Forse il nodo della questione é proprio in quello che dice
@franico30
" Se gli dai la possibilità di andarci in bici e togliere un'auto risparmi tanti di quei soldi tra assicurazione, tasse, benzina e manutenzione che di bici te ne compri due e le puoi cambiare ogni anno! "
Per i cittadini si, per le amministrazioni, ad ogni livello, no.
Se togli le auto (con relativa IVA e bollo e stabilimenti FCA che minacciano di andare altrove spesso e volentieri), riduci la benzina/diesel (con relative accise), tutte le tasse su attività correlate (assicurazioni e meccanici), gli introiti dei parcheggi che devi eliminare per creare ciclabili cittadine, la manutenzione del manto stradale per contenere incidenti e quindi cause contro i comuni, potenziare i mezzi pubblici per il trasporto delle bici e ci aggiungi tutti gli altri investimenti credo si finisca a gambe all'aria.
Di solito si fanno scelte del genere se un paese ha delle risorse (naturali nella maggior parte dei casi), strategiche, o ha acquisito/creato della capacità nel tempo che gli permettono di cambiare indirizzo senza rimetterci economicamente, sia internamente che nei confronti degli altri.
Purtroppo siamo in un paese, in parte "sfortunato" geograficamente, seppur bellissimo, e al tempo stesso contribuiamo a farne la sfortuna. Tante punti dei decreti di questo periodo, più slogan che altro, faranno distogliere l'attenzione da alcune cose più serie e continueranno a creare "sfortuna"...perchè appunto si basano su incentivi e non su progettualità