Ma non è vero ...stanno creando progettualità e lavoro fornendo i primi 300-400milioni di euro per iniziare a cambiare le grandi medie città, per iniziare a creare un vortice di cambiamento. Bici, piste ciclabili, mezzi alternativi...non si fa dall'oggi al domani ma allo stesso tempo stanno iniziando a detassare auto elettriche e plus-tassare auto che consumano di più...insomma secondo me è presto per urlare allo sconforto e al solito: in Italia facciamo tutto sbagliato. Chiaro che verranno a mancare introiti dalla benzina, e per ora sarebbe un problema, ma a lungo termine significa salute, e significa meno costi di sanità..e non citiamo FCA che per lo stato è solo una spesa tra cassa integrazione e tasse che vengono pagate in altri paesi. Parte degli operai che producono per FCA un giorno potranno produrre per bici, monopattini, trasporto pubblico efficiente e remunerativo per lo stato.
"un giorno potranno"...forse, delocalizzazione a parte.
Un giorno si produrranno più bici, monopattini...altrove, dove il costo del denaro è più basso, come è avvenuto in altri settori.
Il problema dell'Italia è che ogni qual volta si deve svoltare, data la nostra poca lungimiranza, si lavora per urgenza...e i lavori urgenti costano molto di più e creano meno benefici di quelli programmati per tempo.
Se si lavora sulle condizioni al contorno (infrastrutture e non incentivi) ogni mercato si svilupperebbe da solo e ogni impresa in automatico si riconvertirebbe, ciclicamente, ogni volta che il mercato diventerebbe saturo.
Ti porto due esempi:
L'Italia è stato il paese in europa che in quanto a fotovoltaico ha avuto il più rapido sviluppo. Al 2014/15 eravamo già sul target 2020. Si sono installati pannelli a destra e manca, da parte di chi aveva liquidità per investire che ha avuto un certo ritorno senza creare indotto, a parte per gli installatori, dato che i pannelli sono stati tutti cinesi prima, e in parte tedeschi poi, ed andando a occupare, come anche per le rotonde citate da qualcun'altro, suolo agricolo.
Ciascuno di noi ogni 2 mesi paga in bolletta 10€ per questo che servono a ripagare incentivi spropositati dati a pochi, interessi e tante forniture da paesi esteri.
Mezzogiorno, da cui provengo e ne sono orgoglioso: Negli anni passati si sono incentivati, a fondo perduto, prima imprese giovanili, poi imprese femminili (entrambe e ne conosco diverse fallite scaduto il vincolo temporale di permanenza in attività, e alcune di queste hanno preso entrambi i fondi), poi B&B (che tipicamente, essendo strutture in cui abitava anche il titolare hanno beneficiato di incentivi per B&B più bonus ristrutturazione)
Per rientrare d'estate sono arrivato a pagare anche 900€ in 2 in aereo. Ora, ti domando: se si fosse investito in trasporti, non ci sarebbe stato più tornaconto per la collettività, che comunque li avrebbe finanziati così come gli incentivi, rispetto a quanto fatto?
Se comunque siamo qui a parlare da giorni dell'argomento, è perchè forse un pò tutti questo lo pensiamo.
Pochi hanno detto "che bello in Italia finalmente si investe sulla mobilità sostenibile", siamo tutti bene o male partiti rosicando perchè esclusi dal'incentivo, ma non per l'esclusione in sè, ma perchè finiremo per pagare tutti, decisioni prese con poco criterio (l'esempio dell'etica tra nonnino e siciliano è significativo...domicilio e non residenza), che ci fanno pensare ad un nostro ritorno, di qualunque tipo esso sia, solo molto molto lontano nel tempo.
E non aggiungo nulla sul discorso salute/sanità (dove la Lombardia ha dimostrato la sua eccellenza) perchè l'argomento, per ragioni personali, mi scalderebbe particolarmente l'animo.