mi tocca essere in forma per Ascoli... chi viene?
dal profondo Piemonte: presenti, neh!
mi tocca essere in forma per Ascoli... chi viene?
Il raduno interregionale mi ha fatto riflettere su una cosa:
Erano più i NON soci che i soci il che significa che il modo di andare in bici proposto dal CAI copre un gruppo di biker che non si identifica con xc, dh e race in genere... quindi c'è spazio per lavorare...
Pronti anche dal basso piemonte belin!dal profondo Piemonte: presenti, neh!
a TS ci incontreremo la prox settimana per decidere che fare...sinceramente ci interessa il luogo,ci interessa rivedere gli amici, ci interessa far un bel giro in mtb in compagnia pero' almeno x quel che mi riguarda del convegno son abbastanza perplesso...temo che anziche' parlare degli sviluppi riguardanti la figura degli accompagnatori CE (scusate non ricordo la sigla corretta, sara' che delle sigle in uso nel CAI ce ne sono gia' abbastanza) si ritornera' a parlare delle derapate e dei sentieri di bassa quota che non sono piu' percorsi se non in mtb...ok al I, passi al II convegno ma se dovessi sentire ancora questa storia trita e ritrita col relatore che guarda fisso il controllore del CAI Centrale ....
eh sì, visto il tema credo proprio che si parlerà ancora di ambiente...
mah noi ci incontreremo mercoledi e vedremo con Riki il da farsi. E noi siamo tutti con Riki.
Meno male! Sarebbe stato un vero peccato non avervi. E poi, dobbiamo anche fare il passaggio di testimone!Le sezioni del varesotto si stanno attardando a causa di una sovrapposizione di impegni... ma alla fine ce la dovremmo aver fatta: si viene tutti ad Ascoli! Forse in 3 riusciamo ad essere presenti a tutte le gite organizzate... i posti meritano! Gli altri ci raggiungeranno nei giorni successivi. Un plauso agli organizzatori: state facendo un ottimo lavoro! Bella notizia anche quella della pagina sullo Scarpone... continuiamo così!
Ottimo ci vediamo giù!Le sezioni del varesotto si stanno attardando a causa di una sovrapposizione di impegni... ma alla fine ce la dovremmo aver fatta: si viene tutti ad Ascoli! Forse in 3 riusciamo ad essere presenti a tutte le gite organizzate... i posti meritano! Gli altri ci raggiungeranno nei giorni successivi. Un plauso agli organizzatori: state facendo un ottimo lavoro! Bella notizia anche quella della pagina sullo Scarpone... continuiamo così!
Non vorrei entrare a sproposito nell'argomento inserendo un pensiero che magari è già stato dibattuto poichè l'inizio della discussione è del 2008.
Se non ho capito male, in ambito CAI c'è una certa resistenza ad accettare, nel modo più ampio, l'attività MTB pur essendo disciplina ufficialmente ammessa e riconosciuta.
Il dibattito, mi pare, verte principalmente "sull'uso" della montagna da parte di escursionisti/alpinisti da una parte e dei ciclisti dall'altra.
Come conciliare ?
Io credo che il problema principale sia quello della sentieristica e della segnaletica relativa, compreso i gradi di difficoltà, i tempi di percorrenza,, le località da raggiungere ecc. ecc.
Mi permetto un piccolo suggerimento, a livello locale, dovrebbero essere organizzate delle commissioni miste "scarpantibus"/bikers che, con spirito costruttivo dovrebbero esaminare gli itinerari presenti sul territorio e, di conseguenza fornire, all'attacco degli itinerari le informazioni relative ai percorsi.
Ovviamnente a monte dovrebbe esserci una normativa codificata e valida a livello nazionale, magari in accordo con i vari CAI esteri e/o confinanti per una uniformità di valutazione e segnaletica.
In questo modo, quando si inizia un percorso, il ciclista sà che potrà trovare degli escurrsionisti (ma è lapalissiano) ma sopratutto l'escursionista sarà informato che sul quel percorso potrà incontrare dei bikers.
Ovviamente i percorsi facili saranno i più frequentati, quelli difficili meno ecc.
Credo che con una corretta informazione "sul campo" molte incomprensioni potranno essere superate.
Sì, lo sò, la segnaletica costa e i microcefali asportano i segnali come succede ai platorelli orientativi del CAI, tuttavia.....
Mi pare che qualche cosa del genere sia già stato attuato in Svizzera, in Italia, forse solo in Alto Adige.
Utopia, oppure ho scoperto l'acqua calda ?
evidentemente o non sei socio cai o non partecipi della vita istituzionale. Il cicloescursionismo è entrato nel cai come parte integrante della CCE (commissione centrale escursionismo) e a livello locale (regionale) gli organi tecnici periferici di escursionismo devono occuparsi anche del ciclo. A livello sezionale il problema è del presidente di sezione, che ha piena autonomia nell'organizzare l'attività, in accordo con le direttive centrali.
La resistenza ad accettare la mtb - o meglio: il cicleoscursionismo - non è del CAI ma di alcuni soci ancorati a preconcetti e diffidenza.
Sulla percorribilità "mista" dei percorsi il cai c'entra ben poco, essendo materia demandata alle amministrazioni locali (regioni, comuni, enti parco ecc.)
infine una considerazione del tutto personale: ci affanniamo tanto con argomenti ambientalisti e poi vogliamo disseminare la montagne di cartelli?
Alle carte e alla segnaletica orizzontale... quella verticale il più delle volte, se non ben curata, non sempre la trovi correttamente posizionata...D'altra parte quando ti trovi in una zona nuova, con una cartografia così così, a che cosa ti affidi ?
Hai ragione, sono socio CAI ma non faccio vita istituzionale.
E' un peccato. Non so se nella tua sezione è presente un gruppo di cicloescursionisti o un programma di cicloescursioni sociali. Poiché sei appassionato di mtb e denoti una spiccata coscienza di rispetto nella frequentazione della montagna, perché non ti fai avanti e non collabori con chi organizza le attività? parlane con il tuo presidente: potresti dare l'occasione a molti appassionati di mtb di avvicinarsi alla montagna praticando un'attività sana e divertente, nel solco della tradizione cai
Inoltre, la mia età non mi permetterebbe di tenere i ritrmi "normali" per le uscite sia a piedi che in bici...
cosa intendi x ritmi "normali"??