Questa è la mia giornata, la mia III° G.F. dei Colli Albani, gara che mi piace ed a cui sono affezionato.
Sveglia presto, una colazione, nel frattempo si è svegliata quasi tutta la mia numerosa famiglia, li saluto e con la borsa e la biga, mi avvio alla macchina.
Vado a prendere mio cognato, non che mio compagno di squadra, marcop, carichiamo anche la sua biga e via verso i pratoni del Vivaro.
Faccio un giro di riscaldamento con marcop e poi lo accompagno in griglia io mi faccio un altro giro perché non avendo velleità agonistiche preferisco mettermi dietro per non dar fastidio, giro e vado a salutare un po di amici che invece sono già in griglia, quando manca poco al via mi accodo e parto.
Da dietro landatura è lenta, quelli più fermi li supero solo dove non metto a rischio la mia e laltrui incolumità e cerco di far passare tutti quelli più veloci.
Poi ad un certo punto inizia la via sacra,che praticamente tutti facciamo a piedi, sembriamo una lunga fila di formichine che salgono su un cumulo di terra.
Subito dopo lattraversamento della strada asfaltata, vedo un grosso biker vestito di giallo che guardava sconsolato la sua
catena, gli chiedo hai problemi, e lui
si, e che cè,
si è rotta la catena, vuoi che te la aggiusto,
si grazie ma sei capace, certo rispondo io.
Allora, senza la falsa maglia gli rimetto a posto la catena, ma a quel punto praticamente erano passati tutti.
Ripartiamo insieme e ci mettiamo a chiacchierare, a quel punto decido di fare il percorso escursionistico e dopo l'ultimo tratto di via sacra, mi avvio verso il traguardo, con il compagno di avventura.
Mi faccio la doccia, lavo la bici, sistemo la macchina, vado a chiacchierare con un po di amici, poi vado al traguardo ed aspetto marcop che però non arriva, intanto sento di persone che si sono fatte male, aspetta a spetta ma lui non arriva, mi preoccupo ed allora il tempo sembra non passare mai.
Poi quando già lo pensavo sdraiato in qualche letto dospedale, (anche perché degli sconosciuti mi avevano chiesto come stava la persona che stava con me che era caduta e si era rotta le costole, si erano sbagliati per fortuna) lo vedo che spingeva la bici con la faccia triste, si era solo ritirato perché aveva squarciato la gomma e non era riuscito a concludere la gara.
A quel punto a mangiare quattro chiacchiere con gli amici e poi via a casa, pronti per una nuova avventura.