News Due biker muoiono sull'Assietta colpiti da un fulmine

Barons

~ Beer & Beer ~
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~BS~
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Marin El Roy
Ragazzi non sto a sintetizzare quanto letto finora...anzi ho imparato diverse cose utili.
Mi manca un aspetto, visto che mi è successo 15gg fa.
Giro in mtb in quota con previsioni di sole e nuvole, a 6km dall arrivo viene giù il nubifragio e fulmini. Gli ultimi 3/4km erano nel sottobosco molto fitto...io sono andato a 300 per arrivare il prima possibile a casa.
Ma nel sottobosco quale dovrebbe essere il comportamento corretto? È più sicuro che stare all aperto? O no?
Ti è andata bene , nel bosco il rischio sono le piante e se si è sotto a quella scelta dal fulmine sono cazzi, per fortuna c’è ne sono tante quindi il rischio cala , certo che se la sfiga ci vede bene si rischia comunque
 

maxfrusciante

Biker superioris
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Verona
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Trek
Ti è andata bene , nel bosco il rischio sono le piante e se si è sotto a quella scelta dal fulmine sono cazzi, per fortuna c’è ne sono tante quindi il rischio cala , certo che se la sfiga ci vede bene si rischia comunque
Chiaro, però mi domando, a parte mollare bici e componenti elettroniche, quale comportamento sarebbe stato il più sicuro da attuare? Rimanere nel bosco? Uscire all aperto?
 

Blackmouse78

Geronto-biker Albionicus
21/6/04
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London Town
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Inspired Fourplay Pro
a parte mollare bici e componenti elettroniche
Senza alcun intento polemico: mollare bici e componenti elettroniche non serve a niente, se ho ben interpretato le informazioni date finora.

Quello che aumenta la probabilità di essere colpiti è solo quanto si "svetta" rispetto a ciò che si ha intorno.

Per questo si è in pericolo in campo aperto, o al riparo sotto un elemento isolato (albero, roccia, etc..) più alto del resto degli elementi del paesaggio.

Se sei già in campo aperto al limite può avere senso rannicchiarsi giù dalla bici e coi piedi vicini, per i motivi spiegati prima, ma mollare bici e cellulare, o altri gadget, e allontanarsi camminando non riduce il rischio.
 

ant

Biker assatanatus
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
Per quelle che sono le mie conoscenze di elettromagnetismo credo che il cosiddetto "effetto punta" delle onde elettromagnetiche (motivo per il quale parafulmini e antenne hanno la forma che hanno) abbia la prevalenza su tutti gli effetti secondari.
Credo che la batteria di un Garmin o il manubrio di carbonio siano concause di diversi ordini di grandezza inferiori, in un situazione del genere probabilmente trascurabili.

Mettersi giù ed il più possibile "equipotenziali con il terreno" è probabilmente la soluzione migliore.
Ma ricordiamoci che in una situazione d'emergenza subentra anche il panico che magari toglie lucidità e non ci fa compiere le scelte migliori.
E la scelta migliore è sempre evitare di trovarcisi

RIP
 

sax1

Biker novus
25/1/21
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rimini
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mtb
La regola finale che di solito insegnano gli esperti è quella di accovacciarsi a terra con i piedi uniti e cercando di avere la minore superficie di contatto con il terreno (quindi no sdraiarsi).
Se si ha uno zaino senza parti metalliche sedersi interamente su quello.

Se si è più di uno stare a debita distanza di sicurezza.
 

FedeNova12

Biker serius
12/8/19
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un campo di tiro con l'arco
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Rockrider 520 e triban gravel520
infatti a me resta il dubbio che sia meglio essere sdriati più che sollevati da terra per quanto accucciati. essendo totalmente a terra e al max poche decine di cm rispetto al contesto, non c'è nessuna differenza di potenziale fra il terreno e tutte le parti del corpo che sono uniformamente e continuativamente a contatto del suolo (diff. che invece può esserci se si sta a gambe larghe, fra i due punti di appoggio)...:nunsacci:
Spesso si dice "colpito da un fulmine" ma può essere anche indiretto, il fulmine si scarica a terra e te sei preso dalla corrente trasmessa dal terreno.

Se fai così se ti cade un fulmine a 20 metri rischi molto di più visto che sei a contatto con tutto il corpo. Magari sbaglio però mi viene da pensare che così coinvolga con molta più facilità il cuore rispetto ad essere accovacciati,dove entra da una gamba ed esce dall'altra...
Ma nel sottobosco quale dovrebbe essere il comportamento corretto? È più sicuro che stare all aperto? O no?
In teoria è più sicuro nel senso che non sei la cosa più alta in giro e quindi rischi meno.
Con migliaia di alberi è meno probabile che si scarichi proprio dove sei. Però insomma "sicuro" direi mica troppo...
 

Enrico 70

Biker extra
18/8/22
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Parma
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Viking Xmarr 26" - Specialized FSR-xc 26"
L’imprenditore Alberto Balocco e il suo amico di vecchia data Davide Vigo, morti folgorati venerdì scorso sul colle dell’Assietta, in provincia di Torino, avevano intenzione di tornare a Sauze d’Oulx passando con le bici elettriche prese a noleggio attraverso il sentiero dei Cannoni. Si erano fermati a mangiare nel rifugio Casa Assietta, a quota 2.500 metri e dovevano ritornare a prendere l’auto che avevano parcheggiato alla partenza della seggiovia per Sportinia.
Improvvisamente, però, sul colle si è abbattuta una violenta perturbazione e così hanno preferito pedalare sulla larga pista sterrata che avevano percorso all’andata. Secondo gli ultimi accertamenti dei carabinieri avevano percorso appena 4 chilometri ed erano fermi, con i piedi a terra, quando sono stati colpiti da un fulmine che li ha uccisi sul colpo.
Se questi sono i fatti, in base alla foto sotto, sembra che avessero appoggiato le bici al bordo strada (il colle è ancora più alto e intravedo pure un palo o un albero, in alto a destra) e poi si fossero sporti dall'altra parte della strada per guardare qualcosa. Solo in quel modo sarebbero stati (inevitabilmente) più esposti della cima che stavano costeggiando.
081622421-e4151733-035d-4e4d-a36a-6941e12b680a.jpg

La corrente elettrica viene condotta (come dice bene anche la Donatella Suardi) nella materia, e più facilmente attraverso un corpo umano (70% H2O), rispetto alla pietra-roccia-terra del colle su cui erano.
Sarebbe interessante conoscere l'effettiva posizione finale dei due ciclisti, ma immagino che sia stata quella più errata, in quella situazione. Magari stavano ammirando lo spettaolo di tuoni e fulmini che li circondava, inconsapevoli del rischio ...
 
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cessna

Biker ultra
1/2/09
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faenza
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Scott Spark 930
Leggersi un buon manuale di alpinismo, che tratta anche della meteorologia.
Sarebbe una cosa da fare, anche se andiamo in mtb, comunque siamo in montagna.
Se non c'è possibilità di allontanarsi in fretta dalla zona, l'unica è mettersi in sicurezza accovacciandosi a terra di traverso al costone, magari su un sasso non troppo alto, di modo che le correnti scorrono lungo il pendio.
Quando sta per scaricarsi il fulmine, ci si accorge perchè i peli o i capelli cominciano a drizzarsi, si dovrebbe avere il tempo di fare la manovra di sicurezza.
Il fulmine attraversa l'aria ( che è un isolante) non perchè è umida, ma perchè si ionizza per il forte differenziale che viene a crearsi, e diventa conduttrice.
Poi ci possono essere zone più portate di altre che attirano fulmini.
Comunque c'è gente che si è presa un fulmine in appartamento in un condominio.
Mi piacerebbe approfondire la cosa. Tu conosci qualche manuale?
quando ce n’è bisogno avere almeno una infarinatura di base ti può salvare la vita, come sapere come comportarsi oltre al temporale anche in altri casi di emergenza che non sono poi così remoti. gestire un ferito in sicurezza, evitare una ipotermia, sapere indicare ai soccorsi esattamente una posizione, capire i segnali che ti lancia il meteo o sapere usare come dio comanda una cartina e una bussola. Anche se magari nn andiamo a scalare una cima tipo bonatti la mtb ci porta a Girare in montagna e in luoghi spesso impervi e isolati. E benché nn si possano gestire gli elementi sapere come comportarsi per evitare certe situazioni è quantomeno molto consigliato. Purtroppo questi tristi eventi ci fanno capire come sia facile per un nonnulla lasciarci le penne.
 
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gargasecca

Il maestro
17/8/05
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Orbea Rallon M-Team 2020 - Cinelli The Machine 1992
@tostarello

ho sentito ora il servizio, stavano scendendo dalla Sella di monte Aquila verso l’Osservatorio…lo conosciamo bene…hanno detto nebbia e forte pioggia, ora mi chiedo…perché stavano ancora lì?
:roll:
ripeto, può capitare l’imprevisto…ma andare in alta montagna quando NON è giornata…è rischiare.
Questo è l’incrocio, il sentiero è il traverso che si vede.

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tostarello

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Stereo hybrid One55 slx
Spesso si dice "colpito da un fulmine" ma può essere anche indiretto, il fulmine si scarica a terra e te sei preso dalla corrente trasmessa dal terreno.

Se fai così se ti cade un fulmine a 20 metri rischi molto di più visto che sei a contatto con tutto il corpo. Magari sbaglio però mi viene da pensare che così coinvolga con molta più facilità il cuore rispetto ad essere accovacciati,dove entra da una gamba ed esce dall'altra...

...
stare accovacciati è per ridurre l'effetto punta e conseguente rischio di essere colpiti direttamente, mettere i piedi vicini è per ridurre il rischio di essere attraversati dalla "corrente di passo" in caso di fulmine che colpisce il terreno molto vicino, in quest'ultimo caso sul terreno si crea una differenza di potenziale tra i diversi punti, la tensione di passo è la differenza di potenziale ad un metro di distanza (un passo), ed è questa differenza di potenziale tra i due piedi il motivo per cui la corrente tende ad attraversare il corpo entrando da un arto ed uscendo dall'altro (per i quadrupedi il rischio è maggiore per la maggior distanza tra zampe, es. tra anteriore e posteriore - maggior differenza di potenziale, chi va a cavallo è bene che scenda); è questo il motivo per cui occorre tenere i piedi vicino, oppure se ci si muove farlo saltellando (con un solo piede a terra per volta).
 
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yayayaya

Biker imperialis
23/5/04
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Cube Stereo 150, Specialized Stumjumper, Btwin 940
pure per gli sfortunati del Gran Sasso è facile dire a bocce ferme che hanno sbagliato, ma la montagna è imprevedibile.
Proprio sul Gran Sasso anni fa salendo a piedi per il Corno Grande ci siamo fermati a 2750m perchè un amico aveva il mal di pressione, ci siamo fermati buona mezz'ora e alla fine saggiamente decisi di tornare indietro anche perchè dal sole pieno sentivamo dei tuoni in cima, mentre l'amico meno esperto voleva continuare pur dopo aver vomitato più volte.
Forse se l'amico non si fosse sentito male, saremmo arrivati sulla cima nel bel mezzo dei fulmini.
Scesi al rifugio a Campo Imperatore si scatenò un nubifragio

idem rimanere accovacciati o scappare a gambe levate, se ti dice sfiga finisce male comunque
 

sax1

Biker novus
25/1/21
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rimini
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Ma nel sottobosco quale dovrebbe essere il comportamento corretto? È più sicuro che stare all aperto? O no?

E' sicuramente più sicuro che stare in campo aperto perché intorno a te hai diversi elementi superiori in altezza. I pericoli sono però rappresentati da alberi o tronchi che si spezzano e anche dallo stare sopra le radici.
 

yayayaya

Biker imperialis
23/5/04
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roma lido
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Cube Stereo 150, Specialized Stumjumper, Btwin 940
difficile dare una regola, magari nel sottobosco durante un forte temporale con vento forte rischi la caduta di qualche albero, qualche fulmine che colpisce gli alberi o semplicemente come penso abbiamo fatto i due sfortunati ,hanno preferito fare la forestale più semplice di un sottobosco con rocce e radici viscide nonchè più ripido
 

sax1

Biker novus
25/1/21
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rimini
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mtb
difficile dare una regola, magari nel sottobosco durante un forte temporale con vento forte rischi la caduta di qualche albero, qualche fulmine che colpisce gli alberi o semplicemente come penso abbiamo fatto i due sfortunati ,hanno preferito fare la forestale più semplice di un sottobosco con rocce e radici viscide nonchè più ripido

Verissimo, spesso per sfuggire da un pericolo si va a finire dritti in un altro pericolo.
 

pk71

Biker velocissimus
15/12/08
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Vicopisano
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Nicolai G16
L’imprenditore Alberto Balocco e il suo amico di vecchia data Davide Vigo, morti folgorati venerdì scorso sul colle dell’Assietta, in provincia di Torino, avevano intenzione di tornare a Sauze d’Oulx passando con le bici elettriche prese a noleggio attraverso il sentiero dei Cannoni. Si erano fermati a mangiare nel rifugio Casa Assietta, a quota 2.500 metri e dovevano ritornare a prendere l’auto che avevano parcheggiato alla partenza della seggiovia per Sportinia.
Improvvisamente, però, sul colle si è abbattuta una violenta perturbazione e così hanno preferito pedalare sulla larga pista sterrata che avevano percorso all’andata. Secondo gli ultimi accertamenti dei carabinieri avevano percorso appena 4 chilometri ed erano fermi, con i piedi a terra, quando sono stati colpiti da un fulmine che li ha uccisi sul colpo.
Piedi a terra!!
 

albatros_la

Biker assatanatus
25/6/09
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Collegno (TO)
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Misà che con i tre di oggi ti tocca rivedere un po le statistiche
Mica le tengo io le statistiche, che a dire il vero sono piuttosto deboli, come capita spesso quando i numeri sono relativamente bassi. La cosa curiosa è che scavando ulteriormente ho trovato fonti che parlano di 20 colpiti all'anno, altre che parlano di 20 morti all'anno. Ad esempio c'è un articolo del CNR che parla di 20-30 morti all'anno in Italia, citando come riferimento una pagina dell'ISS, dove però non ci sono numeri relativi all'Italia ma soltanto agli Stati Uniti, su statistiche del CDC.
Luglio e agosto sono le stagioni peggiori per quanto concerne l'incidenza dei fulmini. All'atto pratico le due notizie parlano di 3 persone colpite e due "scaraventate" dal fulmine; due morti e un ferito grave che si spera si riprenda. A fine anno si possono tirare le somme per capire se è stato un anno anomalo.
 

aria

Biker perfektus
23/9/13
2.789
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Ragazzi non sto a sintetizzare quanto letto finora...anzi ho imparato diverse cose utili.
Mi manca un aspetto, visto che mi è successo 15gg fa.
Giro in mtb in quota con previsioni di sole e nuvole, a 6km dall arrivo viene giù il nubifragio e fulmini. Gli ultimi 3/4km erano nel sottobosco molto fitto...io sono andato a 300 per arrivare il prima possibile a casa.
Ma nel sottobosco quale dovrebbe essere il comportamento corretto? È più sicuro che stare all aperto? O no?
Per me è decisamente più sicuro un bosco o sottobosco che altro. Tanti alberi uguale tanti punti (migliaia) su cui può cadere il fulmine, ovvero probabilità divise per migliaia di volte rispetto ad albero o persona isolata all'aperto
Ti è andata bene , nel bosco il rischio sono le piante e se si è sotto a quella scelta dal fulmine sono cazzi, per fortuna c’è ne sono tante quindi il rischio cala , certo che se la sfiga ci vede bene si rischia comunque
Io x me starei nel bosco, ma NON addossato a tronchi.
Per quelle che sono le mie conoscenze di elettromagnetismo credo che il cosiddetto "effetto punta" delle onde elettromagnetiche (motivo per il quale parafulmini e antenne hanno la forma che hanno) abbia la prevalenza su tutti gli effetti secondari.
Credo che la batteria di un Garmin o il manubrio di carbonio siano concause di diversi ordini di grandezza inferiori, in un situazione del genere probabilmente trascurabili.

Mettersi giù ed il più possibile "equipotenziali con il terreno" è probabilmente la soluzione migliore.
Ma ricordiamoci che in una situazione d'emergenza subentra anche il panico che magari toglie lucidità e non ci fa compiere le scelte migliori.
E la scelta migliore è sempre evitare di trovarcisi

RIP
Non sono onde em, sono scariche di elettricità statica che avvengono quando c'è differenza di potenziale fra terra e nubi talmente alta da vincere il fatto che l'aria è un isolante, innescando un arco ;)
Una specie di saldatrice gigante a centinaia di milioni di volt
La regola finale che di solito insegnano gli esperti è quella di accovacciarsi a terra con i piedi uniti e cercando di avere la minore superficie di contatto con il terreno (quindi no sdraiarsi).
Se si ha uno zaino senza parti metalliche sedersi interamente su quello.

Se si è più di uno stare a debita distanza di sicurezza.
Questa "minor superficie di contatto" non mi convince...
Spesso si dice "colpito da un fulmine" ma può essere anche indiretto, il fulmine si scarica a terra e te sei preso dalla corrente trasmessa dal terreno.

Se fai così se ti cade un fulmine a 20 metri rischi molto di più visto che sei a contatto con tutto il corpo. Magari sbaglio però mi viene da pensare che così coinvolga con molta più facilità il cuore rispetto ad essere accovacciati,dove entra da una gamba ed esce dall'altra...

In teoria è più sicuro nel senso che non sei la cosa più alta in giro e quindi rischi meno.
Con migliaia di alberi è meno probabile che si scarichi proprio dove sei. Però insomma "sicuro" direi mica troppo...
Sei a contatto con tutto il corpo ma proprio x questo sei esattamente allo stesso potenziale in tutto il corpo...:nunsacci:
 

aria

Biker perfektus
23/9/13
2.789
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stare accovacciati è per ridurre l'effetto punta e conseguente rischio di essere colpiti direttamente, mettere i piedi vicini è per ridurre il rischio di essere attraversati dalla "corrente di passo" in caso di fulmine che colpisce il terreno molto vicino, in quest'ultimo caso sul terreno si crea una differenza di potenziale tra i diversi punti, la tensione di passo è la differenza di potenziale ad un metro di distanza (un passo), ed è questa differenza di potenziale tra i due piedi il motivo per cui la corrente tende ad attraversare il corpo entrando da un arto ed uscendo dall'altro (per i quadrupedi il rischio è maggiore per la maggior distanza tra zampe, es. tra anteriore e posteriore - maggior differenza di potenziale, chi va a cavallo è bene che scenda); è questo il motivo per cui occorre tenere i piedi vicino, oppure se ci si muove farlo saltellando (con un solo piede a terra per volta).
Questa mi sembra una spiegazione puntuale precisa e competente, spiegata nei dettagli fisici.
E corrispnde a quello che avevo in mente.

Proprio x il discorso dei delta di potenziale che ne pensi dell'essere sdraiati? Dovresti essere tutto esattamente allo stesso potenziale in ogni parte del corpoe, per cui poco "interessante" x le correnti vaganti, no? :nunsacci:
 

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