una piccola recensione della giornata!
Un vero biker non conosce la macchia e la paura!
Un vero biker vede una discesa scassata sui sassi del 500% di pendenza e si lamenta perchè è troppo facile!
Un vero biker ride in faccia a Hybrios (il famigerato Dio della gravità) rimanendo in equilibrio anche nel vuoto più totale!
Io devo ammettere che la paura la conosco bene (l'ho vista ieri e mi sembra in gran forma..) mi sono appena macchiato la maglietta, mi lamento anche della discesa asfaltata con un microscopico buco, ed Hybrios lo conosco personlamente, è quello che mi fa sempre gli sgambetti........
Ma per fortuna conosco dei veri biker!
Era l'ora calda, di una giornata calda e molto umida, l'ideale per una giornata in mtb, in concomitanza con il raduno delle pink freeriders, avevamo deciso per un giro parallelo.
Ma cosa sono le pink freerider?
Semplicemente un gruppo di donzelle, a cui piace andare in giro in mtb, guidati dall'impagabile guida di Luciano (chiamato amichevolmente Lulu).
Ma chi sono veramente queste pink freerider?
Alessandra
Il suo entusiasmo coinvolgente, ha permesso la creazione del gruppo, di cui ora fanno parte anche un paio di sassi del finalese e 5 alberi di leccio, i castagni non le stanno tanto simpatici.... Ha anche la capacità di non credere in se stessa, anche se in bici va molto bene, creando lunghissimi dialoghi tra se e il poveretto che vuole convincerla a fare il pezzo difficile (e poi finisce quasi sempre che lo fa.....)
for(i==0;i=100;i++){
Ale -Cazzo lulu ma questo come si fa?-
Lu -Basta che passi di lì-
coro pink -Dai ale che ce la fai-
Ale -No dai non sono convinta non lo faccio-
Lu -No ale ti assicuro che la puoi fare-
Ale -Mmmmmm secondo me ci vuole l'armatura per passare di qui ma se cado ehmmmm-
}
Luciano
è il maestro bike del gruppo, battuta sempre pronta, graaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaandissime doti di pazienza, ed un entusiasmo secondo solo a quello di alessandra, è l'unica persona al mondo, che riesce a sopravviere da solo, con un gruppo di ben 6 donne (in barba a quel banfone di Bears Gills)
Laura
Il carroarmato del gruppo, una vera biker, non conosce la paura, o meglio l'ha conosciuta, ma l'ha fatta scappare a pedate, (ogni tanto la paura ricorda quel giorno e si rinchiude nello stanzino a tremare) risata sempre pronta in ogni situazione ed una voglia di fare infinita, si ipotizza che il suo corpo sia fatto di una lega indistruttibile, non conosce nemmeno il dolore e quando cade si rialza sempre!
Roberta
La coscienza vivente del gruppo, calma e tranquilla, grande conoscitrice del finalese.
Davide
L'antibiker per eccellenza, loquacità pari se non addirittura superiori ad Alessandra, e con un fisico da paura (nel senso che se lo vedi ti fa paura) sembra un incrocio tra uno scheletro maledetto ed un certo elefantino volante.
Sebbene a prima vista sembri una persona come tante altre, ma ha doti di indistruttibilità pari a quelle del terminator del secondo film, e doti di elasticità che superano quelle di una palla matta.
Conosce personalmente quasi tutti i sassi del finalese, ed anche alcuni alberi che però non lo sopportano, dato che gli cade sempre addosso......
Era una calda giornata di luglio e grazie alle amicizie acquisite di Alessandra, avevamo persino scroccato un passaggio fino al melogno (Anche se non ci può leggere Grazie Silvia!) che ci ha evitato 900 metri di risalita su asfalto bollente a 30 gradi (all'ombra!)......
Il furgone procedeva veloce ed inesorabile verso le alture del finalese, dove il caldo aveva concesso un pò di clemenza (ed al mattino aveva persino piovuto) una volta arrivati in cima, abbiamo ringraziato il pilota, salutato il gruppo di pink, e detto addio a Luciano, il quale ci ha lasciato detto che se non fosse tornato ad una certa ora, avremmo dovuto chiamare i soccorsi (paura di non sopravviere ad un gruppo così nutrito di donzelle, o forse aveva paura di non stare loro dietro???
)
Eravamo Io Simone (l'unico vero ed inimitabile biker) ed Enrico col cognome impronunciabile (perdonami Enrico!) che è un altro biker cazzuto....
E voi tutti direte, ma te che cazzo ci facevi con due titani del genere?
Bè è una domanda che mi sono posto 5 minuti dopo la partenza, sulla salita sterrata che va al settepani, una comoda e larga via in salita, resa fangosa ed appiccicosa dalle recenti piogge, in quelle condizioni un biker normale, con allenamento normale sale su con un'andatura normale, peccato che eravamo due contro 1 e ho cercato di adeguarmi (senza successo) all'incalazante ritmo di superbiker (salvo poi stramazzare al suolo alla partenza della discesa)......
i primi 100 metri ero convinto che ce la potevo fare, poi in sequenza sono accaduti alcuni accadimenti (è rindondante ma mi piace troppo!!)
Il miei polmoni si sono lamentati che non li pago abbastanza, ed anno cominciato a protestare, le mie cartilagini hanno incominciato a consumarsi, e le ossa ad emettere paurosi stridii e crepitii, al 150 metro i miei polmoni mi hanno fatto il gesto dell'ombrello e se ne sono andati, i muscoli hanno detto ma chi cazzo ce lo fa fare e sono entrati in sciopero....
Al 200° metro stavo per morire però ormai ero arrivato..........
Al che ho firmato un contratto in stile marchionne con i miei muscoli, ed ho fatto pace con i miei polmoni, e sono sceso giù per la discesa, pensando che un'altra salita a sto ritmo e dovevo comperarmi tutti i mass media del mio corpo per convincere i miei organi a tornare a lavorare!
Ovviamente il fango era presente anche in discesa, il che rendeva la discesa particolarmente imprevedibile, visto che la bici stessa tendeva a scappare davanti e didietro, tutto questo mi è costato 3 cappotti (per fortuna senza conseguenze ma solo perchè la discesa era corta)
poi si arriva al punto di partenza, si risale per il melogno (ad un ritmo più umano o meglio meno superbiker e più chiavicabiker), e si prende per una discesa chiamata Isallo estasi, il primo nome prende evidentemente dal paese in cui finisce la suddetta discesa, invece la seconda parola è dovuta al fatto che ti devi fare di roba buona, prima di affrontare una discesa del genere (a meno che tu non sia un vero biker!)
Anche questo inizio di discesa era viscido, ma ormai avevo preso la mano anzi ci avevo preso gusto, ed oso persino insinuare di averci preso la mano a quel punto Hybrios (il dio della gravità), che si era distratto a guardare le pink freerider poco più avanti, si accorge che erano almeno 5 minuti che non cadevo e che non poteva permetterlo........
Vabbè tanto ormai è la giornata dei tonfi........
Al che raggiungiamo le pikfreriders e le salutiamo (ovviamente passando ai 200 all'ora perchè un vero bikers non perde mai tempo cioè io andavo ai 20 all'ora ma va bene lo stesso e non diciamolo a nessuno!!!)
Al che passo davanti al sommo maestro luciano, che mi guarda con sconsolazione e come il maestro che guarda l'alunno che non impara mai un kaiser (luciano se mai mi leggerai è che se scendo troppo forte non riesco a scendere come si deve ma parola di boyscout sono migliorato!!! p.s. se no alessandra riferisci te!)
Nel frattempo siamo passati alla parte bassa del sentiero che era asciutto, e quindi le velocità sono aumentate (da 200 a 400 per i veri biker, dai 20 ai 22 per gli altri....) quand'ecco finalmente un gruppo di rocce asciutte in un lungo rettilineo.........
oh cazzo ma quello non è Hybrios?
Avete mai letto i fumetti dei peanuts?
Bè in quei fumetti c'è sempre una scena ricorrente in cui charlie brown deve calciare la palla da football in avanti, e lucy gliela toglie sempre, dopodichè charlie brown fa un volo impressionante ed atterra sulla schiena.....
immaginate la stessa scena, solo con una bici ed un atterraggio con il petto........
5 minuti per riprendermi e via, mica si devono fare aspettare i veri bikers, al che arrivo giù e vedo i veri biker pesantemente scazzati, provo a buttare lì un sai son caduto ho preso una botta (un pò per destare ammirazione) ma non ho capito che in realtà un vero bikers non è quello che cade e si rialza, ma è quello che non cade mai e poi mai, al che mi viene fatto notare che è tardi e dobbiamo sbrigarci perchè ci tocca un'altra salita e discesa, e ci sono degli orari da rispettare (e qui faccio una premessa, tutto voi conoscete simone e qualcuno anche enrico, quindi sappiamo bene che le cose non si sono svolte così, l'ho solo romanzato per renderlo più divertente, in quanto alessandra no! anzi ho esagerato al contrario se no non era credibile! Dai ale scherzo si fa per ridere!!!!)
Arrivati alla fine della discesa, Enrico nota che la sua bici già da un pò, fa dei rumori strani, come di raggi rotti, si ipotizzano varie congetture, tra cui il deragliatore deragliato, le pinze dei
freni spinzate.....
Al che arrivo io (loro era già almeno 30 minuti che discutevano) e accenno con molta poca sicurezza che se una bici fa un rumore tipo raggi rotti, potrebbe avere i raggi rotti, al che i due mi guardano un pò male, un pò come si guarda uno che al raduno di ornitologi, in cui si parla di avvistamenti, uno parla dell'avvistamento di un rinoceronte.....
Al che mi viene mostrato che la ovviamente se una bici fa un rumore tipo raggi rotti è impossibile che si sia rotto un raggio (infatti se ne erano rotti 2) il che rendava impossibile un'altra discesa se non su asfalto per il povero enrico che ci ha dovuto lasciare sul più bello......
Nel frattempo eravamo tornati in basso con i suoi 30 gradi e ci aspettava una lunga e caldissima risalita su asfalto fino al solito ristorante (in cui ho scoperto che persino i veri bikers sentono il caldo, anche se ovviamente non come noi comuni biciclettari!)
Arrivati in cima (con fatica) si prende per la discesa finale chiamata Aleale (si alessio ti ci porterò un giorno ma è molto scoscesa e non banale quindi devi migliorare un pò però! Si! si chiama aleale è una ficata assurda però è difficile!!!) una vera discesa da freerider ripida scoscesa e tecnica quanto basta, e persino molto fangosa e viscida nella parte alta (alcuni pezzi me li sono conigliati!) che porta fino a valle e poi al ritrovo con le pink per il ristoro finale.....
Arrivato a finale sembravo uno zombie di quei film splatter di basso livello, alle domande rispondevo con muggiti senza senso!