Front da enduro - Parte dieci

AlfreDoss

Biker electrificatus
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Sotto il Canto (BG)
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Specy Turbo Levo
Grazie per la disamina precisa e puntuale, sapevo in maniera non così approfondita dei problemi legati ai dischi che vanno in vibrazione a determinate frequenze con specifiche costruzioni e strutture di telai e, come dici giustamente tu, più precisamente con conformazioni specifiche dei carri posteriori.
La soluzione però di fissare un peso con camera d'aria non mi garba tanto, principalmente per un fattore estetico, ma soprattutto perché probabilmente non riuscirei comunque a risolvere il problema ma andrei semplicemente a smorzarne gli effetti.
Come detto nei post precedenti vorrei procedere per tentativi prima di gettare la spugna, inizierò con il cambiare le pastiglie mettendo quelle originali, le avevo usate quando avevo cambiato il sistema frenante, avevo però dischi di diametro minore, ero poi passato a pastiglie di altre marche e quindi al momento non ne ho in casa, ma le ho appena ordinate e dovrebbero arrivare a giorni.
L'intenzione era anche quella di potenziare ulteriormente l'impianto acquistando dischi con proprietà di costruzione più ricercata e soprattutto con maggiore proprietà di dissipazione del calore, ero orientato sui dischi BCA, hanno però costi abbastanza elevati e prima di procedere all'acquisto vorrei essere sicuro di non aver problemi di incompatibilità con l'impianto, a questo punto però forse, visto ciò che è stato detto sopra, i dischi stessi avendo un ruolo fondamentale nell'insieme potrebbero paradossalmente essi stessi risolvere i miei problemi di risonanza e vibrazioni.
Potresti provare una cosa a costo zero, fare uno smusso di 1mm circa con una piccola lima sullo spigolo della pastiglia dal lato in cui entra il disco, si usa spesso anche in auto e moto.
Ovviamente solo sul materiale di attrito, se non funziona hai buttato dieci minuti di tempo.
 
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Il_Tasso

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Io sbaglierò, e dipenderà anche dal fondo (liscio, rotto, rottissimo, asciutto, umido, bagnato, e tutte le gradazioni intermedie) e dall'aderenza, ma sul ripido/ripidissimo con l'anteriore freno, con il posteriore correggo/aggiusto la traiettoria, ecc.
Se è davvero ripido con il posteriore non controllo la velocità, oltre un certo punto di frenata perde trazione.
Vero che il posteriore mediamente lo uso di più (come "tempo" di frenata)
Boh, magari sbaglio io invece, o mi sono spiegato male.
Cerco di controllare col posteriore perché così lascio l'anteriore libero e direzionale.
Certe volte, quando entro in curva troppo hot, dò una toccatina di solo posteriore per caricare la ruota anteriore e facilitare l'inserimento.
Il freno anteriore tendo a usarlo soprattutto in modalità "staccatona pianificata".
Oh, magari una volta monto la telemetria e scopro che è tutto al contrario.

Comunque son 48 e mezzo di articolazioni e 16 di capoccia.
 
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Guxx

Up without drugs, Down without cuts
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solo
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ce l'ho
Boh, magari sbaglio io invece, o mi sono spiegato male.
Cerco di controllare col posteriore perché così lascio l'anteriore libero e direzionale.
Certe volte, quando entro in curva troppo hot, dò una toccatina di solo posteriore per caricare la ruota anteriore e facilitare l'inserimento.
Il freno anteriore tendo a usarlo soprattutto in modalità "staccatona pianificata".
Oh, magari una volta monto la telemetria e scopro che è tutto al contrario.

Comunque son 48 e mezzo di articolazioni e 16 di capoccia.

Anche io uso sempre questa tecnica, magari sbagliata.

Per me 43: mi sento giovane ma intuisco di essere sulla via della vecchiaia quando ad ogni curva un po' allegra o salto, nel "pre' ho le visioni di me che mi "spatacco", costole e clavicole che saltano, parenti che mi danno del deficiente e bla bla bla :mrgreen: Si continua a provarci però.
 
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Maxone1

Biker Eremiticus
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Lecco
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Potresti provare una cosa a costo zero, fare uno smusso di 1mm circa con una piccola lima sullo spigolo della pastiglia dal lato in cui entra il disco, si usa spesso anche in auto e moto.
Ovviamente solo sul materiale di attrito, se non funziona hai buttato dieci minuti di tempo.
Ah, ok, questa non la sapevo, proverò sicuramente, grazie. Solo una domanda, il lato in cui entra il disco sta ad indicare il lato inferiore dove si inserisce fisicamente il disco, oppure quello laterale di scorrimento del disco?
 

Heavy Metal Biker

Biker superioris
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Anche io uso sempre questa tecnica, magari sbagliata.

Per me 43: mi sento giovane ma intuisco di essere sulla via della vecchiaia quando ad ogni curva un po' allegra o salto, nel "pre' ho le visioni di me che mi "spatacco", costole e clavicole che saltano, parenti che mi danno del deficiente e bla bla bla :mrgreen: Si continua a provarci però.
Questo denota grande lucidità, io quelle cose le penso durante l'avvicinamento e durante la salita, una volta iniziata la discesa quella parte di cervello va in standby.
Con questo non voglio dire che scendo a vita persa eh, la velocità è comunque mitigata dai miei limiti tecnici.
 

albatros_la

Biker assatanatus
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Grazie per la disamina precisa e puntuale, sapevo in maniera non così approfondita dei problemi legati ai dischi che vanno in vibrazione a determinate frequenze con specifiche costruzioni e strutture di telai e, come dici giustamente tu, più precisamente con conformazioni specifiche dei carri posteriori.
La soluzione però di fissare un peso con camera d'aria non mi garba tanto, principalmente per un fattore estetico, ma soprattutto perché probabilmente non riuscirei comunque a risolvere il problema ma andrei semplicemente a smorzarne gli effetti.
Come detto nei post precedenti vorrei procedere per tentativi prima di gettare la spugna, inizierò con il cambiare le pastiglie mettendo quelle originali, le avevo usate quando avevo cambiato il sistema frenante, avevo però dischi di diametro minore, ero poi passato a pastiglie di altre marche e quindi al momento non ne ho in casa, ma le ho appena ordinate e dovrebbero arrivare a giorni.
L'intenzione era anche quella di potenziare ulteriormente l'impianto acquistando dischi con proprietà di costruzione più ricercata e soprattutto con maggiore proprietà di dissipazione del calore, ero orientato sui dischi BCA, hanno però costi abbastanza elevati e prima di procedere all'acquisto vorrei essere sicuro di non aver problemi di incompatibilità con l'impianto, a questo punto però forse, visto ciò che è stato detto sopra, i dischi stessi avendo un ruolo fondamentale nell'insieme potrebbero paradossalmente essi stessi risolvere i miei problemi di risonanza e vibrazioni.
È anche una questione di costi e di approccio. I dischi sono dei consumabili e con quello che costano i BCA se ne fai andare tanti è come dover pagare un mutuo. Personalmente penso che i flottanti siano praticamente inutili su una MTB. La trasmissione del calore non sarà mai un granché tra il ragno e la pista. Per quanto l'acciaio conduce poco rispetto all'alluminio (mal contato, un quarto), creano un collo di bottiglia tremendo. Penso che su progetti così risicati in termini di peso il flottante vero abbia il solo vantaggio di mantenere la pista bella diritta e più libera di espandersi senza distorcersi. Per contro i flottanti "finti", cioè senza boccole ma son soli ribattini, scaricando un po' meglio (ma niente miracoli) il calore della pista al ragno, sono difficili da produrre mantenendo una planarità decente.
Il progetto migliore sono gli Icetech di Shimano: sandwich di alluminio e acciaio. Sono però anche molto delicati e l'usura della pista va tenuta bene sotto controllo. Inoltre un consumo non regolare porta a distorsioni accentuate dalla differenza di espansione tra l'acciaio della superficie e alluminio dell'anima del disco. Problema comune a tutte le giunture bimetalliche, che però in questo caso influisce pesantemente sulla funzionalità.
Il fatto che molti usino freni Formula Cura, che certo non mancano di potenza, con dei dischi monolitici originali da 20 € l'uno per fare anche DH fa capire che il problema da risolvere sta altrove, anche se innescato dal disco.
 
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albatros_la

Biker assatanatus
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Anche io uso sempre questa tecnica, magari sbagliata.

Per me 43: mi sento giovane ma intuisco di essere sulla via della vecchiaia quando ad ogni curva un po' allegra o salto, nel "pre' ho le visioni di me che mi "spatacco", costole e clavicole che saltano, parenti che mi danno del deficiente e bla bla bla :mrgreen: Si continua a provarci però.
Siamo coetanei, ma beato te che riesci a fare curve allegre e salti :smile:
Io sono mezzo scassato e con un'anca già andata sotto i ferri quasi 10 anni fa. Pesante, lento in salita, scarso in discesa, con la scusa di dover andare piano sennò l'anca molla del tutto (che poi è così, ma anche se non fosse non avrei tecnica e incoscienza a sufficienza). Quindi...tienti stretto il tuo intuito e divertiti!
 

Il_Tasso

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Per me 43: mi sento giovane ma intuisco di essere sulla via della vecchiaia quando ad ogni curva un po' allegra o salto, nel "pre' ho le visioni di me che mi "spatacco", costole e clavicole che saltano, parenti che mi danno del deficiente e bla bla bla :mrgreen: Si continua a provarci però.
Una volta o l'altra scriverò di quella volta che mi sono rotto l'omero girando da solo, e della telefonata che ho fatto -col braccio buono- a mia moglie medico, che era al lavoro.
 

Heavy Metal Biker

Biker superioris
25/7/12
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Una volta o l'altra scriverò di quella volta che mi sono rotto l'omero girando da solo, e della telefonata che ho fatto -col braccio buono- a mia moglie medico, che era al lavoro.
Beh nel 2019 mi sono rotto costole e clavicola più contusioni varie una settimana prima di partire per le vacanze estive. Fu emblematica la telefonata alla mia compagna mentre aspettavo l'arrivo dell'ambulanza: "ciao ascolta come va? Tutto bene? Senti sono "scivolato" con la bici ma nulla di grave, passo comunque al PS perché mi sono tagliato un pochino il ginocchio e preferisco farmi pulire la ferita, magari mettono un punto o due, ma stai tranquilla ti aggiorno dopo".
Quando mi ha visto arrivare in ospedale in barella tutto rotto e bloccato sulla barella dalla testa ai piedi non vi racconto la reazione...
 

Il_Tasso

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19/5/17
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Perugia
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Cube Acid 2012, Dartmoor Hornet 2020
Anch'io 2019, anch'io fine maggio, anch'io vacanze scombinate.
Rimarranno agli annali:
- le urla di mia moglie al telefono, con pazienti e infermieri come audience (ma si amò, dai, non muovo il braccio, ma sento ancora la mano, che vuoi che sia);
- il suo sguardo quando, chiamando il collega Chirurgo ortopedico per capire come mi avrebbe riconposto, quello risponde "un attimo che sto scendendo in mountain bike";
- l'altro suo sguardo quando lo stesso Chirurgo mi fa "tra tre mesi ti rimetto in bici".
 

MIREK

Snail on Trail
22/9/14
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Bologna
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POLE TAIVAL
Anche io ho fatto per un paio di anni di fila la caduta prima di andare in vacanza, la prima volta mi sono sbucciato come una banana e lussato una spalla più incrinato un paio di costole

La seconda volta mi sono sbucciato di nuovo e rotto la cresta iliaca

Ora è qualche anno che non cado più, ma mai dire mai
 

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