E’ da qualche settimana ormai che si cerca di organizzare un giro qui da noi. Ci sono tante idee, possibilità e soluzioni. Ma ancora non si quaglia. Finchè...
I contatti si intensificano. Post sul forum, messaggi privati, telefonate, sms, messaggi whatsapp e tutto quello che la tecnologia ci mette a disposizione, tutto per trovare un accordo, una data.
Come spesso accade, quando una cosa deve succedere.. succede!!! I pezzi iniziano ad andare al loro posto e sembra che ci sia una soluzione. L’unico problema rimane il meteo, che non ne vuole sapere di aiutarci. Negli ultimi giorni le previsioni - ora dopo ora - sembrano migliorare. Che sia un segno???
Ma ormai è fatta. Si organizza.
Sabato abbiamo l’uscita-delle-due-e-mezzo e in tanti passano per paura della stanchezza. Io con ingenuità decido di farle entrambe. Se domenica sarò stanco spingerò...
La verità è che non sono ingenuo, sono solo goloso!!! Le settimane di stop post-infortunio mi fanno ancora girare le pa##e, quindi se si può pedalare, pedalo!!!
Sabato notte vado a letto sfinito, e aspetto come un bambino la domenica mattina.
La domenica mattina il cielo è grigio, coperto da un unico nuvolone enorme e buio. Ahhh, é anche freddo!!! Penso alle previsioni che miglioravano di ora in ora, penso al meteo fantastico del giorno prima e penso a chi è in macchina e fa centinaia di chilometri per essere qui. E mi girano le scatole. Faccio colazione e guardo sempre, costantemente e continuamente fuori dalla finestra. Sempre uguale. Sempre una schifosissima giornata. Esco di casa e... inizia a piovere. Pure!!!
All’incontro ci sono quasi tutti. Il bar-del-mascalzone ha la serranda a mezz’asta ma è pieno di biker amabilmente euforici. Che sia io l’unico metereopatico? Mahhh... Un unico avventore è fuori luogo. E’ vestito in modo strano rispetto al resto degli esseri variopinti che riempiono il locale, e ordina una vecchiaromagna!!! Per un attimo - solo un attimo - penso che sia lui ad avere ragione!!!
Facciamo spostare le macchine verso il luogo in cui pranzeremo, così non dovremmo preoccuparcene dopo ed assisto ai preparativi degli altri. Scarica, sposta, attacca, vita, monta, gonfia, controlla. La solita routine. Pochi minuti e si parte. Sono in coda al gruppo, non per la stanchezza - non ancora- ma perché mi fermo a fare scatti in questa giornata uggiosa. La temperatura è salita un bel po', ma il cielo è sempre coperto. Del resto è autunno inoltrato...
Arriviamo a Sa Matta e fa capolino il primo - timido - sole e il mio umore migliora notevolmente. Qualche passaggio fra i pini circondati dall’erba verdissima, ancora coperta dalla rugiada, e siamo a Lohorra. Primo cacciatore, prima breve sosta e giornata che migliora ancora. Adesso, la in fondo, si vede la neve del Gennargentu. Evvai!!! Scendiamo verso il lago e decidiamo di fare un single - di fatto inesistente - che ci porta (porterebbe, se lo trovassimo) alle domus de Jana e alla diga. Non lo troviamo e decidiamo - saggiamente - di tornare indietro e non incartarci in ricerche fuori luogo. Già che il clima è migliorato tantissimo, non dobbiamo pretendere troppo dalla sorte!!!
Torniamo al piano originale e scendiamo verso la diga. Alcuni tratti tecnici e si scende che è una bellezza. Arrivati alla diga breve sosta e via, si riparte. Prati verdi e gradoni e siamo vicini al lago. Il sole - finalmente si è unito al gruppo - scalda l’acqua del lago, da cui si alza un vapore leggerissimo. Che poetici...
Via ancora su un single che ci porta verso la statale, ponticello in legno autoprodotto e siamo sull’altra sponda del lago. Si aprono le nuvole e ancora sole. Ci fermiamo a ridere e scherzare, facciamo qualche foto e puntiamo verso il “palomar&mascalzone’s bike park”. Un giro, qualche pausa e tante foto. E salti...
Si riparte e si inizia a salire. Il primo tratto è in mezzo al bosco, poi proseguiamo su una sterrata larghissima che verso la fine è asfaltata. Salita!!! Cosa c’è di peggio di una salita? Beh, personalmente, una salita sotto la pioggia. Volevamo farci mancare niente? No... e infatti inizia a piovere.
Arriviamo su, attraversiamo i cancelli e filiamo dritti verso le antenne e la punta di Puddis. In strada discutiamo di quanto possono essere lunghi 200 metri di salita, dopo qualche chilometro
Cucuzzolo, panorama, foto e cacciatore. Non manca niente, possiamo ripartire!!! Il primo tratto di discesa è sotto un “boschetto” di alberi piuttosto bassi, poi attraversiamo un campo disseminato di pietre di tutte le dimensioni e forme e poi ci dirigiamo al nostro budello. E’ un single che abbiamo pulito da poco e che è ancora in *beta testing*, però ci piace già. Si vede che promette bene e ci darà tante soddisfazioni... Come tutti i single di questo tipo però ha un difetto. Dura pochissimo!!! Non facciamo in tempo a partire che già siamo arrivati. A questo punto siamo sotto Gavoi, e l’orologio dice che è quasi l’una. Si sale e si attraversa il paese, si fa una sosta in Osteria da Rossano & Paolo che ci offrono un aperitivo e poi via a mangiare!!!
A questo punto non mi resta che ringraziare chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui, ma sopratutto gli altri sedici che ieri hanno condiviso la giornata in sella con me. Grazie!!!
Si discute - ognuno con la sua opinione - della pendenza di un saliscendi nel percorso. Mai pareri furono così distanti...