"spetta a chi vive..." cosa vuol dire? Chi risiede in... e quindi può anche non viverci. O chi vive in... e quindi può anche non avervi la residenza? Sottigliezze ma fondamentali. Io risiedo in un piccolo comune ma vivo e lavoro (ho il domicilio) in una provincia sopra 50000 abitanti. Ne ho diritto?
Ciao a tutti, in alto trovate un link di un articolo, a mio modesto parere ben fatto, che spiega con parole semplici il funzionamento e i requisiti per il nuovo bonus bici, chiarendo anche dubbi su diverse questioni lette tra i precedenti commenti.
Conta la residenza"spetta a chi vive..." cosa vuol dire? Chi risiede in... e quindi può anche non viverci. O chi vive in... e quindi può anche non avervi la residenza. Sottigliezze ma fondamentali. Io risiedo in un piccolo comune ma vivo (ho il domivìcilio) in una provincia sopra 50000 abitanti. Ne ho diritto?
Altro aspetto tutto da chiarire e che di fatto allarga la platea ma che elimina il senso dell utilizzo della bici per lavoro.Ecco infatti
Se hanno stanziato 120 milioni finirà come per le richieste all’INPSIl fatto che questo bonus sia Retroattivo fa ben sperare che, in qualche modo o maniera, caricando la ricevuta di acquisto datata 4 maggio o successivamente su di un portale apposito (attualmente non esiste ancora) , si verrà rimborsati.
Altro aspetto tutto da chiarire e che di fatto allarga la platea ma che elimina il senso dell utilizzo della bici per lavoro.
Faccio un esempio. Sulla linea ferroviaria milano- malpensa. A Saronno (VA) 22km da MI, 40 mila abitanti non si ha diritto al bonus, Reacaldina che sulla ferrovia e dopo saronno, 25 km in linea d aria da Milano, dovrebbe far parte della citta metropolitana di Milano e quindi aver diritto.
Quanti andrebbero a lavoro a Mi da Rescaldna? E casi piu al limite ce ne sono tanti
A Roma, con gli esempi portati nei vari post, la situazione é simile.
Verrebbe totalmente meno il senso del bonus. Insomma, fortunato chi si prende il bonus
Hai citato esempi diffusi in Italia ma non pertinenti perchè sottintendo un comportamento contrario alla legge."Verrebbe totalmente meno il senso del bonus. Insomma, fortunato chi si prende il bonus"
???
Qualsiasi bonus ha pro e contro in un paese intero, o lo valuti persona per persona o fai come tutte le altre cose. Non esiste la perfezione.
Per es. uno prende la disoccupazione apposta, e nel mentre continua a lavorare in nero. Un'altro non dichiara nulla e si prende agevolazioni ovunque. Succede tutti i giorni. Stiamo davvero a discutere su un microbonus una tantum da 500euro massimo?
L'auto comunque devo averla perchè vivo solo e quindi non posso condividerla come si potrebbe fare in famiglia. Nel mio caso l'incentivo quindi è un bene per me e per la città.
Vedo il costo di una bici decente in proporzione al mio stipendio troppo alto o comunque al limite;
Nella mia città c'è l'inquinamento più alto d'Europa, non è né Milano ne Roma ne Torino. Tutti o quasi si muovono in auto, per fare 10-15 km massimo, spesso meno. Nella mia città funziona se incentivi. Finora hanno fatto l'opposto incentivando il traffico in auto.Hai citato esempi diffusi in Italia ma non pertinenti perchè sottintendo un comportamento contrario alla legge.
Ribadisco il concetto....hanno dato questo bonus, piccolo o grande che sia, che interesserà pochi ma che come tutte le misure pagheremo tutti perchè giustamente sarà socializzato.
Dico solo che come è stato disegnato, se l'obiettivo è incentivare la mobilità sostenibile soprattutto delle persone che vanno a lavoro in bici (riducendo l'affollamento dei mezzi urbani, ma non suburbani evidentemente), tale incentivo potrebbe non raggiunge lo scopo. Se vuoi incentivare la mobilità, che sia a Roma, Milano,Torino e i il 50% se non i 2/3 dei residenti sono nei comuni periferici della città metropolitana, e pertanto non andranno mai a lavoro in bici, salvo rare eccezioni, cosa hai ottenuto?
Ritorno sulla figura del mobility manager, obbligatoria per imprese sopra i 100 dipendenti e che potrebbe avere ha un ruolo chiave anche in contenziosi per infortunio sul tragitto casa-lavoro in bici.
Compri la bici, qualcuno ti certifica che l'hai usata effettivamente per andare a lavoro e quanto effettivamnete (tralasciamo le false dichiarazioni per un momento) richiedi ed ottieni il bonus.
Incentivi l'utilizzo adesso e rimborsi, in maniera certa (e non fino ad esaurimento fondi) tra 1 anno.
Così mi sembra che si invogli l'acquisto, senza garanzia di rimborso per un utilizzo non certo ed indefinito
Permettimi....funziona se investi, non se incentivi, in infrastrutture come altri hanno ribadito. Se dai il pane a chi non ha i denti o non può mangiarlo, il pane sarà da buttare e lo avrai tolto a chi ne avrebbe avuto bisogno.Nella mia città c'è l'inquinamento più alto d'Europa, non è né Milano ne Roma ne Torino. Tutti o quasi si muovono in auto, per fare 10-15 km massimo, spesso meno. Nella mia città funziona se incentivi. Finora hanno fatto l'opposto incentivando il traffico in auto.
Se presti attenzione hanno stanziato 300milioni per le piste ciclabili. Che comunque dovrebbero essere i comuni a fare, non lo stato! Io non so dove vivi tu, ma dove vivo io questi 500€saranno un ottimo incentivo ad iniziare un percorso che ovviente durerà anni, di cambiamento delle abitudini, ovviamente se supportato negli anni da decreti affini, e fondi per la modifica delle infrastrutture.Se userai la bici quasi sempre per andare a lavorare sì.
Se la userai due mesi l'anno - permettimi - no.
Con 500 € di soldi pubblici fai circa 8 mq di pista ciclabile che - a livello collettivo - sono un beneficio decisamente più grande di 1 cittadino che ogni tanto va a lavorare in bici.
Questo è vero, ma vale per un miliardo di altre cose. Anche andare a cena fuori costa tanto, ma non vedo il senso di fare il bonus ristorante.
O meglio, può avere un senso di rilancio dell'economia, ma non di svolta nei comportamenti.
Costruire una pista ciclabile invece ha il duplice scopo di cambiare i comportamenti e rilanciare l'economia (qualcuno prenderà un appalto per costuirla, qualcun altro la dovrà progettare, qualcuno venderà dell'asfalto e dei cartelli, ecc.)
Se presti attenzione hanno stanziato 300milioni per le piste ciclabili. Che comunque dovrebbero essere i comuni a fare, non lo stato! Io non so dove vivi tu, ma dove vivo io questi 500€saranno un ottimo incentivo ad iniziare un percorso che ovviente durerà anni, di cambiamento delle abitudini, ovviamente se supportato negli anni da decreti affini, e fondi per la modifica delle infrastrutture.
Probabilmente è anche dare 2 soldi alle persone, ma si chiama pure decreto rilancio..certo non è il massimo.Non avevo il dato delle piste ciclabili, che mi pare positivo, bene!
A Torino (io vivo in zona) qualcosa si sta già muovendo.
Sul discorso stato/enti locali però è una questione di lana caprina: le tasse locali sempre tasse sono, e gli enti locali stessi vivono anche di trasferimenti dallo stato centrale. Parlavo di denaro pubblico in genere, che poi l'ente banditore della pista sia il comune di Milano o il Ministero delle Infrastrutture non cambia il senso del ragionamento.
Ribadisco, sono contento che qualcuno ne possa usufruire (anche io potrei, ma ho 9 bici in garage e posso permettermele anche senza incentivo quindi lo lascio a chi lo sfrutta più di me, che peraltro vado a lavorare in auto) però più che un incentivo alla mobilità sostenibile a me sembra un modo per mettere qualche soldo in tasca alle persone e far ripartire l'economia.
Una piccola ipocrisia della politica, chiamiamola così.
Buone pedalate!
Beh ragazzi io abito a 4 km dalla citta ma sotto un'altro comune, alche mi faro prendere la bici da qualche amico e parente e fine della storia. Sara fattibile secondo voi?
Si e se la usi fai bene!Beh ragazzi io abito a 4 km dalla citta ma sotto un'altro comune, alche mi faro prendere la bici da qualche amico e parente e fine della storia. Sara fattibile secondo voi?
Si e se la usi fai bene!
Il problema è che secondo me dovrebbero creare un anagrafe delle bici con sorta di immatricolazione, gratuita o al prezzo di gestione database simbolico di 5euro all'acquisto, per dire. Questo servirebbe in questi casi, ma soprattutto da deterrente furti, perchè un poliziotto può fermare il ciclista e chiedendo il documento di identità verifica l'associazione al mezzo.
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