Hero Dolomites 2023

emilio78

Biker cesareus
24/11/11
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Rivergaro
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nei miei vari anni di corto ho fatto il miglior tempo in 5 ore e 35 minuti, da garmin ho perso 15 minuti di tempo per varie code e 10 minuti ai ristori.
nell'anno del miglior tempo non avevo cmq la mia miglior preparazione, puntualizzo da amatore medio.

il lungo è stato (e per me rimarrà sempre) una sfida ad arrivare in fondo, a livello di tracciato amo il corto e la preparazione necessaria a fare un discreto tempo nel lungo è (e rimarrà sempre) fuori dalla mia portata, tra lavoro e family le possibilità di allenamento non sono tante.

mi piacerebbe ritornare a fare la hero, ma ad oggi non ci sono assolutamente le condizioni per prepararla.

in bocca al lupo a tutti i partecipanti e godetevi la hero senza pressioni.
 

luigi_g

Biker superis
8/12/22
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Zurigo
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Bianchi/Wilier/Colnago
Forse l'argomento è già stato toccato, ma mi chiedevo se cambiasse molto essere in terza griglia o nell'ultima in questa gara? O se invece già sul Datercepies si avesse modo di fare il proprio ritmo e scollinare nella posizione che ci compete? Grazie
 

MaxSantucci

Biker serius
15/9/05
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Specy enduro / la pierre glp2
Forse l'argomento è già stato toccato, ma mi chiedevo se cambiasse molto essere in terza griglia o nell'ultima in questa gara? O se invece già sul Datercepies si avesse modo di fare il proprio ritmo e scollinare nella posizione che ci compete? Grazie
sulla danterciepes fino al passa direi di si riesci a fare il tuo ritmo, ma dopo trovi ingorghi a volte tremendi in alcuni passaggi dove si perde molto tempo...
 
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emilio78

Biker cesareus
24/11/11
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Rivergaro
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ho fatto 7 hero, 5 corte e due lunghe, e quando ho fatto il lungo (partendo sempre in 3 griglia) ho notato la differenza abissale che c'era nel partire in griglie "alte", nessun ingorgo degno di segnalazione, qualche rallentamento ma nulla da condannare.
premetto che tranne il primo anno (2013), dove sono partito nella penultima griglia dei "tesserati (vedi non hobby", tutte le altre volte ero nella prima griglia del corto.
 
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DrPeperino

Biker extra
15/5/14
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Forse l'argomento è già stato toccato, ma mi chiedevo se cambiasse molto essere in terza griglia o nell'ultima in questa gara? O se invece già sul Datercepies si avesse modo di fare il proprio ritmo e scollinare nella posizione che ci compete? Grazie

concordo con @emilio78 : partendo davanti trovi decisamente meno confusione sulla Danter, che ti dovrebbe permettere di salire abbastanza libero, col tuo passo. Facendo due volte il lungo partendo nella quarta griglia avevo già l'impressione che si salisse abbastanza bene. Sulla prima discesa auspicabilmente non dovresti trovare code, al massimo qualche pezzo in fila indiana.
Facendo il corto parti automaticamente dopo tutte le griglie del lungo e la situazione è piuttosto diversa: sulla Danter trovi il fiume di persone in salita e devi unirti al flusso, cercando come possibile di scansare quelli che eventualmente vanno a piedi o troppo più piano di te. Sulla prima discesa sicuramente trovi rallentamenti, talvolta anche proprio l'ingorgo con la massa di gente ferma in piedi ad un restringimento.
Quest'anno non hanno fatto il pieno di iscritti, ma sulla risalita della Danter 2000 partenti sono sempre 2000 persone da far defluire.. secondo me la situazione rimane quella che ho descritto.

Superata questa prima parte poi ognuno fa più o meno la sua gara: talvolta c'era la gente a piedi nel tratto tecnico in discesa dopo il Pordoi, ma a quel punto non dovrebbe dipendere più molto dalla griglia di partenza.
 

lupeaq

Biker perfektus
19/6/15
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1.149
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L'Aquila
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Rdr Ares
Io dico invece che di ingorghi come in passato non se ne trovano più. Il perché? Perché non ci sono più i 4000 iscritti...ma più o meno la metà. Questi ultimi anni ne ho avuto la dimostrazione. Non fa più il sold out la Hero. Poco traffico per fortuna.
 

emilio78

Biker cesareus
24/11/11
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Rivergaro
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preciso che l'anno del tempo migliore sul corto sono partito nella sua prima griglia ed ho applicato la strategia:
  • Dantercepies a ritmo "brillante", ovvero alto ma senza fuori giri, ciò per evitare di subire troppi sorpassi
  • Pralongià e Pordoi a ritmo "controllato"
  • Sella inizialmente "in controllo", quando "spiana" avevo aumentato un pò e dalla città dei Sassi alla fine avevo dato tutto, full gas.
il vantaggio di conoscere bene il percorso è ovviamente stato un plus notevole.

a distanza di anni faccio autocritica su alcuni aspetti che mi avrebbero portato ad una prestazione migliore se li avessi affrontati "meglio":
  • la gestione degli allenamenti, in quanto negli anni del lungo ho fatto una preparazione qualitativamente superiore e con una progressione del carico perfetta, sul corto avrei fatto veramente un bel tempo (ovviamente rapportato alle mie capacità)...
  • la gestione del mangiare, se in qualsiasi marathon nelle prime 4 ore mangio solo "barrette/gel" e bevo solo sali & maldodestrine sul finale patisco sempre problemi di stomaco, il mangiare nelle prime due ore paninetti (al latte) con prosciutto e marmellata sfruttando una seconda borraccia con acqua mi evita seccature;
  • più lunghi in mtb che in bdc, ho sempre fatto più uscite lunghe in bdc che in mtb xè con la prima trovavo più compari di avventura, ad oggi dico che più uscite lunghe in mtb mi avrebbero garantito un allenamento superiore della parte superiore del corpo (schiena, spalle, braccia...), in discesa sul finale sarei stato meno cotto...
 

luigi_g

Biker superis
8/12/22
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Zurigo
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Bianchi/Wilier/Colnago
preciso che l'anno del tempo migliore sul corto sono partito nella sua prima griglia ed ho applicato la strategia:
  • Dantercepies a ritmo "brillante", ovvero alto ma senza fuori giri, ciò per evitare di subire troppi sorpassi
  • Pralongià e Pordoi a ritmo "controllato"
  • Sella inizialmente "in controllo", quando "spiana" avevo aumentato un pò e dalla città dei Sassi alla fine avevo dato tutto, full gas.
il vantaggio di conoscere bene il percorso è ovviamente stato un plus notevole.

a distanza di anni faccio autocritica su alcuni aspetti che mi avrebbero portato ad una prestazione migliore se li avessi affrontati "meglio":
  • la gestione degli allenamenti, in quanto negli anni del lungo ho fatto una preparazione qualitativamente superiore e con una progressione del carico perfetta, sul corto avrei fatto veramente un bel tempo (ovviamente rapportato alle mie capacità)...
  • la gestione del mangiare, se in qualsiasi marathon nelle prime 4 ore mangio solo "barrette/gel" e bevo solo sali & maldodestrine sul finale patisco sempre problemi di stomaco, il mangiare nelle prime due ore paninetti (al latte) con prosciutto e marmellata sfruttando una seconda borraccia con acqua mi evita seccature;
  • più lunghi in mtb che in bdc, ho sempre fatto più uscite lunghe in bdc che in mtb xè con la prima trovavo più compari di avventura, ad oggi dico che più uscite lunghe in mtb mi avrebbero garantito un allenamento superiore della parte superiore del corpo (schiena, spalle, braccia...), in discesa sul finale sarei stato meno cotto...
Interessanti le tue considerazioni. Posso chiederti che tempo hai fatto sul corto?
 

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