Come migliorarsi in salita ed andare meglio e più forte !

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
5.305
21
0
Roma Est
Visita sito
in ordine sparso tra i post che ho letto, non sono molto d'accordo con @Clab04 quando di che il 98,7% dei cicloescursionisti non pedala rotondo, ma ci si appiglia solo per trovare un pò di sollievo. Magari la percentuale è anche il 99% questo non lo so davvero, ma non vedo la pedalata rotonda come un jolly da giocare all'occorrenza, è più un modo di pedalare, un abitudine che qualcuno può far sua fin che non diventa automatica, ma i benefici arrivano solo nel contesto generale, una volta che uno ha bruciato le gambe su di una salita eccessiva per lui, la frittata è fatta, non è iniziando li a pedalare rotondi che si risolve la situazione.
Concordo sull'utilità della pedalata rotonda, concordo che non sia un jolly ma che dovrebbe diventare un'abitudine.
Che sia poco diffusa è una mia impressione, naturalmente, tutti quelli che viaggiano coi flat non la usano, rimane chi viaggia agganciato, spesso quando ne parlo raccolgo stupore, ma potrei sbagliare.
in più perché diventi un'abitudine dovresti pedalare rotondo sempre, e dunque anche in pianura, e mi sembra che molti cicloescursionisti non cercano la velocità in piano ma, ripeto, è una mia impressione.
Invece sul fatto che se ti bruci in salita sei fregato non concordo, in primo luogo io mi ricordo di pedalare rotondo non quando sono bruciato, ma quando sono abbastanza stanco da attingere al serbatoio dell'inventiva, in secondo luogo quando tiri lavorano tutt'altri muscoli, e questo ti permette di chiedere meno ai muscoli che usi spingendo, anche se sono messi male.
Claudio
 

Anonybike

Biker infernalis
14/7/12
1.902
111
0
Tivoli Roma
Visita sito
Bike
cannondale F-Si carbon 29
personalmente cerco di pedalare tondo nella salita media,
in pianura sfrutto più la tirata per preservare i quadricipidi nelle rampe.
così sfrutto al massimo tutti i muscoli.
ad esempio oggi pedalata tonda
10km in salita continua a 15.72 km/h di media, pendenza media 6%
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
549
0
Genova
Visita sito
Concordo sull'utilità della pedalata rotonda, concordo che non sia un jolly ma che dovrebbe diventare un'abitudine.
Che sia poco diffusa è una mia impressione, naturalmente, tutti quelli che viaggiano coi flat non la usano, rimane chi viaggia agganciato, spesso quando ne parlo raccolgo stupore, ma potrei sbagliare.
in più perché diventi un'abitudine dovresti pedalare rotondo sempre, e dunque anche in pianura, e mi sembra che molti cicloescursionisti non cercano la velocità in piano ma, ripeto, è una mia impressione.
Invece sul fatto che se ti bruci in salita sei fregato non concordo, in primo luogo io mi ricordo di pedalare rotondo non quando sono bruciato, ma quando sono abbastanza stanco da attingere al serbatoio dell'inventiva, in secondo luogo quando tiri lavorano tutt'altri muscoli, e questo ti permette di chiedere meno ai muscoli che usi spingendo, anche se sono messi male.
Claudio

Si capisco, io in realtà intendevo che usare una pedalata più efficacie nelle salite o rotonda se la vogliamo chiamare cosi, aiuta solo se si inizia a farlo per tempo, mentre invece se si arriva nella situazione "non ce la faccio più", poi i benefici sono pressoche nulli, quindi sostanzialmente mi sembra che la pensiamo allo stesso modo.
Riguardo che ci siano molti cicloescursionisti, principianti, ecc. che pedalano abbastanza male, penso anch'io sia cosi, credo che in generale manchi un pò di informazione, mentre abbonda il lato tecnico di diametro ruote, modello del cambio o forcella. Cosi ho voluto aprire questo topic proprio per dare il mio contributo.
 

Impa65

Biker augustus
4/10/12
9.521
465
0
58
Polverigi (AN)
Visita sito
Bike
La Rossa, la Mora, la Mancina
Si capisco, io in realtà intendevo che usare una pedalata più efficacie nelle salite o rotonda se la vogliamo chiamare cosi, aiuta solo se si inizia a farlo per tempo, mentre invece se si arriva nella situazione "non ce la faccio più", poi i benefici sono pressoche nulli, quindi sostanzialmente mi sembra che la pensiamo allo stesso modo.
Riguardo che ci siano molti cicloescursionisti, principianti, ecc. che pedalano abbastanza male, penso anch'io sia cosi, credo che in generale manchi un pò di informazione, mentre abbonda il lato tecnico di diametro ruote, modello del cambio o forcella. Cosi ho voluto aprire questo topic proprio per dare il mio contributo.


Concordo con entrambi. Per i due sport principi della resistenza, come ciclismo e podismo i piu' pensano con ci sia nulla di tecnico nel gesto atletico. Nella corsa basta mettere un piede davanti ad un altro, che ci vuole! Nel ciclismo e' pure piu' facile: sei vincolato a girare due pedali, tutti ci possono riuscire. Basta dare un'occhiata in giro proprio in questo periodo (prova costume: ma Carnevale non e' passato?) per vedere i podisti da spiaggia ed i ciclisti lucertola ....
 

nicokap

Biker serius
1/8/13
130
2
0
Canosa di Puglia
Visita sito
Esempio:
Domenica scorsa ho partecipato ad una gara.
Percorso corto: 40 km e 500 m di dislivello. link http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=264454
Grandi tratti percorribili a grande velocità come la partenza , 3 km di asfalto poi strada bianca in falsopiano. A me nel complesso è parsa più una cronometro che altro. Il vincitore ha chiuso con una media superiore ai 25 km/h , io mi sono fermato a 19 kmh
Nel mezzo ci sono stati due ramponi relativamente brevi e cosi ripidi da scendere a piedi, poi nel finale 2 o 3 strappetti dove avevo ancora gamba e mi sono lasciato alle spalle una quindicina di corridori e di nuovo qualche chilometro misto sterrato leggero asfalto a chiudure, dove ho dato davvero tutto cercando la scia di un paio di biker.
Bene finché la gamba regge ho abbastanza spunto per superare gli altri sui single track in salita e senza per forza ricorrere al 34 dietro.
La mia difficoltà sono queste partenze a tutta, il ritmo quasi forsennato da tenere in pianura o falsopiano. Mi capita dunque che nel gestire la gara evito di dare tutto dal punto di vista muscolare all'inizio nello scorrevole preservando la gamba per le salite (se ce ne sono.
E' una logica che viene dal mio fisico: buona resistenza (anche se ahimè sono un cretino e qualche sigaretta (non troppe) me la fumo, astenendomi solitamente da una mezza giornata prima della gara), fisico esile di 173 cm per 62- 63 kg al max.. Le mie cosce e gambe si sono un po' definite un po' da quando pratico mtb ma non compio allenamenti specifici.
Nelle mie uscite in solitaria faccio solitamente 500 o 600 metri di dislivello racchiusi anche in meno di quei 40 km. A volte provo ad allungare il kilometraggio arrivando fino a 60 km max su percorsi più pianeggianti, cercando di andare in agilità. Un quattro cinque volte tra fine inverno e inizio primavera ho abbozzato a fare delle sfr veloci in salita apprezzandone tutta la difficoltà.
Infine la mia bici pesa circa 12.5 kg, piu borracce, piu zainetto contenente vari kit camera d'aria ecc... E' una tripla corona con 10 velocità
Scusate il papiro.. consigli per migliorare questi aspetto dove deficito?
Grazie
ps: topic molto interessante
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
549
0
Genova
Visita sito
Esempio:
Domenica scorsa ho partecipato ad una gara.
Percorso corto: 40 km e 500 m di dislivello. link http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=264454
Grandi tratti percorribili a grande velocità come la partenza , 3 km di asfalto poi strada bianca in falsopiano. A me nel complesso è parsa più una cronometro che altro. Il vincitore ha chiuso con una media superiore ai 25 km/h , io mi sono fermato a 19 kmh
Nel mezzo ci sono stati due ramponi relativamente brevi e cosi ripidi da scendere a piedi, poi nel finale 2 o 3 strappetti dove avevo ancora gamba e mi sono lasciato alle spalle una quindicina di corridori e di nuovo qualche chilometro misto sterrato leggero asfalto a chiudure, dove ho dato davvero tutto cercando la scia di un paio di biker.
Bene finché la gamba regge ho abbastanza spunto per superare gli altri sui single track in salita e senza per forza ricorrere al 34 dietro.
La mia difficoltà sono queste partenze a tutta, il ritmo quasi forsennato da tenere in pianura o falsopiano. Mi capita dunque che nel gestire la gara evito di dare tutto dal punto di vista muscolare all'inizio nello scorrevole preservando la gamba per le salite (se ce ne sono.
E' una logica che viene dal mio fisico: buona resistenza (anche se ahimè sono un cretino e qualche sigaretta (non troppe) me la fumo, astenendomi solitamente da una mezza giornata prima della gara), fisico esile di 173 cm per 62- 63 kg al max.. Le mie cosce e gambe si sono un po' definite un po' da quando pratico mtb ma non compio allenamenti specifici.
Nelle mie uscite in solitaria faccio solitamente 500 o 600 metri di dislivello racchiusi anche in meno di quei 40 km. A volte provo ad allungare il kilometraggio arrivando fino a 60 km max su percorsi più pianeggianti, cercando di andare in agilità. Un quattro cinque volte tra fine inverno e inizio primavera ho abbozzato a fare delle sfr veloci in salita apprezzandone tutta la difficoltà.
Infine la mia bici pesa circa 12.5 kg, piu borracce, piu zainetto contenente vari kit camera d'aria ecc... E' una tripla corona con 10 velocità
Scusate il papiro.. consigli per migliorare questi aspetto dove deficito?
Grazie
ps: topic molto interessante

Ciao, quello che dici non è nulla di nuovo, nel senso che la partenza a mille è una cosa abbastanza tipica delle GF e la tua sembra in effetti una GF con dello sterrato. Ci sono degli allenamenti specifici da fare per migliorare sotto quel profilo, dando per assodato però che ora hai già sviluppato un buon passo, caratteristica imprescindibile per far bene nelle GF. Ora riesci a sostenere una buona cadenza per periodi prolungati? Riguardo alla gestione delle risorse, beh...è ovviamente gran parte della prestazione ed il risultato finale, ma quello è esperienza e l'esperienza si fa andando in bici ovviamente.
 

nicokap

Biker serius
1/8/13
130
2
0
Canosa di Puglia
Visita sito
Ciao, quello che dici non è nulla di nuovo, nel senso che la partenza a mille è una cosa abbastanza tipica delle GF e la tua sembra in effetti una GF con dello sterrato. Ci sono degli allenamenti specifici da fare per migliorare sotto quel profilo, dando per assodato però che ora hai già sviluppato un buon passo, caratteristica imprescindibile per far bene nelle GF. Ora riesci a sostenere una buona cadenza per periodi prolungati? Riguardo alla gestione delle risorse, beh...è ovviamente gran parte della prestazione ed il risultato finale, ma quello è esperienza e l'esperienza si fa andando in bici ovviamente.
Grazie veleno per la puntuale risposta..
Il nocciolo del problema (che hai ben individuato) è che devo imparare a tenere una buona cadenza per periodi prolungati, sugli strappi e sulle salitelle mantengo una buona cadenza, ma il passo cadenzato in pianura mi manca un po' , tendo ad affaticarmi dopo un po'..
cosa mi consigli per migliorare questo aspetto magari dal prossimo autunno? fare "fondo" senza alleggerire troppo i rapporti?
grazie ancora
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
549
0
Genova
Visita sito
Grazie veleno per la puntuale risposta..
Il nocciolo del problema (che hai ben individuato) è che devo imparare a tenere una buona cadenza per periodi prolungati, sugli strappi e sulle salitelle mantengo una buona cadenza, ma il passo cadenzato in pianura mi manca un po' , tendo ad affaticarmi dopo un po'..
cosa mi consigli per migliorare questo aspetto magari dal prossimo autunno? fare "fondo" senza alleggerire troppo i rapporti?
grazie ancora

Nell'ottica di lavorarci in autunno, questo è un tipo di lavoro che si fa anche molto bene sui rulli.
Il primo lavoro che serve fare è quello di allenarsi a sostenere una cadenza elevata, quindi è meglio lavorare su rapporti piuttosto leggeri (agili), sempre ovviamente stando in zona cardio, ecc. Quindi fai una preparazione mirata sull'agilità.
In pratica il succo del discorso sostanzialmente è questo: se tu con una certa mole di lavoro costante e prolungato mi vai ad esempio mettere nelle gambe una cadenza di 80 pedalate regolare, la volta che solo scendi a 70 ed ingrani un paio di marce più dure quindi alzi la media e te le porti senza problemi fin dove ti pare (boh quasi dai) il concetto comunque è quello. Quindi non fai altro che tornare a lavorare in preparazione un rapporto leggero e ti vai a portare nelle gambe una cadenza ora una cadenza di 90 pedalate, sempre in ragione di essere poi in grado di tirare rapporti più duri quando vuoi andare ad alzare le medie.
Fatto questo tipo di lavoro ti vai a fare una tabella ed entri in zone di allenamento più specifico, che però vanno viste caso per caso anche in base alle discipline che vuoi fare, su cosa vuoi lavorare nello specifico, ecc. Ad ogni modo nel caso specifico che hai spiegato delle partenze nelle gf, non fai che mettere in tabella delle tirate a freddo di 15-20 minuti, però prima ti serve il lavoro di preparazione altrimenti è un buco nell'acqua.
 

menollix

Biker superioris
Argomento rivolto ai principianti, che per una qualche strana ragione non molto dibattuto, ecco le (mie) regole basilari per migliorare e andare "forte" in salita:

Facendo una premessa doverosa: per la salita esiste le physique du role, se siete degli armadi rassegnatevi, non è la condizione per essere Scalatori con la S maiuscola, come per fare i Fantini tanto per dirne una, non c'è tanto da fare e tanto da dire.
Però c'è sempre lo spazio per migliorarsi, quello si, le considerazioni sono molte, ma c'è una regola prima di qualsiasi altra cosa è una ed una soltanto: Pedalare bene, pedalare bene vuole dire pedalare bene, che contrariamente a quel che tanti pensano non è una cosa ne spontanea, ne naturale. Pedalare bene vuol dire pedalare rotondo, alla giusta cadenza, lavorando sulla frequenza cardio.
Queste 3 (singolarmente semplici) basi sono frutto di un lavoro complesso se unite, che si fa nel tempo e sono in buona parte concatenate, vediamole nel dettaglio: prima di tutto pensare che solo usare gli spd voglia dire automaticamente pedalare rotondi significa poter star quasi certi di non farlo, gli spd da soli non servono praticamente a nulla in questo contesto.
Non mi credete? Benissimo, questo è più che lecito, basta fare una cosa facile, facile. Andate su di un bel piano, asfaltato, senza traffico, pianura, ma se non lo è, allora lato leggermente in salita, smontate un pedale alla vostra bici e con l'altro iniziate a far strada, a seconda di come andrà questa prova, saprete quanto davvero pedalate rotondi o meno...
La prova è andata male, nel senso che non si avanzava nemmeno di qualche metro o giù di li? Niente di grave, nessuno pedala davvero rotondo perchè si alza una mattina ed inizia a farlo, ma si usare un pedale solo alternando è anche un ottimo modo di imparare a farlo, significa "forzarsi" ad assimilare una tecnica che permette di usare tanti muscoli delle gambe e non solo, che uno non avrebbe mai pensato, è una conquista ed anche bella grande, perchè tanti muscoli vuol dire meno fatica, più potenza...hai detto niente.
Ok ora, dopo almeno qualche mese di esercizio intendo, si pedala rotondo per davvero, che bisogna fare per "pedalare bene" sul serio e sopratutto andare forte in salita adesso?
Io ho letto tante volte qui sul forum che pedalare ed allenarsi in pianura non serve a nulla per diventare forti in salita, trovo che non ci sia nulla di più sbagliato francamente, però certo un fondo di verità c'è, nel senso che se uno pedala male in pianura, in genere pedala poi malissimo in salita come diretta conseguenza, quindi allenandosi male in pianura non ci si allena per nulla alla salita, questo anche assodato di essere già nella condizione di pedalare belli rotondi (anche se quest'ultima cosa da sola in salita e non farebbe già una bella differenza).
Perchè uno dovrebbe pedalare male in pianura? Ci sono varie ragioni, la prima è che vedo tanta gente, principianti e qualcuno che tuttavia si dichiara esperto, pedalare adagio rapporti duri in pianura e veloce (frullando) rapporti agili in salita, ecco questo è esattamente il contrario di quel che bisogna fare.
Allora prima di tutto la salita la si lascia da parte e si inizia ad allenarsi (per davvero) in pianura, il che vuol dire sviluppare una cadenza alta quindi tirando rapporti relativamente leggeri, niente padelloni da 44,48 ecc. a questo punto si inizia ad abbinare l'utilizzo corretto del cardiofrequenzimetro, vedrete che frullando come si deve e quindi facendo passo, il cardio vuol ben salire...
Questo serve ed anche tanto quando progressivamente ci si sposta poi in salita, ovviamente la cadenza diminuisce e molto anche , ma (MA) con questo tipo di esercizio e lavoro svolto nelle gambe e sulla pedalata, vi ritroverete magicamente a pedalare rapporti molto più duri di quanto facevate prima anche se a frequenze di pedalata inferiori, però sempre con il cardio sotto controllo, anche perchè aspetto non trascurabile, non c'è niente per perdere rotondità nella pedalata come spingere un rapporto troppo agile.

Quindi in sintesi di tutta le spiegazione tecnica che ho cercato di dare (nei limiti delle mie possibilità) riguarda la combinazione di elementi basilari per andare forte e bene in salita e sono appunto : pedalata, cadenza, cardio. Come vedete sono tutti elementi concatenati ed indiscindibili, se si pedala troppo agili (leggeri) si perde la pedalata rotonda, se si tiene una cadenza sbagliata si esce dalla zona cardio, se non si controlla la zona cardio non si sta nella giusta cadenza, se non si è sulla giusta cadenza/cardio con ogni probabilità non si sta tenendo la pedalata rotonda, è un sistema di incastri, non si può ignorare un elemento. Anche se accordarli poi però richiede un lavoro abbastanza complesso ed un certo periodo di esercizio e lavoro svolto in maniera regolare, ma c'è anche un detto che dice "hai voluto la bicicletta..."
Questo il mio piccolo contributo, se qualcuno vuole approfondire al posto di stare sempre a domandarsi che modello è meglio comprare per andare forte o quale formato di ruote è il migliore.

Bravo! Hai condensato in questo post una serie di ottimi consigli :prost:
 

mikropig

Biker popularis
13/8/14
70
0
0
Visita sito
Dopo aver letto il post ho provato ad approcciare alla pedalata rotonda notando effettivo beneficio quando la fatica in salita è ancora gestibile. Tendo però su pendenza discreta a fare scatti tra quando tiro e quando spingo quindi penso di dover migliorare ancora molto. Sotto sforzo massimo poi perdo il senno e penso solo ad arrivare alla fine senza metodo ma con gambe e cuore! :) Grazie quindi per i consigli.
Domanda: ma quando uscite partite subito da zero con una bella salita? Come fate?! Io almeno 5-10 min di rodaggio li devo mettere nelle gambe altrimenti la salita mi sembra subito molto più dura e mi trascino lo sforzo per almeno mezz'ora.

Consigli?!

Grazie 1000!
 

nicokap

Biker serius
1/8/13
130
2
0
Canosa di Puglia
Visita sito
azz....con sterrato rampe e strappi,
vorrei proprio vederlo questo percorso.

Questa la mappa con il grafico altimetrico ed il dislivello.
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=264454
Questa la classifica
http://eventi.ciclieurobike.com/classifiche2015/07062015corto.pdf
Ora non ricordo metro per metro il percorso ma non pensare che ci fossero rampe e strappi dappertutto. Ti ripeto era una gara veloce, con alcuni tratti asfaltati e gli sterrati spesso erano larghi e con giusto un po' di brecciolino.
Ci sono state un paio di rampe brevi al 9 - 10 % , nella parte centrale c'è stato un bel tratto di un paio di kilometri di single track con dei bei saliscendi, ma nel complesso era una gara veloce.
Ti ho dato altimetria e classifica, giudica tu :celopiùg:
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
549
0
Genova
Visita sito
Dopo aver letto il post ho provato ad approcciare alla pedalata rotonda notando effettivo beneficio quando la fatica in salita è ancora gestibile. Tendo però su pendenza discreta a fare scatti tra quando tiro e quando spingo quindi penso di dover migliorare ancora molto. Sotto sforzo massimo poi perdo il senno e penso solo ad arrivare alla fine senza metodo ma con gambe e cuore! :) Grazie quindi per i consigli.
Domanda: ma quando uscite partite subito da zero con una bella salita? Come fate?! Io almeno 5-10 min di rodaggio li devo mettere nelle gambe altrimenti la salita mi sembra subito molto più dura e mi trascino lo sforzo per almeno mezz'ora.

Consigli?!

Grazie 1000!

Il lavoro sulla cadenza (da fare in piano) per andare ad acquisire una certa agilità descritto, serve anche a rendere più fluida la pedalata, è per questo che all'inizio ho scritto qualcosa tipo : " pedalando male in pianura, si andrà inevitabilmente anche a pedalare male in salita". Penso sia quello che stai domandando.
Riguardo al partire in salita, io sono in questa situazione. Uscendo di casa o inforco una salita o faccio della discesa per arrivare sul piano, ma il problema sarebbe che poi mi trovo in mezzo al traffico cittadino, quindi in genere evito.
Come si fa? Ci fai l'abitudine, ma mi regolo anche tenendo una cadenza inizialmente bassa. In pratica parte del succo di tutto questo topic è questo, che ricordo è molto base e rivolto a chi è agli inizi piuttosto che su concetti più avanzati, in pratica quando chiunque è in difficoltà e non ce la fa più, a prescindere da quali saranno le singole situazioni individuali e soggettive, ha solo due cose che può fare:
La prima è alleggerire i rapporti (scala marcia) è questo è quello che fanno praticamente tutte le persone che pedalano, anche con impegno, ma senze un base di nozioni corrette.
La seconda è quella di ridurre la cadenza ed è quello che si sta cercando di spiegare.
La differenza è che accorciando lo sviluppo metrico intervenendo sul cambio, c'è un sollievo immediato e tangibile, solo che in realtà è effimero, mentre diminuendo la cadenza, li per li uno non sente un immediato vantaggio, invece però sulla distanza e percorsi anche solo qualche centinaio di metri inizia a recuperare molto di più e meglio che pedalando rapporti light.
 

mikropig

Biker popularis
13/8/14
70
0
0
Visita sito
Il lavoro sulla cadenza (da fare in piano) per andare ad acquisire una certa agilità descritto, serve anche a rendere più fluida la pedalata, è per questo che all'inizio ho scritto qualcosa tipo : " pedalando male in pianura, si andrà inevitabilmente anche a pedalare male in salita". Penso sia quello che stai domandando.
Riguardo al partire in salita, io sono in questa situazione. Uscendo di casa o inforco una salita o faccio della discesa per arrivare sul piano, ma il problema sarebbe che poi mi trovo in mezzo al traffico cittadino, quindi in genere evito.
Come si fa? Ci fai l'abitudine, ma mi regolo anche tenendo una cadenza inizialmente bassa. In pratica parte del succo di tutto questo topic è questo, che ricordo è molto base e rivolto a chi è agli inizi piuttosto che su concetti più avanzati, in pratica quando chiunque è in difficoltà e non ce la fa più, a prescindere da quali saranno le singole situazioni individuali e soggettive, ha solo due cose che può fare:
La prima è alleggerire i rapporti (scala marcia) è questo è quello che fanno praticamente tutte le persone che pedalano, anche con impegno, ma senze un base di nozioni corrette.
La seconda è quella di ridurre la cadenza ed è quello che si sta cercando di spiegare.
La differenza è che accorciando lo sviluppo metrico intervenendo sul cambio, c'è un sollievo immediato e tangibile, solo che in realtà è effimero, mentre diminuendo la cadenza, li per li uno non sente un immediato vantaggio, invece però sulla distanza e percorsi anche solo qualche centinaio di metri inizia a recuperare molto di più e meglio che pedalando rapporti light.
Ti ringrazio però come dici tu a riguardo della cadenza se riduco il ritmo con un rapporto meno agile ottengo gambe di marmo molto prima....quindi non ho vie di uscita..non ho mai problemi di fiato ma sempre di muscoli...

Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
5/12/14
5.435
1.855
0
Visita sito
in pratica quando chiunque è in difficoltà e non ce la fa più, a prescindere da quali saranno le singole situazioni individuali e soggettive, ha solo due cose che può fare:
La prima è alleggerire i rapporti (scala marcia) è questo è quello che fanno praticamente tutte le persone che pedalano, anche con impegno, ma senze un base di nozioni corrette.
La seconda è quella di ridurre la cadenza ed è quello che si sta cercando di spiegare.

Le due strategie di cui parli sono a parità di velocità (rispetto al momento in cui si fa la considerazione in blu) o con riduzione?
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
549
0
Genova
Visita sito
Ti ringrazio però come dici tu a riguardo della cadenza se riduco il ritmo con un rapporto meno agile ottengo gambe di marmo molto prima....quindi non ho vie di uscita..non ho mai problemi di fiato ma sempre di muscoli...

Mmmmh, tu dici che il tuo problema non è quello di andare in affanno, cardio sotto controllo, ma hai proprio un cedimento a livello di gambe. In un caso cosi allora bisogna andare a fare un lavoro di potenziamento, però prendendo per certo troppe cose. Ti dico sinceramente per come la penso, mia opinione personalissima, io non credo in indicazioni date a spanne tramite un forum, un conto è se parliamo dell'ABC ed in questo topic si sta parlando dell'ABC e solo di quello, se andiamo su fasi di allenamenti specifici e più avanzati secondo me vanno fatti bene e con cognizione di causa, il che richiede anche di avere un buon quadro generale della tua situazione che io ora non avrei, oltre al fatto che come ho già detto, io non sono un preparatore.



Le due strategie di cui parli sono a parità di velocità (rispetto al momento in cui si fa la considerazione in blu) o con riduzione?
Valerio al di la di qualsiasi considerazione, in blu o meno, è evidente che in entrambe i casi, sia che uno riduce la cadenza, sia che alleggerisce i rapporti, per diretta conseguenza diminuisce la velocità, come potrebbe essere differente? Ma se uno appunto non ce la fa più per tornare alla considerazione in blu, dovrà pur rallentare in un modo o in un altro, non vedo tante altre possibilità a parte girare la bici e tornare indietro : )
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
5/12/14
5.435
1.855
0
Visita sito
Valerio al di la di qualsiasi considerazione, in blu o meno, è evidente che in entrambe i casi, sia che uno riduce la cadenza, sia che alleggerisce i rapporti, per diretta conseguenza diminuisce la velocità, come potrebbe essere differente?

Non è detto: se uno scala ma aumenta la cadenza, oppure riduce la cadenza ma allunga il rapporto, la velocità può restare uguale.
Per questo volevo capire cosa intendevi tu.

Ma se uno appunto non ce la fa più per tornare alla considerazione in blu, dovrà pur rallentare in un modo o in un altro, non vedo tante altre possibilità a parte girare la bici e tornare indietro : )

Se uno sta usando una cadenza che gestisce bene, è come dici tu.
Se uno era molto in alto o molto in basso con la cadenza, cambiarla può aiutare.

Io se provassi a fare delle salite a 80 rpm dopo un po' sarei morto, potrei riprendermi se allungassi i rapporti e riducessi la cadenza (senza cambiare velocità). O l'inverso se provassi a farle a 40 rpm.
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
549
0
Genova
Visita sito
Non è detto: se uno scala ma aumenta la cadenza, oppure riduce la cadenza ma allunga il rapporto, la velocità può restare uguale.
Per questo volevo capire cosa intendevi tu.



Se uno sta usando una cadenza che gestisce bene, è come dici tu.
Se uno era molto in alto o molto in basso con la cadenza, cambiarla può aiutare.

Io se provassi a fare delle salite a 80 rpm dopo un po' sarei morto, potrei riprendermi se allungassi i rapporti e riducessi la cadenza (senza cambiare velocità). O l'inverso se provassi a farle a 40 rpm.

Se metà di questo topic è basato sull'imparare ad usare la giusta cadenza, si è evidente che intendo che uno cerchi di gestire bene la cadenza. Ed è la sostanza del discorso, conservare un rapporto lungo, ma pedalato a cadenze inferiore, al posto di accorciare e tenere il ritmo alto.
Comprendo che il discorso velocità resti invariato tra pedalare adagio un rapporto duro e veloce un rapporto agile, ma cambia sotto il profilo fisico di dispendio di risorse ed energie del biker.
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
549
0
Genova
Visita sito
P.S. tu ora Valerio mi dirai: " si, ma ci sarebbe anche l'opzione pedalare adagio un rapporto agile" (ipotizzo eh) e ci mancherebbe altro, esistono tutte le opzioni che uno vuole, comprese le E-bike, ma il topic si chiama "come migliorare in salita e andare più forte", non si chiama "come cercare di farsi superare in mtb da chi pratica nordic walking "
 

Anonybike

Biker infernalis
14/7/12
1.902
111
0
Tivoli Roma
Visita sito
Bike
cannondale F-Si carbon 29
Questa la mappa con il grafico altimetrico ed il dislivello.
[url]http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=264454[/URL]
Questa la classifica
[url]http://eventi.ciclieurobike.com/classifiche2015/07062015corto.pdf[/URL]
Ora non ricordo metro per metro il percorso ma non pensare che ci fossero rampe e strappi dappertutto. Ti ripeto era una gara veloce, con alcuni tratti asfaltati e gli sterrati spesso erano larghi e con giusto un po' di brecciolino.
Ci sono state un paio di rampe brevi al 9 - 10 % , nella parte centrale c'è stato un bel tratto di un paio di kilometri di single track con dei bei saliscendi, ma nel complesso era una gara veloce.
Ti ho dato altimetria e classifica, giudica tu :celopiùg:
visto.
effettivamente un tracciato veloce, resta cmq una buona media quella di 25.
se questo è il tuo grafico, ho notato che rallentavi troppo in salita.
se posso permettermi un consiglio,
in questi traciati veloci pesa a tirare il pedale invece di spingere, ti troverai i quadricipidi riposati nel momento che devi affrontare le rampe o salite, con tutti i vantaggi che puoi immaginare.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo