senza alcun problema.

2009_0724_0817_germania_danimarca_171.jpg


La visita è terminata.
Che dire?
Non ho mai visto un museo così ricco e ben tenuto, con tutte le macchine pulite e spolverate, oliate e curate.
Descrizioni accurate, persino alcune fosse di visita erano accessibili per vedere le macchine da sotto.
Ovviamente si poteva fotografare liberamente.
Un ultimo sguardo alla stazione e al museo, dobbiamo partire per Bayreuth.

2009_0724_0817_germania_danimarca_175.jpg


Come dicevo la stazione di Neuenmarkt è stazione di nodo: qui avvengono le coincidenze fra i treni da/per Norimberga, Hof (Dresda), Bayreuth (Regensburg).
Il servizio è per la maggior parte espletato dai moderni 612 che qui vengono accoppiati e disaccoppiati.
Il nostro proviene da Norimberga, è in doppia e qui si divide; un pezzo va a Bayreuth, l'altro a Hof.
Idem in verso opposto, qui si uniscono le due sezioni.
Non so come facciano in caso di ritardo, non ce ne hanno offerto la dimostrazione, sempre perfettamente puntuali.
Si parte quindi verso Bayreuth, dopo tanti treni è il caso di arricchire il viaggio con una città storica.

2009_0724_0817_germania_danimarca_043r.jpg


Come si vede lo spazio mutifunzionale è occupato da non poche biciclette.
Nessuna paturnia italiota su bagagli e agganci, molto pragmaticamente le bici vengono appoggiate e legate ai sostegni.

2009_0724_0817_germania_danimarca_044r.jpg


Abbiamo un paio d'ore per fare un giro per la città.
Le immagini parlano da sole, è un salotto dove si respira un'aria un po' austera, sarà per l'illustre musicista che qui dimorò, sarà per l'ordine e la cura, ma viene spontaneo portare il massimo rispetto in questo luogo "sacro".

2009_0724_0817_germania_danimarca_045r.jpg


Ovunque, per le strade del centro in massima parte pedonalizzato, biciclette, biciclette, biciclette...

2009_0724_0817_germania_danimarca_046r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_047r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_048r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_049r.jpg


Non potevamo mancare di rendere omaggio a Wagner!

2009_0724_0817_germania_danimarca_050r.jpg


Il grande musicista riposa nel giardino della sua ultima residenza, dove chiunque può liberamente entrare per rendere omaggio a lui...

2009_0724_0817_germania_danimarca_193.jpg


... e a Russ, il suo fedele cane.

2009_0724_0817_germania_danimarca_194.jpg


Nella casa museo sono raccolti moltissimi ricordi della sua vita, nella sala da concerto risuonano pezzi delle sue più celebri opere.

2009_0724_0817_germania_danimarca_195.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_196.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_197.jpg


Reso il doveroso omaggio, ripartiamo verso Dresda.
Torniamo sui nostri passi, a Neuenmarkt si cambia, coincidenza in 5 minuti 5!.

Cambio a Plauen, un "Regio Sprinter" ci porterà a Netzschkau.


Questo “biroccino” è un tram-treno: nella città di Zwickau esce dalla stazione e percorre una linea tramviaria che attraversa il centro.
Fantascienza...

2009_0724_0817_germania_danimarca_051r.jpg


Ci porterà a Netzschkau, vogliamo vedere com'è fatto il Goltzschltalbrucke.

2009_0724_0817_germania_danimarca_052r.jpg


La stazione di Netzschkau è una semplice piattaforma a isola, tutta nuova, in cima ad una collina; il paese è giù per la valle.
Federico si preoccupa perchè per raggiungere il ponte si scende, si scende... la pendenza è superiore al 10%, poi bisogna tornare su... non ha mai affrontato simili pendenze.

Eccoci al cospetto del ponte di mattoni più grande al mondo.

2009_0724_0817_germania_danimarca_053r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_054r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_055r.jpg


Un sentiero sale il crinale e porta fino al livello della ferrovia, permettendoci una notevole vista panoramica.

2009_0724_0817_germania_danimarca_056r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_057r.jpg


Torniamo giù, mentre Federico risale con tutta calma ho tempo di scattare ancora un paio di foto.

2009_0724_0817_germania_danimarca_058r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_059r.jpg



Ritorniamo senza problemi nella nostra stazioncina per proseguire il viaggio.

Altro cambio a Reichenbach, stazione grande ma totalmente deserta. Che strana impressione...

2009_0724_0817_germania_danimarca_060r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_061r.jpg


Dopo una breve attesa riprendiamo il Franken-Sachsen-Express che ci porta a Dresda, dove arriviamo a tarda sera.

2009_0724_0817_germania_danimarca_062r.jpg



La tappa di oggi è stata ciclisticamente insignificante, abbiamo percorso non più di 10 km in bicicletta tra un giretto a Bayreuth e la visita a quel ponte.
Ma ne è valsa la pena.
Mi riprometto che, se al ritorno dovessi passar di qua, la farò in bicicletta.

4/ continua.
 

margherita7642

Biker infernalis
31/12/08
1.975
-11
0
47
Bergamo
Visita sito
un cicloviaggio non è solo pedalare pedalare pedalare,bisogna fermarsi e visitare ogni posto che si ritiene interessante:capitani:,
:nunsacci:sennò tantovale starsene a macinare km sui rulli in casa!
in più sapere di averli visitati in un viaggio simile li rende ancora più affascinanti e indimenticabili!!!!!:celopiùg:
alla prossima!!!
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
3.410
1.971
0
Su per i monti
www.arsie.net
Certamente, il viaggio è solo una scusa per pedalare e far tanti chilometri, ma soprattutto è l'occasione per vedere luoghi nuovi, insomma unisco l'utile al dilettevole.
Quella tappa è stata di 350 km in treno e 10 in bicicletta, ci attende un'altra tappa sostanziosa in treno e poi... via con la bici!

Ma prima abbiamo previsto una giornata di sosta per una bella visita a Dresda e dintorni.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
3.410
1.971
0
Su per i monti
www.arsie.net
5/ Dresda e dintorni.

Sono trascorsi appena due anni dalla mia precedente visita eppure molto ancora è cambiato in questa splendida città.
L'opera di ricostruzione prosegue senza sosta.
Dedicheremo la giornata alla parte culturale della città, siamo in una delle capitali della storia e dell'arte europea.
La Frauenkirche risplende nella piazza tutta ricostruita: fino al 1989 qui c'erano ancora le macerie della guerra assurte a "monumento contro tutte le guerre", in realtà una astuta trovata per impedire che i dominatori sovietici facessero rimuovere tutto e ricostruire nel tetro e orribile stampo dell'architettura del totalitarismo cammuffato da socialismo reale.
Attorno alle rovine erano comunque sorti dei quartieri dormitorio.
Ora tutto è stato demolito e si sono ricostruiti palazzi secondo l'impianto originario della città, anche per merito di alcuni illustri italiani che documentarono accuratamente l'aspetto di Dresda.

2009_0724_0817_germania_danimarca_063r.jpg


Ripeto: la chiesa e i palazzi che contornano la piazza sono tutti nuovi.
La Frauenkirche è stata ricostruita pietra su pietra cercando di recuperare il possibile dalle macerie, le pietre scure sono quelle originali.
Tutto il resto è stato ricostruito sulla base di foto e dipinti d’epoca.
Fino ad alcuni anni fa si potevano vedere dei tetri palazzi sullo sfondo, due anni fa ancora sopravviveva qualche parte, oggi la quinta scenografica è completa.
Si potrà dire che si tratta di un falso storico, ma è certamente preferibile ad una città tetra e squallida fatta di “blockhaus” prefabbricate.

I musei d'arte, ospitati nel meraviglioso complesso dello Zwinger, comprendono delle vastissime raccolte tra le quali spiccano la pinacoteca e il museo delle porcellane.

Prima di entrare però non posso non notare la postina in bicicletta!



2009_0724_0817_germania_danimarca_064r.jpg


Eccoci nel cortile interno di questo meraviglioso complesso museale.

2009_0724_0817_germania_danimarca_065r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_231.jpg


Nella pinacoteca il posto d'onore è riservato alle vedute di Dresda, opere di Bernardo Bellotto detto Canaletto, parente del Canaletto propriamente detto, che operò proprio in questa città.
Anche grazie a lui è stato possibile risalire all'aspetto di Dresda prima delle distruzioni belliche.

2009_0724_0817_germania_danimarca_233.jpg


Caspita! Un mio compaesano, Marco Ricci di Belluno, qui esposto tra i più importanti italiani (e da noi quasi sconosciuto).

2009_0724_0817_germania_danimarca_234.jpg


Davanti al Vermeer non si può non restare incantati!

2009_0724_0817_germania_danimarca_235.jpg


Da un'ala all'altra, sui terrazzi di questo magnifico complesso, corre una passeggiata che permette di ammirare tutt'attorno anche la città moderna che ha ancora la fisionomia del primo dopoguerra.

2009_0724_0817_germania_danimarca_236.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_237.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_239.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_240.jpg


Una delle raccolte più importanti in assoluto di Dresda è rappresentata dalle porcellane: ricordiamo che qui, ad opera di Augusto il Forte principe di Sassonia, fu messa a punto nel 1700 la fabbricazione della porcellana, fino ad allora esclusiva e costosissima prerogativa della Cina e del Giappone.
Il museo contiene una quantità smisurata di oggetti in porcellana, sia orientali sia di Meissen, la città sull'Elba a pochi chilometri da Dresda dove venne fondata la fabbrica di porcellane, tutt'ora le più rinomate e pregiate d'Europa.
Qui dentro si è guardati a vista da uno stuolo di custodi, discreti ma attentissimi.
Queste poche foto sono eloquenti, i preziosissimi oggetti sono esposti in modo da risultare ben visibili.
A dispetto della loro unicità è possibile fotografarli tranquillamente, l'unico obolo richiesto è un piccolo supplemento al biglietto d'ingresso e con la condizione di non usare il flash e cavalletti.

2009_0724_0817_germania_danimarca_241.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_242.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_243.jpg


Tour de force museale...
A due passi dallo Zwinger c'è il Verkhehers Museum, ovvero il museo dei trasporti.
La sala delle auto dell'Est, in primo piano la Trabant e la Zaz.

2009_0724_0817_germania_danimarca_070r.jpg


Poi c’è la Wartburg.

2009_0724_0817_germania_danimarca_071r.jpg


La parte ferroviaria è parimenti notevole con questa "reliquia" delle gigantesche locomotive elettriche prussiane.
Questa macchina, classificata E50 nelle DR, aveva un rodiggio 2-D-1. In origine era classificata Ep242, costruita nel 1923.
La didascalia del museo riporta che con 2400 kW di potenza, 3600 mm di diametro e 18,7 t di massa è il più grosso motore di trazione al mondo.
Assomiglia tanto ad un motore G della Lima, se non fosse per la trasmissione a bielle invece che a ingranaggi :mrgreen:

2009_0724_0817_germania_danimarca_245.jpg


Questa nonnetta è del 1862: ricordiamoci che lo Schiefe Ebene è del 1848 e all'epoca queste erano le macchine che affrontavano quelle pendenze; in quegli anni gli 8 chilometri circa erano percorsi in quasi un'ora!

2009_0724_0817_germania_danimarca_249.jpg


C'è poi una sezione con una ricca esposizione di biciclette e motociclette dagli albori agli anni '50.

2009_0724_0817_germania_danimarca_072r.jpg


Moto da corsa dal passo lunghissimo e dalla dubbia maneggevolezza, moto che non sono altro che un biciclettone con un motore a scoppio e trasmissione a cinghia in presa diretta.

2009_0724_0817_germania_danimarca_073r.jpg


Questa specie di chopper ha una particolarità: il motore è alloggiato nella ruota anteriore, è a 5 cilindri a stella... e davanti c’è una curiosissima bici con trasmissione a pedali oscillanti (o come si dice)... chissà come andavano.

2009_0724_0817_germania_danimarca_074r.jpg


Si avvicina l'orario di chiusura... in pratica ci buttano fuori!

2009_0724_0817_germania_danimarca_076r.jpg


Usciti dal museo, visto che sono appena le 17, inforchiamo la bici in direzione della Sachsische Schweiz, lungo l'Elba.
Qui per lavori di costruzione di un nuovo ponte c'è una "Umleitung" (deviazione) per la pista ciclabile!

2009_0724_0817_germania_danimarca_077r.jpg


Il paesaggio è magnifico, tra ponti in ferro e battelli a vapore.

2009_0724_0817_germania_danimarca_078r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_079r.jpg


A Pirna ci fermiamo per una squisita (ed economica!) cena.

2009_0724_0817_germania_danimarca_080r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_081r.jpg


Questa lapide ricorda le disastrose inondazioni dell'Elba...

2009_0724_0817_germania_danimarca_082r.jpg


Riusciamo a proseguire ancora un po'... ma l’inconveniente è in agguato: uno stretto sottopasso, una rampa: Federico sbaglia rapporto, tenta di far scendere la catena dalla corona grande alla media, forza un po’... corona da 42 piegata!
Vabbè... 4 pedate e la corona, in ferro, torna più o meno dritta, con la raccomandazione di cambiare con un po’ di grazia in più...
Arriviamo fino a Stadt Wehlen, poi riprendiamo un treno della S-Bahn composta da modernissime Doppelstock che ci riporta a Dresda.

2009_0724_0817_germania_danimarca_083r.jpg



2009_0724_0817_germania_danimarca_084r.jpg



L'indomani partiremo alla volta di Berlino.

5/ Continua.
 
  • Mi piace
Reactions: nonnocarb

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
3.410
1.971
0
Su per i monti
www.arsie.net
6/ Si va Berlino.



Salutiamo Dresda con questa foto su Prager Strasse, ampio viale ciclopedonale che collega la stazione con il centro; si vede anche l’hotel dove abbiamo alloggiato.

2009_0724_0817_germania_danimarca_085r.jpg



Mi affido a Federico per la programmazione del viaggio fino a Berlino: la condizione che pongo è quella di fare l'ingresso nella città passando da Potsdam per il famoso "ponte delle spie", anche perchè così faremo qualche km in bicicletta :mrgreen:
In pratica dovremo fare tre cambi.

2009_0724_0817_germania_danimarca_086r.jpg


All'esterno della stazione di Dresda sopravvivono gli scheletri delle vecchie pensiline stile DDR, il tutto è un po' tetro.

2009_0724_0817_germania_danimarca_268.jpg


Si arriva a Elsterwerda, primo cambio.
La stazione è ancora di vecchio stampo, e si vede.
Ma ben presto cambierà faccia e penso ancora una volta a quanti soldi stanno spendendo (bene) per rimettere in ordine la ex DDR.

2009_0724_0817_germania_danimarca_087r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_274.jpg


Altro cambio a Blankenfelde, stazione di testa della S-Bahn di Berlino, da qui in mezz'ora di treno potremmo essere in centro.

2009_0724_0817_germania_danimarca_276.jpg


Terzo cambio a Berlin Schönefeld Flughafen, stazione in puro stile DDR.

2009_0724_0817_germania_danimarca_278.jpg


Arriva il trenino che ci porterà fino a Seddin, da dove poi proseguiremo in bici alla volta di Berlino.

2009_0724_0817_germania_danimarca_282.jpg


Notare: "Non hai il biglietto? Macchinetta automatica a bordo treno!"

2009_0724_0817_germania_danimarca_088r.jpg


Scendiamo a Seddin, importante scalo merci.
Peraltro la stazione è una semplice fermata, in mezzo alla campagna e ai boschi.

2009_0724_0817_germania_danimarca_283.jpg


Per raggiungere Potsdam occorre traghettare.

2009_0724_0817_germania_danimarca_089r.jpg


La zona è molto bella, si percorrono piste ciclabili anche sterrate che contornano gli ampi laghi che caratterizzano questa regione.

2009_0724_0817_germania_danimarca_090r.jpg


Potsdam si presenta con una serie di lavori, tutta la parte della città che contorna la stazione è in rifacimento.
La cura è tale che si sono predisposte le opprtune deviazioni anche per le piste ciclabili, si passa nella zona dei lavori senza mai interferire con il traffico stradale.

2009_0724_0817_germania_danimarca_091r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_092r.jpg


Anche nel resto della città sono in corso importanti lavori di restauro, questa piazza vide una delle tante manifestazioni che sfociarono nella caduta del Muro.

2009_0724_0817_germania_danimarca_093r.jpg

2009_0724_0817_germania_danimarca_094r.jpg


La mia bici... le borse anteriori si sono afflosciate, dovrò caricarle di meno... ma Federico ha ben altri problemi: una delle due viti che fissano il portapacchi all’attacco sul carro si è allentata e si è persa, rischia di perdere pure l’altra... smontiamo il cavalletto, rivelatosi del tutto inadeguato a reggere il peso della bici carica e con le viti e i dadi avnzati fissiamo meglio tutto l’insieme.
Ancora una volta si conferma che per lunghi viaggi le viti vanno serrate al massimo, non come usano fare certi meccanici che le stringono appena.

2009_0724_0817_germania_danimarca_095r.jpg


Uscendo da Potsdam passiamo per il famoso Glienicker Brücke, il "ponte delle spie", dove durante la Guerra Fredda avveniva lo scambio tra gli agenti segreti "beccati" in territorio "nemico"

2009_0724_0817_germania_danimarca_096r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_097r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_098r.jpg


La linea di confine rimane come semplice differenza di colore dell'asfalto.

2009_0724_0817_germania_danimarca_099r.jpg


Siamo a Berlino! (o, meglio, a 27 km dal centro...)

2009_0724_0817_germania_danimarca_100r.jpg


Foto ricordo... eccoci qua! (io sono quello in maglietta verde se non s’era capito)
Non fate caso alle facce, non siamo fotoigienici :mrgreen:
sofa.jpg
sofa.gif


2009_0724_0817_germania_danimarca_101r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_102r.jpg


Dopo esserci sistemati nei pressi della Ostbahnhof, facciamo un giretto per la città.

2009_0724_0817_germania_danimarca_103r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_104r.jpg


Gironzoliamo fino a tardi, qualche foto notturna è d’obbligo.

2009_0724_0817_germania_danimarca_105r.jpg


2009_0724_0817_germania_danimarca_106r.jpg


Abbiamo percorso 64 km con 300 m di dislivello... non sembrava, ma prima di Potsdam e tra Potsdam e Berlino abbiamo superato due colline discretamente alte e tutta la strada è stata un leggero saliscendi.

6/ Continua
 

rosetta

Biker superis
11/3/09
470
0
0
Trieste
Visita sito
Attendiamo prossime puntate... :)

PS: proprio in questi giorni ricorre l'anniversario del bombardamento alleato (13-15 febbraio 1945) di Dresda, il bombardamento con più vittime in assoluto di tutti i tempi, si stima che morirono circa 250.000 persone, ma la cifra è sottostimata, perché nella città era presente un milione di profughi, in fuga da Est dall'avanzata dell'armata rossa... moltissimi morirono bruciati vivi dal fosforo, fu uno dei più grandi crimini di guerra del secolo scorso. La città fu completamente distrutta, immagini di come era prima si trovano qui:

http://www.youtube.com/watch?v=HmzjrhTmGIYYouTube - Dresden....
 

Classifica mensile dislivello positivo