ymarti
Biker delirius tremens
- 16/9/03
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Come finisce?Documentario visto.
Come finisce?Documentario visto.
Non c'é un finale vero e proprio, ma semplicemente il documentario racconta due storie. Da una parte c'é questo amatore che intraprende un percorso farmaceutico con l'uso di sostanze dopanti e vengono osservati i cambiamenti nelle prestazioni ed é seguito da un medico russo pentito e passato all'antidoping; quindi viene raccontata la storia del doping di stato fatto in Russia che ha condotto all'esclusione dalle competizioni olimpiche. Il racconto tende per ovvie ragioni ad enfatizzare i fatti.Come finisce?
..a vita senza passare dal via.... altro che la buffonata dei 3 anni!!!!!!I pizziccati di giugno da Nado Italia
Purtroppo continua il "triste" anzi "tristissimo" primato tricolore dei pizzicati per doping in questo 2023. Da inizio gennaio sono già 24 i ciclisti (o pseudo tali) pizzicati nei relativi controlli. Nel frattempo sono state resewww.solobike.it
Bene, visto che sai tutto sul doping e chi ne fa uso, vai a denunciare visto che si tratta di pratiche illecite e punite penalmente!
Ma sicuramente sarai il solito che crede a qualunque storiella senta solo per poter dire che se gli altri non si fossero dopati, sarebbe diventato campione del mondo
il ciclismo di un tempo non era estremo come oggi. non andavano di certo piano ma oggi è completamente cambiata la questione.
un tempo la stagione andava da marzo a settembre con nessuna corsa fuori europa. oggi si corre praticamente da gennaio a ottobre, in giro per tutto il mondo. le gare una volta partivano praticamente a meno 50km dalla fine, il resto si andava più o meno a spasso, oggi già dal km zero si parte a fuoco e si fanno medie assurde.
insomma è tutto più estremizzato ma il nostro fisico da uomo sapiens è ancora quello di 100 mila anni fa..
purtroppo ciclisti pro che accusano malori si sentono non di rado e anche le carriere si sono accorciate parecchio.. adesso c'è chi si ritira già a 28-30 anni perchè è spremuto come un limone... sia fisicamente che mentalmente.. un tempo iniziavi la carriera vera a 22-23 anni.. e tiravi avanti fino 35-40 anni minimo.. oggi a 23 anni questi è già quasi 10 anni che fanno vita da corridore..
A dir la verità basterebbe fare dei controlli antidoping ai primi 3 classificati per categoria + un tot random. Il problema è che il campo partenti si dimezzerebbe, quindi gli organizzatori delle granfondo non hanno alcun interesse a farlo.
Beh il controllo antidoping c'è sempre alle GF a cui partecipo. Quanti test poi facciano per ogni weekend di gara non ne ho idea.
Mi son sempre domandato se i 40/50k€ di danno di immagine che gli organizzatori inseriscono all'interno dei regolamenti, siano poi effettivamente fatti pagare in un eventuale processo. A me spaventa molto di più quello di una possibile squalifica dalle gare
ma dove? Se neanche una ötztaler radmarathon ha i controlli antidoping.
Non confondere i controlli agli atleti uci con i controlli dei dopati fai date
I controlli ci sono e anche nel regolamento se ne parla... poi magari controllano solo gli Elite e U23.
trovami 1 controllato che non sia Uci alla sellaronda hero. Non so, uno arrivato 200mo
Eh non lo so... ma se non ci sono controlli dove li trovano i positivi tra gli amatori?
infatti i controlli riguardano delle gare ben specifiche, non tutte. Basta leggere il link del mio primo post.
trovami 1 controllato che non sia Uci alla sellaronda hero. Non so, uno arrivato 200mo
L'ho letto il link ma sono riportate solamente le gare di spicco in cui i due bannati hanno ottenuto i risultati migliori, non quelle in cui sono stati testati (o almeno ci hanno provato visto che uno è squalificato per essersi dato alla macchia).
Doping, raffica di positivi: stangata della Federazione, i nomi e i provvedimenti
Doping, raffica di positivi: stangata della Federazione, i provvedimenti della NADO per Beniamino Desiderio e Onofrio Monzillo. La news quiwww.quicicloturismo.it
Articoli così se ne trovano diversi in rete, poi se questi controlli siano efficaci o meno non ne ho idea.
Nella mia ignoranza pensavo che, visto che i controlli si fanno alle garette, a maggior ragione si facessero anche nelle GF importanti, ora mi è chiaro il tuo punto di vista.di nuovo, sono "garette". Cominciassero a fare i controlli alla Hero, DSB, Valtellina, allora sì che in tanti si cagherebbero in mano.
Nella mia ignoranza pensavo che, visto che i controlli si fanno alle garette, a maggior ragione si facessero anche nelle GF importanti, ora mi è chiaro il tuo punto di vista.
Sì ma al netto di tutto bisogna vedere se il carico interno fosse poi così tanto inferiore. Intendo dire: una volta le bici pesavano di più, avevano meccaniche molto più inefficienti, maggiori attriti, c'erano spesso tratti sterrati. Poi tappe più lunghe. Certo andavano più piano. Ma non esisteva il doping ormonale che, insieme a tutto un complesso di miglioramenti tecnici del mezzo, ha fatto esplodere le medie. Muscolarmente parlando i ciclisti dell'era pre-doping ormonale (Epo, GH) erano comunque molto sviluppati, il che indica che il carico interno era notevole. Per dire al record dell'ora negli anni '50 facevano già i 46-47 di media. Poi chiaro, il ciclismo è diventato esasperato sotto tutti i punti di vista almeno dalla fine degli anni ottanta in poi, il che comporta pressioni psicologiche spesso allucinanti che prima non esistevano: alla fine tutto incide.il ciclismo di un tempo non era estremo come oggi. non andavano di certo piano ma oggi è completamente cambiata la questione.
un tempo la stagione andava da marzo a settembre con nessuna corsa fuori europa. oggi si corre praticamente da gennaio a ottobre, in giro per tutto il mondo. le gare una volta partivano praticamente a meno 50km dalla fine, il resto si andava più o meno a spasso, oggi già dal km zero si parte a fuoco e si fanno medie assurde.
insomma è tutto più estremizzato ma il nostro fisico da uomo sapiens è ancora quello di 100 mila anni fa..
purtroppo ciclisti pro che accusano malori si sentono non di rado e anche le carriere si sono accorciate parecchio.. adesso c'è chi si ritira già a 28-30 anni perchè è spremuto come un limone... sia fisicamente che mentalmente.. un tempo iniziavi la carriera vera a 22-23 anni.. e tiravi avanti fino 35-40 anni minimo.. oggi a 23 anni questi è già quasi 10 anni che fanno vita da corridore..
Guarda che i ciclisti morivano anche 20/40/60 anni fa, eccome.
Le tappe di giro e tour nel periodo delle grandi guerre erano di 300 km come minimo, senza bici, senza abbigliamento, senza assistenza.
E le altre corse (dove si partecipava per cercare di portare il prosciutto a casa, nel senso letterale del termine) non mi pare fossero molto "tattiche"
Con i dovuti distinguo forse erano piu assurde le medie che facevano allora di quelle che fanno oggi
allora io non sono pro e non lo sono mai stato.Sì ma al netto di tutto bisogna vedere se il carico interno fosse poi così tanto inferiore. Intendo dire: una volta le bici pesavano di più, avevano meccaniche molto più inefficienti, maggiori attriti, c'erano spesso tratti sterrati. Poi tappe più lunghe. Certo andavano più piano. Ma non esisteva il doping ormonale che, insieme a tutto un complesso di miglioramenti tecnici del mezzo, ha fatto esplodere le medie. Muscolarmente parlando i ciclisti dell'era pre-doping ormonale (Epo, GH) erano comunque molto sviluppati, il che indica che il carico interno era notevole. Per dire al record dell'ora negli anni '50 facevano già i 46-47 di media. Poi chiaro, il ciclismo è diventato esasperato sotto tutti i punti di vista almeno dalla fine degli anni ottanta in poi, il che comporta pressioni psicologiche spesso allucinanti che prima non esistevano: alla fine tutto incide.