News Due biker muoiono sull'Assietta colpiti da un fulmine

MauroPS

Biker acciaccatus
29/1/17
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Vicino Udine.
www.pistocco.com
Bike
Ragley Big AL
Io ho fatto il Cai giovanile e ricordo benissimo dopo quasi 4 ore di camminata eravamo praticamente arrivati all'attacco della ferrata.. arrivavano dei nuvoloni minacciosi ma neanche troppo.. beh "il vecchio" (guida esperta) in mezzo alle proteste decise di farci fare dietro front.. senza se e senza ma.. e in effetti dopo 1 ora di discesa è partito un violentissimo temporale.. con grandine e anche fulmini (per fortuna in lontananza)..
Non oso pensare cosa sarebbe potuto succedere a trovarsi in mezzo alla ferrata quel giorno...

Quel giorno fu una enorme scuola di come si approccia la montagna:
_ Mai avventurarsi
_ mai incapponirsi a voler finire per forza un giro
_ rispettare la montagna e le forze della natura
_ sempre guardare le previsioni (ai tempi non c'erano smartphone e previsioni super precise.. ma adesso sì.. quindi usiamole in modo intelligente)

Che poi trovarsi in alta quota in mezzo a un temporale non è solo questione di fulmini.. ci sono anche altri pericoli:
_Se cadi e ti fai male chi ti viene a prendere?
_meno visibilità quindi più rischio di perdersi..
_ipotermia..

Se questa tragedia deve insegnarci qualcosa penso sia il non intestardirsi a voler fare un giro proprio quel giorno lì, se c'è maltempo o è previsto maltempo, anche se è l'ultimo giorno di ferie, anche se abbiamo preso l'hotel perché siamo lontani da casa, anche se il weekend successivo la moglie vuole andare al mare e bici niente.
 

TdmSub

Biker novus
26/7/04
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San Bonifacio VR
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Isolare la scarica di un fulmine con le gomme della bici è come cercare di bloccare un colpo di cannone facendosi scudo con il coperchio di una pentola... Se la differenza di potenziale è troppo elevata scocca un arco elettrico che attraversa anche i materiali isolanti (per esempio l'aria è isolante, ma il fulmine la attraversa). Le auto sono sicure per il principio della gabbia di Faraday, non per le gomme.
Verissimo, non pensate che l’isolamento delle gomme possa fare qualcosa. Non fatelo!
 

Maxxxce

Biker superis
13/8/14
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Abbiategrasso
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Yeti Sb 6
Qualche anno fa mi trovai con un amico in una situazione così…stavamo facendo il giro dell’Aletsch gletschet in mtb, il tempo era bello una volta iniziato il costeggiare del ghiacciaio ( parte che dura un paio di ore tra spingere,la bike e sali scendi ed incrocio con pedoni) pian piano ed in pochissimo tempo il cielo si coprì e si iniziarono a sentire fulmini e tuoni, li non c’erano rifugi ne via di sicurezza, per diversi km…. Quando i fulmini si stavano avvicinando, sempre a diverse centinaia di metri, lasciammo le mtb, una in alluminio ed una in carbonio a distanza di 50 m almeno, e ci mettemmo dietro una roccia accovacciati per terra ed aspettammo che la tempesta passasse… ma sentirsi i rimbombi dei tuoni sopra non é per nulla piacevole.. fortunatamente i più vicini calderono non vicinissimo, forse al di là del ghiacciaio
 
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drmale

Biker perfektus
17/7/09
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Brescia
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Oiz&Rise, RM Altitude, StbCubeAttain, GaryFisherProcaliber1991, BMWr65Cust+AfricaTwin1100
Certo due biker morti per un fulmine fa una grande impressione.
Ho letto con interesse le diverse opinioni sui motivi, sul calcolo del rischio, sul carbonio, i cellulari e i gps. Ma quanti sono i biker colpiti da fulmini? Sono di più dei pedoni? Se il fenomeno biker colpiti da fulmini presenta dati "anomali" allora è bene comprendere cosa aumenta il rischio, altrimenti resta uno strano e drammatico gioco del destino.
Diversamente nella pesca sportiva le canne espongono una targhetta che avverte dei pericoli delle tempeste di fulmini (e dei rischi in prossimità dell'alta tensione). Ma nella pesca di morti fulminati ce ne sono stati molti, ed è uno dai pericoli maggiori di quello sport, bisognerebbe capire se anche nel ciclismo il rischio è aumentato dall'attrezzatura, quindi, se così fosse, una spiegazione validata potrebbe aiutarci a ridurre il rischio di finire in guai molto seri.
 

Barborsa

Biker popularis
16/2/22
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Verina
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Santacruz 5010
Io ho fatto il Cai giovanile e ricordo benissimo dopo quasi 4 ore di camminata eravamo praticamente arrivati all'attacco della ferrata.. arrivavano dei nuvoloni minacciosi ma neanche troppo.. beh "il vecchio" (guida esperta) in mezzo alle proteste decise di farci fare dietro front.. senza se e senza ma.. e in effetti dopo 1 ora di discesa è partito un violentissimo temporale.. con grandine e anche fulmini (per fortuna in lontananza)..
Non oso pensare cosa sarebbe potuto succedere a trovarsi in mezzo alla ferrata quel giorno...

Quel giorno fu una enorme scuola di come si approccia la montagna:
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Che poi trovarsi in alta quota in mezzo a un temporale non è solo questione di fulmini.. ci sono anche altri pericoli:
_Se cadi e ti fai male chi ti viene a prendere?
_meno visibilità quindi più rischio di perdersi..
_ipotermia..
In una ferrata che ho fatto, ad un certo punto c'era una lapide che ricordava proprio una morto fulminato facendola
 

monorotula

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www.mtbcucuzzoli.it
La bici in carbonio è peggio di un parafulmine. Il carbonio conduce benissimo l’elettricità
Basta co sta storia del carbonio, la bici può essere anche di rame, ma ha un potenziale più alto del suolo, quindi se ti prende un fulmine è sicuramente per altri motivi, peraltro già citati nei post precedenti.
 

Barons

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Green Marino
conosco bene la zona,una strada battuta molto facile tutta fra i 2000 e 2600m che soprattutto d'estate è un via vai continuo di bici,moto e pedoni.Forse per questo non hanno fatto molto caso ai nuvoloni, tra l'altro da quel punto ai rifugi mancava poco. Hanno avuto sfiga, poteva succedere a chiunque. Condoglianze alle famiglie
Ecco , come ho già scritto all inizio , si stanno facendo mille supposizioni e mille modi per non morire in un caso simile ….. è stata solo sfortuna di trovarsi al posto sbagliato in quel momento.
 

monorotula

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Ecco , come ho già scritto all inizio , si stanno facendo mille supposizioni e mille modi per non morire in un caso simile ….. è stata solo sfortuna di trovarsi al posto sbagliato in quel momento.
Esatto, inoltre va considerato che le scariche possono aver luogo anche in assenza di precipitazioni o comunque in presenza di perturbazioni molto modeste, che per un normale escursionista non sono un grosso fastidio. La sicurezza totale la si può avere solo uscendo in quei giorni in cui è prevista pressione alta e costante, le classiche giornate di "sole a palla". Purtroppo in montagna di giornate così non ne capitano tantissime, se poi si considera che le uscite si fanno in giorni obbligati, a meno di non ridurre drammaticamente il numero delle uscite, ecco che vien fuori il principale fattore di rischio.
Per dire, oggi su quella strada sono previsti (di nuovo) addensamenti e possibili rovesci nel pomeriggio; ma è sabato, ed è l'ultimo giorno dell'anno in cui il percorso è riservato alle biciclette. Voi cosa fareste?
 
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Barons

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Esatto, inoltre va considerato che le scariche possono aver luogo anche in assenza di precipitazioni o comunque in presenza di perturbazioni molto modeste, che per un normale escursionista non sono un grosso fastidio. La sicurezza totale la si può avere solo uscendo in quei giorni in cui è prevista pressione alta e costante, le classiche giornate di "sole a palla". Purtroppo in montagna di giornate così non ne capitano tantissime, se poi si considera che le uscite si fanno in giorni obbligati, a meno di non ridurre drammaticamente il numero delle uscite, ecco che vien fuori il principale fattore di rischio.
Per dire, oggi su quella strada sono previsti (di nuovo) addensamenti e possibili rovesci nel pomeriggio; ma è sabato, ed è l'ultimo giorno dell'anno in cui il percorso è riservato alle biciclette. Voi cosa fareste?
È si è proprio così , le possibilità che un fulmine ti prenda sono pochissime , quante volte tutti noi abbiamo preso un temporale in vetta in MTB?? Purtroppo è successo
 
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albatros_la

Biker marathonensis
25/6/09
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Io ho lavorato con gente che di fulmini ci capiva tanto. Il motto era " l'unico modo per salvarsi dai fulmini è non esserci". Con le potenze in gioco non è avere o meno il telefono in mano o la bici o il garmin, se ti prende ti sventra. Poi le raccomandazioni sono le solite, daltronde credo che un po tutti sanno cosa sia un parafulmini.
Non esageriamo. È un evento potenzialmente fatale che altrimenti può lasciare strascichi anche gravi. Tuttavia i numeri ci dicono che meno di un terzo delle persone colpite da un fulmine perde la vita. In un Paese come l'Italia ogni anno viene colpita una ventina di persone, quindi le vittime si contano sulle dita di una mano. In generale è dunque bassissima la probabilità di essere colpiti, e ancora più bassa la probabilità che l'evento risulti fatale. Siamo ancora nel campo delle cose che fanno impressione (in questo caso addirittura due persone colpite con esito fatale, ed entrambi in bici) ma costituiscono un rischio di gran lunga inferiore ad altri rischi quotidiani cui ci esponiamo. Per capirci, l'anno scorso sono state 180 le vittime di incidente stradale tra i ciclisti.
Ho mischiato un po' i numeri (non tutti o ciclisti vanno in montagna, la maggior parte non esce nella stagione fredda o piovosa, etc...) per mettere in prospettiva la questione, ma la sostanza non cambia.

Quello che è certo è che l'evento e l'esito dipendono abbastanza dal comportamento che si tiene. È vero, il temporale può sorprenderti, ma in quella eventualità "ripararsi" nel modo corretto riduce di molto il rischio. Tanto per fare un esempio, negli USA il numero di fulminati è calato sensibilmente e progressivamente negli anni a fronte di un leggerissimo calo di eventi atmosferici e ciò è attribuito alla sensibilizzazione e dunque ad un aumento dei comportamenti corretti in caso di pericolo. Il numero più alto di morti fulminati è attribuito non per niente ai Paesi in via di sviluppo, dove si passa maggior tempo all'esterno e dove il grado di istruzione è più basso.
 

Docste

Biker extra
24/10/11
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Val Tellazia
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Da quando, quasi vent'anni fa, ho provato la terribile sensazione di essere vicino ad essere folgorato, ho un timore reverenziale assoluto verso i temporali in alta montagna. Ero con un amico in mtb, poco lontano da casa, a circa 2.300 m. di quota. Allora non mi preoccupavo molto delle previsioni, se c'era il sole in partenza si andava e basta, senza troppi pensieri. Purtroppo in quota, al pomeriggio, è bastata mezz'oretta perchè le nuvole si addensassero e cominciasse un forte temporale estivo, con tuoni, fulmini ovunque e grandine. Ricordo la percezione netta dell'elettricità nell'aria, il frastuono detonante dei fulmini che cadevano a poca distanza, persino l'odore particolare... e il panico quasi incontrollabile che rendeva difficile persino pedalare. Quella volta fuggimmo il più velocemente possibile verso valle, fin dentro i boschi, mentre nella mia testa alternavo preghiere (di colpo ero il più fervente dei credenti) e pensieri di morte imminente. Forse non fu la scelta ortodossa, ma ci andò bene. Arrivati in prossimità delle prime case degli alpeggi, con il temporale ormai lontano, ricordo come fosse oggi il pianto a dirotto del mio amico.
Beh, da allora prima di affrontare qualsiasi giro alpino, studio accuratamente le previsioni meteo fino a poche ore dalla partenza. E se c'è l'eventualità di episodi temporaleschi, non vado o cambio itinerario. Anche durante il giro, se la situazione del cielo mostra segni di peggioramento, cerco la via più diretta e veloce per tornare in luoghi sicuri... qualche volta prendendomi le maledizioni degli amici e compagni di pedalata. Tranne uno...

Cordoglio per i due sfortunati ciclisti :-(
 

AlfreDoss

Biker electrificatus
2/9/08
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Sotto il Canto (BG)
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Specy Turbo Levo
Da quando, quasi vent'anni fa, ho provato la terribile sensazione di essere vicino ad essere folgorato, ho un timore reverenziale assoluto verso i temporali in alta montagna. Ero con un amico in mtb, poco lontano da casa, a circa 2.300 m. di quota. Allora non mi preoccupavo molto delle previsioni, se c'era il sole in partenza si andava e basta, senza troppi pensieri. Purtroppo in quota, al pomeriggio, è bastata mezz'oretta perchè le nuvole si addensassero e cominciasse un forte temporale estivo, con tuoni, fulmini ovunque e grandine. Ricordo la percezione netta dell'elettricità nell'aria, il frastuono detonante dei fulmini che cadevano a poca distanza, persino l'odore particolare... e il panico quasi incontrollabile che rendeva difficile persino pedalare. Quella volta fuggimmo il più velocemente possibile verso valle, fin dentro i boschi, mentre nella mia testa alternavo preghiere (di colpo ero il più fervente dei credenti) e pensieri di morte imminente. Forse non fu la scelta ortodossa, ma ci andò bene. Arrivati in prossimità delle prime case degli alpeggi, con il temporale ormai lontano, ricordo come fosse oggi il pianto a dirotto del mio amico.
Beh, da allora prima di affrontare qualsiasi giro alpino, studio accuratamente le previsioni meteo fino a poche ore dalla partenza. E se c'è l'eventualità di episodi temporaleschi, non vado o cambio itinerario. Anche durante il giro, se la situazione del cielo mostra segni di peggioramento, cerco la via più diretta e veloce per tornare in luoghi sicuri... qualche volta prendendomi le maledizioni degli amici e compagni di pedalata. Tranne uno...

Cordoglio per i due sfortunati ciclisti :-(
Mi sembra di ricordare che l'odore che si sente è dovuto all'ozono, che i fulmini nell'aria generano.
 

solosiesta

Biker popularis
Vivo in zona, ieri mattina alle ore 7:00 le montagne erano coperte da nuvoloni neri e le previsioni meteo davano temporali, non era giornata per andare sull' assietta. Si tratta di una strada militare che attaversa 3 colli sopra i 2000mt. Non ci sono posti dove nascondersi si viaggia spesso in cresta. Posto bellissimo con il bel tempo ma spaventoso in quelle condizioni. Poverini
 

ant

Biker assatanatus
4/6/04
3.334
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
Un compagno di squadra molti anni fa è stato centrato dal fulmine a Riccione mentre scaricava la bdc in carbonio dal tetto dell'auto, ce l'aveva sulla testa modello parafulmine.
Se l'è cavata (cmq un anno di problemi cardiaci ed altre conseguenze) ma da allora ha un terrore estremo dei fulmini, e lo capisco.
 

ant

Biker assatanatus
4/6/04
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
Da quando, quasi vent'anni fa, ho provato la terribile sensazione di essere vicino ad essere folgorato, ho un timore reverenziale assoluto verso i temporali in alta montagna.

Idem. E non ero nemmeno in alta montagna (col bione sempre in zona) mi sono precipitato giù dal lato più semplice e più corto senza badare al fatto che avessi l'auto nell'altra valle. Sono andato a riprenderla il giorno dopo.
E da allora ci sto più attento.
 

Chiset

Biker serius
22/1/18
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quelle parti, dove ci sono limonaie.
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Damper 29 + altre
qual è la cosa migliore da fare se si finisce dentro un temporale in bici? Lasciare la bici il più lontano da sé? O tentare di scendere il piùi velocemente possibile?
Leggersi un buon manuale di alpinismo, che tratta anche della meteorologia.
Sarebbe una cosa da fare, anche se andiamo in mtb, comunque siamo in montagna.
Se non c'è possibilità di allontanarsi in fretta dalla zona, l'unica è mettersi in sicurezza accovacciandosi a terra di traverso al costone, magari su un sasso non troppo alto, di modo che le correnti scorrono lungo il pendio.
Quando sta per scaricarsi il fulmine, ci si accorge perchè i peli o i capelli cominciano a drizzarsi, si dovrebbe avere il tempo di fare la manovra di sicurezza.
Il fulmine attraversa l'aria ( che è un isolante) non perchè è umida, ma perchè si ionizza per il forte differenziale che viene a crearsi, e diventa conduttrice.
Poi ci possono essere zone più portate di altre che attirano fulmini.
Comunque c'è gente che si è presa un fulmine in appartamento in un condominio.
 
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