CAI e MTB: il mio pensiero !

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Romo

Biker serius
18/1/09
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Sono d'accordo con te...bastino ad esempio i dati riportati sul recente mauale cai 'Artva', da cui emerge che nonostante si stimi un raddoppio nelle ultime decadi dei praticanti lo scialpinismo, in realtà il numero di incidenti e morti da valanga è rimasto lo stesso, dimezzando così il numero percentuale dei morti stessi...e i media ogni inverno descrivono queste attività come se mietessero sempre più vittime, con ministri in autoreggenti che di montagna capiscono nulla che se ne escono con minacce i divieti e menate varie.

D'accordissimo, la montagna non è mai assassina e d'accordo anche sui sistemi di comunicazione di fatti tragici.
Tutt'alpiù è il modo di affrontarla che, a volte, mette a rischio l'incolumità dei praticanti.
Purtroppo è di poco fà la notizia di due morti per la caduta di una cornice che stavano attraversando sul Mont Maudit.
Sembra che il cedimento di questa cornice sia imputabile alle alte temperature del periodo.
Pur nello sgomento del momento, mi auguro che l'incidente sia dovuto a cause imprevedibili...
Ecco, onore ai caduti, come si dice e vero dolore per queste perdite, ragazzi giovani ed esperti che, sembra, fossero in procinto di diventare guide, uno di loro almeno.
Non voglio apparire cinico perchè non lo sono affatto e ribadisco il mio dispiacere ma, nella tragica circostanza mi permetto di riportare l'argomento sicurezza che avevo proposto in alcuni precedenti interventi.
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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ì
In questi ultimi tempi la montagna và di moda, i nostri decadenti mezzi di comunicazione ne parlano sempre, ovviamente si commentano unicamente fatti tragici perchè con quelli si fa presa sulla massa, mai che si esalti la bellezza dell'andare per monti ...


... cosa ne pensate a riguardo?
Si sa che la notizia riportata con enfasi fa pubblico, poi in estate con assenza di notizie di rilievo si ha un aumento esponenziale di questo andazzo...

Non è la montagna che uccide ma l'andare in montagna di per se stesso è un pericolo che si può abbattere lavorando sui pericoli oggettivi e soggettivi

Ma siamo OT... i nostri pericoli "oggettivi" dipendono da chi non capisce che la mtb sa dare emozioni pari alle altre discipline. E lunedì mentre percorrevo i sentieri nascosti della zona del Pasubio insieme al mio amico local le emozioni galoppavano. Tenendo anche presente che il mio compagno di gita l'avevo incontrato qua e ci siamo subito sentiti in sintonia: ma nutrivamo lo stesso amore per la montagna e quindi è stato semplice viaggiare insieme e godere della solitudine dei bei monti :celopiùg:
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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ha ragione Maxgastone: non dobbiamo difenderci dalla montagna ma da chi vorrebbe impedirci di andare in montagna con la mtb chiudendo i sentieri e relegandoci su percorsi attrezzati ed esclusivi. Il vero pericolo è rappresentato da chi non capisce (o non vuol capire) il nostro modo di frequentare, conoscere e amare la montagna anche in sella ad una mtb.

Aggiungerei a questo punto che fonte di pericolo in tal senso sono anche coloro che si comportano "male" facendo perdere credito alla nostra attività.
 
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Romo

Biker serius
18/1/09
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Un pò a conclusione di questa variazione sul tema iniziale del topic, fatto salvo tutto quanto detto in precedenza circa la sicurezza, le emozioni ed il godimento dell'andare montagna, a piedi o con la MTB o con qualsivoglia altro mezzo, partendo dall'assunto che:
meno sicurezza = più rischio = meno godimento
ovvero
più sicurezza = meno rischio = più godimento
mi chiedo e vi chiedo, non provocatoriamente ma obbiettivamente:
a parità di percorso (di certi tipi di percorso, ovviamente)
è più sicuro andare a piedi oppure in MTB ?
Spero comunque che quanto dibattuto sull'argomento possa in qualche modo aver avviato una riflessione costruttiva poichè questa era la mia sola intenzione.


P.S.
devo assoluamente ringraziare il moderatur Monorotula per la pazienza e la gentilezza per avermi sopportato in questo topic, contrariamente a quanto da lui suggerito.
 

kikhit

Biker incredibilis
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mi chiedo e vi chiedo, non provocatoriamente ma obbiettivamente:
a parità di percorso (di certi tipi di percorso, ovviamente)
è più sicuro andare a piedi oppure in MTB ?


dipende dai percorsi...ci sono sentieri che trovo più semplici e meno faticosi, e forse anche più sicuri da fare in mtb che a piedi, mentre altri che per esposizione ad esempio è meglio farli a piedi e lasciare la bici a casa...ma ogni zona, ogni vallata, ogni singolo percorso per me è peculiare, e generalizzare mi risulta difficile.
Bisogna poi vedere che si intende con 'a piedi'...escursionismo, escursionismo di livello superiore, alpinismo 'leggero'?
Giusto oggi ho approfittato della giornata limpida e stabile per salire a fare due passi sul gruppo del Viso a me molto caro, e dopo essere salito alla Meidassa, son risceso per risalire poi al buco di Viso e rientrare per il colle delle Traversette...ebbene, questo colle, classificato come EE, secondo me è molto più pericoloso, nella sua semplicità, del 99% di giri che faccio in mtb (e in mtb amo molto i sentieri più impegnativi..), presentando un pezzo, non tanto lungo, ma dove serve buttare le mani sulle rocce, con una bella eposizione che se scivoli per sbaglio è possibile che poi non ha più da raccontarlo...e pur avendo Viso, Visolotto, punta Roma, Udine, Venezia, il Mozzo, ecc. a portata di sguardo...mi sono goduto ben poco il panorama in quel tratto...
 

Little Eagle

Biker superis
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mi chiedo e vi chiedo, non provocatoriamente ma obbiettivamente:
a parità di percorso (di certi tipi di percorso, ovviamente)
è più sicuro andare a piedi oppure in MTB ?

come si fa a rispondere a questa domanda? sono troppe le variabili in gioco.
I pericoli oggettivi della montagna sono appunto oggettivi e non c'entra nulla se sei a piedi o in bici
I pericoli soggettivi sono appunto soggettivi e il rischio connesso sta alla preparazione e all'equipaggiamento di ciascuno

Provo ad abbozzare una qualche risposta, non certo esaustiva. Nell'ipotesi che io affronti un percorso adatto alle mie capacità tecniche e atletiche.
vantaggio della bici: hai sempre due punti di appoggio, in discesa scivoli molto meno (è provato: a volte è meglio scendere in bici che a piedi!)
svantaggio della bici: è più ingombrante e richiede equilibrio, per questo nei passaggi esposti è meglio andare a piedi

in caso di maltempo: la bici è oggetto metallico (attenti ai fulmini), ma a piedi si hanno sovente i bastoncini, che per di più hanno la punta (concentrazione di carica elettrica). Siamo pari. Tuttavia in caso di maltempo la bici mi permette una "fuga" più rapida, sicuramente vantaggiosa.

A livello di sicurezza, in linea generale e a parità di percorso è meglio a piedi (infatti quando non ce la fai in bici scendi e spingi a piedi). Tuttavia la bici mi permette di compiere anelli e traversate che, se fatte a piedi, sarebbero troppo lunghe e faticose e si sà che l'affaticamento è una delle principali cause di incidenti.

Morale: se si usa il giusto attrezzo sul percorso adatto il pericolo non è né maggiore né minore.
 

robobo

Biker tremendus
5/12/07
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mi chiedo e vi chiedo, non provocatoriamente ma obbiettivamente:
a parità di percorso (di certi tipi di percorso, ovviamente)
è più sicuro andare a piedi oppure in MTB ?
... neanche Frate Indovino potrebbe risponderti!!!
L'unica cosa certa in fatto di incidenti in montagna sono le statistiche del soccorso alpino divise per categoria, vai a guardarle!!! .... però anche quelle tralasciano tanti aspetti e quindi nessuno può dire quale sia l'attività più pericolosa in montagna!!!
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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meno sicurezza = più rischio = meno godimento
ovvero
più sicurezza = meno rischio = più godimento
Sulla base di questo ragionamento non ci sarebbe l'alpinismo, l'arrampicata in montagna, il cascatismo, lo scialpinismo, la speleologia e perchè no il parapendio... il rischio zero non esiste e si cerca di minimizzarlo con tecnica e preparazione fisica/mentale... ma si sa che ci si può fare male anche stando molto attendi

mi chiedo e vi chiedo, non provocatoriamente ma obbiettivamente:
a parità di percorso (di certi tipi di percorso, ovviamente)
è più sicuro andare a piedi oppure in MTB ?
Come già detto da altri che mi hanno preceduto: dipende da dove sei e che tipo di ambiente hai. Se a Finale provi un passaggio ultratecnico un pò perchè sei vicino alla civiltà e un pò perchè anche se rompi qualcosa non rischi più di tanto, lo stesso passaggio in una valle sperduta non lo si prende minimamente in considerazione da fare in sella perchè se cadi e ti fai male o rompi qualcosa sono uccelli per diabetici...

Ma a volte soprattutto se il fondo è sassoso anche se ripido è meglio farlo in sella sempre che non sei su un percorso esposto dove se scivoli ti trovano a valle...

Non esiste la risposta giusta ma solo in buon senso che l'esperienza, la tranquillità e una giusta dose di buon senso possono aiutare ad affrontare il passaggio: che sia in mtb o su punta di ramponi :il-saggi:
 

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Biker serius
14/9/06
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Venaria
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...è più sicuro andare a piedi oppure in MTB ?
scusa romo, ma per come espressa la domanda, non c'è proprio risposta ! :ueh:
Difatti 'a piedi' (come dici Tu) a fare la Levanna Orientale (F+ o PD- in qualche relazione) ho teoricamente "rischiato" di più che non ieri al Moncenisio a fare il periplo dei Forti in MTB (1400D+, diff. BC/BC), con la differenza sostanziale che sul passaggio esposto obbligatorio a metà della Levanna un errore mi sarebbe stato fatale :volo: , mentre ieri in bike:i-want-t: l'ipotesi di una caduta (brutta) poteva al massimo provocarmi la rottura di qualche osso...se poi a piedi comprendiamo anche la passeggiata di 300m. nel bosco al Rifugio Gravio, beh va da sè che rischi di meno a piedi...

Insomma: usare la testa, prepararsi la gita, guardare la meteo, avere paura e sapere rinunciare alla meta refissa quando non è il caso di proseguire, andare con gente con esperienza nelle gite complesse o non conosciute, fare i Corsi CAI, è il mix minimo di base che vale sempre per qualunque disciplina di montagna per minimizzare i rischi tornare a casa sani e divertiti! o-o
 

Romo

Biker serius
18/1/09
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Oltrepò pavese
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scusa romo, ma per come espressa la domanda, non c'è proprio risposta ! :ueh:
Difatti 'a piedi' (come dici Tu) a fare la Levanna Orientale (F+ o PD- in qualche relazione) ho teoricamente "rischiato" di più che non ieri al Moncenisio a fare il periplo dei Forti in MTB (1400D+, diff. BC/BC), con la differenza sostanziale che sul passaggio esposto obbligatorio a metà della Levanna un errore mi sarebbe stato fatale :volo: , mentre ieri in bike:i-want-t: l'ipotesi di una caduta (brutta) poteva al massimo provocarmi la rottura di qualche osso...se poi a piedi comprendiamo anche la passeggiata di 300m. nel bosco al Rifugio Gravio, beh va da sè che rischi di meno a piedi...

Insomma: usare la testa, prepararsi la gita, guardare la meteo, avere paura e sapere rinunciare alla meta refissa quando non è il caso di proseguire, andare con gente con esperienza nelle gite complesse o non conosciute, fare i Corsi CAI, è il mix minimo di base che vale sempre per qualunque disciplina di montagna per minimizzare i rischi tornare a casa sani e divertiti! o-o

Bè Apo, io mi riferivo alla differenza (piedi o bici) da valutare sullo stesso identico percorso, del tipo del giro del Bianco fatto dai ragazzi di Brescia. Quello che poi mi aveva fornito lo spunto per una mia riflessione che ho voluto dibattere con tutti gli amici forumendoli.
Sostanzialmente poi sono assolutamente d'accordo con la tua considerazione finale suriportata: Insomma: usare la testa, ecc.
Ma è proprio questo il punto focale, purtroppo disatteso da un sacco di gente, dai fungaioli agli estremi (i casi di questi giorni ne sono la conferma) pur nelle differenze tra i primi e i secondi.
Ed è proprio per questo che in un precedente intervento mi sono permesso di dire che la sicurezza in montagna è un argomento sempre troppo poco enfatizzato.
Ci sarebbe molto da fare a livello nazionale, oltre alla lodevole azione del CAI, ma questo è un argomento sul quale sarebbe necessario aprire un post apposito (semprechè non ce ne sia già uno)
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Insomma: usare la testa, ecc.
Ma è proprio questo il punto focale, purtroppo disatteso da un sacco di gente, dai fungaioli agli estremi (i casi di questi giorni ne sono la conferma) pur nelle differenze tra i primi e i secondi.
Ed è proprio per questo che in un precedente intervento mi sono permesso di dire che la sicurezza in montagna è un argomento sempre troppo poco enfatizzato.
La sicurezza in montagna (e non solo lì) è direttamente proporzionale all'intelligenza di chi la frequenta... proprio oggi ho assistito ad una scena di uno che per non tornare leggermente indietro per riavvicinarsi sul sentiero in un tratto di portage ha tirato dritto lungo uno sfasciume di sassi grossi con bici al seguito... e garantisco che già a piedi era un casino salire. Tutto questo nonostante i suoi amici "più esperti" (:smile:) gli consigliavano di fare un leggero traverso. Beh qua interviene l'intelligenza... se non ne hai non la trovi al supermercato :cucù:

Noi scendendo su un sentiero molto tecnico con sassoni smossi invece abbiamo fatto i passaggi più critici a piedi, anche se magari a Finale per esempio li avremmo provati in sella... ma eravamo lontani dalla civilità su un sentiero deserto e nessuno voleva rischiare di farsi male e far alzare l'elicottero...

Ovvio che ci vuole qualcuno che spieghi le cose su cosa fare e su cosa non fare... ma forse bisognerebbe tornare indietro al passato quando bastava l'"istinto si conservazione ed il buonsenso" per evitare guai anche grossi... ma oggi viviamo nell'era del telefonino e di internet dove tutto si banalizza tanto alla minima difficoltà ti viene in aiuto il soccorso alpino... ma a volte il soccorso non porta giù gente con le gambe rotte o stanca ma cadaveri...

Se il 95% delle persone usasse i suoi neuroni fidatevi che ci sarebbero meno casi da telegiornale e una percentuale di incidenti fissa negli anni... ma forse è un sogno puramente utopistico. Basta vedere che ora l'Everest è alla portata di tutti quelli che hanno da buttare 100.000 e più dollari, poco conta se non sei allenato tanto c'è ossigeno e portatori a iosa... forse sono molto OT...



Direi che è ora di tornare al CAI e alla MTB: manca oramai un mese al raduno nazionale di Ascoli!!!!!!!!!!! :celopiùg:

http://nuke.slowbikeap.it/RadunoNazionale/tabid/65/Default.aspx :-)
 
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Direi che è ora di tornare al CAI e alla MTB: manca oramai un mese al raduno nazionale di Ascoli!!!!!!!!!!! :celopiùg:

[url]http://nuke.slowbikeap.it/RadunoNazionale/tabid/65/Default.aspx[/URL] :-)


Bravo Max! chi cerca la sicurezza lì la può trovare. I ragazzi di Ascoli sono persone serie e ben preparate.

Poi, tanto per chiudere il discorso OT, il CAI e molti altri gruppi seri usano la testa e accendono i neuroni. Chi non li ha o non vuole connetterli se ne frega del CAI, di questo topic, di chi predica sicurezza e buon senso.
 

Wu Ming

Biker velocissimus
12/10/05
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Bravo Max! chi cerca la sicurezza lì la può trovare. I ragazzi di Ascoli sono persone serie e ben preparate.

Poi, tanto per chiudere il discorso OT, il CAI e molti altri gruppi seri usano la testa e accendono i neuroni. Chi non li ha o non vuole connetterli se ne frega del CAI, di questo topic, di chi predica sicurezza e buon senso.

Tutto giusto, ma scivolone (per restare in tema) finale: il CAI non ha il monopolio della sicurezza e del buon senso, grazie al cielo.
 
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resina65

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18/5/06
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a parità di percorso (di certi tipi di percorso, ovviamente)
è più sicuro andare a piedi oppure in MTB ?
...

come ti hanno detto tutti non si può rispondere a una domanda simile, però cercando di capire quello che vuoi esprimere, da parte mia, ti posso dire (forse l'ho detto anche prima) che in effetti ho trovato gente su percorsi e relazioni di giri che forse farli in MTB non ha molto senso; però ognuno ha le proprie motivazioni e le proprie idee.
Sulla sicurezza, anche qui, ognuno fa le proprie valutazioni in base all'età, all'esperienza, ecc... ma rimane sempre un'area (piuttosto vasta) soggettiva e ovviamente una cosa sicura per me non lo sarà per un altro e viceversa......
 

Little Eagle

Biker superis
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Tutto giusto, ma scivolone (per restare in tema) finale: il CAI non ha il monopolio della sicurezza e del buon senso, grazie al cielo.

Difatti non ho detto questo. Conosco diversi gruppi non-cai e molti "singoli" che praticano la montagna in modo molto consapevole.
Il CAI non ha - per fortuna - il monopolio della montagna (anche se alcuni vecchi baroni lo sostengono e/o lo vorrebbero). Si impegna a offrire ai propri soci e simpatizzanti formazione, sicurezza, conoscenza e cultura dell'ambiente. Nella massima libertà.
Poi tutto, come al solito, dipende dalle persone... :prost:
 
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