CAI e MTB: il mio pensiero !

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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Western Alps
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Il raduno interregionale mi ha fatto riflettere su una cosa:

Erano più i NON soci che i soci il che significa che il modo di andare in bici proposto dal CAI copre un gruppo di biker che non si identifica con xc, dh e race in genere... quindi c'è spazio per lavorare...


Vuol dire che la proposta del CAI non è un'invenzione di qualche disadattato: il lavoro non serve verso l'esterno, ma verso l'interno!
 

gammaray

Biker infernalis
7/7/04
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Trieste
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a TS ci incontreremo la prox settimana per decidere che fare...sinceramente ci interessa il luogo,ci interessa rivedere gli amici, ci interessa far un bel giro in mtb in compagnia pero' almeno x quel che mi riguarda del convegno son abbastanza perplesso...temo che anziche' parlare degli sviluppi riguardanti la figura degli accompagnatori CE (scusate non ricordo la sigla corretta, sara' che delle sigle in uso nel CAI ce ne sono gia' abbastanza) si ritornera' a parlare delle derapate e dei sentieri di bassa quota che non sono piu' percorsi se non in mtb...ok al I, passi al II convegno ma se dovessi sentire ancora questa storia trita e ritrita col relatore che guarda fisso il controllore del CAI Centrale .... :cagozzo: :omertà: :cagozzo:
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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Western Alps
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a TS ci incontreremo la prox settimana per decidere che fare...sinceramente ci interessa il luogo,ci interessa rivedere gli amici, ci interessa far un bel giro in mtb in compagnia pero' almeno x quel che mi riguarda del convegno son abbastanza perplesso...temo che anziche' parlare degli sviluppi riguardanti la figura degli accompagnatori CE (scusate non ricordo la sigla corretta, sara' che delle sigle in uso nel CAI ce ne sono gia' abbastanza) si ritornera' a parlare delle derapate e dei sentieri di bassa quota che non sono piu' percorsi se non in mtb...ok al I, passi al II convegno ma se dovessi sentire ancora questa storia trita e ritrita col relatore che guarda fisso il controllore del CAI Centrale .... :cagozzo: :omertà: :cagozzo:

eh sì, visto il tema credo proprio che si parlerà ancora di ambiente. Del resto è su questo chiodo che dobbiamo battere, soprattutto con la tam: finché non li convinciamo che non siamo dei vandali è inutile parlare di accompagnatori o quant'altro. Prima occorre consolidare l'accoglimento dell'attività, poi allora si passa alle questioni tecniche.
Anche perché con il casino che hanno fatto tra cce e unicai se ne capisce ancora poco di AC, ASC e compagnia bella. Magari qualcosa in più verrà fuori se non al convegno sicuramente a margine della manifestazione.
Comunque il raduno significa escursioni in compagnia, il convegno è un di più istituzionale e non è obbligatorio parteciparvi...
 

climbiker

Biker superioris
8/1/07
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Giulianova (TE)
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Giant Reign
Questo sarà il poster del Raduno Nazionale.
L'uomo copertina, modestamente, sono io!
:-)


congresso.jpg
 
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Romo

Biker serius
18/1/09
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Oltrepò pavese
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Non vorrei entrare a sproposito nell'argomento inserendo un pensiero che magari è già stato dibattuto poichè l'inizio della discussione è del 2008.
Se non ho capito male, in ambito CAI c'è una certa resistenza ad accettare, nel modo più ampio, l'attività MTB pur essendo disciplina ufficialmente ammessa e riconosciuta.
Il dibattito, mi pare, verte principalmente "sull'uso" della montagna da parte di escursionisti/alpinisti da una parte e dei ciclisti dall'altra.
Come conciliare ?
Io credo che il problema principale sia quello della sentieristica e della segnaletica relativa, compreso i gradi di difficoltà, i tempi di percorrenza,, le località da raggiungere ecc. ecc.
Mi permetto un piccolo suggerimento, a livello locale, dovrebbero essere organizzate delle commissioni miste "scarpantibus"/bikers che, con spirito costruttivo dovrebbero esaminare gli itinerari presenti sul territorio e, di conseguenza fornire, all'attacco degli itinerari le informazioni relative ai percorsi.
Ovviamnente a monte dovrebbe esserci una normativa codificata e valida a livello nazionale, magari in accordo con i vari CAI esteri e/o confinanti per una uniformità di valutazione e segnaletica.
In questo modo, quando si inizia un percorso, il ciclista sà che potrà trovare degli escurrsionisti (ma è lapalissiano) ma sopratutto l'escursionista sarà informato che sul quel percorso potrà incontrare dei bikers.
Ovviamente i percorsi facili saranno i più frequentati, quelli difficili meno ecc.
Credo che con una corretta informazione "sul campo" molte incomprensioni potranno essere superate.
Sì, lo sò, la segnaletica costa e i microcefali asportano i segnali come succede ai platorelli orientativi del CAI, tuttavia.....
Mi pare che qualche cosa del genere sia già stato attuato in Svizzera, in Italia, forse solo in Alto Adige.
Utopia, oppure ho scoperto l'acqua calda ?
 

Bici&Lindrico

Biker serius
6/12/06
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Varese
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MDE Carve 27.5 - BIANCHI Methanol-SL 29
Le sezioni del varesotto si stanno attardando a causa di una sovrapposizione di impegni... ma alla fine ce la dovremmo aver fatta: si viene tutti ad Ascoli! Forse in 3 riusciamo ad essere presenti a tutte le gite organizzate... i posti meritano! Gli altri ci raggiungeranno nei giorni successivi. Un plauso agli organizzatori: state facendo un ottimo lavoro! Bella notizia anche quella della pagina sullo Scarpone... continuiamo così!
 

climbiker

Biker superioris
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Giulianova (TE)
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Le sezioni del varesotto si stanno attardando a causa di una sovrapposizione di impegni... ma alla fine ce la dovremmo aver fatta: si viene tutti ad Ascoli! Forse in 3 riusciamo ad essere presenti a tutte le gite organizzate... i posti meritano! Gli altri ci raggiungeranno nei giorni successivi. Un plauso agli organizzatori: state facendo un ottimo lavoro! Bella notizia anche quella della pagina sullo Scarpone... continuiamo così!
Meno male! Sarebbe stato un vero peccato non avervi. E poi, dobbiamo anche fare il passaggio di testimone!
:prost:
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
Le sezioni del varesotto si stanno attardando a causa di una sovrapposizione di impegni... ma alla fine ce la dovremmo aver fatta: si viene tutti ad Ascoli! Forse in 3 riusciamo ad essere presenti a tutte le gite organizzate... i posti meritano! Gli altri ci raggiungeranno nei giorni successivi. Un plauso agli organizzatori: state facendo un ottimo lavoro! Bella notizia anche quella della pagina sullo Scarpone... continuiamo così!
Ottimo ci vediamo giù!

I miei sacramenti telepatici nei confronti di sapetechi son serviti :smile:
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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Western Alps
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Non vorrei entrare a sproposito nell'argomento inserendo un pensiero che magari è già stato dibattuto poichè l'inizio della discussione è del 2008.
Se non ho capito male, in ambito CAI c'è una certa resistenza ad accettare, nel modo più ampio, l'attività MTB pur essendo disciplina ufficialmente ammessa e riconosciuta.
Il dibattito, mi pare, verte principalmente "sull'uso" della montagna da parte di escursionisti/alpinisti da una parte e dei ciclisti dall'altra.
Come conciliare ?
Io credo che il problema principale sia quello della sentieristica e della segnaletica relativa, compreso i gradi di difficoltà, i tempi di percorrenza,, le località da raggiungere ecc. ecc.
Mi permetto un piccolo suggerimento, a livello locale, dovrebbero essere organizzate delle commissioni miste "scarpantibus"/bikers che, con spirito costruttivo dovrebbero esaminare gli itinerari presenti sul territorio e, di conseguenza fornire, all'attacco degli itinerari le informazioni relative ai percorsi.
Ovviamnente a monte dovrebbe esserci una normativa codificata e valida a livello nazionale, magari in accordo con i vari CAI esteri e/o confinanti per una uniformità di valutazione e segnaletica.
In questo modo, quando si inizia un percorso, il ciclista sà che potrà trovare degli escurrsionisti (ma è lapalissiano) ma sopratutto l'escursionista sarà informato che sul quel percorso potrà incontrare dei bikers.
Ovviamente i percorsi facili saranno i più frequentati, quelli difficili meno ecc.
Credo che con una corretta informazione "sul campo" molte incomprensioni potranno essere superate.
Sì, lo sò, la segnaletica costa e i microcefali asportano i segnali come succede ai platorelli orientativi del CAI, tuttavia.....
Mi pare che qualche cosa del genere sia già stato attuato in Svizzera, in Italia, forse solo in Alto Adige.
Utopia, oppure ho scoperto l'acqua calda ?

evidentemente o non sei socio cai o non partecipi della vita istituzionale. Il cicloescursionismo è entrato nel cai come parte integrante della CCE (commissione centrale escursionismo) e a livello locale (regionale) gli organi tecnici periferici di escursionismo devono occuparsi anche del ciclo. A livello sezionale il problema è del presidente di sezione, che ha piena autonomia nell'organizzare l'attività, in accordo con le direttive centrali.

La resistenza ad accettare la mtb - o meglio: il cicleoscursionismo - non è del CAI ma di alcuni soci ancorati a preconcetti e diffidenza.

Sulla percorribilità "mista" dei percorsi il cai c'entra ben poco, essendo materia demandata alle amministrazioni locali (regioni, comuni, enti parco ecc.)

infine una considerazione del tutto personale: ci affanniamo tanto con argomenti ambientalisti e poi vogliamo disseminare la montagne di cartelli?
 
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Romo

Biker serius
18/1/09
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Oltrepò pavese
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evidentemente o non sei socio cai o non partecipi della vita istituzionale. Il cicloescursionismo è entrato nel cai come parte integrante della CCE (commissione centrale escursionismo) e a livello locale (regionale) gli organi tecnici periferici di escursionismo devono occuparsi anche del ciclo. A livello sezionale il problema è del presidente di sezione, che ha piena autonomia nell'organizzare l'attività, in accordo con le direttive centrali.

La resistenza ad accettare la mtb - o meglio: il cicleoscursionismo - non è del CAI ma di alcuni soci ancorati a preconcetti e diffidenza.

Sulla percorribilità "mista" dei percorsi il cai c'entra ben poco, essendo materia demandata alle amministrazioni locali (regioni, comuni, enti parco ecc.)

infine una considerazione del tutto personale: ci affanniamo tanto con argomenti ambientalisti e poi vogliamo disseminare la montagne di cartelli?

Hai ragione, sono socio CAI ma non faccio vita istituzionale.
Questo mi porta, forse, a non centrare esattamente alcune problematiche e me ne dispiaccio.
Per quanto riguarda la segnaletica vorrei segnalare quanto realizzato in Svizzera, paese che non mi sembra disattento all'ambiente.
(i siti si sprecano).
D'altra parte quando ti trovi in una zona nuova, con una cartografia così così, a che cosa ti affidi ?
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
D'altra parte quando ti trovi in una zona nuova, con una cartografia così così, a che cosa ti affidi ?
Alle carte e alla segnaletica orizzontale... quella verticale il più delle volte, se non ben curata, non sempre la trovi correttamente posizionata...

In VDA la segnaletica orizzontale, non CAI ma i numeri all'interno dei bolli gialli o dei triangoli, basta e avanza ovviamente insieme ad una carta aggiornata
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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Western Alps
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Hai ragione, sono socio CAI ma non faccio vita istituzionale.

E' un peccato. Non so se nella tua sezione è presente un gruppo di cicloescursionisti o un programma di cicloescursioni sociali. Poiché sei appassionato di mtb e denoti una spiccata coscienza di rispetto nella frequentazione della montagna, perché non ti fai avanti e non collabori con chi organizza le attività? parlane con il tuo presidente: potresti dare l'occasione a molti appassionati di mtb di avvicinarsi alla montagna praticando un'attività sana e divertente, nel solco della tradizione cai ;-)
 
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Romo

Biker serius
18/1/09
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Oltrepò pavese
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E' un peccato. Non so se nella tua sezione è presente un gruppo di cicloescursionisti o un programma di cicloescursioni sociali. Poiché sei appassionato di mtb e denoti una spiccata coscienza di rispetto nella frequentazione della montagna, perché non ti fai avanti e non collabori con chi organizza le attività? parlane con il tuo presidente: potresti dare l'occasione a molti appassionati di mtb di avvicinarsi alla montagna praticando un'attività sana e divertente, nel solco della tradizione cai ;-)

Mi piace che dai miei modesti interventi traspaia questo aspetto e ti ringrazio per averlo notato. In effetti ho sempre praticato la montagna cercando di tenere la traccia dei miei scarponi la più leggera possibile.
Nella mia sezione c'è un gruppo cicloescursionistico e mi piacerebbe collaborare in ambedue le attività che amo ma purtroppo le riunioni del Venerdì sera e, sopratutto le uscite della Domenica mi sono pressochè impedite da problemi vari.
Inoltre, la mia età non mi permetterebbe di tenere i ritrmi "normali" per le uscite sia a piedi che in bici, mi servirebbe circa il 20/30% in più in termini di tempo totale e io non voglio condizionare nessuno mentre un impegno del genere richiederebbe continuità e presenza sul campo.
Per quanto possa essere utile, cerco di partecipare attraverso questi dibattiti portando, nel massimo rispetto per le idee di tutti, la mia concezione di montagna a 360°.
Al di là delle modalità di pratica della montagna, quel che conta maggiormente sono la difesa ed il mantenimento di quelle forme di rispetto e di educazione che sono sempre meno presenti nella vita sociale e sempre più relegate a piccole "enclave"
Retorico eh ?
 

Romo

Biker serius
18/1/09
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Oltrepò pavese
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cosa intendi x ritmi "normali"??

Beh, mi pare che il CAI stabilisca un rapporto di 350mt +/- di dislivello ogni ora di camminata in salita su percorsi escursionistici e devo dire che qui, più o meno ci sono ancora
Non sò se esiste una classificazione del genere per le MTB ma io sò che in salita faccio una fatica boia.
Quindi sono costretto a fare a piedi certe rampe che, per esempio, un quarantenne mediamente allenato oppure un cinquantenne ben allenato farebbero in sella.
Su quelle rampe, giù di sella, a volte cerco di darmi un atteggiamento dignitoso fingendo di consultare una mappa, di bere, di ammirare il panorama ma la verità che non posso nascondermi è che sono "sciupà"
 

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