Riepilogo del progetto e risultati dei primi utilizzi
Iniziamo con le prime impressioni: fantastico!
Sembra che mi abbiano regalato un bikepark non solo dietro casa, ma dovunque voglia portare la bici, la libertà che consente è notevolissima e l'idea di poter agganciare e sganciare il motore con due bulloni si è dimostrata subito valida.
Premetto subito che data la potenza del sistema la bici in pianura senza pedalare ha raggiunto i 40kmh e che quindi in salita le prestazioni si riducono notevolmente, pertanto per muoversi velocemente è necessario pedalare come previsto nel progetto. I tempi di risalita a parità di sforzo del biker si riducono di circa due terzi, ovvero una salita che richiedeva 45 minuti ne ha richiesti circa 12, il sistema lascia liberi il cambio e il deragliatore di essere utilizzati normalmente, con il padellino inserito ho superato agevolmente ripidoni accidentati impossibili anche sulla bici XC!
Non avverto particolarmente l'assenza della ruota libera sulla guarnitura, dopo un minimo di pratica la gestione immediata della potenza tramite acceleratore risulta vantaggiosa in percorsi accidentati dove attacco e stacco devono essere fulminei. La mano si stanca cmq sull'acceleratore sempre in tiro e a volte addirittura si è addormentata.
Il peso del sistema in salita non è avvertibile, in discesa lasciando il motore sulla bici nemmeno (l'ho dimenticato sulla bici e credevo di averlo nello
zaino..., mentre con motore e batteria nello zaino si avverte una leggera diminuzione della agilità di guida, ma credo sia questione di abitudine.
Informazioni tecniche:
Motore 450watt CON spazzole molto piccolo, passa perfettamente tra le pedivelle senza bisogno di kit particolari o movimenti centrali dedicati
Centralina 18 ah max a cui ho collegato solo acceleratore e un selettore a tre posizioni per determinare il livello di potenza erogata dal motore
Batteria li-ion 9ah comprata da Alcedoitalia.it
Peso complessivo del sistema circa 4,8kg di cui circa 2kg costituiti dalla batteria.
Come ho detto in precedenza la batteria e la centralina alloggiano nello zaino sia in salita che in discesa, il sistema per essere collegato ha bisogno di due connettori, uno di alimentazione per il quale ho utilizzato dei fast on che si sganciano al minimo strappo e uno per l'acceleratore recuperato dal connettore 3 vie di un veccio pc che funziona allo stesso modo. In caso di improbabili cadute in salita o nel caso ci si allontani dalla bici con lo zaino collegato tutto si scollega facilmente da solo e senza danni.
Il motore facilmente installabile alla bici con soli due bulloni è fissato al telaio mediante staffe da me realizzate, in una prima versione con acciaio da 2,5mm in una seconda definitiva con alluminio-acciaio molto più robusta e rigida. Il motore imprime una forza considerevole che è stata in grado di flettere la prima struttura scaricando sul telaio parte della forza di torsione. E' necessario quindi considerare questo particolare in fase di realizzazione onde individuare i punti più resistenti del telaio per il fissaggio. La struttura in pratica scarica sul movimento centrale la forza di trazione mentre la staffa al telaio contrasta il movimento di rotazione che il motore in trazione vorrebbe compiere verso la guarnitura usando come perno la struttura poggiata al movimento centrale. Un ulteriore spessore impedisce movimenti rotatori sull'asse longitudinale. La realizzazione della struttura è relativamente semplice una volta trovate le quote e la migliore interpretazione della forma del telaio.
La bici è rimasta praticamente invariata ad eccezione della presenza di una tripla corona, come ai bei tempi e dell'acceleratore. In un minuto è pronta all'uso elettrico o tradizionale, ho evitato come la peste staffe permanenti e ogni elemento che non potesse essere rimosso in modo rapido preservando massimamente l'estetica della bici
Se smette di piovere metto foto adeguate...