energia nucleare

bikerciuc

Biker infernalis
domanda, che anche se sono geometra necessito di conferme...
la Sovrintendenza ai beni artistici e culturali vieta l'installazione di pannelli solari in edifici vincolati, o centri storici, giusto?

non so se esista una norma nazionale o se il tutto sia demandato a leggi regionali o peggio all'interpretazione di qualche ufficio preposto...di fatto nei centri storici di torino e provincia le commissioni comunali per il paesaggio al di là del parere della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Culturali, tendono a non accettare pannellature sui tetti...
 

STARBUCK

Biker ultra
13/8/10
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GIANT Trance 2 - 27.5
ma lo sai che si può cominciare senza rinunciare a nulla????!!! ;-)

anche solo ricordarsi di spegnere un interruttore della luce dell'altra stanza mentre si fa plin plin o ploff ploff ploff in bagno è un inizio...
.

Ma quella non è una rinuncia, ciò che dici è un uso coscienzioso delle risorse che si hanno, direi un ottimo inizio...
 

tettabeta

Biker dantescus
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Oleggio
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Ma quella non è una rinuncia, ciò che dici è un uso coscienzioso delle risorse che si hanno, direi un ottimo inizio...

:smile:

Qualche dubbio per dormire male:

1) Se e' vero che ci sono 10M di italiani che guardano il grande fratello, assumendo che mediamente ce ne siano due per televisione, e assumendo un consumo teorico di 50 W per televisione...:loll: stiamo a 250 MEGAWATT buttati via

2) Almeno ognuno di noi ha in casa un elettrodomestico che non si spegne mai del tutto. Monitor, televisioni, hifi, personal computers, stampanti.... la lista e' infinita. Facciamola breve: almeno il 90% di noi ne ha uno in casa, che ciuccia 2 W al giorno. 2 W x 20 M di case = 40 MEGAWATT in standby.
Come risolvere ? Mettendo questi elettrodomestici su una presa con interruttore (ne vendono in qualsiasi brico a pochi euri) oppure su una presa temporizzata.

3) omissis


Per oggi mi basta cosi', 290 Megawatt non sono una centrale atomica.. ma sono un buon inizio.
:-)

Gnap
(o )Beta
 

STARBUCK

Biker ultra
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volendo scendere in ulteriore dettaglio mi risulta che caracca o caravella che fosse anche la Pinta avesse vele quadre (a parte la mezzana che era latina) ciò fa sì che la sola Niña fosse su tre armata con le vele latine.
Pur volendo poi ammettere che ai tempi fossero poche le imbarcazioni velicamente più dotate in ambito europeo (e cristiano) rimane il succo del mio discorso iniziale: Il successo di Colombo (relativo al fatto di essere riuscito a tornare indietro) derivò dai suoi studi prolungati circa le condizioni dei venti in altantico nelle varie stagioni ed alle varie latitudini, cosa che gli permise di sfruttare gli alisei per andare tenendo la rotta più a sud e i venti occidentali propri del nordatlantico per il ritorno. Il mio post si ricollegava quindi ottimamente al discorso per cui in quel caso fu l'idea a guidare la tecnologia e non viceversa.
Per il resto (e descrizioni enciclopediche pedissequamente riportate a parte) se provi a bolinare con una vela latina ti accorgerai di cosa intendo per scadenti qualità boliniere, prevalentemente per la differenza di rendimento tra il bordo "alla buona" e quello a "dare dosso"...
salut.
Se non erro hai detto che le caravelle erano pessime navi, (cosa non vera) e che erano scadenti perchè non avevano buone qualità boliniere... Si parlava del XV secolo se non erro giusto? bè nel XV secolo le caravelle erano decisamente migliori delle navi armate con vele "cristiane", ciò molte delle imbarcazioni naviganti nello stesso periodo. Se il tuo era un discorso in generale è ovvio che una vela latina, a paragone di ciò che arma gli scafi moderni sia povera in fatto di stringere il vento. Vero... hai notato pure tu che Wiki alla fine lascia il tempo che trova vero? ;-)
Che l'idea guidi la tecnologia è vero ma in questo caso specifico credo che Colombo sia stato guidato dalla sua consapevolezza, conoscenza ed, in senso buono, ambizione.
 

STARBUCK

Biker ultra
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Qualche dubbio per dormire male:

1) Se e' vero che ci sono 10M di italiani che guardano il grande fratello, assumendo che mediamente ce ne siano due per televisione, e assumendo un consumo teorico di 50 W per televisione...:loll: stiamo a 250 MEGAWATT buttati via

2) Almeno ognuno di noi ha in casa un elettrodomestico che non si spegne mai del tutto. Monitor, televisioni, hifi, personal computers, stampanti.... la lista e' infinita. Facciamola breve: almeno il 90% di noi ne ha uno in casa, che ciuccia 2 W al giorno. 2 W x 20 M di case = 40 MEGAWATT in standby.
Come risolvere ? Mettendo questi elettrodomestici su una presa con interruttore (ne vendono in qualsiasi brico a pochi euri) oppure su una presa temporizzata.

3) omissis


Per oggi mi basta cosi', 290 Megawatt non sono una centrale atomica.. ma sono un buon inizio.
:-)

Gnap
(o )Beta

Allora il mio inizio l'ho già fatto, il grande fratello non lo vedo :-) ... e le ciabatte sono già in casa.... :celopiùg:
 

burdenbike

Biker immensus
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Qualche dubbio per dormire male:

1) Se e' vero che ci sono 10M di italiani che guardano il grande fratello, assumendo che mediamente ce ne siano due per televisione, e assumendo un consumo teorico di 50 W per televisione...:loll: stiamo a 250 MEGAWATT buttati via

2) Almeno ognuno di noi ha in casa un elettrodomestico che non si spegne mai del tutto. Monitor, televisioni, hifi, personal computers, stampanti.... la lista e' infinita. Facciamola breve: almeno il 90% di noi ne ha uno in casa, che ciuccia 2 W al giorno. 2 W x 20 M di case = 40 MEGAWATT in standby.
Come risolvere ? Mettendo questi elettrodomestici su una presa con interruttore (ne vendono in qualsiasi brico a pochi euri) oppure su una presa temporizzata.

3) omissis


Per oggi mi basta cosi', 290 Megawatt non sono una centrale atomica.. ma sono un buon inizio.
:-)

Gnap
(o )Beta
non guardare il GF fa bene alla mia autostima, sviluppa e mantiete le mie capacità cognitive...
se aggiungo che risparmio qualche watt di corrente....bhè posso dire che oggi è stata una buona giornata...
anche grazie a Tettabeta!!! ;-)
 

Escariot

Biker superis
2/3/10
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Lecce
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A Lecce stanno installando il secondo parco fotovoltaico sfruttando una vecchia cava abbandonata. Sebbene il sindaco della mia città non sia della mia stessa ideologia politica non posso che fargli un plauso. Sono queste cose che mi rendono felice di vivere qui.
Sono strafelice di queste scelte, oltre che fornire energia pulita si rivalorizzano zone ormai abbandonate (come la cava).
Lecce si conferma la prima città in Italia per le energie rinnovabili, abbiamo campi fotovoltaici in cave che erano abbandonate (senza "strani" espropri) e parchi eolici. I cittadini son contenti, nessuno è infastidito dalle pale eoliche o dai pannelli. Inoltre, il mese scorso venne negata la costruzione di una centrale a biomasse sostituendola quindi con quella fotovoltaica.
Personalmente son contento, però se dovessi scegliere tra nucleare o biomasse allora preferisco la centrale a biomasse.
Penso che questo sia un passo in avanti, speriamo di continuare per questa strada.
 

kikhit

Biker incredibilis
9/12/03
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Ma quella non è una rinuncia, ciò che dici è un uso coscienzioso delle risorse che si hanno, direi un ottimo inizio...


Vedi che non è così difficile? ;-) è innanzi tutto questione di attenzione, attenzione che permette di tagliare, nel complesso (come mostrato dal Tetta), la richiesta di energia.
E per me questo è il primo punto di una politica energetica.
Un cda di una azienda, se devestudiare nuove strategie per portare in positivo i bilanci, ecc...dove interviene?
Prima che su investimenti produttivi nuovi, ecc, si interviene sui tagli e riduzione degli sprechi, e migliore gestione delle risorse già disponibili.
Solo una volta raggiunto questo obiettivo si riesce a pianificare correttamente un nuovo investimento.
 

bikerciuc

Biker infernalis
Che l'idea guidi la tecnologia è vero ma in questo caso specifico credo che Colombo sia stato guidato dalla sua consapevolezza, conoscenza ed, in senso buono, ambizione.

e io che cosa avrei detto di differente...
consapevolezza e conoscenza che gli erano derivate dalle sue osservazioni sul campo...che gli han permesso, tra le altre cose, di non fare nemmeno 1 metro di bolina...ma di sfruttare alla grande i venti portanti.

OT mode on

mi fa un po' sorridere poi il voler discettare di navigazione oceanica medievale sostenendo a spada tratta le qualità di navi sul cui reale armamento (s.maria a parte) in realtà ben poco si sa...
I vikinghi, pare, scoprirono vinland molto prima di colombo sui loro drakkar (perdona la fonte non adeguata del link) a vele quadre navigando in acque molto più settentrionali e meno favorevoli di quelle su cui andarono le caravelle,caracche o caccavelle che fossero.
Si può bolinare anche con le vele quadre, anzi, il termine "bolina" parrebbe derivare anche dall'anglosassone bow-line (letteralmente linea di prua) che era una manovra corrente che provvedeva a tesare verso il basso (per tenderla al massimo e migliorarne il bordo di entrata) il lato sopravvento della vela quadra allorchè si bracciavano i pennoni in croce(orientare le antenne che reggono la vela quadra in direzione quasi parallela all'asse longitudinale della nave) per stringere il più possibile il vento (leggetevi qualche libro di O'Brian).

gli studi sul campo hanno dimostrato che una nave a vele quadre può bolinare con un angolo di 60-65° rispetto al vento reale non dissimile da quanto realizzabile con una vela latina (quelle più moderne e dotate di fiocco- non presente nell'armo a caravella- possono arrivare a 55°-60°). Il principale motivo della scadente qualità bolinera delle navi cristiane rispetto a quelle di derivazione moresca (sciabecchi e dhow) consisteva nella differente forma dello scafo ed una configuarazione del piano di deriva più favorevole per quelle arabe (scafi più lunghi e stretti e sezioni con concavità pronunciata delle ordinate in prossimità della linea di chiglia). E' assolutamente erroneo infatti pensare che il solo armamento faccia buona una nave, a farlo è casomai l'interazione tra vele e opera viva dello scafo.

Sulla discutibile supremazia marinara della vela latina non mi dilungo, ma pare al riguardo sintomatico che le navi che furono la massima espressione tecnologica della marineria velica del XIX secolo (i clipper) fossero poi tutti armate a vele quadre stabilendo fra le altre cose numerosi record di velocità sulle rotte commerciali ed in grado di rivaleggiare fin verso il 1870 con la più moderna tecnologia del vapore.

OT mode off e definitivamente spero.
 
gli studi sul campo hanno dimostrato che una nave a vele quadre può bolinare con un angolo di 60-65° rispetto al vento reale non dissimile da quanto realizzabile con una vela latina (quelle più moderne e dotate di fiocco- non presente nell'armo a caravella- possono arrivare a 55°-60°).

Non ho sicuramente capito.
Ma c'è qualcosa che non mi torna.
Dalla mia lettura mi sembra capire che le armature più moderne stringono meno?
 

bikerciuc

Biker infernalis
Non ho sicuramente capito.
Ma c'è qualcosa che non mi torna.
Dalla mia lettura mi sembra capire che le armature più moderne stringono meno?

no...mi riferivo alle più moderne (in termini relativi) vele latine (gozzi di Stintino o liguri ad es) che sono dotate di vela di prua...

una moderna imbarcazione a vela con piano di deriva "saliente" ovvero la famosa pinna e con buon allungamento geometrico nonchè con armo "marconi" randa+fiocco/genoa può stringere il vento reale fino ad angoli di 40° (i vecchi coppa america tipo Luna Rossa o Mascalzone latino).
Per le normali barche da crociera l'angolo al vento è di circa 45° (+o- qualche grado a seconda del tipo di chiglia e della forma delle vele)
Discorso differente per i multiscafi che contando su una velocità molto maggiore pagano la stessa con un minore angolo al vento reale (le motivazioni di ciò per non scassare la minchia a tutto il mondo te le posso eventualmente spiegare via PM)
 

bis

Biker augustus
29/12/08
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Besana in Brianza
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Non ho sicuramente capito.
Ma c'è qualcosa che non mi torna.
Dalla mia lettura mi sembra capire che le armature più moderne stringono meno?
Vedo che Bikerciuc e' cintura nera anche di ste cose ;-)
In realta' non hai tutti i torti.
Il paradosso e' che piu' vai veloce e piu' aperto devi bordeggiare.
Il fatto di stringere piu' o meno il vento dipende dal vento apparente che si genera quando si e' in movimento.
Piu' si e' veloci e piu' il vento apparente "ruota" verso prua, costringendo quindi a puggiare per mantenere velocita'.
Questo spiega perche' i multiscafi, date le elevate velocita' che sviluppano, siano costretti ad andature piu' aperte.
I miei 2 cent di scassamento di min... :-)
 

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