Come migliorarsi in salita ed andare meglio e più forte !

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Roma Est
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Concordo sull'utilità della pedalata rotonda, concordo che non sia un jolly ma che dovrebbe diventare un'abitudine.
Che sia poco diffusa è una mia impressione, naturalmente, tutti quelli che viaggiano coi flat non la usano, rimane chi viaggia agganciato, spesso quando ne parlo raccolgo stupore, ma potrei sbagliare.
in più perché diventi un'abitudine dovresti pedalare rotondo sempre, e dunque anche in pianura, e mi sembra che molti cicloescursionisti non cercano la velocità in piano ma, ripeto, è una mia impressione.
Invece sul fatto che se ti bruci in salita sei fregato non concordo, in primo luogo io mi ricordo di pedalare rotondo non quando sono bruciato, ma quando sono abbastanza stanco da attingere al serbatoio dell'inventiva, in secondo luogo quando tiri lavorano tutt'altri muscoli, e questo ti permette di chiedere meno ai muscoli che usi spingendo, anche se sono messi male.
Claudio
 

Anonybike

Biker infernalis
14/7/12
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Tivoli Roma
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cannondale F-Si carbon 29
personalmente cerco di pedalare tondo nella salita media,
in pianura sfrutto più la tirata per preservare i quadricipidi nelle rampe.
così sfrutto al massimo tutti i muscoli.
ad esempio oggi pedalata tonda
10km in salita continua a 15.72 km/h di media, pendenza media 6%
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
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Genova
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Si capisco, io in realtà intendevo che usare una pedalata più efficacie nelle salite o rotonda se la vogliamo chiamare cosi, aiuta solo se si inizia a farlo per tempo, mentre invece se si arriva nella situazione "non ce la faccio più", poi i benefici sono pressoche nulli, quindi sostanzialmente mi sembra che la pensiamo allo stesso modo.
Riguardo che ci siano molti cicloescursionisti, principianti, ecc. che pedalano abbastanza male, penso anch'io sia cosi, credo che in generale manchi un pò di informazione, mentre abbonda il lato tecnico di diametro ruote, modello del cambio o forcella. Cosi ho voluto aprire questo topic proprio per dare il mio contributo.
 

Impa65

Biker augustus
4/10/12
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Polverigi (AN)
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La Rossa, la Mora, la Mancina


Concordo con entrambi. Per i due sport principi della resistenza, come ciclismo e podismo i piu' pensano con ci sia nulla di tecnico nel gesto atletico. Nella corsa basta mettere un piede davanti ad un altro, che ci vuole! Nel ciclismo e' pure piu' facile: sei vincolato a girare due pedali, tutti ci possono riuscire. Basta dare un'occhiata in giro proprio in questo periodo (prova costume: ma Carnevale non e' passato?) per vedere i podisti da spiaggia ed i ciclisti lucertola ....
 

nicokap

Biker serius
1/8/13
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Canosa di Puglia
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Esempio:
Domenica scorsa ho partecipato ad una gara.
Percorso corto: 40 km e 500 m di dislivello. link http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=264454
Grandi tratti percorribili a grande velocità come la partenza , 3 km di asfalto poi strada bianca in falsopiano. A me nel complesso è parsa più una cronometro che altro. Il vincitore ha chiuso con una media superiore ai 25 km/h , io mi sono fermato a 19 kmh
Nel mezzo ci sono stati due ramponi relativamente brevi e cosi ripidi da scendere a piedi, poi nel finale 2 o 3 strappetti dove avevo ancora gamba e mi sono lasciato alle spalle una quindicina di corridori e di nuovo qualche chilometro misto sterrato leggero asfalto a chiudure, dove ho dato davvero tutto cercando la scia di un paio di biker.
Bene finché la gamba regge ho abbastanza spunto per superare gli altri sui single track in salita e senza per forza ricorrere al 34 dietro.
La mia difficoltà sono queste partenze a tutta, il ritmo quasi forsennato da tenere in pianura o falsopiano. Mi capita dunque che nel gestire la gara evito di dare tutto dal punto di vista muscolare all'inizio nello scorrevole preservando la gamba per le salite (se ce ne sono.
E' una logica che viene dal mio fisico: buona resistenza (anche se ahimè sono un cretino e qualche sigaretta (non troppe) me la fumo, astenendomi solitamente da una mezza giornata prima della gara), fisico esile di 173 cm per 62- 63 kg al max.. Le mie cosce e gambe si sono un po' definite un po' da quando pratico mtb ma non compio allenamenti specifici.
Nelle mie uscite in solitaria faccio solitamente 500 o 600 metri di dislivello racchiusi anche in meno di quei 40 km. A volte provo ad allungare il kilometraggio arrivando fino a 60 km max su percorsi più pianeggianti, cercando di andare in agilità. Un quattro cinque volte tra fine inverno e inizio primavera ho abbozzato a fare delle sfr veloci in salita apprezzandone tutta la difficoltà.
Infine la mia bici pesa circa 12.5 kg, piu borracce, piu zainetto contenente vari kit camera d'aria ecc... E' una tripla corona con 10 velocità
Scusate il papiro.. consigli per migliorare questi aspetto dove deficito?
Grazie
ps: topic molto interessante
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
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Genova
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Ciao, quello che dici non è nulla di nuovo, nel senso che la partenza a mille è una cosa abbastanza tipica delle GF e la tua sembra in effetti una GF con dello sterrato. Ci sono degli allenamenti specifici da fare per migliorare sotto quel profilo, dando per assodato però che ora hai già sviluppato un buon passo, caratteristica imprescindibile per far bene nelle GF. Ora riesci a sostenere una buona cadenza per periodi prolungati? Riguardo alla gestione delle risorse, beh...è ovviamente gran parte della prestazione ed il risultato finale, ma quello è esperienza e l'esperienza si fa andando in bici ovviamente.
 

nicokap

Biker serius
1/8/13
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2
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Canosa di Puglia
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Grazie veleno per la puntuale risposta..
Il nocciolo del problema (che hai ben individuato) è che devo imparare a tenere una buona cadenza per periodi prolungati, sugli strappi e sulle salitelle mantengo una buona cadenza, ma il passo cadenzato in pianura mi manca un po' , tendo ad affaticarmi dopo un po'..
cosa mi consigli per migliorare questo aspetto magari dal prossimo autunno? fare "fondo" senza alleggerire troppo i rapporti?
grazie ancora
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
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Nell'ottica di lavorarci in autunno, questo è un tipo di lavoro che si fa anche molto bene sui rulli.
Il primo lavoro che serve fare è quello di allenarsi a sostenere una cadenza elevata, quindi è meglio lavorare su rapporti piuttosto leggeri (agili), sempre ovviamente stando in zona cardio, ecc. Quindi fai una preparazione mirata sull'agilità.
In pratica il succo del discorso sostanzialmente è questo: se tu con una certa mole di lavoro costante e prolungato mi vai ad esempio mettere nelle gambe una cadenza di 80 pedalate regolare, la volta che solo scendi a 70 ed ingrani un paio di marce più dure quindi alzi la media e te le porti senza problemi fin dove ti pare (boh quasi dai) il concetto comunque è quello. Quindi non fai altro che tornare a lavorare in preparazione un rapporto leggero e ti vai a portare nelle gambe una cadenza ora una cadenza di 90 pedalate, sempre in ragione di essere poi in grado di tirare rapporti più duri quando vuoi andare ad alzare le medie.
Fatto questo tipo di lavoro ti vai a fare una tabella ed entri in zone di allenamento più specifico, che però vanno viste caso per caso anche in base alle discipline che vuoi fare, su cosa vuoi lavorare nello specifico, ecc. Ad ogni modo nel caso specifico che hai spiegato delle partenze nelle gf, non fai che mettere in tabella delle tirate a freddo di 15-20 minuti, però prima ti serve il lavoro di preparazione altrimenti è un buco nell'acqua.
 

menollix

Biker superioris

Bravo! Hai condensato in questo post una serie di ottimi consigli
 

mikropig

Biker popularis
13/8/14
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Dopo aver letto il post ho provato ad approcciare alla pedalata rotonda notando effettivo beneficio quando la fatica in salita è ancora gestibile. Tendo però su pendenza discreta a fare scatti tra quando tiro e quando spingo quindi penso di dover migliorare ancora molto. Sotto sforzo massimo poi perdo il senno e penso solo ad arrivare alla fine senza metodo ma con gambe e cuore! :) Grazie quindi per i consigli.
Domanda: ma quando uscite partite subito da zero con una bella salita? Come fate?! Io almeno 5-10 min di rodaggio li devo mettere nelle gambe altrimenti la salita mi sembra subito molto più dura e mi trascino lo sforzo per almeno mezz'ora.

Consigli?!

Grazie 1000!
 

nicokap

Biker serius
1/8/13
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Canosa di Puglia
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azz....con sterrato rampe e strappi,
vorrei proprio vederlo questo percorso.

Questa la mappa con il grafico altimetrico ed il dislivello.
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=264454
Questa la classifica
http://eventi.ciclieurobike.com/classifiche2015/07062015corto.pdf
Ora non ricordo metro per metro il percorso ma non pensare che ci fossero rampe e strappi dappertutto. Ti ripeto era una gara veloce, con alcuni tratti asfaltati e gli sterrati spesso erano larghi e con giusto un po' di brecciolino.
Ci sono state un paio di rampe brevi al 9 - 10 % , nella parte centrale c'è stato un bel tratto di un paio di kilometri di single track con dei bei saliscendi, ma nel complesso era una gara veloce.
Ti ho dato altimetria e classifica, giudica tu
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
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Il lavoro sulla cadenza (da fare in piano) per andare ad acquisire una certa agilità descritto, serve anche a rendere più fluida la pedalata, è per questo che all'inizio ho scritto qualcosa tipo : " pedalando male in pianura, si andrà inevitabilmente anche a pedalare male in salita". Penso sia quello che stai domandando.
Riguardo al partire in salita, io sono in questa situazione. Uscendo di casa o inforco una salita o faccio della discesa per arrivare sul piano, ma il problema sarebbe che poi mi trovo in mezzo al traffico cittadino, quindi in genere evito.
Come si fa? Ci fai l'abitudine, ma mi regolo anche tenendo una cadenza inizialmente bassa. In pratica parte del succo di tutto questo topic è questo, che ricordo è molto base e rivolto a chi è agli inizi piuttosto che su concetti più avanzati, in pratica quando chiunque è in difficoltà e non ce la fa più, a prescindere da quali saranno le singole situazioni individuali e soggettive, ha solo due cose che può fare:
La prima è alleggerire i rapporti (scala marcia) è questo è quello che fanno praticamente tutte le persone che pedalano, anche con impegno, ma senze un base di nozioni corrette.
La seconda è quella di ridurre la cadenza ed è quello che si sta cercando di spiegare.
La differenza è che accorciando lo sviluppo metrico intervenendo sul cambio, c'è un sollievo immediato e tangibile, solo che in realtà è effimero, mentre diminuendo la cadenza, li per li uno non sente un immediato vantaggio, invece però sulla distanza e percorsi anche solo qualche centinaio di metri inizia a recuperare molto di più e meglio che pedalando rapporti light.
 

mikropig

Biker popularis
13/8/14
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Ti ringrazio però come dici tu a riguardo della cadenza se riduco il ritmo con un rapporto meno agile ottengo gambe di marmo molto prima....quindi non ho vie di uscita..non ho mai problemi di fiato ma sempre di muscoli...

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valerio_vanni

Biker grossissimus
5/12/14
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Le due strategie di cui parli sono a parità di velocità (rispetto al momento in cui si fa la considerazione in blu) o con riduzione?
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
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Ti ringrazio però come dici tu a riguardo della cadenza se riduco il ritmo con un rapporto meno agile ottengo gambe di marmo molto prima....quindi non ho vie di uscita..non ho mai problemi di fiato ma sempre di muscoli...

Mmmmh, tu dici che il tuo problema non è quello di andare in affanno, cardio sotto controllo, ma hai proprio un cedimento a livello di gambe. In un caso cosi allora bisogna andare a fare un lavoro di potenziamento, però prendendo per certo troppe cose. Ti dico sinceramente per come la penso, mia opinione personalissima, io non credo in indicazioni date a spanne tramite un forum, un conto è se parliamo dell'ABC ed in questo topic si sta parlando dell'ABC e solo di quello, se andiamo su fasi di allenamenti specifici e più avanzati secondo me vanno fatti bene e con cognizione di causa, il che richiede anche di avere un buon quadro generale della tua situazione che io ora non avrei, oltre al fatto che come ho già detto, io non sono un preparatore.



Le due strategie di cui parli sono a parità di velocità (rispetto al momento in cui si fa la considerazione in blu) o con riduzione?
Valerio al di la di qualsiasi considerazione, in blu o meno, è evidente che in entrambe i casi, sia che uno riduce la cadenza, sia che alleggerisce i rapporti, per diretta conseguenza diminuisce la velocità, come potrebbe essere differente? Ma se uno appunto non ce la fa più per tornare alla considerazione in blu, dovrà pur rallentare in un modo o in un altro, non vedo tante altre possibilità a parte girare la bici e tornare indietro : )
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
5/12/14
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Valerio al di la di qualsiasi considerazione, in blu o meno, è evidente che in entrambe i casi, sia che uno riduce la cadenza, sia che alleggerisce i rapporti, per diretta conseguenza diminuisce la velocità, come potrebbe essere differente?

Non è detto: se uno scala ma aumenta la cadenza, oppure riduce la cadenza ma allunga il rapporto, la velocità può restare uguale.
Per questo volevo capire cosa intendevi tu.

Ma se uno appunto non ce la fa più per tornare alla considerazione in blu, dovrà pur rallentare in un modo o in un altro, non vedo tante altre possibilità a parte girare la bici e tornare indietro : )

Se uno sta usando una cadenza che gestisce bene, è come dici tu.
Se uno era molto in alto o molto in basso con la cadenza, cambiarla può aiutare.

Io se provassi a fare delle salite a 80 rpm dopo un po' sarei morto, potrei riprendermi se allungassi i rapporti e riducessi la cadenza (senza cambiare velocità). O l'inverso se provassi a farle a 40 rpm.
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
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Se metà di questo topic è basato sull'imparare ad usare la giusta cadenza, si è evidente che intendo che uno cerchi di gestire bene la cadenza. Ed è la sostanza del discorso, conservare un rapporto lungo, ma pedalato a cadenze inferiore, al posto di accorciare e tenere il ritmo alto.
Comprendo che il discorso velocità resti invariato tra pedalare adagio un rapporto duro e veloce un rapporto agile, ma cambia sotto il profilo fisico di dispendio di risorse ed energie del biker.
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
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P.S. tu ora Valerio mi dirai: " si, ma ci sarebbe anche l'opzione pedalare adagio un rapporto agile" (ipotizzo eh) e ci mancherebbe altro, esistono tutte le opzioni che uno vuole, comprese le E-bike, ma il topic si chiama "come migliorare in salita e andare più forte", non si chiama "come cercare di farsi superare in mtb da chi pratica nordic walking "
 

Anonybike

Biker infernalis
14/7/12
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cannondale F-Si carbon 29
visto.
effettivamente un tracciato veloce, resta cmq una buona media quella di 25.
se questo è il tuo grafico, ho notato che rallentavi troppo in salita.
se posso permettermi un consiglio,
in questi traciati veloci pesa a tirare il pedale invece di spingere, ti troverai i quadricipidi riposati nel momento che devi affrontare le rampe o salite, con tutti i vantaggi che puoi immaginare.
 

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