Ecoincentivi: altri 14 milioni in arrivo!

darioras

Biker perfektus
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Ma per favore, come è allora possibile che il sistema per gli incentivi sulla rottamazione delle auto funzioni?

Si tratta semplicemente di avere dei server e soprattutto del software al passo coi tempi, e non un foglio excel con qualcuno che lo riempie a mano.

È un'inefficienza che non si può giustificare, altrimenti ce la si merita.

E' vero, la stessa cosa che penso anch'io, tutti questi problemi nascono dall'inefficienza di chi gentisce questa cosa
 

fxstb1450

Biker novus
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l'ideale sarebbe magari un incentivo un po' minore, ma senza budget e esteso solo nel tempo (31.12)....

così evitiamo la ressa e le isterie per approffittare della cosa..

L'incentivo minore al quello del 30% si avvicinerebbe troppo allo sconto che tutti praticano sui listini (che vengono redatti in misura maggiorata proprio per il meccanismo degli sconti). Quindi i veri beneficiari non saremmo noi montainbiciclettisti ma i sivenditori e bicicostruttori... per favorire realmente i consumi ci deve essere convenienza per tutti gli attori del mercato
 

fxstb1450

Biker novus
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Lo penso anch'io. Anche perchè il contributo ha un costo effettivo molto inferiore a quello "stanziato": una bici da 2.000 euro costa allo Stato 600 di incentivo ma gliene fa incassare 333 di IVA (anzi l'IVA viene incassata ancor prima dell'accredito degli incentivi), e più sale il prezzo della bici più incassa (anzi, per bici da 4200 euro in avanti addirittura incassa più di quanto spende...). Senza poi contare che qualcosa rientra sotto forma di tasse sul reddito.

quoto alla grandissima e aggiungo anche le maggiori entrate fiscali e i maggiori consumi derivanti dall'indotto (caschi, abbigliamento, ricambi, accessori, e ccvv)
 

Ser pecora

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INCENTIVI PER LE BICI: CRESCE IL MALUMORE DEI NEGOZIANTI

Cresce di ora in ora il disappunto, misto a rabbia, dei rivenditori di biciclette, dopo il blocco, in atto ormai da alcuni giorni, del sito internet che dovrebbe consentire loro lo svolgimento delle pratiche necessarie a ottenere i cosiddetti ecoincentivi.
Si tratta di un fondo di 8.750.000 euro, reso operativo dal Ministero dell’Ambiente a partire dal 22 aprile scorso, da erogare nel corso del 2009 ai cittadini che decideranno di acquistare una nuova bicicletta comprese le bici elettriche a pedalata assistita, senza obbligo di rottamazione.
Dopo una partenza alla grande, a quanto pare senza problemi di connessione e con tempi di inserimento pratiche piuttosto rapidi, all’improvviso la doccia fredda: il sistema è andato letteralmente “in tilt”, completamente bloccato da quasi una settimana, rendendo impossibile quindi procedere con le vendite.
Una situazione al limite dell’assurdo, protestano i rivenditori, che rischia di vanificare l'accordo firmato tra il Ministero dell'Ambiente e Confindustria Ancma per la diffusione di veicoli a basso impatto ambientale e che consente all’utente di risparmiare fino a 700 euro sull'acquisto di biciclette, ciclomotori e veicoli elettrici, grazie allo sconto del 30%.
”E’ andato tutto bene fino al 6 maggio scorso – afferma Franco Scattolon, rivenditore socio Bicigroup – fino a quando non hanno introdotto nell’elenco anche i marchi stranieri. Il sistema informatico utilizzato secondo me è modesto, estremamente lento, basti pensare che da giovedì scorso non sono più riuscito ad inserire una pratica. Stiamo subendo un grave danno, ho diverse bici già vendute ma non posso consegnarle al cliente finché la pratica è bloccata”.
Il malumore tra la categoria intanto cresce.
“E’ inutile, non si riesce a collegarsi al sito – spiega Andrea, il titolare di Jolly Bike di Altopascio. Dopo le prime pratiche inserite con successo ora va tutto a rilento. Si deve rimanere in stand-by senza considerare che la prima metà dei fondi è già esaurita. Se pensiamo che moltissimi rivenditori in Italia sono in attesa che il sistema si sblocchi per inserire le loro, è facile immaginare con che rapidità i fondi si esauriranno completamente”.
Qualcuno l’ha definita “una gran buffonata all’italiana”, qualcun altro azzarda l’ipotesi di chiedere i danni morali. A chi non si sa bene.
“Si rimpallano la responsabilità della situazione l’un con l’altro – incalza Franco, titolare di SalviBikeStore di Zogno (BG). Mi riferisco ad Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), Ministero dell’Ambiente e Unicredit”.
I rivenditori che aderiscono all'iniziativa, infatti, devono utilizzare per le transazioni ‘esclusivamente’ un conto di servizio del gruppo Unicredit, munito di speciale ‘chiavetta’ e di codice utente.
“Siamo stati avvisati letteralmente all’ultimo momento dell’arrivo di questi incentivi – continua Franco - e in più vengono a farli proprio nella stagione in cui notoriamente si vendono più biciclette. E’ un’assurdità. Senza contare che stiamo facendo una figuraccia anche a livello europeo”.
Un programma fatto partire un po’ troppo frettolosamente. “Non è possibile dar via a un’iniziativa di questo calibro – dice Massimo Calcaterra di DoctorBike di Boffalora sul Ticino – senza che tutti i produttori siano stati informati. Mi sembra un bel pasticcio all’italiana dove qualcuno ci guadagna. E poi non si esce con gli incentivi in questa stagione. Era più logico farli quando non si vende niente. Non era il momento giusto e non siamo stati adeguatamente supportati”.
Insomma una situazione dalle molte sfaccettature che può anche rivelarsi controproducente per i negozianti stessi.
“Dall’Ancma ci è venuta oggi l’indicazione di inserire le pratiche con fattura con data fino al 12 maggio – spiega Pietro, il titolare di Sport Bike di Noceto. Com’è possibile che il sito sia bloccato? Sono stati spesi centinaia di migliaia di euro e un sito statale non è in grado di supportare tutte le richieste? E’ pazzesco. Dopo circa una settimana dal via della campagna fondi si è cominciato a inserire anche i marchi stranieri e il tutto si è bloccato ancora di più. Lo scopo era e rimane quello di svuotare i magazzini delle aziende costruttrici che stavano fallendo...a danno dei negozianti”.
La Segreteria Bicigroup


http://www.bicinews.net/?p=2722
 

Snowbeppe

Biker serius
7/4/09
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Maranello (MO)
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Una organizzazione seria analizza la situazione problematica cercando di capire la fonte dei problemi per poterli risolverli e riparare con nuove soluzioni nei confronti di chi ne è stato vittima! Il ministero fà o farà questo?
:specc:
 
Però si permettono di continuare a pubbliccizzare l'incentivazione sulle radio sul TG5 ( anche ieri sera ) sapendo della confusione esistente.

E' una vergogna, spero un accordo tra tutti i negozianti e metter su una causa a difesa dei Nostri diritti...

E poi cosa serviva un incentivo a Maggio... che adesso per di più ci blocca la stagione lavorativa, e si, adesso non si vendono nemmeno le bici.
Visto che l'inverno ha fatto schifo perchè vendere bici a primavera?

:rosik::rosik::rosik::rosik:
 

resina65

Biker grossissimus
18/5/06
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imperia
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Anche perchè il contributo ha un costo effettivo molto inferiore a quello "stanziato": una bici da 2.000 euro costa allo Stato 600 di incentivo ma gliene fa incassare 333 di IVA (anzi l'IVA viene incassata ancor prima dell'accredito degli incentivi), e più sale il prezzo della bici più incassa (anzi, per bici da 4200 euro in avanti addirittura incassa più di quanto spende...). Senza poi contare che qualcosa rientra sotto forma di tasse sul reddito.


se permetti, il ragionamento è un po' semplicistico:
ad esempio: l'IVA viene incassata prima dell'accredito degli incentivi :nunsacci: (forse da parte del venditore di bici, ma dallo Stato ??)
 

Ale620

Biker ultra
26/4/09
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Solaro (MI)
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INCENTIVI PER LE BICI: CRESCE IL MALUMORE DEI NEGOZIANTI

[CUT]


”E’ andato tutto bene fino al 6 maggio scorso – afferma Franco Scattolon, rivenditore socio Bicigroup – fino a quando non hanno introdotto nell’elenco anche i marchi stranieri. Il sistema informatico utilizzato secondo me è modesto, estremamente lento, basti pensare che da giovedì scorso non sono più riuscito ad inserire una pratica.

[CUT]

"Dopo le prime pratiche inserite con successo ora va tutto a rilento."

[CUT]

"Dopo circa una settimana dal via della campagna fondi si è cominciato a inserire anche i marchi stranieri e il tutto si è bloccato ancora di più. Lo scopo era e rimane quello di svuotare i magazzini delle aziende costruttrici che stavano fallendo...”

Bingo!
E se fosse tutto creato-ad-hoc per mettere i bastoni tra le ruote ai marchi stranieri ("ehm... sapete... il sistema è tutto intasato"), e nel frattempo scremare le richieste (il fondo diminuisce, pertanto qualcosa va a buon fine) di bici italiane, in modo che ANCMA accomoda i marchi italiani (a loro associati)?

:duello:
 

Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
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Diretur
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Bingo!
E se fosse tutto creato-ad-hoc per mettere i bastoni tra le ruote ai marchi stranieri ("ehm... sapete... il sistema è tutto intasato"), e nel frattempo scremare le richieste (il fondo diminuisce, pertanto qualcosa va a buon fine) di bici italiane, in modo che ANCMA accomoda i marchi italiani (a loro associati)?

Personalmente penso l'esatto contrario.
 

.:LoZar:.

Biker urlandum
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Padova
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Ma per favore, come è allora possibile che il sistema per gli incentivi sulla rottamazione delle auto funzioni?

Si tratta semplicemente di avere dei server e soprattutto del software al passo coi tempi, e non un foglio excel con qualcuno che lo riempie a mano.

È un'inefficienza che non si può giustificare, altrimenti ce la si merita.

scusa ma qual'è il problema del foglio excel? Mi sembra il formato più adatto per lo scopo...

Adesso va bene criticare l'infrastuttura, ma non esageriamo.
 

.:LoZar:.

Biker urlandum
19/4/09
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va be a sto punto giustifichiamo qualsiasi cosa allora va tutto bene.
quello è il sito ministeriale che è stato messo la proprio per supportare le richieste,che senso ha dire che la colpa è di chi lo usa per sfruttare l'occasione?dovrebbe servire a quello!
io rispetto ogni opinione pero mi chiedo come si fa a non essere tutti indignati per questa situazione bo bo...
ecco questa mi sembra una riflessione giusta.

Il sistema era sottodimensionato e ci può stare un errore di dimensionamento all'inizio visto che nessuno avrebbe immaginato un successo del genere. Il problema è che anche dopo martedì pomeriggio le cose non funzionavano, anzi sono andate quasi peggiorando...
 

sembola

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una nera e l'altra pure
se permetti, il ragionamento è un po' semplicistico:
ad esempio: l'IVA viene incassata prima dell'accredito degli incentivi :nunsacci: (forse da parte del venditore di bici, ma dallo Stato ??)

Non è per niente semplicistico. Il negoziante incassa l'IVA e la deve versare una volta al mese, mentre l'incentivo lo incasserà tra qualche mese, quindi in ogni caso dopo aver versato l'IVA relativa. In ogni caso resta il fatto che la spesa complessiva sarà inferiore a quanto stanziato.



Il problema e che anche dopo martedì pomeriggio le cose non funzionavano anzi sono andate quasi peggiorando...
Quando sono diventati operativi i grossi nomi, quelli che muovono i grandi numeri.
 

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