12/ Verso lo Schleswig-Holstein
Da Lubecca mi dirigo verso nord, intendo arrivare fino a Kiel e se possibile proseguire anche un po’ oltre.
Il tempo è bello ma il vento è forte e laterale, quando la strada si volge ad ovest è contrario.
La sezione frontale e laterale maggiorata dai bagagli in questi casi rende ulteriormente faticoso procedere.
Attraverso la regione denominata “Holsteinische Schweiz”, Svizzera dell’Holstein, probabilmente per la conformazione del territorio, collinare con molte foreste, fiumi e laghi.
In alcuni punti pare proprio di essere tra le Alpi, assenza delle montagne a parte.
La zona è bella, turistica e presenta scorci molto piacevoli.
La cittadina di Plon è in riva ad un ampio lago, in precedenza ero passato per Eutin, città natale del compositore Carl Maria Von Weber, ma lo leggo solo ora sulla guida.
Anche oggi penso più a pedalare che a scattare foto, mi guardo molto attorno ma quando penso che ci sarebbe stata l’occasione per una foto... sono già avanti.
Arrivo a Kiel nel primo pomeriggio, tra uno spuntino e una curiosata qua e là il tempo passa alla svelta.
La città si trova in fondo ad un lungo estuario che la protegge dalle tempeste del Baltico.
Qui la marineria è una tradizione, la città si sviluppa lungo le banchine del porto che è lunghissimo.
Tutto il lungomare è percorso da una ampia paseggiata pedonale e ciclabile, non c'è traccia di auto in sosta che possano intralciare.
Kiel è una città conosciuta per la sua industria pesante, navale e meccanica industriale.
Il tempo passa, decido che è opportuno andare un po’ avanti e sfruttare bene la bella giornata, in fondo ho percorso solo 100 km finora.
Dalla mappa stradale rilevo che una pista ciclabile costeggia il Nord-Ostsee Kanal, il canale che unisce Mar Baltico a Mare del Nord tagliando la penisola dello Jutland.
Realizzato tra il 1887 e il 1895 è un canale di 98 km che oggi è il più frequentato al mondo come numero di navi.
Merita senz’altro un’occhiata.
Solo che mi perdo tra le industrie meccaniche di Kiel, invece che imboccare la ciclabile imbocco il cancello della Voith, devo tornare indietro e...
... perdo oltre un’ora per la strada in più e l'attesa del traghetto che mi porterà sulla sponda settentrionale dove parte la pista ciclabile.
La nota positiva è che il traghetto è gratuito, quello che mi lascia un po’ perplesso è la stazza della bagnarola, pomposamente chiamata “Adler I”
Dalla chiusa sta per entrare nel canale questa barchetta, noi salpiamo e...
... passiamo subito a poppa della nave cisterna.
Comunque la visibilità è ottima, il tempo perfetto e l’acqua calma, si attracca senza problemi.
Dalla sponda opposta scatto qualche foto, stavo per finire qui dentro:
Non che mi sarebbe dispiaciuto visitare la Voith, per la verità, ma non credo che sarei stato accolto come avrei voluto.
Ancora una foto alle navi in attesa di uscire dal canale...
Poi via di corsa, vorrei arrivare fino a Rendsburg.
Difatti arrivo a Rendsburg, ma ho calcolato un po’ male la distanza, sono ben 55 km da Kiel.
Tra Kiel e Rendsburg non ci sono che piccoli paeselli, quindi non mi riesce di trovare alloggio.
Giungo in città verso le 20.30, mi metto in cerca di un hotel ma scopro con disappunto che la maggior parte di essi è chiusa, siamo in bassa stagione.
Colmo della sfortuna ho pure una gomma bucata, perde pressione lentamente per cui la rigonfio con la pompa, per un po’ terrà spero...
Prima che sia troppo tardi penso a cenare, l’unico posto che trovo facilmente è un fast food, non è il caso di fare troppo i delicati, in fondo almeno potrò chiedere informazioni utili.
Così trovo che c’è un hotel, mi tocca tornare indietro per qualche chilometro, ormai è buio e per fortuna ho un faro che illumini la strada.
Sono le 22 passate quando finalmente metto piede in camera.
Giornata bella, piacevole, ma ormai mi stavo preparando per dormire da qualche parte...
Alla fine ho percorso 155 km, 850 metri di dislivello con in regalo pure una foratura.
12/ continua