Scusate se non leggo tutto prima di scrivere ma è umanamente impossibile. Ditemi se è già stato detto, ma ora faccio io una domanda che esprime il mio pensiero in merito al rapporto CAI-MTB:
Non voleremene o non ho capito o quello che dici non si riferisce al rapporto cai mtb ma a trovare un'alternativa al CAI...
Secondo voi perchè ad oggi non esiste una associazione come il CAI ma alternativa ed indipendente che si occupi della MTB, a livello nazionale? Nessuno ci ha ancora pensato? E' il Cai che osteggia o è la comunità dei mtbiker che non vuole? Il ministro dello sport (o chiunque abbia la competenza in materia) non avrebbe interesse ? (scusate se quest'ultima sembra tanto ingenua da far ridere)
1) non esiste un'associazione alternativa al CAI perché il CAI è riconosciuto da una legge dello stato che lo rende "unico" e lo rende l'unico che oltre alle
guide alpine può accampangnare in montagna senza abuso di professione (naturalmente non facendosi pagare, è l'unico con le G.A. che può fare corsi di escursionismo alpinismo ecc. insomma la legge è chiara o il CAI o le G.A. la FASI la UISP la FEI... ecc. sono di fatto "abusi" non me ne vogliano ma "per legge" è così, diverso è il discorso agonistico.
Essere abusivo significa che se uno si fa male sono c@##i... assicurazioni che non coprono ecc. leggi beni le clausole delle varie assicurazione e farai "bellissime" scoperte... la legge è chiara in montagna o ci vai da solo o con il CAI o con le Guide Alpine.
2) stiamo discutendo di un'associazione che ha ormai quasi 150 anni e che nel bene o nel male ha fatto la storia dell'alpinismo italiano e mondiale, ha manutenuto la rete sentieristica italiana quando non interessava a nessuno e nessuno pagava.
3) ha formato schiere di escursionisti e alpinisti quasi gratis
4) garantisce il soccors alpino a prezzi impensabili ovvero quasi gratis
5) ha difeso l'ambiente molto più di altre associazioni anche se con qualche svarione ma ha anche difeso gli interesse di alpinisti ed escursionisti...
6) non è esente da difetti il primo la burocrazia....
Insomma come per il Cai si potrebbe pensare ad una organizzazione nazionale, di cui gli attuali vari clubs potrebbero costituire delle sezioni, magari dotate di maggior autonomia rispetto al quasi gerarchico Cai.
Sai quanto è complesso il tutto? il CAI ha una struttura "professionale" che gestisce la parte "contabile e direttiva" e una volontaria che decide le strategie, poi ci sono i presidenti regionali le sezioni ecc.
Con il nuovo statuto le Sezioni sono autonome sulla maggior parte delle scelte solo sulla formazione, la vendita di beni e poco altro dipendono dalla sede centrale. Poi i limiti sono dettati dall'assicurazione
Se ne avrebbero molti vantaggi, perchè così anche chi oggi non è parte di alcuna associazione potrebbe essere indotto a iscriversi ad una grossa realtà che può garantire la manutenzione dei sentieri ed il loro tracciamento (così coinvolgendo anche i novizi che non conoscono i percorsi); che costituirebbe un interlocutore autorevole per la costruzione di pistini o strutture nel bosco, su terreni privati o pubblici, che promuoverebbe lo sport, che garantirebbe copertura assicurativa e sconti in rifugi/impianti di risalita/negozi, ecc...
il cai conta più di 300.000 soci, è un ente pubblico nella figura della sede centrale, è radicato.
Sai quanto costa segnare un sentiero, quanto lavoro c'è nella segnatura (che poi non è solo segnatura ma individuazione, coordinarlo con gli altri senteri facendo un piano locale, regionale, nazionale della rete sentieristica, sai quante responsabilità ti prendi quando "segni" un sentiero? e se lo
attrezzi ancora più complessa è la situazione
Cosa ne pensate? Secondo me se il Diretur del forum o qualche altra personalità importante prendesse la cosa a mano e cominciasse a coinvolgere qualche associazione, la cosa forse avrebbe anche successo e in pochi anni potrebbe realizzarsi.
E' stato fatto un tentativo anni fa miseramente fallito.
Mentre oggi nel cai esiste un gruppo di lavoro per la MTB, a breve forse potremmo avere un nostro rappresentante nella Commissione centrale escursionismo (e ti assicuro una cosa così 2 anni fa era utopia).
Così non si dovrebbe più dipendere da UISP e similari, che non sono esattamente realtà dedicate alla MTB.
Invece io sono di un'idea diversa "aggregarsi" in un'associazione già esistente riconosciuta dallo stato e quindi diventare "importanti" al suo interno e da questa partire a difesa dei nostri interessi... funziona molto meglio di quanto puoi credere e servono molte meno persone di quelle che servono per fare una nuova associazione... se vai nella sezione abruzzo vedrai che queste cose sono state discusse ma alla fine tutti sono spariti il cai è rimasto e solo la presenza al suo interno di biker disposti a sacrificare dei sabati e delle domeniche, le serate in familia ecc. hanno portato a difendere i nostri diritti.
Entrare nel cai ed andare a parlare con un politico significa parlare a nome di 300.000 persone e non è poco poi che solo l'1% va in bici questo non è un problema sei sempre in 300.000
il discorso sarebbe infinito ma il cai non va combattuto ma va (brutto termine) usato, noin ci crederete ma ultimamente la SAT ha ingoiato tanti bocconi amari grazie a poche persone molto motivate... e ne ingoierà ancora...
In Abruzzo per la prima volta dopo 15 anni nella settimana nazionale dell'escursionismo ci saranno tutti i giorni anche escursioni in mtb, e si sta lavorando sulla segnaletica per la mtb, si stanno formando gli accompagnatori di mtb ecc.
Non so se sono stato chiaro ma il discorso è lungo e complesso.
ciao Gianluca