Noto, a distanza di 9 anni dalla mia ultima (e unica) apparizione alla Hero che i temi affrontati sono sempre gli stessi, specie riguardanti "come fare il prima" da parte di pippe come lo ero io.
1. iscrivetevi a una squadra. Avrete al 90% il certificato a prezzo scontato e il supporto di una squadra per le uscite settimanali. Non banale anche il supporto psicologico nei momenti di crisi. Soprattutto per farvi capire che, anche se come me siete delle pippe ipermotivate, senza gare di preparazione almeno nell'anno in corso rischiate di voler spostare il ponte brooklyn con la carriola. Senza smontarlo.
2. allenatevi. allenatevi. allenatevi. La hero inizia prendendoti a calci nei co**ioni dopo 400m. Dopo 600 sei già nello sterrato e dopo 650 ti stai domandando perchè quel maledetto giorno dell'iscrizione non hai chiuso il pc. A metà salita, prima della piega a destra, avrete già messo piede a terra.
3. siete bravi in discesa? non recupererete il tempo perso in salita. Abituatevi a fare discese da 800m di dislivello difilati piuttosto: gli avambracci, giù dal Sella o giù dal Duron, vi terranno sul manubrio, viceversa patirete come dei cani bastonati (e se piove bagnati). Ricordatevi bene che avrete i cancelli e quello per il campolongo nel corto è bestiale.
4. manutenzione. 2 camere d'aria, smagliacatena + multitool + falsamaglia, bomboletta di fast se siete tubeless, una pezza di gomma se tagliate il copertone. Dovete saperli anche usare, piccolo particolare. Rocco lo sa usare. Se piove una bustina di lubrificante WET vi potrebbe salvare le chiappe nel caso la vostra catena chiamasse la vostra attenzione con un cigolio degno di un horror. Si, lo sanno tutti che si lubrifica sul pulito: l'Amore non lo fate con il gingillo sporco di sabbia. Ma il cigolio, stavolta, va tolto in questo modo.
5. studiate le discese. Dal gardena è semplice (e sarete gasati come delle bestie!), dal Pralongià è semplice (occhio ai ripidoni sterrati!) ma sarete più stanchi (sul corto sarete ancora più stanchi!), dopo il Campolongo pezzetto a piedi e OCCHIO ai 300 m prima di Arabba. Giù dal Pordoi (a meno che non abbiate l'intercessione di Mirko Celestino in persona per non farvi trovare traffico) la farete a piedi, camminare è bello. Ah si, la full è inutile nelle discese della Hero, se ce l'avete però usatela per COMFORT: dove i frontini alzano il culo voi potete alzarlo di meno. Se non l'avete, avrete meno peso da portar su.
6. studiate le salite. Il corto è corto? Si, ma il Sella è lungo. Ve lo assicuro. Il lungo è lungo? L'avvicinamento al Duron è lunghissimo, paesaggio da favola e vento quasi sempre contro. Falsopiano maledetto. Poi inizia il Duron, e vi assicuro che lo ha duro forte. Chiudete le chiappe bene, dopo il Duron non sarà finita.
7. Fermatevi ai ristori. FERMATEVI! ...e imparate a mangiare e a gestirvi le energie, gamba e testa. Sul Gardena avrete il c****o barzotto, sul Campolongo già meno. Ad Arabba, qualunque percorso scegliate, sarete "panna smontata". Troverete di tutto, non strafogatevi, lo stomaco non pedala. ABITUATEVI A MANGIARE E BERE.
3a. Avete 3000m nelle gambe? Ottimo. Ce li avete nelle braccia? Ottimo. E nelle mani? 3000m di negativo con le pendenze della Hero non sono 3000m di dislivello di 2 granfondo di paese. Remember. E se lo remember, remember ancora una volta.
8. Guardate la bici. Avete la doppia? Camminerete poco. 11v con il 42 dietro? 30 davanti e camminerete, col 32 farete una maratona a piedi, col 28 sgarferete nei tanti passaggi "teneri" di ghiaia. 12v fatevi i rapporti voi in base all'ultimo pignone.
8b. Ah ma io vado su col rampichino alla GF del latte macchiato con pendenze del 20%. Bravo, lo so: per questo il rampichino dovrà essere l'ultima salvezza, un po' come la luce in fondo al tunnel. Lo benedirai, e se non lo avrai ti maledirai.
9. Scarpe giuste. Siete novellini giusto? Scarpe SPD (o similari) morbiducce. Dovete CAM MI NA RE. La scarpa con suola in carboceramica vi spaccherà i piedi (e anche altro) su per l'Ornella (o su per il Sella). E prima vi autoprenderete a calci in culo prima del Pralongià. Abbigliamento figo? Bravi, ricordatevi che siete in alta montagna: in una giornata di sole calda (a valle), quando forerete sul giro d'aria (fredda, in quota) una mantellina vi salverà dall'ipotermia. Se piove, la Hero non è un posto caldo dove rifugiarsi: l'esperienza in gara serve.
10. Indipendenza. Non come quelli che vanno a vivere da soli e si fanno far da mangiare, lavare e magari spippettare dalla mamma. Siete soli, voi e la vostra maledetta bici. Dovete amarla, conoscerla meglio del vostro pube. Voi la dovete tenere per le corna, o lei vi cornificherà quando sarete con la gomma a terra (o la catena rotta) con poco tempo al cancello.
Bene? Ecco, se farete i compiti a casa con giudizio (e non come leggo...) l'ultimo km (con lo speaker di sottofondo) vi farà venire i brividi come l'ho provato io nel 2014.
1. iscrivetevi a una squadra. Avrete al 90% il certificato a prezzo scontato e il supporto di una squadra per le uscite settimanali. Non banale anche il supporto psicologico nei momenti di crisi. Soprattutto per farvi capire che, anche se come me siete delle pippe ipermotivate, senza gare di preparazione almeno nell'anno in corso rischiate di voler spostare il ponte brooklyn con la carriola. Senza smontarlo.
2. allenatevi. allenatevi. allenatevi. La hero inizia prendendoti a calci nei co**ioni dopo 400m. Dopo 600 sei già nello sterrato e dopo 650 ti stai domandando perchè quel maledetto giorno dell'iscrizione non hai chiuso il pc. A metà salita, prima della piega a destra, avrete già messo piede a terra.
3. siete bravi in discesa? non recupererete il tempo perso in salita. Abituatevi a fare discese da 800m di dislivello difilati piuttosto: gli avambracci, giù dal Sella o giù dal Duron, vi terranno sul manubrio, viceversa patirete come dei cani bastonati (e se piove bagnati). Ricordatevi bene che avrete i cancelli e quello per il campolongo nel corto è bestiale.
4. manutenzione. 2 camere d'aria, smagliacatena + multitool + falsamaglia, bomboletta di fast se siete tubeless, una pezza di gomma se tagliate il copertone. Dovete saperli anche usare, piccolo particolare. Rocco lo sa usare. Se piove una bustina di lubrificante WET vi potrebbe salvare le chiappe nel caso la vostra catena chiamasse la vostra attenzione con un cigolio degno di un horror. Si, lo sanno tutti che si lubrifica sul pulito: l'Amore non lo fate con il gingillo sporco di sabbia. Ma il cigolio, stavolta, va tolto in questo modo.
5. studiate le discese. Dal gardena è semplice (e sarete gasati come delle bestie!), dal Pralongià è semplice (occhio ai ripidoni sterrati!) ma sarete più stanchi (sul corto sarete ancora più stanchi!), dopo il Campolongo pezzetto a piedi e OCCHIO ai 300 m prima di Arabba. Giù dal Pordoi (a meno che non abbiate l'intercessione di Mirko Celestino in persona per non farvi trovare traffico) la farete a piedi, camminare è bello. Ah si, la full è inutile nelle discese della Hero, se ce l'avete però usatela per COMFORT: dove i frontini alzano il culo voi potete alzarlo di meno. Se non l'avete, avrete meno peso da portar su.
6. studiate le salite. Il corto è corto? Si, ma il Sella è lungo. Ve lo assicuro. Il lungo è lungo? L'avvicinamento al Duron è lunghissimo, paesaggio da favola e vento quasi sempre contro. Falsopiano maledetto. Poi inizia il Duron, e vi assicuro che lo ha duro forte. Chiudete le chiappe bene, dopo il Duron non sarà finita.
7. Fermatevi ai ristori. FERMATEVI! ...e imparate a mangiare e a gestirvi le energie, gamba e testa. Sul Gardena avrete il c****o barzotto, sul Campolongo già meno. Ad Arabba, qualunque percorso scegliate, sarete "panna smontata". Troverete di tutto, non strafogatevi, lo stomaco non pedala. ABITUATEVI A MANGIARE E BERE.
3a. Avete 3000m nelle gambe? Ottimo. Ce li avete nelle braccia? Ottimo. E nelle mani? 3000m di negativo con le pendenze della Hero non sono 3000m di dislivello di 2 granfondo di paese. Remember. E se lo remember, remember ancora una volta.
8. Guardate la bici. Avete la doppia? Camminerete poco. 11v con il 42 dietro? 30 davanti e camminerete, col 32 farete una maratona a piedi, col 28 sgarferete nei tanti passaggi "teneri" di ghiaia. 12v fatevi i rapporti voi in base all'ultimo pignone.
8b. Ah ma io vado su col rampichino alla GF del latte macchiato con pendenze del 20%. Bravo, lo so: per questo il rampichino dovrà essere l'ultima salvezza, un po' come la luce in fondo al tunnel. Lo benedirai, e se non lo avrai ti maledirai.
9. Scarpe giuste. Siete novellini giusto? Scarpe SPD (o similari) morbiducce. Dovete CAM MI NA RE. La scarpa con suola in carboceramica vi spaccherà i piedi (e anche altro) su per l'Ornella (o su per il Sella). E prima vi autoprenderete a calci in culo prima del Pralongià. Abbigliamento figo? Bravi, ricordatevi che siete in alta montagna: in una giornata di sole calda (a valle), quando forerete sul giro d'aria (fredda, in quota) una mantellina vi salverà dall'ipotermia. Se piove, la Hero non è un posto caldo dove rifugiarsi: l'esperienza in gara serve.
10. Indipendenza. Non come quelli che vanno a vivere da soli e si fanno far da mangiare, lavare e magari spippettare dalla mamma. Siete soli, voi e la vostra maledetta bici. Dovete amarla, conoscerla meglio del vostro pube. Voi la dovete tenere per le corna, o lei vi cornificherà quando sarete con la gomma a terra (o la catena rotta) con poco tempo al cancello.
Bene? Ecco, se farete i compiti a casa con giudizio (e non come leggo...) l'ultimo km (con lo speaker di sottofondo) vi farà venire i brividi come l'ho provato io nel 2014.
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