Correre può aiutare?

darioras

Biker perfektus
17/3/06
2.924
3
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Est-Nord-Est
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Aiuta ad evitare infortuni nel senso che rinforza le caviglie. Se chiedi ad allenatori/preparatori di pallavolo o basket (sport in cui le caviglie sono maggiormente sollecitate) vedrai che ti diranno lo stesso.
Un tempo a me capitava molto spesso mettendo male il piede di farmi male al punto di non riuscire più a camminare...la classica storta dolorosissima. Da quando corro costantemente su terreno carsico (terreno irregolare per eccellenza...anche troppo) ti posso assicurare che le storte, oltre a capitarmi più raramente, non sono più dolorose e, quando capitano, posso correre tranquillamente avanti senza soste
 

diego@mtb

Biker tremendus
8/5/09
1.037
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Alto vicentino
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vado a correre di rado,la corsa è di per se molto traumatica a mio avviso per le articolazioni specie se si corre in discesa..mi è capitato di andare a correre dopo un bel pezzo e il giorno dopo avevo male da per tutto causa che i muscoli che si usano sono diversi dalla bici.
daltro canto però mantiene attivo l'apparato cardio respiratorio specie se si corre in salita:smile:per me è un ottima alternativa alla bici anche perchè se si ha poco tempo se si fa un ora di corsa è più che sufficiente.
 

riotastro

Biker tremendus
ciao raga!
col freddo di sti gg anke opto x la corsa soppiandando l'amata mtb, cmq e totalmente OT volevo chiedere se qualcuno potesse suggerirmi un valido sito sulla corsa...perchè è si vero ke di info sul web ne trovi a palate ma è ancor + difficile scremarne quelli seri!
grazie
 

gutemberg

Biker velocissimus
26/9/06
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Bo
www.bikersbolognesi.it
Aiuta ad evitare infortuni nel senso che rinforza le caviglie. Se chiedi ad allenatori/preparatori di pallavolo o basket (sport in cui le caviglie sono maggiormente sollecitate) vedrai che ti diranno lo stesso.
Si, è ideale se non ti infortuni prima di rafforzartele le caviglie.
Poi....io non so bene cosa consigliano i preparatori di volley o basket, ma ti assicuro che per un podista medio andar solo su sterro è piuttosto azzardato. Se non hai le ginocchia o le caviglie al 100%, è meglio evitare.
Solitamente si consiglia il cross ad inizio stagione con ritmi moooolto blandi per rafforzare la muscolatura, ma appena si fa sul serio......si va in pista. Oppure si va su asfalto con ripetute in pianura e in salita. Io, spesso, usavo i cavalcavia perchè comodi, di distanza certa ed ideali per confrontare i tempi sulle ripetute.


ciao raga!
col freddo di sti gg anke opto x la corsa soppiandando l'amata mtb, cmq e totalmente OT volevo chiedere se qualcuno potesse suggerirmi un valido sito sulla corsa...perchè è si vero ke di info sul web ne trovi a palate ma è ancor + difficile scremarne quelli seri!
grazie

su questo sito (che non è altro poi che la versione online della rivista) trovi parecchi suggerimenti di vario tipo, sia commerciale che di preparazione atletica.
http://www.runnersworld.it/
 

darioras

Biker perfektus
17/3/06
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Est-Nord-Est
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Si, è ideale se non ti infortuni prima di rafforzartele le caviglie.
Poi....io non so bene cosa consigliano i preparatori di volley o basket, ma ti assicuro che per un podista medio andar solo su sterro è piuttosto azzardato. Se non hai le ginocchia o le caviglie al 100%, è meglio evitare.
Solitamente si consiglia il cross ad inizio stagione con ritmi moooolto blandi per rafforzare la muscolatura, ma appena si fa sul serio......si va in pista. Oppure si va su asfalto con ripetute in pianura e in salita. Io, spesso, usavo i cavalcavia perchè comodi, di distanza certa ed ideali per confrontare i tempi sulle ripetute.

Io son dieci anni che corro solo per boschi e ho avuto solo che giovamenti. Quello che dici tu è anche giusto ma allora la stessa cosa vale per la bici, volendo fare un allenamento ideale vai a fare bdc piuttosto che mtb. Poi certo, se uno ha mal di schiena non gli consiglio di andarsi a scassare per le pietre, mtb o corsa che sia.
Comunque ognuno è libero di correre dove vuole e dove ritiene meglio...basta essere in grado di percepire le risposte che dà il proprio corpo.
Secondo me dipende un pò da cosa si vuol fare: allenare soltanto il fisico o anche la mente
 

flavionus

Biker grossissimus
21/5/05
5.669
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trentino
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Bike
Radon & Argon
La cosa migliore è correre in boschi di pini, gli aghi a terra ammortizzano che è un piacere. Inoltre correndo su terreni naturali ed irregolari piuttosto che in piste di atletica aumenta la resistenza delle caviglie contro gli infortuni (distorsioni, slogature)


e che cosa ne facciamo della resistenza alle caviglie ............:medita:

noi bikers? nulla...............
 

beck

Biker serius
11/10/06
103
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como
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:prost:correre su asfalto, se non sei più che abituato, infiamma molto di più i tendini e può causare periostite (quel bruciore che si sente lungo la tibia) è sempre preferibile cominciare su terreni morbidi possibilmente abbastanza regolari poi ovviamente ci si arrangia con quel che c è vicino casa e comunque penso sia meglio rischiare una "storta" nel bosco che intossicarsi di inquinamento per strada:celopiùg:
 

diego@mtb

Biker tremendus
8/5/09
1.037
0
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Alto vicentino
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ricordo che dopo anni di gozzovigliamento:smile:ho comiciato a correre e poi mi si erano infiammati i tendini che mi faceva un tal male che mi toccava fermarmi e continuare a piedi.da qui poi la passione per la bici.:duello:
 

gutemberg

Biker velocissimus
26/9/06
2.468
1
0
Bo
www.bikersbolognesi.it
succedeva anche a me... poi con l'allenamento e con molta pazienza ho superato questo problema...
comunque sia, ripeto che la pista di atletica, per chi ne una vicina (io addirittura ce l'ho indoor vicino a casa....), se si esclude la noia, è il massimo. Ammortizzata, regolare e con distanze certe su cui poter mirare gli allenamenti (e vi assicuro che per fare il salto di qualità nella corsa occorrono queste caratteristiche).
Sull'asfalto non è il massimo sono d'accordo, ma comunque l'infiammazione ai tendini la si ritarda (o addirittura ne si mimimizza il rischio) correndo alternativamente un po' sul bordo sx e un po' su quello dx se si percorre una strada.
Ciò che da veramente fastidio è il correre "fuori asse" e sui bordi della carreggiata si avverte molto di più la classica schiena d'asino tipica di una strada.
Quindi, se si percorrono 10 o 20 k, vi consiglio di alternare 3-4 km da una parte e altrettanto dall'altra.
Non da ultimo, non sottovalutate l'importanza della scarpa (e delle calze).
Una scarpa "stabile", ossia per chi ha tendenza al piede piatto è indispensabile per prevenire infortuni ai podisti iperpronatori, così come un paio di calze adeguate vi eviteranno di fermarvi qualche gg per curare le vesciche
 

Mad dog

Biker urlandum
31/3/09
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MoAb Utah!!
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comunque sia, ripeto che la pista di atletica, per chi ne una vicina (io addirittura ce l'ho indoor vicino a casa....), se si esclude la noia, è il massimo. Ammortizzata, regolare e con distanze certe su cui poter mirare gli allenamenti (e vi assicuro che per fare il salto di qualità nella corsa occorrono queste caratteristiche).
Sull'asfalto non è il massimo sono d'accordo, ma comunque l'infiammazione ai tendini la si ritarda (o addirittura ne si mimimizza il rischio) correndo alternativamente un po' sul bordo sx e un po' su quello dx se si percorre una strada.
Ciò che da veramente fastidio è il correre "fuori asse" e sui bordi della carreggiata si avverte molto di più la classica schiena d'asino tipica di una strada.
Quindi, se si percorrono 10 o 20 k, vi consiglio di alternare 3-4 km da una parte e altrettanto dall'altra.
Non da ultimo, non sottovalutate l'importanza della scarpa (e delle calze).
Una scarpa "stabile", ossia per chi ha tendenza al piede piatto è indispensabile per prevenire infortuni ai podisti iperpronatori, così come un paio di calze adeguate vi eviteranno di fermarvi qualche gg per curare le vesciche

Credo che una buona scarpa faccia veramente la differenza!
Ma secondo te si può accquisire una vera e propria tecnica di corsa?
Se si,potrebbe servire a minimizzare il rischio di infiammazioni o quant'altro indipendentemente dal terreno in cui si corre, o la tecnica
è solo in funzione della prestazione sportiva?
 

gutemberg

Biker velocissimus
26/9/06
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Bo
www.bikersbolognesi.it
Credo che una buona scarpa faccia veramente la differenza!
Ma secondo te si può accquisire una vera e propria tecnica di corsa?
Se si,potrebbe servire a minimizzare il rischio di infiammazioni o quant'altro indipendentemente dal terreno in cui si corre, o la tecnica
è solo in funzione della prestazione sportiva?

assolutamente la tecnica di corsa la si acquisisce, ma piano, piano.
Ci sono vari metodi: tutti buoni e nessuno buono. Bisogna, secondo me, ascoltare soprattutto il proprio fisico.
Nel mio caso, capisco di correre bene, quando, come un po' per la bicicletta, ho una corsa "rotonda", ossia senza strappi e soprattutto senza forti traumi sul terreno. Quando non hai bisogno del walkmen per far passare un'oretta di tempo.
Un amico - allenatore una volta, per correggere un difetto nella postura, mi disse di cercare di correre come se calpestassi della gomma piuma, ossia, cercare di diminuire al massimo il tempo di appoggio sul terreno.E' una cosa un po' strana da descrivere e non sono sicuro di essermi spiegato al meglio, ma comunque chi ha fatto karate credo sappia di cosa sto parlando perchè c'è (almeno era un classico anni fa....) un esercizio proprio simile che prevedeva l'attraversamento di una vasca di 4-5 mt piena di palline in gomma piuma senza sprofondare.
In pratica, cercare di essere il più leggero possibile....
 

lele 71

Biker poeticus
23/6/05
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52
Varese
lele71.blogspot.com
Credo che una buona scarpa faccia veramente la differenza!
Ma secondo te si può accquisire una vera e propria tecnica di corsa?
Se si,potrebbe servire a minimizzare il rischio di infiammazioni o quant'altro indipendentemente dal terreno in cui si corre, o la tecnica
è solo in funzione della prestazione sportiva?

Personalmente dopo aver collezionato infortuni correndo a piedi ho seguito questa "scuola" :

http://www.posetech.com/

La tecnica, come in qualsiasi sport, e' fondamentale anche nel podismo.
Quasi sempre le persone senza precendenti di atletica si mettono a correre pensando che sia comunque qualcosa di banale e "naturale", in realta' non sempre e' cosi'.

IMHO siamo in grado di correre fin da bambini (lo vedo nei miei figli), ma col passare del tempo ci dimentichiamo come si fa.
Siamo troppo condizionati dalle scarpe e dal movimento della camminata, andando a ridurre la corsa ad una sorta di "camminata veloce", mentre dovrebbero essere 2 gesti diversi e ben distinti.

Di questo me ne accorgo anche alle varie garette podistiche amatoriali che ogni tanto faccio, c'e' sempre piu' gente che corre, ma il livello e' davvero tremendamente basso: pochissimi sanno correre (ed io purtroppo non sono tra questi, ma sto cercando di imparare...).

Gutenberg ha dato un'ottimo consiglio riguardo al tempo di appoggio, aggiungerei che per minimizzare il tempo di appoggio diventa quasi necessario accorciare la falcata ed aumentare la cadenza, secondo molti allenatori fare meno di 3 passi al secondo significa andare incontro ad infortuni (e parliamo di 180ppm, non so sinceramente quanti riescano a correre a questo ritmo...).

In ogni caso, soprattutto all'inizio, meglio correre poco ma bene, cercando di curare tecnica e postura, un brutto infortunio (magari ai tendini...) potrebbe tenerci lontani anche dalla bici per un bel po' di tempo.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

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