..... The Big Day
grazie FaFa .....
Siamo in piazza a Siculiana e ci prepariamo. Si ritirano i pacchi gara ed i numeri. Ci si guarda intorno per individuare i volti noti e quelli no. Prendiamo possesso della situazione. Come sarà la gara oggi? Certamente affollata. Ma quanti saremo? Io ho il numero 41 ma siamo molti, molti di più. Comincio ad incontrare i forumendoli e a fare qualche presentazione: IvanBruno questo è BonBon. BonBon questo è LucaMtb@@@.
Vado a fare pipi. Il bagno del comune è stato sventrato da qualcuno che all'ultimo minuto si è ricordato di evacuare ogni peso superfluo ...... Sono arrivati anche Bisca88 e ILGlandiatore (Davide): uno ha il numero 113 e l'altro il 118!!! In caso d'emergenza mi fermo e spingo ......
Al nastro di partenza c'è una gran folla ma in ogni dove si scherza come se quella in procinto di iniziare non fosse una gara ma una gita di ragazzini scalmanati. Qualcuno cerca di fare ordine e chiamare l'appello ma alla fine prevale il buo senso: "lassamuli futtiri. Pronti. VIA!!!!!". Siamo partiti. C'è chi parte a razzo. C'è chi invita alla prudenza: all'inizio, si sà, può essere molto pericoloso. La partenza è su asfalto ma non durerà molto. Dopo qualche chilometro il clangore dei cambi avverte che inizia lo sterrato. Ma quale sterrato? Inzia L'ACCHIANATA. Ed è subito un ricompattarsi del gruppo. C'è chi scende e spinge. C'è che si ferma dietro quello che lo ha fatto prima di lui, guardandolo in cagnesco. C'è chi urla: "Pista!! La sinistra libera" e che gli fa eco con un vaffa aspirato. Ma alla fine si sale tutti. Uomini e mezzi si allugano come una carovana nel deserto. Il colpo d'occhio è veramente mozzafiato. Siamo davvero tanti. I mie vicini cambiano fisionomia ogni volta che alzo lo sguardo da terra. E' ancora presto per cercare un compagno di viaggio. Il ciclocardio non segna quanta strada ho fatto e non voglio saperlo, oggi viaggio a sentimento. C'è solo un numero fisso in basso sul display, 184. E non è la velocità. Non ho moscerini spiaccicati sulle lenti degli
occhiali!
Si procede. Si sale e si scende. Su una cosa SixtySix aveva ragione la sera prima: il percorso presenta delle insidie mimetizzate dall'erba. Il primo canalone lo scanso per puro caso mentre sorpasso in discesa. Stai attento mi dico. Ma è subito salita e mi rilasso. Strada facendo incontro IvanBruno e cominciamo a fare strada insieme fino al primo ristoro. Inizia un gran discesa ed Ivan mi dice: " Ti seguo Flamb!!"; evidentemente convinto che conosca il percorso e ignaro del grande pericolo che sta correndo. Io scendo sempre come se conoscessi il percorso ...... Ma va bene cosi. Prima dell'asfalto che ci porta a Montallegro c'è un brutto incidente. Una curva mal segnalata e molto insidiosa miete le prime vittime della gara. All'arrivo però ne incontrero una che nonostante le bende ha continuato fino alla fine: Brava! E' una delle poche presenze femminili dell'evento.
Il passaggio da Montallegro lo conoscete già: si gira a destra al casello (prima della fontana per accorciare) e si comincia a scivolare a tutta velocità. Passare sotto lo sguardo attonito e divertito di donne uomini e bambini è sempre una sensazione che ti da la carica e per un momento l'acido lattico è un ricordo lontano. I muscoli vanitosi si contraggono sotto l'impulso non meno vanitoso del cervello e la bici schizza a tutta birra come se fossi appena partito. @zz!!! Freno di botto per non stamparmi su quello davanti che non vuole rischiare di saltare il dosso. Ed è uno. Va bè sarà alla prossima.
Sulla salita dopo il paese incontro un SSST e lo invito a non superarmi: è scortese nei confronti degli ospiti!! Al gruppo si unisce anche un terzo. Ed insime proseguiamo verso la riserva.
Arrivati alla discesa di Torresalsa incontro nuovamente IvanBruno che si è fermato a fumare una sigaretta, ma poi mi accorgo che in mano ha soltanto la macchina fotografica. Io mi butto a tutta verso la pineta ma ad un certo punto rischio di eseguire con la testa un'analisi rettale a chi per non finire in un canalone dalla profondità infernale ha piantato i freni. E sono due.
A quel punto la scelta istintiva e di schivare il culo e finire nel canalone. Freno. Sbando. Controllo. E mi blocco sul ciglio del canalone: minc...hia sono un dio!!! Per le condizioni della prostata di chi stava davanti rivolgetevi al suo andrologo.....
Riprendo a scendere e mi sento urlare da dietro. E' Ivan che ha finito di fum..fotografare e con la sua specy rosso ferrari scende divertendosi come un matto. Attraversiamo assieme la pineta e poi .........