Sembola,
mi sembra che nel CAI stia prevalendo una mentalità nuova e molto più organizzata; ho letto di diverse commissioni regionali ed interegionali, tante sezioni che fanno anche MTB e non solo al nord Italia ma pure al sud; ho saputo che ci sarà anche un convegno nazionale del CAI in cui si parlerà solo di MTB. Secondo me bisogna sostenere questa associazione; Tato dice giustamente che il CAI può rappresentare il volano ed il giusto riferimento di chi pratica la MTB in Italia a livello escusionistico. Chia a aperto questo post è addirittura del sud, e vedo che finalmente anche al sud si pratica la MTB con una sana e giusta mentalità (anche se vi siete rivolti a lui in maniera scortese con termini come talebano e pezzaculista). Ho percorso i sentieri della Sila 2 anni fa perchè ho dei parenti in Calabria, ho pedalato per 5 ore in posti ricchi di foreste senza incontrare mai anima viva, le realtà regionali sono anche molto diverse in Italia (e questa è una cosa apprezzabile).
Il tizio di Trieste va inteso nel giusto senso, cioè di portare avanti il rispetto altrui e proprio nel CAI credo ci sia e possa affermarsi anche nella MTB ; se esiste questo femento di vuol dire che non sono tutti talebani come si dice.
Io non sono per i divieti ma un po di rigore almeno nelle idee ci vuole, altrimenti non ci sarà mai sana educazione e qundi rispetto per l'utenza debole" delle montagne che sono gli escursionisti.
mi sembra che nel CAI stia prevalendo una mentalità nuova e molto più organizzata; ho letto di diverse commissioni regionali ed interegionali, tante sezioni che fanno anche MTB e non solo al nord Italia ma pure al sud; ho saputo che ci sarà anche un convegno nazionale del CAI in cui si parlerà solo di MTB. Secondo me bisogna sostenere questa associazione; Tato dice giustamente che il CAI può rappresentare il volano ed il giusto riferimento di chi pratica la MTB in Italia a livello escusionistico. Chia a aperto questo post è addirittura del sud, e vedo che finalmente anche al sud si pratica la MTB con una sana e giusta mentalità (anche se vi siete rivolti a lui in maniera scortese con termini come talebano e pezzaculista). Ho percorso i sentieri della Sila 2 anni fa perchè ho dei parenti in Calabria, ho pedalato per 5 ore in posti ricchi di foreste senza incontrare mai anima viva, le realtà regionali sono anche molto diverse in Italia (e questa è una cosa apprezzabile).
Il tizio di Trieste va inteso nel giusto senso, cioè di portare avanti il rispetto altrui e proprio nel CAI credo ci sia e possa affermarsi anche nella MTB ; se esiste questo femento di vuol dire che non sono tutti talebani come si dice.
Io non sono per i divieti ma un po di rigore almeno nelle idee ci vuole, altrimenti non ci sarà mai sana educazione e qundi rispetto per l'utenza debole" delle montagne che sono gli escursionisti.