energia nucleare

bikerciuc

Biker infernalis
al di là delle disquisizioni accademiche su angoli di bolina o altro..
si stanno effettuando esperimenti per realizzare alcune navi a propulsione eolica che sfruttano anzichè le vele l'effetto Magnus secondo quanto già realizzato nel 1924 da Anton Flettner con il suo Buckau.


vedere anche questo:
YouTube - Flettner

ritornando a bomba on topic mi pare che se ci fosse una precisa volontà umana di affrancarsi almeno parzialmente dal petrolio facendo ricorso ad energie rinnovabili si potrebbero fare passi da gigante in tempi relativamente brevi.
 
Vedo che Bikerciuc e' cintura nera anche di ste cose ;-)
In realta' non hai tutti i torti.
Il paradosso e' che piu' vai veloce e piu' aperto devi bordeggiare.
Il fatto di stringere piu' o meno il vento dipende dal vento apparente che si genera quando si e' in movimento.
Piu' si e' veloci e piu' il vento apparente "ruota" verso prua, costringendo quindi a puggiare per mantenere velocita'.
Questo spiega perche' i multiscafi, date le elevate velocita' che sviluppano, siano costretti ad andature piu' aperte.
I miei 2 cent di scassamento di min... :-)

Rimane fermo il principio "Nutiano" secondo il quale, nel contesto di una discussione, "chi tace sta zitto" ben contrapposto al più generale e diffuso enunciato "chi tace acconsente" al quale i propugnatori del pincipio Nutinao rispondono: " lo dici te!".
Nei salotti della costa Labronica, spesso frequantati da alte e sopraffine menti, il gentiluomo livornese ama spesso aggiungere al "lo dici te!" un sonoro "aoh caata!" per rafforzare i contenuti di tale profonda locuzione.

;-)
:smile: :smile: :smile:

A parte gli scherzi, conosco il fenomeno.
Avevo solo letto troppo velocemente... Ed ho fatto Spin-Out...

:smile: :smile: :smile:

Ma le caviglie sono a posto... E grazie per il chiarimento
 

STARBUCK

Biker ultra
13/8/10
656
6
0
Roma
Visita sito
Bike
GIANT Trance 2 - 27.5
e io che cosa avrei detto di differente...
consapevolezza e conoscenza che gli erano derivate dalle sue osservazioni sul campo...che gli han permesso, tra le altre cose, di non fare nemmeno 1 metro di bolina...ma di sfruttare alla grande i venti portanti.

OT mode on

mi fa un po' sorridere poi il voler discettare di navigazione oceanica medievale sostenendo a spada tratta le qualità di navi sul cui reale armamento (s.maria a parte) in realtà ben poco si sa...
I vikinghi, pare, scoprirono vinland molto prima di colombo sui loro drakkar (perdona la fonte non adeguata del link) a vele quadre navigando in acque molto più settentrionali e meno favorevoli di quelle su cui andarono le caravelle,caracche o caccavelle che fossero.
Si può bolinare anche con le vele quadre, anzi, il termine "bolina" parrebbe derivare anche dall'anglosassone bow-line (letteralmente linea di prua) che era una manovra corrente che provvedeva a tesare verso il basso (per tenderla al massimo e migliorarne il bordo di entrata) il lato sopravvento della vela quadra allorchè si bracciavano i pennoni in croce(orientare le antenne che reggono la vela quadra in direzione quasi parallela all'asse longitudinale della nave) per stringere il più possibile il vento (leggetevi qualche libro di O'Brian).

gli studi sul campo hanno dimostrato che una nave a vele quadre può bolinare con un angolo di 60-65° rispetto al vento reale non dissimile da quanto realizzabile con una vela latina (quelle più moderne e dotate di fiocco- non presente nell'armo a caravella- possono arrivare a 55°-60°). Il principale motivo della scadente qualità bolinera delle navi cristiane rispetto a quelle di derivazione moresca (sciabecchi e dhow) consisteva nella differente forma dello scafo ed una configuarazione del piano di deriva più favorevole per quelle arabe (scafi più lunghi e stretti e sezioni con concavità pronunciata delle ordinate in prossimità della linea di chiglia). E' assolutamente erroneo infatti pensare che il solo armamento faccia buona una nave, a farlo è casomai l'interazione tra vele e opera viva dello scafo.

Sulla discutibile supremazia marinara della vela latina non mi dilungo, ma pare al riguardo sintomatico che le navi che furono la massima espressione tecnologica della marineria velica del XIX secolo (i clipper) fossero poi tutti armate a vele quadre stabilendo fra le altre cose numerosi record di velocità sulle rotte commerciali ed in grado di rivaleggiare fin verso il 1870 con la più moderna tecnologia del vapore.

OT mode off e definitivamente spero.

Perdonami, hai iniziato il sotto-topic dicendo che la caravella era una pessima nave, quando ti ho detto che non era così pessima, hai fatto presente come si naviga di bolina con una vela latina ed una quadra, poi sei passato a dire che il drakkar vichingo ha portato i "biondi lupi del nord" ad insediarsi con piccoli villaggi (e non scoprire perchè Colombo ha scoperto al mondo) in America settentrionale. Permettimi una piccola nota, i vichinghi con le loro navi perlopiù costeggiavano e solo in pochi tratti erano in mare aperto, cosa ben diversa con Colombo e le sue navi... Poi sei passato al Cutty Sark ed i suoi fratelli (Termopylae in primis).
P.S. Conosco Jack Aubrey e Stefen Maturin... ;-)
...e tutto ciò per dire cosa? Quando avevo semplicemente detto che la caravella non era una pessima nave come tu descrivevi....
... Ora puoi sperare...;-)
 

STARBUCK

Biker ultra
13/8/10
656
6
0
Roma
Visita sito
Bike
GIANT Trance 2 - 27.5
spero...che la puntuale decontestualizzazione delle mie affermazioni e il soffermarsi sul dettaglio piuttosto che sul reale significato delle stesse sia un hobby che pratichi regolarmente anche con altre persone...:medita:
Non ci avevo pensato se vuoi ci presto attenzione e ti faccio sapere... magari mi informo tramite una attenta ed accurata ricerca su google poi riporto... :hahaha:
ma dai perchè prendersela si sta solo parlando o-o
 

simonexc

Biker poeticus
24/9/05
3.821
12
0
Visita sito
Bike
epic expert wc
da studente di geologia dico che il nucleare è un'ottima alternativa ai combustibili fossili, ma non deve essere la sostituzione. il nucleare se non avessimo chiuso le nostre cnetrali, in italia avrebbe aiutato molto, con poche centrali avremmo provveduto a risparmiare un sacco di emissioni di gas serra...ma ormai sono state chiuse e con i se e i ma la storia nn può essere fatta. trovo un errore quello del passato di chiudere tutto all'improvviso (per una paura ingiustificata, è un pò come cercare di risolvere il problema dei suicidi eliminando le armi da fuoco, visto che cernobyl è stato un suicidio nucleare, causato da un test fatto in condizioni di assoluta insicurezza)
ma trovo anche un errore adesso cercare di ri investire troppo in centrali non moderne, di vecchia generazione, quando potremmo sfruttare maggiormente sorgenti di energia pulita come il geotermico, il solare (sarebbe bello poter dotare tutte le case di pannelli solari, ma è pura utopia) l'eolico (che però lo trovo una specie di scempio del territorio italiano, visto che nn siamo in un paese con enormi pianure ventose come quelli del nord) e molto altro. bisognerebbe che i nostri governi investissero maggiormente nella ricerca di alternative valide al nucleare, ma si sa, abbiamo politici che di certe cose non capiscono nulla e però vogliono dettarci legge (gente nata 80 anni fa che cazzo ne può sapere di fonti di energia rinnovabili'?)
è un problema molto serio e complesso. detto questo se non ci sono alternative, piuttosto che comprare energia a a costi altissimi ai francesi, tanto vale farci ste cavolo di centrali e diventare un pò più indipendenti dal punto di vista energetico.
Altra cosa sarebbe ottimo usare i rifiuti organici come energia, i mezzi ci sono ma nessuno valuta mai questa ipotesi, visto che di munnezza ce n'è anche troppa ultimamente, tanto vale usarla per qualcosa di utile.
 

burdenbike

Biker immensus
da studente di geologia dico che il nucleare è un'ottima alternativa ai combustibili fossili, ma non deve essere la sostituzione. il nucleare se non avessimo chiuso le nostre cnetrali, in italia avrebbe aiutato molto, con poche centrali avremmo provveduto a risparmiare un sacco di emissioni di gas serra...ma ormai sono state chiuse e con i se e i ma la storia nn può essere fatta. trovo un errore quello del passato di chiudere tutto all'improvviso (per una paura ingiustificata, è un pò come cercare di risolvere il problema dei suicidi eliminando le armi da fuoco, visto che cernobyl è stato un suicidio nucleare, causato da un test fatto in condizioni di assoluta insicurezza)
ma trovo anche un errore adesso cercare di ri investire troppo in centrali non moderne, di vecchia generazione, quando potremmo sfruttare maggiormente sorgenti di energia pulita come il geotermico, il solare (sarebbe bello poter dotare tutte le case di pannelli solari, ma è pura utopia) l'eolico (che però lo trovo una specie di scempio del territorio italiano, visto che nn siamo in un paese con enormi pianure ventose come quelli del nord) e molto altro. bisognerebbe che i nostri governi investissero maggiormente nella ricerca di alternative valide al nucleare, ma si sa, abbiamo politici che di certe cose non capiscono nulla e però vogliono dettarci legge (gente nata 80 anni fa che cazzo ne può sapere di fonti di energia rinnovabili'?)
è un problema molto serio e complesso. detto questo se non ci sono alternative, piuttosto che comprare energia a a costi altissimi ai francesi, tanto vale farci ste cavolo di centrali e diventare un pò più indipendenti dal punto di vista energetico.
Altra cosa sarebbe ottimo usare i rifiuti organici come energia, i mezzi ci sono ma nessuno valuta mai questa ipotesi, visto che di munnezza ce n'è anche troppa ultimamente, tanto vale usarla per qualcosa di utile.
Simone....ho contato fino a 10...poi pacatemente ti rispondo...
- pensi che si possano fare centrali e metterle in funzione prima dei prossimi 10 anni?
- pensi che noi si abbia "combustibile" per le centrali nucleari sul nostro territorio così da renderci indipendenti?
- dove pensi di mattere a dimora le scorie nucleari per il prossimo millennio?
- pensi che sviluppando un settore (nucleare) si possano trovare fondi e risorse per svilupparne anche altri (eolico, fotovoltaico, geotermico ecc.)?

per la parte in rosso ti faccio notare che "una pistola" nelle mani sbagliate, uccide una-due-tre-dieci persone....una centrale nelle mani sbagliate...vabbè sai bene di quel che si sta parlando...

Ciao

il
 
  • Mi piace
Reactions: S.E.K.A O.N.E

S.E.K.A O.N.E

Biker tremendus
23/11/04
1.164
6
0
59
Bassa- Parmense
Visita sito
la lista non è mia ma lo rovata su un forum LISTA INCIDENTI NUCLEARI

10 marzo 1956 - Mar Mediterraneo. Un bombardiere B-47 precipita nel Mediterraneo con a bordo due capsule di materiale fissile per la realizzazione di bombe nucleari.
27 luglio 1956 - Gran Bretagna. Un bombardiere B-47 in Gran Bretagna slitta sulla pista e va a colpire un deposito contenente sei bombe nucleari.
7 ottobre 1957 -Sellafield (Gran Bretagna) (scala Ines 5). Nel complesso nucleare di Windscale in Gran Bretagna, dove si produce plutonio per scopi militari, un incendio nel nocciolo di un reattore a gas-grafite (GCR) genera una nube radioattiva imponente. I principali materiali rilasciati sono gli isotopi radioattivi di xenon, iodio, cesio e polonio.
La nube attraversa l'Europa intera. Sono stati ufficializzati soltanto 300 morti per cause ricondotte all'incidente (malattie, leucemie, tumori) ma il dato potrebbe essere sottostimato.
Settembre 1957 - Kyshtym (Unione Sovietica) (scala Ines 6). In una fabbrica di armi nucleari negli Urali, una cisterna contenente scorie radioattive prende fuoco ed esplode, contaminando migliaia di chilometri quadrati di terreno con una nube di 20 milioni di curie. Il rilascio esterno di radioattività avviene a seguito di un malfunzionamento del sistema di refrigerazione di una vasca di immagazzinamento di prodotti di fissione ad alta attività. Vengono esposte alle radiazioni circa 270mila persone. Si stimano per le conseguenze dell’incidente oltre 100 morti.
3 gennaio 1961 – Idaho Falls (USA). A seguito di un incidente in un reattore sperimentale di Idaho Falls negli Stati Uniti, muoiono tre tecnici.
4 luglio 1961 – URSS. La fuoriuscita di radiazioni per un guasto al sistema di controllo di uno dei due reattori di un sommergibile atomico sovietico provoca la morte del capitano e di sette membri dell’equipaggio.
5 dicembre 1965 – Isole Ryukyu (Giappone). Un jet militare americano A-4E con a bordo una bomba all’idrogeno B-43 scivola in mare da una portaerei statunitense vicino alle isole giapponesi Ryukyu.
5 ottobre 1966 – Detroit (USA). Il nucleo di un reattore sperimentale situato in un impianto vicino a Detroit si surriscalda a causa di un guasto al sistema di raffreddamento.
17 gennaio 1966 – Palomares (Spagna). Un B-52 statunitense con quattro bombe all’idrogeno B-28 entra in collisione con un aereo cisterna durante il rifornimento in volo. I due aerei precipitano e tre bombe a idrogeno (bombe H) cadono nei pressi di Palomares, mentre la quarta cade in mare. L’esplosivo di due delle tre bombe, a contatto col suolo, detona spargendo su una vasta area plutonio e altro materiale radioattivo. In tre mesi vengono raccolte 1.400 tonnellate di terra e vegetazione radioattiva che vengono portate negli Stati Uniti. Mentre i militari statunitensi sono forniti di tute protettive, gli spagnoli continuano a vivere tranquillamente e a coltivare i terreni. Un monitoraggio effettuato nel 1988 su 714 abitanti ha rivelato in 124 di loro una concentrazione di plutonio nelle urine di gran lunga superiore ai livelli normali.
10 marzo 1968 – Oceano Pacifico. Il sottomarino K-219 affonda nel Pacifico. A bordo ha tre missili nucleari e due siluri a testata nucleare.
27 maggio 1968 – Oceano Atlantico. Un sottomarino statunitense con a bordo due siluri a testata nucleare affonda nell’Atlantico.
21 agosto 1968 – Groenlandia. Un B-52 statunitense precipita in Groenlandia. Tre bombe all’idrogeno che si trovavano a bordo esplodono e 400 grammi di plutonio-239 si disperdono nell'ambiente. L’area viene successivamente bonificata da oltre 500 uomini inviati dalla Danimarca e da 200 militari statunitensi. Nei venti anni successivi, 100 dei danesi che avevano partecipato all’intervento si ammalano di cancro, altri di gravi malattie tra cui la sterilità.
17 ottobre 1969 – San Laurent (Francia). Un errore nelle procedure adottate per la gestione del combustibile provoca una fusione parziale a un reattore nucleare raffreddato a gas.
12 aprile 1970 – Oceano Atlantico. Il sottomarino sovietico K-8 affonda nell’Atlantico con a bordo due reattori e due siluri a testata nucleare.
Aprile 1973 – Isole Hawaii (USA). Fuga radioattiva nel sottomarino statunitense Guardfish alle Hawaii. Cinque marinai dell’equipaggio vengono contaminati dalle radiazioni.
1974 – Mar Caspio. Fonti di stampa segnalano un’esplosione in un impianto atomico sovietico a Shevchenko, nel Mar Caspio.
Inverno 1974/75 – Leningrado (URSS). Una serie di incidenti viene segnalata nell’inverno tra il 1974 e il 1975 presso la centrale nucleare di Leningrado, in Unione Sovietica. Tre morti accertati.
22 novembre 1975 – Mare Mediterraneo. Una portaerei e un incrociatore americani entrano in collisione nel Mediterraneo a causa del mare agitato. Come in altri casi non è accertata, ma probabile, la fuoriuscita di materiale nucleare in seguito all’incidente.
7 dicembre 1975 – Lubmin (Repubblica Democratica Tedesca). Un cortocircuito nell’impianto della Centrale di Lubmin, sul litorale baltico nella Germania Orientale, provoca una parziale fusione del nucleo del reattore.
28 marzo 1979 - Three Mile Island (Harrisburgh, Usa) (scala Ines 5). Il surriscaldamento di un reattore, a seguito della rottura di una pompa nell’impianto di raffreddamento, provoca la parziale fusione del nucleo rilasciando nell'atmosfera gas radioattivi pari a 15mila terabequerel (TBq). Vengono evacuate 3.500 persone.
7 agosto 1979 – Tennessee (USA). La fuoriuscita di uranio arricchito da una installazione nucleare segreta provoca la contaminazione di oltre 1.000 persone. Vengono registrati nella popolazione valori di radioattività fino a cinque volte superiori alla norma.
Agosto 1979 – Erwin (USA). Oltre 1.000 persone vengono contaminate a seguito di una fuga radioattiva in un centro di ricerca nucleare, fino ad allora rimasto segreto, a Erwin, negli Stati Uniti.
Marzo 1981 – Tsuruga (Giappone). 280 persone vengono contaminate a causa di una fuga di residui radioattivi nella centrale di Tsuruga, in Giappone. Un mese dopo le autorità comunicano che 45 operai sono stati esposti a radioattività nel corso delle operazioni per la riparazione della centrale.
Novembre 1983 – Sellafield (Gran Bretagna). Lo scarico di liquidi radioattivi nel Mare d’Irlanda provoca la reazione di cittadini ed ecologisti, che sollecitano la chiusura della centrale nucleare di Sellafield, in Gran Bretagna.
10 agosto 1985 – URSS. Un'esplosione devasta il sottomarino atomico sovietico Shkotovo-22: muoiono dieci membri dell’equipaggio esposti alle radiazioni.
6 gennaio 1986 – Oklahoma (USA). Un operaio muore e altri 100 restano contaminati a seguito di un incidente che si sviluppa in una centrale atomica in Oklahoma, negli Stati Uniti.
26 aprile 1986 - Cernobyl (Ucraina) (scala Ines 7). L'incidente nucleare in assoluto più grave di cui si abbia notizia. Il surriscaldamento provoca la fusione del nucleo del reattore e l'esplosione del vapore radioattivo, che sotto forma di una nube pari a un miliardo di miliardi di Bequerel si disperde nell'aria. Centinaia di migliaia di persone, soprattutto nella vicina Bielorussia, sono costrette a lasciare i territori contaminati. L'intera Europa viene esposta alla nube radioattiva e per milioni di cittadini europei aumenta il rischio di contrarre tumori e leucemia. Non esistono ancora oggi dati ufficiali
e definitivi sui decessi ricollegabili alla tragedia.
6 ottobre 1986 – Oceano Atlantico. Il sottomarino K-219 affonda nell’Atlantico con 34 testate nucleari a bordo.
Febbraio 1991 – Mihama (Giappone). La centrale riversa in mare 20 tonnellate di acqua altamente radioattiva
24 marzo 1992 – San Pietroburgo (Russia). A seguito della perdita di pressione nell’impianto di Sosnovy Bor nei pressi di San Pietroburgo, fuoriescono e si disperdono in atmosfera iodio e gas radioattivi.
Novembre 1992 – Forbach (Francia). Un grave incidente nucleare causa la contaminazione radioattiva di tre operai. I dirigenti dell’impianto vengono accusati l’anno successivo di non aver approntato le misure di sicurezza previste.
13 febbraio 1993 – Sellafield (Gran Bretagna). Fuga radioattiva nell'impianto di riprocessamento di Sellafield. La densità massima di radionuclidi dello iodio consentita viene superata di oltre tre volte.
17 febbraio 1993 - Barsebaeck (Danimarca). Uno dei reattori della centrale di Barsebaeck viene temporaneamente fermato a causa della fuoriuscita accidentale di vapore radioattivo.
Aprile 1993 – Siberia (Russia). Un incendio nel complesso chimico di Tomsk-7 colpisce un serbatoio di uranio. Risultano contaminati circa 1.000 ettari di terreno. La nube radioattiva si dirige verso zone disabitate.
23 marzo 1994 – Biblis (Germania). Centrale nucleare di Biblis: una falla nel circuito primario di un reattore fa uscire liquido altamente contaminato.
28 giugno 1994 – Petropavlosk (Russia). Fuga di materiale radioattivo nella baia di Seldevaia a causa della rottura di un deposito a Petropavlosk. Settembre 1995 – Kola (Mare di Barents). L'energia elettrica della centrale di Kola viene staccata per morosità e vanno fuori uso i sistemi di raffreddamento. Incidente solo sfiorato, grazie all'intervento del comandante della base.
Novembre 1995 – Cernobyl (Ucraina) (scala Ines 3). Un'avaria al sistema di raffreddamento del reattore n.1 di Cernobyl causa un incidente nel quale la radioattività si disperde e contamina gli operai impegnati nella manutenzione.
8 dicembre 1995 – Monju (Giappone). Due tonnellate di sodio liquido e altro materiale radioattivo fuoriescono dal reattore nucleare prototipo di Monju nella prefettura di Fukui a causa di un malfunzionamento al sistema di raffreddamento. L’impianto è costituito da un reattore autofertilizzante a neutroni veloci FBR.
Febbraio 1996 – Dimitrovgrad (Federazione Russa). Un addetto causa la rottura della valvola di sicurezza di uno dei reattori del centro di ricerche atomiche di Dimitrovgrad. Fuoriesce una nube radioattiva contenente soprattutto radionuclidi di manganese.
Marzo 1997 – Tokaimura (Giappone). Un incendio e un’esplosione nel reattore nucleare nell'impianto di ritrattamento nucleare di Tokaimura contamina almeno 35 operai.
Giugno 1997 – Arzamas (Russia). Un incidente nel centro ricerche di Arzamas porta i materiali radioattivi sull'orlo di una reazione a catena. Si sviluppa una nube radioattiva a seguito della quale muore il responsabile dell’esperimento.
Luglio 1997 – La Hague (Francia). Il comune di Amburgo denuncia presenza di radioattività nell'acqua scaricata nella Manica dall'impianto di trattamento francese di La Hague. La Francia smentisce, ma il presidente della Commissione di controllo si dimette.
Settembre 1997 – Urali (Russia). Sugli Urali si scontrano un trattore e un camion che trasporta isotopi radioattivi. Da due container fuoriesce liquido pericoloso contenente iridio 192 e cobalto 60. Nell’area la radioattività sviluppata è 25 volte superiore al limite consentito.
1 maggio 1998 – Catena delle Alpi. Le autorità di controllo francesi scoprono elevati livelli di contaminazione da cesio 137 sulle Alpi, causati dal passaggio di rottami ferrosi provenienti dall'Europa dell'Est.
30 settembre 1999 - Tokaimura (Giappone) (scala Ines 4). Un incidente in una fabbrica di combustibile nucleare attiva una reazione a catena incontrollata. Viene accertato che si tratta di un errore umano: due operai hanno trattato materiali radioattivi in contenitori non idonei. Tre persone muoiono all'istante, mentre altre 439, di cui 119 in modo grave, vengono esposte alle radiazioni. Vengono ricoverati in 600 ed evacuati 320mila abitanti della zona.
4 ottobre 1999 – Wolsong (Corea del Sud). Una fuoriuscita di acqua pesante durante lavori di manutenzione della Centrale di Wolsong causa l’esposizione alle radiazioni di 22 operai impiegati presso l'impianto.
5 ottobre 1999 – Centrale di Loviisa (Finlandia). Viene segnalata una perdita di idrogeno nell'impianto di Loviisa, sulla costa Finlandese. Secondo i tecnici della centrale c’è stato un pericolo di incendio e perdite. La situazione, secondo gli addetti, è rimasta comunque sotto controllo.
8 ottobre 1999 - Rokkasho (Giappone). Una piccola quantità di materiale radioattivo fuoriesce da un deposito di scorie a Rokkasho, nella prefettura giapponese di Aomori. Le radiazioni provengono da due fusti arrivati dalla centrale nucleare di Ekushima.
20 ottobre 1999 – Superphenix (Francia). Un incidente tecnico ritarda lo smantellamento del reattore a neutroni rapidi Superphenix di Creys-Malville (Isere), nel Sud-Ovest della Francia. Nell'operazione di scarico del reattore un inconveniente tecnico a una puleggia per l'estrazione delle cartucce di combustibile arresta la fase di scarico del materiale radioattivo.
18 novembre 1999 – Torness (Scozia). Un Tornado della Raf in esercitazione precipita in mare di fronte alla centrale nucleare di Torness in Scozia a meno di ottocento metri dall’impianto. Un grave incidente è sfiorato per un soffio.
13 dicembre 1999 – Zaporozhe (Ucraina). Il primo dei sei reattori nucleari della centrale ucraina di Zaporozhe viene fermato per il malfunzionamento dei uno dei segnalatori di eccessiva pressione.
5 gennaio 2000 – Blayais (Francia) (scala Ines 2). Una tempesta provoca un incidente alla centrale di Blayais, nella Gironda, dove due dei quattro reattori vengono fermati. L’acqua invade alcuni locali della centrale: danneggiati pompe e circuiti importanti.
27 gennaio 2000 – Giappone. Un incidente a una installazione per il riprocessamento dell’uranio in Giappone provoca livelli di radiazione 15 volte superiori alla norma in un raggio di circa 1,2 miglia. Funzionari locali segnalano che almeno 21 persone sono state esposte alle radiazioni.
15 febbraio 2000 – Indian Point (USA). Una piccola quantità di vapore radioattivo fuoriesce dal reattore Indian Point 2 vicino alla cittadina di Buchanan sul fiume Hudson, località a circa 70 chilometri da New York. La perdita di gas radioattivo costringe la società che gestisce l’impianto a chiudere la centrale e a dichiarare lo stato di allerta. La perdita è di circa mezzo metro cubo di vapori radioattivi.
10 aprile 2003 – Paks (Ungheria) (scala Ines 3). L’unità numero 2 del sito nucleare di Paks (costituito da quattro reattori è l’unico in Ungheria a 115 chilometri da Budapest) subisce il surriscaldamento e la distruzione di trenta barre di combustibile altamente radioattive. Solo un complesso intervento di raffreddamento scongiura il pericolo di
un’esplosione nucleare, limitata ma incontrollata con gravi conseguenze per l’area intorno a Paks.
17 ottobre 2003 – Arcipelago de La Maddalena (Italia). Sfiorato incidente nucleare: il sottomarino americano Hartford s’incaglia nella Secca dei Monaci a poche miglia dalla base di La Maddalena dove solo l’abilità del comandante riesce a portare in porto il mezzo avariato. Il licenziamento di alcuni militari induce a pensare che il rischio corso non sia stato risibile.
9 agosto 2004 – Mihama (Giappone). Nel reattore numero 3 nell’impianto di Mihama, 350 chilometri a ovest di Tokyo, una falla provoca la fuoriuscita di vapore ad alta pressione che raggiunge i 270 gradi provoca quattro morti tra gli operai. Altri sette lavoratori vengono ricoverati in fin di vita. E’ l’incidente più tragico nella storia nucleare del Giappone. La centrale viene chiusa.
9 agosto 2004 – Shimane (Giappone). Scoppia un incendio nel settore di smaltimento delle scorie in una centrale nella prefettura di Shimane.
9 agosto 2004 – Ekushima-Daini (Giappone). L’impianto viene fermato per una perdita d’acqua dal generatore.
Aprile 2005 – Sellafield (Gran Bretagna). Viene denunciata la fuoriuscita di oltre 83mila litri di liquido radioattivo in 10 mesi a causa di una crepatura nelle condotte e di una serie di errori tecnici.
Maggio 2006 – Laboratori Enea di Casaccia (Italia). Fuoriuscita di plutonio, ammessa solo quattro mesi dopo, che ha contaminato sei persone addette allo smantellamento degli impianti.
Maggio 2006 – Mihama (Giappone). Ennesimo incidente con fuga di 400 litri di acqua radioattiva nella ex centrale nucleare di Mihama.
26 luglio 2006 – Oskarshamn (Svezia) (scala Ines 2). Corto circuito nell’impianto elettrico della centrale a 250 chilometri a sud di Stoccolma per cui due dei quattro generatori di riserva non sono stati in grado di accendersi. Vengono testate tutte le centrali nucleari del Paese e quella di Forsmark viene spenta.
7 ottobre 2006 – Kozlodui (Bulgaria). Viene intercettato un livello di radioattività venti volte superiore ai limiti consentiti e le verifiche portano a scoprire una falla in una tubazione ad alta pressione. La centrale, che sorge nei pressi del Danubio, scampa a una gravissima avaria. Secondo la stampa locale la direzione cerca di nascondere l’accaduto e di minimizzarlo nel rapporto all’Agenzia nazionale dell’Energia Atomica.
28 giugno 2007 – Kruemmel (Germania). Scoppia un incendio nella centrale nucleare di Krummel, nel nord della Germania vicino ad Amburgo. Le fiamme raggiungono la struttura che ospita il reattore e si rende necessario fermare l’attività dell’impianto. In pochi mesi si verificano avarie anche nelle centrali di Forsmark, Ringhals e Brunsbuttel.
Secondo il rapporto 2006 del ministero federale dell'Ambiente, l'impianto di Kruemmel è il più soggetto a piccoli incidenti tra le 17 centrali. Stando ai piani di uscita dal nucleare, fissati in una legge del 2002, il reattore dovrebbe essere spento al più tardi nel 2015.
16 luglio 2007 – Kashiwazaki (Giappone). La centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa, la più grande del mondo che fornisce elettricità a 20 milioni di abitanti, viene chiusa in seguito ai danneggiamenti provocati dal terremoto. L’Agenzia di controllo delle attività nucleari giapponesi ammette una serie di fughe radioattive dall’impianto, ma precisa che si tratta di iodio fuoriuscito dal una valvola di scarico. Il direttore generale dell’AIEA, Mohammed El Baradei, dice che il sisma: "è stato più forte di quello per cui la centrale era stata progettata". Il terremoto provoca un grosso incendio in un trasformatore elettrico, la fuoriuscita di 1.200 litri di acqua radioattiva che si riversano nel Mar del Giappone e una cinquantina di altri incidenti. Si teme che la faglia sismica attiva passi proprio sotto la centrale.
 

sembola

Moderatur cartesiano
Membro dello Staff
Moderatur
27/2/03
50.757
9.163
0
57
Siena
www.sembola.it
Bike
una nera e l'altra pure
la lista non è mia ma lo rovata su un forum LISTA INCIDENTI NUCLEARI

Nello stesso periodo di tempo, in compenso, si stimano che decine di migliaia di persone siano morte per patologie direttamente od indirettamente collegate all'uso dei combustibili fossili.

Nella sola area di Londra, prima delle leggi antismog degli anni 60 e 70, ogni anno si stimavano un migliaio di morti dovuti alle polveri ed agli agenti chimici dispersi nell'aria.

Certe valutazioni devono essere fatte in maniera razionale. Se no si fa come per il trasporto aereo: cade un Airbus, 200 morti tutti insieme e volare fa tanta paura: muoiono venti o trenta persone al giorno nelle autovetture ma nessuno lo dice, e nessuno ha paura di infilarsi in una tangenziale, nonostante che il rischio sia maggiore di vari ordini di grandezza.
 

tettabeta

Biker dantescus
5/9/03
4.944
21
0
60
Oleggio
Visita sito
Nello stesso periodo di tempo, in compenso, si stimano che decine di migliaia di persone siano morte per patologie direttamente od indirettamente collegate all'uso dei combustibili fossili.

Nella sola area di Londra, prima delle leggi antismog degli anni 60 e 70, ogni anno si stimavano un migliaio di morti dovuti alle polveri ed agli agenti chimici dispersi nell'aria.

Certe valutazioni devono essere fatte in maniera razionale. Se no si fa come per il trasporto aereo: cade un Airbus, 200 morti tutti insieme e volare fa tanta paura: muoiono venti o trenta persone al giorno nelle autovetture ma nessuno lo dice, e nessuno ha paura di infilarsi in una tangenziale, nonostante che il rischio sia maggiore di vari ordini di grandezza.


Sembola, lo smog lo puoi abbattere e nel giro di qualche anno puoi compiere dei netti miglioramenti.

Se per caso si dovessero disperdere in ambiente delle sostanze radioattive... il discorso si fa per forza MOLTO piu' lungo.

Valutazioni razionali: in una nazione come la nostra, dove ci sono milioni di persone in difficolta' economica eppuremente il comune interesse verte a puttanate mediatiche (often literally), la razionalita' risulta merce ben scarsa. :-)

Comunque ti parlo da un comune con una centrale da 1MW solare e vicina a un'altra installazione da 3.5 Mw (appena installata). :-)

Ciass
(o )Beta
 
  • Mi piace
Reactions: burdenbike

burdenbike

Biker immensus
Sembola, lo smog lo puoi abbattere e nel giro di qualche anno puoi compiere dei netti miglioramenti.

Se per caso si dovessero disperdere in ambiente delle sostanze radioattive... il discorso si fa per forza MOLTO piu' lungo.

Valutazioni razionali: in una nazione come la nostra, dove ci sono milioni di persone in difficolta' economica eppuremente il comune interesse verte a puttanate mediatiche (often literally), la razionalita' risulta merce ben scarsa. :-)

Comunque ti parlo da un comune con una centrale da 1MW solare e vicina a un'altra installazione da 3.5 Mw (appena installata). :-)

Ciass
(o )Beta
TettaB....mi tocca quotarti ad ogni piè sospinto...

possibile che sia difficile capire la portata della differenza fra una nube radioattiva ed una nube di smog??
 

Skie

Biker serius
la lista non è mia ma lo rovata su un forum LISTA INCIDENTI NUCLEARI

10 marzo 1956 - Mar Mediterraneo. Un bombardiere B-47 precipita nel Mediterraneo con a bordo due capsule di materiale fissile per la realizzazione di bombe nucleari.
......

Non ce l'ho con l'autore del post, non me ne voglia ma è stato uno spunto.

Seguendo questa lista mi verrebbe da pensare allora niente più energia idroelettrica... con le dighe che sono cedute (es. vajont, diga del gleno...) negli anni più o meno ci si avvicina ai morti di questi incidenti e i danni naturali (vedi la famosa diga cinese di cui si parlava qualche anno fà che con il suo bacino ha sommerso centinaia di KMQ, diverse città, e siti archeologici).
Niente energia fotovoltaica... un pannello per ripagarsi energeticamente ci mette circa 5-6anni (energia per fondere il silicio di cui è composto, produrre il pannello trasportarlo....) e dopo questo periodo di "ammortamento" comincia un declino della produzione energetica dovuta a una diminuita efficienza rendendo il tutto un pò meno conveniente di quello che ci fanno credere.
Tutte le energie hanno i pro e i contro, secondo me l'ideale è una integrazione di tutte le possibilità, senza l'integralismo di pseudo "non so cosa", che ci bombardano con notizie pro e contro alle varie possibilità senza sapere bene neache loro cosa dicono ma perchè imboccati da chi ha interessi particolari nel dato momento.
Il problema è che a Noi l'energia serve e ne servirà sempre più per il fatto che difficilmente rinunciamo a comodità che ormai sono entrate nella ns. vita e per far funzionare il tutto serve energia.

ps. a chi chiedeva se da noi c'è combustibile atomico posso dire che in Valgoglio qui a Bergamo c'era una miniera ormai chiusa di uranio e all'incirca l'anno scorso si era vociferato di riaprirla ma per il principio del "not in my backyard" non si è più fatto niente.

pps. ottima discussione, molto interessante

ciao Skie
 

akiro

Biker tremendus
18/7/05
1.205
1
0
prov di MI
Visita sito
Bike
RR XC100 (2022) - RR 8.1 (2010) - RR 5.4 (2005)
il problema è che con un incidente nucleare ce n'è per tutti per decine e decine di anni, non è una cosa limitata geograficamente o temporalmente. Non c'entrano proprio nulla i disastri del Vajont.
E mi sembra che, vedendo la lista, un incidente non siano proprio così impossibile, quindi, preferiamo rischiare? o esistono vie magari più lente (non credo) e meno pericolose (di sicuro)?
 

burdenbike

Biker immensus
Non ce l'ho con l'autore del post, non me ne voglia ma è stato uno spunto.

Seguendo questa lista mi verrebbe da pensare allora niente più energia idroelettrica... con le dighe che sono cedute (es. vajont, diga del gleno...) negli anni più o meno ci si avvicina ai morti di questi incidenti e i danni naturali (vedi la famosa diga cinese di cui si parlava qualche anno fà che con il suo bacino ha sommerso centinaia di KMQ, diverse città, e siti archeologici).
Niente energia fotovoltaica... un pannello per ripagarsi energeticamente ci mette circa 5-6anni (energia per fondere il silicio di cui è composto, produrre il pannello trasportarlo....) e dopo questo periodo di "ammortamento" comincia un declino della produzione energetica dovuta a una diminuita efficienza rendendo il tutto un pò meno conveniente di quello che ci fanno credere.
Tutte le energie hanno i pro e i contro, secondo me l'ideale è una integrazione di tutte le possibilità, senza l'integralismo di pseudo "non so cosa", che ci bombardano con notizie pro e contro alle varie possibilità senza sapere bene neache loro cosa dicono ma perchè imboccati da chi ha interessi particolari nel dato momento.
Il problema è che a Noi l'energia serve e ne servirà sempre più per il fatto che difficilmente rinunciamo a comodità che ormai sono entrate nella ns. vita e per far funzionare il tutto serve energia.

ps. a chi chiedeva se da noi c'è combustibile atomico posso dire che in Valgoglio qui a Bergamo c'era una miniera ormai chiusa di uranio e all'incirca l'anno scorso si era vociferato di riaprirla ma per il principio del "not in my backyard" non si è più fatto niente.

pps. ottima discussione, molto interessante

ciao Skie
...chissà quanto ci mette una centrale nucleare per cominciare a ripagarsi....probabilmente un pò di più di quel che ci fanno credere....

Quello che parlava di autonomia dal combustibile sono io...
...non è che per caso la miniera non è stata riaperta perchè non era conveniente economicamente riaprirla a causa della modesta quantità di materiale estraibile?
Inoltre...chi è che dice che il principio "not in my back yard" (ninby) non sia un principio sacrosanto?
Prova a chiedere a quelli contrari alla costruzione di una centrale nucleare di fianco a casa loro, se risponderebbero la stessa cosa se gli domandassero di costruire un campo fotovoltaico nella stessa area...
 

tettabeta

Biker dantescus
5/9/03
4.944
21
0
60
Oleggio
Visita sito
Non ce l'ho con l'autore del post, non me ne voglia ma è stato uno spunto.

Seguendo questa lista mi verrebbe da pensare allora niente più energia idroelettrica... con le dighe che sono cedute (es. vajont, diga del gleno...) negli anni più o meno ci si avvicina ai morti di questi incidenti e i danni naturali (vedi la famosa diga cinese di cui si parlava qualche anno fà che con il suo bacino ha sommerso centinaia di KMQ, diverse città, e siti archeologici).
Niente energia fotovoltaica... un pannello per ripagarsi energeticamente ci mette circa 5-6anni (energia per fondere il silicio di cui è composto, produrre il pannello trasportarlo....) e dopo questo periodo di "ammortamento" comincia un declino della produzione energetica dovuta a una diminuita efficienza rendendo il tutto un pò meno conveniente di quello che ci fanno credere.
Tutte le energie hanno i pro e i contro, secondo me l'ideale è una integrazione di tutte le possibilità, senza l'integralismo di pseudo "non so cosa", che ci bombardano con notizie pro e contro alle varie possibilità senza sapere bene neache loro cosa dicono ma perchè imboccati da chi ha interessi particolari nel dato momento.
Il problema è che a Noi l'energia serve e ne servirà sempre più per il fatto che difficilmente rinunciamo a comodità che ormai sono entrate nella ns. vita e per far funzionare il tutto serve energia.

ps. a chi chiedeva se da noi c'è combustibile atomico posso dire che in Valgoglio qui a Bergamo c'era una miniera ormai chiusa di uranio e all'incirca l'anno scorso si era vociferato di riaprirla ma per il principio del "not in my backyard" non si è più fatto niente.

pps. ottima discussione, molto interessante

ciao Skie


1) Il VERO PROBLEMA e' che come per tutte le cose di cui v'e' abbondanza, ne facciamo scempio.

a) VENTICINQUE anni fa, avevo un Apple ][ con 48 K di RAM e ci girava Multiplan (il papa' di Excel). Adesso Excel e' un mastodonte mostruoso (che al suo interno ha contenuto in passato anche una copia nascosta di flight simulator... e ho detto tutto)

b) CINQUANTA anni fa, dalle mie parti c'erano ancora molte famiglie che non erano raggiunte dall'acqua potabile, e attingevano al pozzo. Quindi si faceva uso attento dell'acqua, che prima bevevi, poi quella avanzata la usavi per lavarci la verdura. Adesso nelle stesse case possono farsi diecimila docce al giorno. E comprano l'acqua in bottiglia di plastica.

c) CENTO anni fa c'e' gente che si e fatta ammazzare per avere riconosciuti diritti fondamentali, quali equa retribuzione etc etc etc.
Adesso non abbiamo piu' lavoro per i giovani, tuteliamo le minoranze, facciamo trasmissioni per l'abbandono dei cani.... e compriamo a piene mani da posti dove lavorano allegramente 18 ore al giorno per un pugno di riso.

2) Immagina il pressapochismo italiano, che ha partorito il Vajont, Stava, Seveso, etc.. all'opera per costruire le prossime centrali nucleari. :-)

3) Non riesco immaginare controindicazioni all'energia eolica.

4) I pannelli solari fotovoltaici sono una tecnologia in divenire. Inoltremente ti dico: la durata dei medesimi e' stimata in 20 anni. Se ci metto il 40% del tempo di utilizzo per pagarli e poi ho il 60% del tempo che e' tutto guadagno, perche' no ? Il contribuente medio (o l'impresa media) in Italia lavora per il 45% del suo tempo per pagare le tasse....

5) Non esiste una societa' perfetta. Ma esiste il progresso. Ed esiste il buonsenso. La filosofia NIMBY non e' nient'altro che un mix micidiale di egoismo e giusto senso di autoconservazione.

6) Niente nucleare in Italia, almeno con questa classe politica (TUTTA, ma proprio TUTTA, da DX a SX), che ha partorito nient'altro che rabberci e intrallazzi sulle spalle della gente comune. Ci ritroveremmo a pagare una fortuna in tasse per sovvenzionare un iradiddio di studi di fattibilita', appalti col rimmel, bonifiche e (!!!!!) decontaminazioni.

7) Come facciamo a parlare di energia in Italia, quando almeno meta' della popolazione non fa (o non gli viene concesso di fare) la raccolta differenziata ?!?

8) Per fortuna che c'e' Internet, e pian pianino la gente comincia a sviluppare un VERO senso critico.

9) In questo momento PIOVE, governo ladro :-)

Gnap
(o )Beta
 
  • Mi piace
Reactions: Mitzkal

zeromeno

Biker paradisiacus
31/5/04
6.399
-5
0
Vicino a Padova
Visita sito
8) Per fortuna che c'e' Internet, e pian pianino la gente comincia a sviluppare un VERO senso critico.

9) In questo momento PIOVE, governo ladro :-)

Gnap
(o )Beta


8) non sono molto sicuro che internet stia davvero cambiando il modo di pensare degli italioti: hanno troppo da fare davanti a tv e telefonini e quelli che lo usano per cose diverse facebook son pochi:medita:

9) tanto sono a casa in convalescenza:mrgreen:
 

burdenbike

Biker immensus
1) Il VERO PROBLEMA e' che come per tutte le cose di cui v'e' abbondanza, ne facciamo scempio.

a) VENTICINQUE anni fa, avevo un Apple ][ con 48 K di RAM e ci girava Multiplan (il papa' di Excel). Adesso Excel e' un mastodonte mostruoso (che al suo interno ha contenuto in passato anche una copia nascosta di flight simulator... e ho detto tutto)

b) CINQUANTA anni fa, dalle mie parti c'erano ancora molte famiglie che non erano raggiunte dall'acqua potabile, e attingevano al pozzo. Quindi si faceva uso attento dell'acqua, che prima bevevi, poi quella avanzata la usavi per lavarci la verdura. Adesso nelle stesse case possono farsi diecimila docce al giorno. E comprano l'acqua in bottiglia di plastica.

c) CENTO anni fa c'e' gente che si e fatta ammazzare per avere riconosciuti diritti fondamentali, quali equa retribuzione etc etc etc.
Adesso non abbiamo piu' lavoro per i giovani, tuteliamo le minoranze, facciamo trasmissioni per l'abbandono dei cani.... e compriamo a piene mani da posti dove lavorano allegramente 18 ore al giorno per un pugno di riso.

2) Immagina il pressapochismo italiano, che ha partorito il Vajont, Stava, Seveso, etc.. all'opera per costruire le prossime centrali nucleari. :-)

3) Non riesco immaginare controindicazioni all'energia eolica.

4) I pannelli solari fotovoltaici sono una tecnologia in divenire. Inoltremente ti dico: la durata dei medesimi e' stimata in 20 anni. Se ci metto il 40% del tempo di utilizzo per pagarli e poi ho il 60% del tempo che e' tutto guadagno, perche' no ? Il contribuente medio (o l'impresa media) in Italia lavora per il 45% del suo tempo per pagare le tasse....

5) Non esiste una societa' perfetta. Ma esiste il progresso. Ed esiste il buonsenso. La filosofia NIMBY non e' nient'altro che un mix micidiale di egoismo e giusto senso di autoconservazione.

6) Niente nucleare in Italia, almeno con questa classe politica (TUTTA, ma proprio TUTTA, da DX a SX), che ha partorito nient'altro che rabberci e intrallazzi sulle spalle della gente comune. Ci ritroveremmo a pagare una fortuna in tasse per sovvenzionare un iradiddio di studi di fattibilita', appalti col rimmel, bonifiche e (!!!!!) decontaminazioni.

7) Come facciamo a parlare di energia in Italia, quando almeno meta' della popolazione non fa (o non gli viene concesso di fare) la raccolta differenziata ?!?

8) Per fortuna che c'e' Internet, e pian pianino la gente comincia a sviluppare un VERO senso critico.

9) In questo momento PIOVE, governo ladro :-)

Gnap
(o )Beta
c'è una cosa che mi da da pensare...
il disastro di Chernobyl ha avuto ampia eco a suo tempo perchè oltre alla dimensione dell'evento,
forse fu il primo ad essere trasmesso con tanta mole di immagini, dati ecc...
su quelle immagini e su quei dati si formò una sorta di coscienza sociale...
furono quelle immagini, nude e crude con i suoi effetti collaterali che ancora durano adesso, che misero a nudo "il problema"...
nessuno intentò un processo sulle responsabilità dell'incidente, perchè anche qualora si fosse trovato il "colpevole" sarebbe stato assolutamente irrilevante rispetto alle conseguanze che invece si delinearono subito ed assai chiaramente...
per chi conosce la tragedia del Vajont, invece non accadde la stessa cosa...

se accadesse ora una cosa del genere, specie qui in Italia...con l'informazione addomesticata che abbiamo, quali notizie si riuscirebbero ad avere?
di quali ci si potrebbe fidare?

da ultimo...tutto questo "rilancio del nucleare" non ha per caso il solo scopo di far proliferare costosissimi "studi di fattibilità" che, anche se poi non dovessero approdare a nulla di realizzato, farebbero ingrassare qualcuno ben introdotto?
nulla contro gli studi di fattibilità, ma quando partono dalla necessità di sovvertire una legge, sarebbe giusto che se li pagassero coloro che li fanno...
una sorta di investimento aziendale "a rischio": se non funziona l'azienda se ne assume l'onere, invece di scaricarlo sulla comunità!

Ciao Tetta...non avertene a male se continuo a quotarti!! ;-)
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo