News Confermati gli incentivi per le biciclette

Pape-47

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Scusa però...se io fuori di qualche km dal centro, faccio comprare a mio zio che abita in centro, una bici che poi lui non userà, ma darà a me, e sarò io a portar a lui i miei soldi per l'acquisto, è speculazione? :nunsacci:
forse non è speculazione, ma sempre di reato potrebbe trattarsi.
Qualcuno sopra ha invitato a essere più furbi
 

Pape-47

Biker popularis
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E quale reato potrebbe figurarsi...premetto, il mio era un esempio, a me non interessa, non ne ho bisogno, solo pour parler...;-)
dico potrebbe perchè francamente non lo so, qualche esperto in legge lo saprebbe dire, certamente non è etico e se fatto su larga scala un danno alla collettività lo arrechi, semplicemente per il fatto che la collettività paga un contributo a chi il legislatore, in maniera corretta o meno, ha deciso non spettare.
 

Burnout111

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Graziella 1964
a me pareva che l'obbiettivo fosse la mobilità sostenibile (che contempla la ciclabilità al suo interno) ed il dare un incentivo economico ad un comparto...
L'etica (come altre cose) uno o ce l'ha o non ce l'ha... c'è poco da girarci intorno (ed il "cosi fan tutti" da dove vengo io non è un'attenuante, casomai un aggravante).

PS: sta faccenda a livello etico mi ricorda tanto quelli che chiedevano i fondi dopo i terremoti o le alluvioni pur non avendo subito alcun danno...

A leggere le parole del ministero dei trasporti sui giornali gli incentivi sembravano avere queste due obiettivi primari:

1) ridurre l'inquinamento, scelta lecita, perchè veniamo multati dalla UE continuamente per il mancato rispetto delle misure sull'inquinamento (il nord italia è la zona più inquinata d'Europa)
2) e per il distanziamento sociale della fase 2, infatti verranno nominati anche i mobility manager per la scelta dei percorsi e le indicazioni da dare ai dipendenti (sempre se il decreto non viene modificato).

Sull'etica e la morale non mi esprimo, i fini possono essere nobili ed i mezzi meno et vice-versa e c'è chi critica la scelta dei mezzi e chi la scelta dei fini come bene ultimo.
Essendo poi figlia del tempo cambia di anno in anno ma anche di luogo in luogo ed in base al proprio credo religioso oltre che politico.
Altro spunto interessante, bravo, si potrebbe aprire una discussione in sezione off topic dal titolo: Etica e morale, da Prodico a Battiato passando per il mos maiorum, ne uscirebbero spunti molto interessanti.
 

cesare RBO

Biker perfektus
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Scusa però...se io fuori di qualche km dal centro, faccio comprare a mio zio che abita in centro, una bici che poi lui non userà, ma darà a me, e sarò io a portar a lui i miei soldi per l'acquisto, è speculazione? :nunsacci:
no, in quel caso è solo una "furbata"... però stai togliendo fondi a qualcun altro magari o comunque distraendo fondi destinati ad altro per un tuo tornaconto personale...
Ma ti capisco... è che siamo talmente abituati a tutto ormai in questo paese che ste cose so' bazzecole, acqua fresca (nel vero senso della parola)...
beh, almeno ora è abbastanza chiaro che valore in tanti danno a cosucce come l'etica, la dignità... circa 500 euro... euro più euro meno...
Capisci poi perché non cambia mai un c@xxo in questo paese?

per capirci: a me non passa neanche per l'anticamera del cervello ed io al lavoro in bici (e non solo al lavoro) ci vado da 15 anni ormai...
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Picola ma carattarastica...
dico potrebbe perchè francamente non lo so, qualche esperto in legge lo saprebbe dire, certamente non è etico e se fatto su larga scala un danno alla collettività lo arrechi, semplicemente per il fatto che la collettività paga un contributo a chi il legislatore, in maniera corretta o meno, ha deciso non spettare.


Si vero anche che molti di queste bici, non vedranno mai un centro di 50.000 persone, e quindi il problema inquinamento non sarà per niente limitato, a questo punto l'ncentivo dovrà essere esclusivamente fatto per residenti con documento alla mano, e vincolare loro di tenerlo per almeno 3 anni, ma dovrebbe essere registrato come un bene tipo l'auto, che se per caso fermano per un controllo, tramite numero telaio, risalgono al proprietario...insomma ad ognuno la sua bici e quando la vende, fare un passaggio di proprietà, registrandolo...cosi come avviene per le auto...forse cosi, non si farà troppo i furbetti...forse...
 

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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in parte sono d'accordo con quello che dici e capisco cosa vuoi comunicare ed hai ragione perchè si potrebbe incorrere in qualche violazione.

C'è anche il rischio di incorrere nel penale, in quel caso però andrebbero dimostrate due cose:

1) che si arreca un danno a qualcuno
2) che si sta speculando

in questi casi il comportamento potrebbe essere sanzionabile.

Quando però uno funge solo da prestanome non ci guadagna, quindi non lucra, inoltre non arreca danno, perchè il fine ultimo dell'incentivo viene comunque raggiunto, quindi (ed uso il condizionale) potrebbe essere una condotta non soggetta a condanna.
Resta comunque una disciplina che esula dalle mie competenze e sarebbe interessante il parere di un legale a proposito.
Il tuo è stato comunque un ottimo spunto di riflessione.
il tuo problema è non incorrere in reati, sanzioni etc... io invece (volutamente) ne sto facendo esclusivamente una questione etica...

PS: non me lo deve dire il codice penale cosa è giusto e cosa è sbagliato... per mia somma fortuna (che tutto è tranne che fortuna)
 

Alcatraz93

Biker serius
10/4/13
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Commencal Meta SX V3
Oltretutto i fondi sono limitati. Quindi accadrà che qualche furbo si fà la MTB con un prestanome che poi usa solo nel we mentre il signor X che compra una bici a ottobre PER ANDARE A LAVORARE ogni giorni resta senza fondi. Se vi pare giusto...
 

Burnout111

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il tuo problema è non incorrere in reati, sanzioni etc... io invece (volutamente) ne sto facendo esclusivamente una questione etica...

PS: non me lo deve dire il codice penale cosa è giusto e cosa è sbagliato... per mia somma fortuna (che tutto è tranne che fortuna)

Si ho capito il tuo punto di vista, lo hai ripetuto più volte il discorso dell'etica.
Io semplicemente mi limito a non giudicare, perchè molti atteggiamenti potrebbero anche essere più etici rispetto al non comprare o al non fare i prestanome.

Ti faccio un esempio:

Se un nonnino di Milano, acquista una bici e la rivende senza lucrarci ad un siciliano che è domiciliato sempre a Milano (ed abita nel suo stesso palazzo), che la userà per andare a lavoro (sempre a Milano), farà bene al siciliano ma anche a tutta la comunità.

Quindi in questo caso è lecito chiedersi:

è più etico che questo nonnino faccia da prestanome o è più lecito che un tizio di milano prenda il contributo, acquisti la bici e non la usi mai?
chi ha più diritto all'uso dell'incentivo: il siciliano che non avrebbe diritto ma che abita a milano e che la userebbe o un residente che usa l'incentivo ma non usa la bici? Chi è colui che ha o non ha un atteggiamento etico e morale? Chi è colui che ha veramente diritto?

Stanno uscendo spunti di riflessione seri (la prof di filosofia ne sarebbe fiera :smile: se penso alla prof mi viene da ridere, chissà adesso cosa starà combinando? :smile: ) si potrebbe continuare in discussione apposita, mi farebbe piacere, magari potrebbe uscire anche qualche bel consiglio su qualche bella lettura, di spessore.
 
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cesare RBO

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A leggere le parole del ministero dei trasporti sui giornali gli incentivi sembravano avere queste due obiettivi primari:
1) ridurre l'inquinamento, scelta lecita, perchè veniamo multati dalla UE continuamente per il mancato rispetto delle misure sull'inquinamento (il nord italia è la zona più inquinata d'Europa)
cioè la mobilità sostenibile... ;-)

Sull'etica e la morale non mi esprimo, i fini possono essere nobili ed i mezzi meno et vice-versa e c'è chi critica la scelta dei mezzi e chi la scelta dei fini come bene ultimo.
Essendo poi figlia del tempo cambia di anno in anno ma anche di luogo in luogo ed in base al proprio credo religioso oltre che politico.
Altro spunto interessante, bravo, si potrebbe aprire una discussione in sezione off topic dal titolo: Etica e morale, da Prodico a Battiato passando per il mos maiorum, ne uscirebbero spunti molto interessanti.

i mezzi condizionano sempre il fine, a volte in modo pesantissimo/irreparabile... e in più sono utilissimi a definirci...
certo che l'etica è anche (sottolineo anche, occhio a non confonderla con la morale comune) figlia del suo tempo... ma non è cosi "flessibile" da farsi prendere per il cxXo cosi facilmente...:smile::-|e per cosi poco...
 

cesare RBO

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Si ho capito il tuo punto di vista, lo hai ripetuto più volte il discorso dell'etica.
Io semplicemente mi limito a non giudicare, perchè molti atteggiamenti potrebbero anche essere più etici rispetto al non comprare o al non fare i prestanome.

Ti faccio un esempio:

Se un nonnino di Milano, acquista una bici e la rivende senza lucrarci ad un siciliano che è domiciliato sempre a Milano (ed abita nel suo stesso palazzo), che la userà per andare a lavoro (sempre a Milano), farà bene al siciliano ma anche a tutta la comunità.

Quindi in questo caso è lecito chiedersi:

è più etico che questo nonnino faccia da prestanome o è più lecito che un tizio di milano prenda il contributo, acquisti la bici e non la usi mai?
chi ha più diritto all'uso dell'incentivo: il siciliano che non avrebbe diritto ma che abita a milano e che la userebbe o un residente che usa l'incentivo ma non usa la bici? Chi è colui che ha o non ha un atteggiamento etico e morale? Chi è colui che ha veramente diritto?

Stanno uscendo spunti di riflessione seri (la prof di filosofia ne sarebbe fiera :smile: se penso alla prof mi viene da ridere, chissà adesso cosa starà combinando? :smile: ) si potrebbe continuare in discussione apposita, mi farebbe piacere, magari potrebbe uscire anche qualche bel consiglio su qualche bella lettura, di spessore.

Quanto siamo bravi a trovare escamotage... ma l'etica è un po' più complicata da gabbare rispetto ad una legge, un decreto, una norma...
Poi non è questione di giudicare (anche se perché no? diamo giudizi su tutto e tutti non è mica una cosa negativa... anzi è quella cosa che ci permette di scegliere, discriminare tra questo o quello, tra giusto e sbagliato etc etc... ringraziando il cielo non risento della morale cattolica da questo punto di vista, quello che dico faccio e quello che faccio e come lo faccio dice chi sono) sto' molto semplicemente mettendo in evidenza alcune incongruenze non di poco conto (secondo me, secondo altri manco esiste il problema :smile: ) come ho detto diversi post fa "la fase di responsabilità si è chiusa il 4 maggio" (ma quanta gente che è improvvisamente sparita da questa discussione:smile::smile::smile::-|)

e poi non vale prendersela con lo specchio se l'immagine riflessa non è esattamente come avremmo desiderato...:-)
 
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Biker velocissimus
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Graziella 1964
nessun escamotage, ti ho espresso il mio punto di vista e poi ti ho fatto una serie di domande per capire la tua etica:
le riformulo:

per te quale atteggiamento è etico?
1) nonnino che fa da prestanome (senza lucrarci) per un domiciliato in una grande città che userà la bicicletta (pur non avendo diritto all'incentivo e quindi secondo il tuo punto di vista furbetto)
2) colui che acquista la bici ma non la usa, quindi una persona che toglie risorse a chi realmente ne ha bisogno?


L'etica ci permette di discriminare tra giusto e sbagliato: la penso allo stesso modo e per me è più etico il comportando del primo esempio (perchè si opera a fin di bene per la comunità senza lucrare) rispetto a quello del secondo esempio (che invece arreca un danno alla società), ma è la mia etica, per un altro potrebbe essere l'opposto, quindi ti ho chiesto la tua.

Da quello che scrivi, fare da prestanome, sembra essere sempre scorretto eticamente, a priori. Mi sbaglio?

Se mi parli di rispetto della legge, potrei anche essere d'accordo con te, avevo già chiarito il punto, ma hai spostato il discorso sull'etica e non sono proprio d'accordo su quello che dici.
Resta il fatto che ogni caso è diverso e le generalizzazioni sui casi, per me, non sono mai una buona cosa, ritengo sbagliato fare di tutta l'erba un fascio.
Sicuramente ci saranno i furbetti con i prestanome o che ci lucreranno, cosi come ci saranno gli stronxx che useranno l'incentivo ma che non useranno la bicicletta e la faranno marcire dopo averci fatto si e no due giri.

Chi è meno etico o più etico tra i due?
 

cesare RBO

Biker perfektus
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Sorry, per i motivi già ampiamente esposti non ti seguo in questa speciosa disamina del nulla che più campato in aria non si potrebbe... non ricordo chi (forse il solito O.W.) ha detto "la cosa peggiore degli esseri umani non sono tanto le azioni che compiono quanto le scuse che accampano per giustificare quelle azioni"

Lo specchio l'ho messo, ognuno ci faccia quello che crede... ;-)
 

giovi@

Biker forumensus
30/12/16
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Rockrider 560 "milanista"
perdonami, continui a "straparlare", nel senso che ci metti in mezzo cose mai dette o fatte nemmeno balenare da me, parli di non essere ricco e poi ti preoccupi della patrimoniale (che evidentemente non sai cosa sia), mischi cose senza senso logico come stato, regioni, TAR (che evidentemente anche questo non sai cosa sia) etc etc non avendone la minima contezza... cioè ripeti quello che orecchi (da dove è piuttosto facile intuirlo ;-)) e che ti "suona bene" senza però assicurarti che non sia mera propaganda, che abbia una attinenza con lo stato reale delle cose, con il funzionamento e con i meccanismi e l'ordinamento di questo paese... e non è una questione di vedute, di opinioni o di quello che credi tu (o io, è lo stesso), esiste anche una realtà oggettiva oltre a quella soggettiva e ci piaccia o meno dobbiamo imparare a farci i conti (anche perché lei con noi i conti li fa lo stesso).
ma (mi pare ovvio) sei liberissimo di continuare a "credere" quello che vuoi, ci mancherebbe altro...
quindi solo te in italia sai cosa sia una patrimoniale. ok scusami ma io passo....
 

cesare RBO

Biker perfektus
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quindi solo te in italia sai cosa sia una patrimoniale. ok scusami ma io passo....
Per fortuna no, ci mancherebbe... ma non è che se non lo sai te allora non lo sa nessuno, eh... hai una vaga idea di quante cose non conosco o non so io? un'immensità incalcolabile... e lo so (cioè ho una vaga, o molto meno vaga, percezione di quanto immensa, colossale, sia la mia ignoranza in termini globali) proprio perché di cose ne so (e ne ho viste, capite e fatte) parecchie... e mi ritocca citare per l'ennesima volta il "magico duo" Dunning-Kruger (gli fischieranno le orecchie ormai:smile:)
Te l'ho detto butti tanta (tantissima) carne al fuoco alla rinfusa (per sentito dire, orecchiato) senza mai contestualizzare e approfondire e come si tenta di farlo passi ad altro, butti altra carne, introduci nuovi elementi (sempre alla rinfusa, quantità invece di qualità) senza mai analizzare il reale significato (e le implicazioni relative) di quanto detto sino a quel momento per poi, una volta messo alle strette, rifugiarti nel "punti di vista", "opinioni diverse", "passo" e/o nel neanche troppo velato vittimismo (ma non ne avevamo già parlato de ste cose? :nunsacci: )... sono tecniche (difensive) dell'ars retorica che conosco e anche piuttosto comuni (come pure quella del mio interlocutore precedente se è per questo).
Ciao
 

oblomov

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cube stereo 160 race (2017)
Dicono che oramai siamo pieni di piste ciclabili qui, fanno una riga per terra di vernice a bordo strada, sui tombini e sull'asfalto sconnesso e la chiamano pista ciclabile. E così pare che abbiamo 1000km di piste quando i reali sono 10 se va bene. Però i soldi delle rotonde, quelli non mancano mai. Noi abbiamo rotonde da anni in mezzo a strade dritte....decenni oramai

vivi a cagliari? è una descrizione perfetta di ciò che accade da 7-8 anni.
 
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oblomov

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cube stereo 160 race (2017)
Concordo, con te, però una volta che si acquista un bene, diventa tuo e poi sei liberissimo di rivenderlo.
Non è che chi ha acquistato un’auto con incentivi statali non può rivenderla

non è sempre così.

l'ente finanziatore può prevedere vincoli e forme di controllo per evitare fenomeni speculativi. p.es. l'inalienabilità del bene per un tot di tempo, il divieto di trasferire o cedere l'attività d'impresa, l'obbligo di residenza per un tot di tempo nella casa acquistata col contributo pubblico, e così via.
 

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